Creato da angeligian il 13/09/2007

UNA DONNA PERDUTA

chissà dove l'avro' messa.....

 

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Post nostalgico

Post n°416 pubblicato il 22 Gennaio 2012 da angeligian

Abbiamo perso la capacità di arrossire. E questo è grave perché significa che non c’è più vergogna. Significa pure sfacciataggine, arroganza, presunzione, disprezzo. Tutte cose queste che pur non essendo determinanti segnano la fine del mondo alla Jane Eyre, alla Thomas Hardy. Quel mondo  che – lo leggiamo nei libri di fine ‘800 – si muoveva in lentezza, nell’eleganza del linguaggio, nella pudicizia dei sentimenti. Non che non vi fossero i mascalzoni, ma erano una minorità esigua, una deviazione della natura, la classica eccezione alla regola di un mondo controllato dall’onore e dall’integrità morale. Non si ammazzavano i neonati per rubare pochi euro. Non si abbandonavano le navi per salvare la pelle. Certo, i serial killer c’erano anche allora, basti ricordare Jack lo squartatore in Inghilterra, Landru in Francia e Vincenzo Verzeni in Italia, ma erano gli esponenti di inconcepibili depravazioni umane. Poi, come una pietra che rotola o piuttosto come una valanga che s’ingrossa sempre più man mano che rovina a valle, così il crimine si è gonfiato fino ad assumere oggi una connotazione di ordinaria follia. Ordinaria, abituale, comune. Tanto comune che quasi comincio a sentirmi disadatta a questa società. Se avessi un figlio oggi non saprei davvero quale strada indicargli per agevolargli la vita. La furbizia, la disonestà, l’imperizia e l’irresponsabilità sono gli ingredienti base di un comportamento umano sempre più praticato e scimmiottato. Perché faticare, sacrificarsi, aspettare quando il successo sociale si può ottenere in minor tempo e con meno sforzo? Ed ecco la negligenza nello studio, i Grandi Fratelli, le piccole furbizie quotidiane, i furtarelli da supermercato, le truffe ndo' cojo cojo, l’assassinio (impunito, ahimé!). Non si può tornare indietro, ma ho nostalgia di un mondo perduto intriso anche di sottile ipocrisia, indispensabile per allontanare l’uomo dalla sua barbarie e per contenere le sue intemperanze di essere primordiale e rozzo.  Ed ecco anche perché detesto le persone “sincere”, quelle capaci delle peggiori turpitudini verbali pur di dimostrare quanto sono sincere e vere. E benedico quelle che inghiottono parole di verità affilate come mannaie sull’anima e, magari, si dileguano arrossendo.

Commenti al Post:
valerio.sampieri
valerio.sampieri il 22/01/12 alle 19:12 via WEB
Ciao Angela. Sono solo parzialmente d'accordo. L'ipocrisia, per quanto sottile possa essere, non mi va proprio giù, forse e senza forse ancora meno di una rozzezza "naturale". Quello che, a mio modo di vedere, si è perso è il pudore dei sentimenti. Non si tratta di ipocrisia, ma di rispetto verso se stessi che è, secondo me, la condizione indispensabile per poter rispettare anche gli altri. Poi tutto è opinabile, ovvio, ed è lecito dissentire. Una ed una sola è la verità inconfutabile, valida erga omnes: etnego è odioso e pure tirchio! Buona fine domenica.
 
 
angeligian
angeligian il 22/01/12 alle 20:49 via WEB
Pensa, Vale, che se non fossero coperte da un velo sottile di ipocrisia tanti nostri gesti e tante parole sarebbero tante dichiarazioni di guerra. Oltretutto spesso sono inutili: a che serve dire a qualcuno che è brutto o che è stupido? A che serve una "verità" costi quel che costi? A che serve offendere la sensibilità della gente? I miei giudizi e pensieri negativi me li tengo per me, a meno di risentirmi per la "sincerità" di qualcuno. Considera poi che l'onestà a tutti i costi deriva da un'opinione, un giudizio, un modo di vedere che quasi mai corrisponde a verità. No, io preferisco che mi si dica che non sono bellissima, piuttosto che sentirmi dire che sono proprio brutta. E poi ritengo che la giusta dose di ipocrisia agevoli i rapporti tra le persone e ne smussa le asperità e i rancori. Pensa al moribondo che ti chieda come lo trovi. Ecco prova a dirgli che c'ha un aspetto da paura e che secondo te sta con un piede nella fossa! No, una sana ipocrisia è assolutamente fondamentale e insopprimibile per un vivere civile. Diverso è il discorso delle bugie e dei bugiardi ...
 
lamiapelle
lamiapelle il 22/01/12 alle 22:00 via WEB
non potrei mai fidarmi di un ipocrita; mi sguizzerebbe tra le dita. E sono convinta che l’onestà e la correttezza, vengono sempre a galla a favore di chi le possiede (ne ho le prove). Buona notte Ange
 
 
angeligian
angeligian il 22/01/12 alle 23:27 via WEB
Io non mi fido di quelli che si proclamano sinceri. Intanto perché non lo sono mai, se non quando sono arrabbiati e intanto perché dire la verità senza ipocrisia è un modo per essere cattivi con la scusa di dire la "verità". Io la chiamo "ipocrisia", ma potrei chiamarla "garbo", "perbenismo", "correttezza", "generosità", "civiltà". Per contro trovo rozzo e maleducato chi spiattella le verità in faccia, chi non ha peli sulla lingua, chi non ha rispetto della sensibilità altrui. Tu puoi non fidarti di un ipocrita, ma certamente ti fideresti ancora meno di chi ti fa del male gratuitamente per il solo gusto di essere "sincero". Notte, cara
 
