Amici e parole

ma ragazzi sara rimasto qualcosa di questi due che continuano a pedalare hahahahahahaha un saluto grande a tutti temp trama mi raccomando fermatevi a respirare ahahahah ciao

Ciao Lux, mi fa piacere che tu abbia letto il post e che ti sia divertita. Il mio intento era proprio quello di condividere con voi quello che implica il mio lavoro, strappandovi comunque una risata. Per quanto riguarda il giapponese, non è una delle lingue con cui lavoro e, pertanto, non sono in grado né di capire quali sono le difficoltà di questa lingua né di dare un giudizio sul lavoro svolto dal traduttore in questione. Sicuramente il fatto che si tratti di una lingua che appartiene ad una cultura totalmente diversa dalla nostra presenta delle difficoltà molto più elevate, ma c'è anche da dire che alcune case editrici ricorrono a pratiche non esattamente "corrette" per non intaccare troppo i profitti. Magari non è questo il caso ma, purtroppo, chi non è del mestiere non conosce e neanche immagina quello che sta dietro ad un traduzione, ed in alcuni casi per noi traduttori si verificano situazioni davvero ingiuste e deprimenti. Non è comunque questa la sede adatta per approfondire l'argomento, quando vorrai ne parleremo in stanza. Grazie comunque della tua attenzione. Ricambio l'abbraccio :)

letto fino in fondo, divertente, ironico e da l'idea precisa del tuo lavoro... auguri per la giornata del traduttore... Hai ragione!! senza di voi buona parte dei libri ci sarebbero sconosciuti. L'ultimo che ho comprato e letto di Kawabata Yasunari, il paese delle nevi, però mi ha creato il sospetto che non fosse tradotto fedelmente, con cmq la giustificazione che per noi occidentali non sia facile tradurre il pensiero anche se scritto di un orientale. Ciao Simmonella e un abbraccio:)

Grazie Amici di Stanza per la partecipazione..anche a nome dei familiari del caro Nino e di tutti gli appassionati di jazz. Il jazz appunto. Linguaggio musicale sublime e crudele. Crudele perchè ti lascia muto e angosciato quando perde una voce, un suono. Perchè ogni jazzman -eccelso o modesto- ti dona sempre qualcosa delle sua anima. E lascia un vuoto anche nella tua. Quando se ne va. Per nostra fortuna però il fascino del jazz resta eterno e muta la tristezza nella gioia di nuovi ascolti. E noi ti "ascolteremo" sempre con gioia, caro Nino. E nel fraseggio "sublime" di uno standard ritroveremo ancora la tua anima. Grazie di tutto, caro Nino. Anche per l'affetto e la stima che nutrivi per me. Come per tutte le persone che ti hanno conosciuto. Luigi

:-)))

Bella recensione Luigi, mi associo al tuo ricordo di Nino :-)

Complimenti Simmonella, molto brava e puntuale con le tue lezioni d'inglese, il prossimo passo sarà quello di farci sentire con la tua voce il verso degli animali dalla slot!

Caro Nino oggi in chiesa Guido e Stefano Di Leone con altri jazzmen hanno suonato gli standard che ti piacevano tanto. Abbiamo cantato col groppo in gola accanto a Te. Anche un pipistrello solitario ci volteggiava intorno a ritmo di swing. Nessuna meraviglia. Il tuo jazz stregava tutti. Ti abbraccio forte con l'affetto di sempre. Ciao, tuo Luigi

Fate piu attivita possibile non fate morire la stanza alternate con argomentazioni varie ora arriva settembre e si riparte dai su forza per rispetto a Simonetta. Un abbraccio da parte mia a tutti voi.

Sei stata illuminante, simmonella, perché finalmente ho capito uno dei miei lati, ehm, oscuri ... sono un mucco al pascolo ... hahaha ... ciao :9