   
lamiapelle
lamiapelle il 23/01/12 alle 17:57 via WEB
Ange, la mia risposta te l'ha scritta Valerio, che non ho letto fino in fondo, perchè sarebbe stato come rileggere il mio commento, se fossi capace come lui e se avessi voglia di scrivermi e aprirmi di più. Però ho letto anche anche la tua risposta..: anche quella non tutta. Un po' perchè sono pigra e un po' perchè ho intuito. In poche parole Angela, per come ti vedo. tu non sei nè ipocrita, nè ineducata. Anzi, riconosco in te un piacevolissimo modo di dire il tuo pensiero, anche contrario ai tuoi interlocutori. Hai un modo aperto e sincero di essere Quindi stiamo girando intorono agli ipocriti e ai maleducati..che non siamo noiii..:). Oddio.., io a volte sono pesantuccia, ma lo so.
 
     
angeligian
angeligian il 23/01/12 alle 18:38 via WEB
Ma noooo, che non sei pesantuccia! Ti ringrazio per le parole garbate (eheheh) nelle quali mi riconosco un po'. Infatti non mi sento un'ipocrita, ma vorrei tanto avere più "tatto". Se sapessi le figure caprine che faccio continuamente! Mi metterei sotto un mattone e non ne uscirei più. Ciao, bellezza mia ...
 
valerio.sampieri
valerio.sampieri il 23/01/12 alle 09:47 via WEB
E dire che io pensavo di essere l'estremismo fatto persona! Secondo me, "garbo", "correttezza", "generosità", "civiltà" sono concetti ed atteggiamenti di vita diversi dal "perbenismo". Non so dirti se sia solo una questione terminologica; il dire la verità nuda e cruda non significa necessariamente essere insensibile nei confronti del prossimo, nè significa fare del male gratuitamente per il solo gusto di essere "sincero". Per dire, vent'anni fa feci una drastica dieta e persi 15 chili in 25 giorni. Un amico, incontrandomi, mi guardò titubante ed alla fine, fattosi coraggio, mi chiese: "scusa, ma che hai il cancro?". Devo ammettere che, sebbene non ci fosse cattiveria nella domanda, un zinzino di indelicatezza ve la rinvengo e, perciò, sotto questo profilo, non posso che darti ragione su tutta la linea. D'altra parte mi infastidiscono altrettanto, se non ancora di più, quelli che, incontrandomi dopo tanto tempo, mi dicono "accidenti, dopo 20 anni non sei cambiato per niente!". Non sono cambiato un par di ciufoli, come dice il popolino! Ma che ti credi che non ho uno specchio? Pensi che mentre il fisico e la mente subiscono la devastazione del passare degli anni (si "devastazione": prendi come termine di paragone Etnego, per esempio) io sia tanto fesso da non accorgermene?
Probabilmente, però, ho male interpretato il significato del tuo post e, involontariamente, ho sottolineato soltanto un aspetto che rispecchia il mio modo di essere o, meglio, il modello a cui vorrei uniformare il mio comportamento (pur senza necessariamente riuscirci sempre, dato che noi umani siamo maestri nell'errare e nel perseverare nell'errore). Io non riesco a dire una cosa che non penso e preferisco tacere, se ne dovesse capitare l'occasione, perché detesto le polemiche sterili, né mi interessa essere in guerra con il mondo. Forse è il termine "ipocrisia" che tu hai usato, e che mi ha colpito, a farmi deviare dal significato generale del post che in grandissima parte condivido. Ed ora dimmi, se vuoi: ho forse ferito la tua sensibilità, dicendo che sotto due punti di vista la vedo diversamente da te? Se così fosse ti chiedo scusa: non ti ho spiattellato in faccia "la verità", della quale non mi sento di essere il detentore, ma "la mia verità", per quanto opinabile, in quanto ritengo giusto non avere peli sulla lingua. D'altra parte, Angela, tu non hai minimamente ferito la mia sensibilità, dicendo apertamente e fermamente che la vedi diversamente da me, proprio perché non ti sei comportata da "perbenista", ma da persona sincera e garbata quale sei.
Buona giornata, Angela.
 
 
etnego
etnego il 23/01/12 alle 12:18 via WEB
Ciao Ange! Non si dovrebbe mai rimpiangere il passato. Nella Bibbia c'è scritto: "Non dire: Come mai i tempi antichi erano migliori del presente? Poiché una domanda simile non è ispirata a saggezza" (Qoèlet 7, 10). Ogni tempo ha la sua prova e il suo dono. La risposta alla situazione attuale si misura su quella prova e su quel dono. E' per questo che un'epoca è imparagonabile a un’altra, come sono imparagonabili le persone.La coerenza e la sincerità si pagano sempre a caro prezzo, cara mia. La sincerità, la coerenza politica, o religiosa, ad esempio, porta inevitabilmente alla sofferenza e all'emarginazione. E questo penso l'abbiamo sperimentato un po' tutti noi che frequentiamo questo blog e non ci siamo mai incolonnati con le mandrie marxiste ai tempi della contestazione. E abbiamo pagato! Eccome se abbiamo pagato! Sia fisicamente, che economicamente. Ma siamo sempre qui! Possiamo guardare in faccia i nostri figli, perché avevamo ragione, e la gente sa che non portiamo maschere, e ci rispetta! Uffa, a quest'ora con un languorino allo stomaco cagionato dal profumo di stinco di maiale al forno con patatine che sale dalla cucina, non ho voglia di immergermi in discorsi troppo impegnativi. Ciao! P.s. Ange, che pena per quel poveretto con la faccia gialla di cui sopra? Ecco scoperta la causa della sua devastazione mentale e fisica! Gli hanno fatto fare una dieta drastica, lo hanno lasciato a pane e acqua per un mese! Il tapino ha perso 30 kg, e per forza gli ha sofferto il cervello! Poverino, va accondisceso, diamogli sempre ragione. Che sfortuna povero Vale: vecchio, sclerotico, macilento e...bruttino!
 
   
angeligian
angeligian il 23/01/12 alle 13:08 via WEB
Oddiomio, mi hai scatenato la tosse sigarettesca per ridere! Tanto perché io parlavo di tatto, delicatezza, garbo e gentilezza!!! Che ti possino! Che poi non è vero, non so se è vecchio e sclerotico ma certamente non è bruttino ... e non sono diplomatica ... eheheh! Mi stupisci sempre con il tuo senno. E' vero in parte che non è saggio pensare al passato come a un tempo migliore del presente pero' un po' di nostalgia concedimela, soprattutto perché trovo estremamente difficile trovare il dono di questa epoca, picci' a parte. Io distinguerei comunque la "sincerità" nei rapporti umani dalla coerenza nelle credenze e opinioni sebbene anche nell'esprimere la mia opinione tengo sempre conto di chi ho davanti. Non vorrei dire a una donna disoccupata del Sud che nel sud non c'è lavoro solo per chi non ha voglia di lavorare (come mi è successo, ahimé, tanto perché vado cianciando di delicatezza!). Io credo che la contrapposizione delle idee sia utile solo per fare la guerra e la rivoluzione se è a largo raggio, e che serva solo a creare malanimo e rancori se è a stretto raggio. A volte serve anche a accrescere e a modificare il proprio pensiero, ma è raro. In genere, ognuno resta sulle sue posizioni, come diceva quel gran signore di Clint Eastwood "Le idee sono come le palle, ognuno si tiene le sue" ... eheheh. La ritengo una gran cafonata pero' mi fa ridere. Stinco di maiale al forno con patatine ... mo' svengo ...
 
 
angeligian
angeligian il 23/01/12 alle 12:24 via WEB
Non so, Vale. Forse ho usato un termine sbagliato. Ma no, ipocrisia come simulazione ("simula e dissimula" di Richelieu ... o era Mazarin?). Ipocrisia come diplomazia? Insomma, io intendo il "garbo" di nascondere la verità se questa è offensiva o indelicata o inutile. Non parlo dell'ipocrita che nasconde la sua natura malvagia per ottenere dei vantaggi. Forse il termine giusto è "perbenismo" cioè il comportamento giusto, perbene di chi vive in una determinata società. Certo sarebbe offensivo alla tavola del cannibale rifiutare di mangiare una bella trippa d'uomo (pensa che nella casa di un marocchino sono riuscita a mangiare dei pomodori conditi con le mosche per non rifiutarli!). Ma anche il perbenismo è intriso di ipocrisia e cosi' pure la "buona educazione". Anche la galanteria maschile per me è spesso una forma di ipocrisia (ben venga!) e naturalmente preferisco di gran lunga sentirmi dire dopo vent'anni che sono sempre uguale anche se so che non è vero piuttosto che sentirmi dire che ho un aspetto da canceroso. Voglio dire che il tatto, l'educazione, la delicatezza sono piccole forme di ipocrisia che pero' sono fondamentali per un vivere civile e pacifico. A parte etnego, se ti chiedessi seriamente cosa ne pensi del blog di piratina o del mio potresti dire papale papale che sono brutti, che ti annoiano, che sono privi di interesse? No, non lo diresti mai anche se lo credessi davvero se volessi mantenere i tuoi rapporti con noi. E la stessa cosa è in tutti gli altri campi e con tutti gli altri interlocutori, sempre che tu voglia instaurare o mantenere dei rapporti corretti all'insegna della civiltà. Per quanto riguarda l'esposizione di un'opinione divergente da quella di un altro non c'entra l'ipocrisia di cui parlo io. Per quello basta esprimersi con buone maniere, sarebbe tragico se si annullassero i pensieri e le credenze (e pure gli armadi) personali! Né mi offende etnego quando parla delle virtù della Chiesa, ma MAI mi permetterei di offendere lui parlandogli di quanto mi faccia schifo la corruzione e l'immoralità della Chiesa! Aggirerei magari la discussione dicendo che il male è dappertutto, senza capitolare del tutto ma evitando di essere brutale con la mia "sincerità". Nemmeno a me riesce di dire a una madre quanto è bello il suo piccolo mostro, ma non potrei mai dirle la verità e spezzarle il cuore. Loderei magari l'intelligenza del pargolo, la sua gioiosità e simpatia, con la speranza che abbia almeno qualche qualità, e sfuggirei il discorso della bellezza. Forse più che di ipocrisia e perbenismo che hanno una connotazione negativa, avrei dovuto parlare di "tatto", ²diplomazia", "gentilezza" che poi sono tutte forme di ipocrisia o, se preferisci, di menzogna cortese che è in fin dei conti l'espediente escogitato dall'essere civile per rendere la convivenza umana piacevole e decorosa. Buona giornata a te, amico mio
 
Vince198
Vince198 il 23/01/12 alle 15:09 via WEB
"Abbiamo perso la capacità di arrossire. E questo è grave perché significa che non c’è più vergogna. Significa pure sfacciataggine, arroganza, presunzione, disprezzo. Tutte cose queste che.." Come non essere daccordo, Angela. Non parlo di e per stereotipi, ma riconosco di non essere sempre molto sereno, equilibrato, essendo un tipo per carattere impulsivo, passionale, estroverso e qualche volta rischio troppo. E mi faccio pure male, non poco.. Insomma non le mando a dire, non mi piace tergiversare, a parte qualche sprazzo di ironia che non fa mai male, non amo troppo la diplomazia, mi pregio di dire come la penso senza troppi fronzoli. Oppure taccio (ultimamente preferisco far così).
E se qualcuno non è daccordo con me, non ci vedo niente di male, anzi credo sia normale avere idee differenti. Sono nato in un perido in cui la società è stata attraversata da parecchie turbolenze - anni '70 et similia, eppure credo di essermela cavata a sufficienza. Oggi non lo so cosa potrebbe accadere: tutto sembra essere diventato più complicato, la gente sembra avere meno scrupoli.. Penso a quello che dovranno fare, affrontare i miei figli e un pò mi preoccupo: per certi versi li vedo un pò impacciati. Ai miei tempi le braghe me le sono tirate su da solo, nonostante che i miei mi abbiano buttato nell'agone con una bella spinta, senza ttroppi complimenti.
Oggi il tasso di strafottenza e di mancanza di scrupoli aumenta a dismisura: l'esempio lo vediamo proprio nei palazzi del potere.. @__@
Oggi le cose sembrano essere decisamente più complicate ma spero sempre che il senso di responsabilità di chi deve costruirsi il proprio "angolo di vita" sia sufficientemente pieno delle necessarie "istruzioni" e della volontà di metterle in pratica senza pestare eccessivamente i calli a nessuno.
Si, è sempre più difficile vedere una persona arrossire quando sbaglia: tanti hanno una perfetta faccia da.. Certe volte mi viene il dubbio che alcuni assumano questi atteggiamenti come una forma di difesa perchè si sentono insicuri, altre volte - il più delle volte, credo proprio che faccia parte del loro dna.
Mandi fantacine, un figotin e une busade ^___^
 
 
angeligian
angeligian il 23/01/12 alle 17:58 via WEB
E' un mondo difficile, Vince, e io non ho l'ottimismo di etnego. Faccio dei calcoli, do un tempo alle cose e immagino un futuro orribile, senza valori, senza giustizia, senza rispetto, senza sentimenti e alla fine anche senza umanità. I nostri figli, credo, si barcameneranno in questo casino, ma per i nipoti la vedo dura, se non succederà qualcosa che cambi la rotta a questo mondo alla deriva. O magari, no, si adegueranno. Il peggio è per noi che siamo stati educati in un certo modo, che vediamo sgretolarci intorno le consuetudini di vita e che non sopravviveremmo ai cambiamenti sociali che si prospettano. E allora è anche giusto avere un tempo di vita limitato che viaggi nei binari conosciuti per un po' e che ti faccia abbandonare il treno quando cambia il binario che ti porterebbe fuori strada. Marooooo''', quanto sono pessimistaaaa!!!! Mi metto depressione da sola ...
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Quilodicoquilonego. il 23/01/12 alle 17:28 via WEB
Quando si rimpiangono i tempi passati vuol dire che si è invecchiati.
 
 
angeligian
angeligian il 23/01/12 alle 17:59 via WEB
Vero. Ma potevi avere l'ipocrisia di non dirlo ... uffa!
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 23/01/12 alle 17:53 via WEB
L'ipocrisia, Angela, sottende sempre una "simulazione" con la quale si tende a far apparire per vero ciò che non lo è. Perchè addolcirla per farla diventare "sottile"? secondo me è meglio restarne alla larga. Parole da "perfetto ipocrita" tu pensi!...lo so da me, grazie, miaooo!
Per ciò che percepisco dalla lettura del post per <<leggera ipocrisia>> intendo la manifestazione del comportamento umano che possa farsi rientrare, in qualche modo, nell'ambito del "relazionare con sensibilità e buon senso". Una formula apparentemente generica, ma certamente sufficiente per tener fuori tutto ciò che tu definisci "La furbizia, la disonestà, l’imperizia e l’irresponsabilità sono gli ingredienti base di un comportamento umano sempre più praticato e scimmiottato."
Io non penso che siano cambiati significativamente gli strumenti di simulazione adottati da bipedi chiamati uomini nel corso del secoli. Certamente, però, negli ultimi decenni si è sviluppato all'inverosimile l'atteggiamento egoistico teso sostanzialmente a fregare il prossimo ...anche "prossimissimo" . Tempo fa ci si arrossiva per pudore ...per rabbia ...per vergogna! ...ora ci resta solo la rabbia repressa che ci fa semplicemente annerire. Comunque vivere il presente, che non esiste, è quanto ci resta da fare. Un saluto, M@.
 
 
angeligian
angeligian il 23/01/12 alle 18:30 via WEB
Forse ho sbagliato il termine, Mario, ma non saprei proprio come chiamare quella menzogna cortese che ti rende possibile convivere con gli altri e che compendia la gentilezza d'animo, la bugia bianca, a volte addirittura un'adulazione iperbolica che è un modo di rappresentare la realtà più rosea di quello che è. Una volta noi italiani (e i napoletani ancor di più) eravamo maestri in questo. Come dite voi quando vi incontrate? "Professore illustrissimo, servo vostro, m'inchino alla sapienza, sono l'ultimo dei suoi alunni, e via dicendo in un crescendo di parole che, pur sapendole insincere, rallegrano l'animo e bendispongono verso il mondo. E se devi parcheggiare c'è sempre l'omino che dice: "Venga avanti, dotto'. A destra, dotto', va bene dotto'". E lo sappiamo tutti che non è dotto'. E il sarto ti dirà che con la tua figura puoi indossare qualsiasi abito anche se c'hai la panza, e il ginecologo ti dirà che hai un utero meraviglioso (peccato poi che non te lo vedrà nessuno). E' ipocrisia? E' adulazione? Si', ma non fa male a nessuno, al contrario ... Sono andata un po' fuori tema. In realtà a me dà molto fastidio il cafone che in nome di una sincerità a tutti i costi è capace di annientarti, di annichilirti, riducendo in pezzi la tua autostima e il rispetto per te stesso. Vedo che siete tutti concordi nel ritenere l'ipocrisia un male, un danno, una perversità umana, ma io credo che dipenda dalle intenzioni di chi la pratica e mi fermo qui se no ci faccio notte ...
 
   
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 23/01/12 alle 19:54 via WEB
Angela, il vero "senso benevole" di ciò che tu intendi con il tuo post appare evidente anche al lettore superficiale. Almeno a me appariva chiaro anche prima delle tue precisazioni.
Purtroppo, però, i sinonimi, non solo letterali, della parola "ipocrisia" sono: "falsità, insincerità, finzione, doppiezza, simulazione"; come vedi non può esserci spazio nell'ipocrisia per le belle ed amorevoli azioni cui ti riferisci che possono ben rientrare nelle azioni supportate dalla "bontà", una parola che non usiamo quasi mai, Angela, come se la stessa di vergognasse di noi o noi dell'incapacità di saperla interpretare. La bontà come "complesso delle qualità morali che spingono l'uomo a fare il bene, a essere generoso, affabile, cortese, mite" permette, ad esempio, al medico di comportarsi con delicatezza ed educazione all'atto di trattare una diagnosi + o - nefasta utilizzando con sensibilità e buon senso la tua bella "bugia bianca".
 
     
angeligian
angeligian il 23/01/12 alle 21:30 via WEB
Certo che il significato è quello. Non ho forse detto l'ipocrisia è l'arte di simulare, di nascondere, di dire cio' che non si pensa? E quella che tu chiami bontà è solo un modo per vivere tranquilli in compagnia degli altri, un modo per non scatenare inimicizie che non servono a nessuno, unito alla volontà - almeno da parte mia - di non offendere "a gratise" la sensibilità degli altri. Non che mi riesca sempre, pero' ci provo. E' che alle parole ipocrisia, falsità, insincerità ecc. diamo un significato negativo in assoluto, mentre io le identifico anche in senso positivo se le intenzioni che le muovono sono positive. Cià cià mià
 
massimocoppa
massimocoppa il 24/01/12 alle 13:00 via WEB
ho paura che quelle a cui ti riferisci sono le persone ipocrite, non quelle che tacciono per eleganza...
 
 
angeligian
angeligian il 24/01/12 alle 15:44 via WEB
Non è solo il bel tacere, Massimo, ma anche il bel simulare che io reputo elegante. Ho orrore delle persone che ti vengono a dire "in faccia" quello che pensano, perché 1) non mi interessa quello che pensano, 2) perché è la loro verità che è ininfluente, 3) perché è importante che fra me e il resto del mondo sussista uno schermo di leggera ipocrisia che impedisca alla bestialità che è in noi di uscire allo scoperto. Quello che ci distingue dalle bestie è proprio questo schermo di "buona educazione", "eleganza", "tatto" o, forse impropriamente, "ipocrisia". Te lo immagini cosa accadrebbe se ognuno esprimesse sempre quello che veramente pensa? Senza contare che tutti noi, chi più chi meno, in circostanze differenti, per ragioni buone o cattive, siamo e simulatori e dissimulatori, ovvero ipocriti. E menomale!
 
   
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 24/01/12 alle 18:19 via WEB
<<...ma anche il bel simulare che io reputo elegante>>
...veramente molto bello ed elegante! miaoooo.
 
     
angeligian
angeligian il 24/01/12 alle 20:55 via WEB
Mario! Ma quello non è simulare, quello è mentire spudoratamente! Non è quello che intendo io. Infatti non so dove e a chi ho detto che altri sentimenti ho verso le bugie ...
 
     
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 25/01/12 alle 23:56 via WEB
intendi che il signore che si vede nel video, molto "elegantemente", mentisce spudoratamente a sua insaputa? poverino lui e tutti gli altri che ci hanno creduto. Angela questi signori della maggioranza votarono facendo passare per "verità" una evidente fandonia.
Angela penso di aver precisato di aver compreso cosa tu intendi e mi sembra che da secoli la situazione nel nostro paese è abbastanza stazionaria. Questo comportamento del "saper vivere all'italiana" che si nasconde dietro la tua "sottile_ipocrisia" a me non piace che si possa confondere con la "vera" ipocrisia praticata, secondo le proprie convenienze, convinzioni e possibilità, da tutti i bipedi esistenti sulla faccia della terra. Nessuno escluso.
 
     
angeligian
angeligian il 26/01/12 alle 10:06 via WEB
Mario, mi sembra che ci stiamo incartando. Dunque, il signore del video sta mentendo spudoratamente ma io non ho detto "a sua insaputa". Sta mentendo sapendo di mentire, come direbbe Eduardo. L'ipocrita è qualcuno che nasconde la verità in vista di un vantaggio personale, come il mentitore. E in questo quadro rientrano sia quelli che mentono per governare un paese che quelli che mentono per quieto vivere. Sempre di menzogna si tratta, quello che li distingue è l'intenzione. E di ipocrisia "buona" è impregnata tutta la nostra esistenza. Mi viene in mente un esempio stupido: il dott. Schweitzer e il dott. Livingstone. Entrambi si sentirono spinti verso l'Africa pero' il primo ci ando' per curare gli ammalati, il secondo per arricchire il suo paese. L'ipocrisia di cui ho nostalgia è Schweitzer, l'ipocrisia del signore nel video è Livingstone. Mi raccontava la mia collaboratrice domestica di quanto siano cattive le sorelle di suo marito che lui stesso ha allevato. Mi è subito venuto in mente di dirle che allora il marito non era stato un buon fratello visto che le aveva rese tutte cosi' cattive, che non aveva certo fatto un buon lavoro. Invece ho detto: "Bé, è stato bravo tuo marito a prendersi cura delle sorelle". E questa è ipocrisia, seppure non finalizzata ad ottenere convenienze personali. Non come fanno i politici. Dunque alla fine diciamo la stessa cosa.
 
   
massimocoppa
massimocoppa il 26/01/12 alle 11:32 via WEB
ah, non sono proprio d'accordo! l'ipocrisia è il mio nemico giurato: e se tutti dicessero apertamente quello che pensano, il mondo sarebbe un luogo migliore. Credo che sia uno dei più grossi vizi borghesi
 
     
massimocoppa
massimocoppa il 26/01/12 alle 11:33 via WEB
questa sopra, slittata giù, era la mia controrisposta alla risposta datami dalla "padrona di casa"
 
     
angeligian
angeligian il 26/01/12 alle 13:02 via WEB
Ciascuno, caro Massimo, ha ragione di credere a quello che più ritiene giusto, ma dammi retta, se tutti dicessero apertamente quello che pensano dovremmo uscire di casa con la clava, riprenderemmo a grugnire, sparirebbe la diplomazia, vivremmo in una guerra continua. Conosceresti di sicuro il pensiero degli altri, ma a che prezzo? E adesso non faccio l'ipocrita e ti chiedo: "A Massimo, ma che mi ti sei impazzito? Hai scritto un commento di ben tre righe!" ... eheheh
 
     
valerio.sampieri
valerio.sampieri il 26/01/12 alle 15:00 via WEB
Ognuno è libero di pensarla come crede, Angela, ma continuo a non essere d'accordo. Pur non essendo, né ritenendomi un "puro", come ho letto in un commento, io dico sempre quello che penso e non mi sembra di girare con la clava, né che alla mia vista gli altri esseri umani la prendano per servirsene (ho detto esseri umani: che c'entra etnego con gli esseri umani?). Se qualcuno se ne risente, certamente mi dispiace, soprattutto per lui perché si vedrà costretto a litigare da solo, visto che io di litigare non ne ho proprio voglia: è troppo faticoso! Ciao, Angela, buona giornata.
 
     
angeligian
angeligian il 26/01/12 alle 17:52 via WEB
Eheheh ... se dici cosi' me lo fai scappare che già è malintenzionato (parlo di etnego naturalmente). Molto dipende da come si dicono certe "verità" scomode, sicuro, pero' resta il fatto che oltre che poco elegante, che spesso inutile, non mi sembra neanche tanto giusto. Io accetto ad esempio che siano i miei amici a parlarmi chiaro (ci mancherebbe!), ma non sono disposta ad accettarlo da un estraneo. Con quale diritto un estraneo mi dovrebbe dire che sono cicciona, per esempio? E' vero, sono cicciona, ma non permetto a nessuno che mi si dica. E a quel punto ci litigo e mi affatico!
 
     
valerio.sampieri
valerio.sampieri il 26/01/12 alle 19:00 via WEB
amico o non amico, se qualcuno ti dice che sei cicciona è semplicemente un cretino ed un maleducato (tutte e due le cose insieme, non l'una o l'altra). a me non interessa se una persona sia bella o brutta (nel caso di etnego il dilemma non si pone nemmeno: è talmente brutto il "malintenzionato"!) e non è per ipocrisia che non direi "ciccione idiota" ad un ciccione che dice cretinate, pretendendendo di avere ragione: gli direi semplicemente "idiota" (cosa che peraltro non farei se il ciccione si limitasse ad esporre un suo pensiero che io valuto cretino, perché, come ti ho detto, non mi ritengo il depositario della verità, né mi interessa ammaestrare le folle dall'alto della mia sapienza). Secondo me, Angela, l'ipocrisia è ipocrisia -e non ne esiste una buona e una cattiva-, mentre la buona educazione e la delicatezza nei rapporti con quella nulla hanno a che vedere. stai a vedere che chiacchieriamo così tanto solo su una questione puramente terminologica?
 
     
angeligian
angeligian il 26/01/12 alle 19:45 via WEB
Ma scusa, Vale, la buona educazione non è di per sé stessa una forma di ipocrisia? Se non fossimo beneducati, saremmo rozzi e primitivi e "rusteghi" ovvero sinceri e schietti, senza schermi. Anche presso tribù primitive esistono regole di comportamento innaturali (e dunque false o ipocrite) fondamentali per la convivenza pacifica. Aho', ma sei capoccione sa! (e mo' vieni a dirmi che sono ipocrita)
 
     
valerio.sampieri
valerio.sampieri il 27/01/12 alle 07:58 via WEB
naaaaaaa... secondo me, "tetragono" è termine più adeguato di capoccione; senti qua: fermo, deciso, inflessibile, irremovibile, irriducibile, saldo. Non c'è che dire, Angela, questa è la mia fotografia (anche se molto parziale, infinite essendo le mie somme qualità). "Capoccione" mi sembra un termine più idoneo a descrivere quel decrepito zuccone marmoreo apuano che, a mo' di muschi e di licheni, vestigia dei tempi antichi, si è fatto crescere la barba, direi. Buona giornata, Angela.
 
     
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 26/01/12 alle 16:59 via WEB
chiedo scusa per l'intromissione, ma al momento ero restato affascinato dal pensiero di Angela <<...ma anche il bel simulare che io reputo elegante>> che mi è apparso come un'opera d'arte...riferita soprattutto all'oggetto del video. miaoooo, M@.
 
     
angeligian
angeligian il 26/01/12 alle 18:01 via WEB
A Mario, ma tu non mi vuoi capire! Il tizio del video ha un interesse ben palese nel voler mentire. Io parlo di quel modo di essere un po' falso che guida buona parte delle nostre azioni quotidiane e che sono assolutamente essenziali per non regredire a livello bestiale. Chiamalo se vuoi "buona educazione" o meglio "tatto" o meglio "ipocrisia garbata". Insomma, chiamale come ti pare ma ammetti che ne fai uso anche tu con il portiere, con il vicino di casa, con il fruttivendolo, con il collega, no?
 
coccoildrillo
coccoildrillo il 25/01/12 alle 08:48 via WEB
Il solo fatto d'essere assolutisti significa essere ipocriti ! Nella vita nulla è tutto bianco o tutto nero, necesse est una mediazione (chiamala come vuoi) spesso è un sottile velo d'ipocrisia che salva le situazioni. negarla è già ipocrita. Mi perdonino i "puri" .... altrimenti mi suicido mangiando 3kg di lasagne....
 
 
angeligian
angeligian il 25/01/12 alle 11:01 via WEB
Oooohhhh, e finalmente uno che la pensa come me! "Negarla è già ipocrita" è esattamente quello che avevo in mente, ma che per "ipocrisia" non ho detto. Ciao, cocco!
 
   
etnego
etnego il 26/01/12 alle 16:44 via WEB
Ange, è ricomparso quel tizio itterico su di sopra che ti imbruttisce tutto il blog! Ma non esistono centri estetici, cliniche botuliniche, laboratori di rifacimento connotati nell'urbe? Facciamo una colletta, iniziando coi tuoi 135 Euro, e interniamolo da qualche parte. Tanto rischio non ce n'è. Più brutto di così non può venire!Ecché diamine!
 
     
angeligian
angeligian il 26/01/12 alle 18:04 via WEB
Eheheh ... No, quello che mi piace di più è "iniziamo dai tuoi 135 euro". :-))
 
ballu1978
ballu1978 il 25/01/12 alle 15:29 via WEB
Ciao carissima buona giornata
 
 
angeligian
angeligian il 25/01/12 alle 20:33 via WEB
Ciao, Ballu! Ti auguro una bella serata, anche se fredda ... brrrrr....
 
Vince198
Vince198 il 26/01/12 alle 16:23 via WEB
ohhhhhhh.. cavoli! Neanche arrivato in mezzo ai blog e chi ti trovo proprio fra i blog rilevanti? MannaggiaaaaaAngelaaaaaaa.. Che c***!!!!!!! Et non la prenderà bene sta faccenda *__*
 
 
etnego
etnego il 26/01/12 alle 16:46 via WEB
La solita raccomandata di ferro, Vince! Ecco perché con Libero non voglio più averci a che fare!
 
   
angeligian
angeligian il 26/01/12 alle 18:16 via WEB
Eh, e che ti avevo detto Vince? Lo stiamo perdendo ...
 
 
angeligian
angeligian il 26/01/12 alle 18:14 via WEB
Oooohhh, che bella notizia, Vince!!! E si', mi dispiace per il povero etnego che non si riprenderà tanto presto. Vedrai che se all'indecenza da smutandamenti aggiungerà anche la mia grandezza blogghica lo perderemo ... anzi lo stiamo perdendo ... Massaggio cardiaco! Ossigeno! Bisturi! Pinze! Tenaglie! Scbudellamientoooooo ...
 
   
valerio.sampieri
valerio.sampieri il 26/01/12 alle 19:01 via WEB
seeeeeee, la tenaglia! ma che sei matta? (visto che non sono ipocrita, né educato? eeheheheh) se gli dai una tenaglia il tirchiaccio similgenovese la usa per cavare soldi a qualche malcapitato (tipo i tuoi 135 euro, tanto per intenderci ...), manco fosse un dentista (che, poi, sono sicuro che se non avesse dovuto spendere soldi per poter fare il dentista, il dentista lo avrebbe fatto per davvero, data la sua crudeltà d'animo!)
 
     
angeligian
angeligian il 26/01/12 alle 19:29 via WEB
Eheheh ... No, dico, ma non potevate aspettare un altro post per insultarvi ignominiosamente? Ma come, io parlo di delicatezza, tatto, educazione, gentilezza d'annimo e voi vi prendete a martellate sulle gengive senza ritegno? Oh, Gesù, Gesù, con questi due SINCERI, VERI, PAPALIPAPALI,GIUSTI e ONESTI pensaci tu, che io nun gnaa fo' più ... eheheh
 
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pensieri... il 26/01/12 alle 16:38 via WEB
Mi sembra che questo discorso possa andare a braccetto con la questione delle maschere. Tutti pare che le esecrino, ma tutti le portiamo, inevitabilmente. Il comportamento “civile” varia rispetto alle persone con cui ci si rapporta. Ognuno di noi indossa una “maschera” con il collega che sarà diversa da quella che si indossa con il capo o con un vigile o con il presidente della repubblica o con un amico o con un proprio figlio o con un estraneo per strada. Del resto, queste maschere fanno sempre parte di noi, non è che usiamo quelle di un altro. Forse più che usare la parola “ipocrisia”, che in effetti ha una connotazione di fondo negativa, è più appropriato dire “educazione” o “buona creanza”. Un conto è dire assaggiando una pietanza a casa di amici: “mi fa schifo” e un altro è affermare “non mi piace”: il concetto è lo stesso, ma la padrona di casa sicuramente si sentirà meno avvilita nel secondo caso. Del resto si è sempre detto che spesso la verità offende, quindi a volte è più educato “mitigarla”, credo. Scusate l’intromissione.
 
 
angeligian
angeligian il 26/01/12 alle 18:28 via WEB
E' questo. E' esattamente questo quello che intendo. Sono d'accordo con ogni singola parola che hai scritto. Certo non riuscirei mai a dire a quella padrona di casa che la pietanza è squisita, ma con leggera ipocrisia vanterei le altre pietanze o la decorazione della tavola evitando di dare un giudizio troppo negativo su quello che non mi è piaciuto. E' come dici tu una forma di buona creanza che in fondo è una leggera forma di ipocrisia. Ed è poi qualcosa che facciamo tutti, noi persone civili, non capisco perché i miei amici non siano d'accordo. E' qualcosa che nasce con la convivenza. Forse non mi sono spiegata bene ...
 
   
Utente non iscritto alla Community di Libero
pensieri 2 il 26/01/12 alle 18:42 via WEB
Ma vedi, io credo che l’ipocrisia vada a braccetto con l’adulazione. Ipocrisia è fingere nei confronti di altri una positività che non si prova, solo per ottenere un tornaconto, una simpatia, un vantaggio egoistico. Quella che intendiamo noi, chiamiamola buona creanza per intenderci, ha più che altro lo scopo di non offendere gli altri, quindi ha uno scopo soprattutto altruistico.
 
     
angeligian
angeligian il 26/01/12 alle 19:21 via WEB
Ma anche l'adulazione - sempre che non sia finalizzata all'ottenimento di tornaconti - è una "buona creanza", un modo per rendere felici gli altri che raggiunge - per esempio nei napoletani - vette di purissima arte. L'adulazione fa si' che anche l'uomo più inutile si senta importante e di conseguenza più indulgente e generoso. Quante volte ci siamo sentiti chiedere da una vecchia decrepita "Quanti anni mi dà lei?", domanda che mi getta sempre nella più cupa disperazione perché non so mai quanti anni togliere dalla mia analisi "sincera" senza troppo esagerare, per ridare gioia alla vecchietta. Adulazione è anche l'impiego di titoli onorifici (il famoso "venga dotto'). Non hai notato che in Italia siamo tutti onorevoli, dottori, professori, eminenze, egregi, nobili, cavalieri, commendatori eccecceccecce? Io adoro essere adulata, anche se so perfettamente che è un gioco, ma non m'importa e mi fa sentire bene. Cià
 
devil_kiki
devil_kiki il 01/02/12 alle 15:38 via WEB
Io sono d'accordo ma in parte. L'ipocrisia di un'epoca che pareva così perfetta, come l'800, è la descrizione dei bei libri ben confezionati dell'epoca. L'800 è un'epoca buia che porta non a caso alla prima guerra mondiale, per sfociare nel nazismo in Europa negli anni 30 del '900. Non riesco a dire che l'epoca dei manicomi, del non riconoscimento dei diritti delle donne, quando i figli erano proprietà dei genitori era meglio di ora. Penso che LO SCHIFO sia una parte imprescindibile dell'essere umano. Ora ci "indignamo di più" se qualcuno muore...all'epoca era all'ordine del giorno. O la violenza anche carnale sui figli e le figlie era tollerata e taciuta (non che adesso sia facile che venga a galla, ma almeno se ne parla). Violenza sulle donne? Prenderle dal marito??? Era suo diritto....... Di contro siamo nell'era del consumismo, della paranoia, della diffidenza, del voyerismo, dell'arrivismo a tutti i costi. Piuttosto che pensare che sia tutto peggio ora, pensiamo a cosa noi possiamo fare per essere un pò meglio di così :-)
 
 
angeligian
angeligian il 01/02/12 alle 18:58 via WEB
Apprezzo la tua analisi che in parte condivido. Ma io, devil, non ne posso più di un modo di vivere che prescinde da ogni eleganza e che ci sta gettando in fretta verso la nostra primitività. La trivialità mi pesa ogni giorno di più. La morte ci indigna oggi perché è più facile da combattere, all'epoca si accettava con fatalità, era il destino. La violenza verso le donne e i bambini era cosa corrente come lo è anche oggi in tutti i paesi del mondo e ne sentiamo gli echi tutti i giorni. Se ne parla, è vero, e sono convinta che certe crude verità vadano mostrate e pubblicate, ma io non ne posso più di sentire di quante nefandezze è capace l'uomo. E mi dispiace di dover dire che non c'è niente che possiamo fare per essere migliori. Sono migliaia di anni che siamo cosi' e che, a parte una leggerissima patina di civiltà, restiamo in fondo gli animali che siamo sempre stati. E' per questo che ho nostalgia di un tempo quando quella patina era più spessa ... Ciao, benvenuta e a presto!
 
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