Creato da angeligian il 13/09/2007

UNA DONNA PERDUTA

chissà dove l'avro' messa.....

Messaggi di Ottobre 2014

I cinque punti di Salvini

Post n°718 pubblicato il 31 Ottobre 2014 da angeligian

Mentre la Kyenge, nella sua visione di cosa debbano essere la democrazia e la volontà del popolo, si affanna a voler vietare per LEGGE che la Lega si presenti alle elezioni, ecco qua in cinque punti il programma di Matteo Salvini qualora fosse il premier di questa sgangheratissima Italia.

 

  • Immaginiamo che domani Matteo Salvini diventi presidente del Consiglio. Quali sarebbero le sue cinque priorità? "Primo: via gli studi di settore. Altro che Jobs Act, gli studi di settore rischiano di far chiudere al 31 dicembre migliaia di imprese". 
  • Il secondo punto? "Via la legge Fornero, anche se lì per fortuna, grazie alla Lega, c'è il referendum che in primavera dovranno far votare". 
  • Terza priorità? "Vado a Bruxelles e gli dico: noi siamo l'Italia, ci siamo rotti i coglioni dei vincoli europei. O ci fate lavorare e spendere i nostri soldi oppure vi salutiamo e ce ne andiamo". 
  • Quarto punto? "Sospendo domani mattina Mare Nostrum, i militari fanno i militari e difendono i confini. E non vanno a fare i vice-scafisti". 
  • Quinta priorità? "Sul modello francese gli asili nido gratuiti. Costo per lo Stato 300 milioni di euro, meno del bonus bebè acchiappavoti che andrà soprattutto agli immigrati". 
  • Ok. Ha visto che Berlusconi è tornato a parlare con Renzi? Dialogano sulle riforme... "Con Renzi non si dialoga. E' pericoloso, dietro il suo sorriso ci sono le banche, le multinazionali e la peggiore Europa". 
  • Come va il progetto della Lega al Centro-Sud? "E' una valanga, tanto che dovremo attrezzarci per star dietro a tutti". 
  • Il nome? "Ci arriviamo. E' l'ultimo dei problemi". 
  • Lei è pronto a candidarsi alle primarie per correre per Palazzo Chigi? "Io sono uno dei tanti. Se servo ci sono, perché le scelte economiche e culturali del governo Renzi sono devastanti. L'altra volta molta gente ha votato Renzi perché non c'era l'alternativa e non per entusiasmo, ora l'alternativa c'è, con una faccia e un programma. E quindi cominciamo a marcarlo a uomo". 
  • Si sente l'anti-Renzi? "No, io non sono anti nessuno. Non mi piacciono gli anti. Io faccio una proposta per, non mi interessa andare contro Renzi. Faccio una proposta per un'Italia completamente diversa".

 

(Affari Italiani)

Ecco chi sono gli italiani che vogliono l'invasione dei clandestini e chiedono che non venga interrotta l'operazione Mare Nostrum, sostenendo che l'Italia non deve sottrarsi "alla responsabilità di salvare vite umane". 
Si tratta di: Acli, Arci, Asgi, Casa dei diritti sociali-focus, Caritas italiana, Centro Astalli, Cgil, Cnca, Comunità di s.Egidio, Emmaus Italia, Federazione delle chiese evangeliche in Italia, Fondazione migrantes, Giù le frontiere, Libera, Razzismo brutta storia, Rete G2, Rete primo marzo, Save the children Italia, Sei Ugl, Terra del fuoco, Uil.
Queste sigle, dell'area catto-comunista e buonista, hanno sottoscritto un appello e lo presenteranno in una conferenza stampa che si terrà venerdì alle 11, a Roma. (Magdi Cristiano Allam)

 
 
 

Sempre le stesse cose ...

Post n°717 pubblicato il 23 Ottobre 2014 da angeligian

Non voglio parlare di complotti, di Illuminati né di massoni. Voglio analizzare la situazione per quella che è, chiara e evidente. Ed è chiaro ed evidente che è in atto un impoverimento del popolo a fronte di un arricchimento di banche, assicurazioni e multinazionali. E’ anche evidente che l’Unione europea persegue questo duplice scopo attraverso una dittatura economica e politica alla quale tutti gli Stati, fuorché l’Islanda e l’Ungheria, si sono assoggettati. Tale dittatura è stata imposta mediante la guerra come nella ex Iugoslavia o con una rivoluzione come in Romania e in Ucraina o con un golpe come in Grecia e in Italia. L’Europa di oggi si configura come un’istituzione antidemocratica e fallimentare per gli Stati che la compongono (Germania a parte). Con l’avvento dell’eurocrate Monti, collaboratore della Goldman Sachs (la banca che ha messo in ginocchio la Grecia) è innegabile che il nostro paese ha iniziato una lenta ma inesorabile demolizione dell’economia nazionale e delle tasche degli italiani sempre più scucite.

Questa Europa è nata male ed è finita anche peggio. Per noi, s’intende. I padri fondatori della Comunità europea sono gli stessi che avevano celebrato il Piano Kalergi che teorizzava l’eliminazione delle nazioni attraverso una graduale cessione delle sovranità a un’entità europea über alles e sto parlando di Churchill, Adenauer, Schuman, De Gasperi, Monnet e altri tre o quattro vecchi rincitrulliti. Ma noi, grazie alla triade Monti-Letta-Renzi, abbiamo fatto di più, non abbiamo solo ceduto la sovranità ma anche una buona fetta di natiche ormai desnude senza le mute Ande, le mute Ande, le mute Ande … Ahi come me duele, come me duele, come me dueleeee ... Ahiahi, ahiahiii. Così si cantava nei licenziosi café chantant del dopoguerra e così si canta oggi sotto i ponti. Manuel Barroso ha parlato di “rivoluzione silenziosa”, di “governo dell’economia” e di Stati che “hanno accettato di attribuire importanti poteri alle istituzioni europee riguardo alla sorveglianza e un controllo molto più stretto delle finanze pubbliche”.

(Oddioddioddioddioddi' ... a me questo me fa mori')

Adesso mi metto a sbraitare come Sgarbi: ma quali Stati? Aaa chiii? Ma mi faccia il piacere! A chi appartengono questi Stati? Siamo noi che facciamo lo Stato e a me non hanno chiesto di accettare niente. Christine Lagarde del FMI insiste nel voler ridurre le nostre pensioni, ma finge di dimenticare che le pensioni sono pagate dai lavoratori in attività e dunque la sua richiesta è solo un modo per rastrellare altro denaro nostro da convogliare verso il Fondo. Ed è di oggi la lettera della Commissione che, stizzita, esprime la sua contrarietà per lo sforamento rispetto al Patto di stabilità. Sono come cani sull’osso, non ci mollano e non ci molleranno finché non avranno preso tutto. Com’è che più paghiamo e più aumenta il debito? Com’è che l’Europa dei popoli, del popolo italiano se ne frega alla grande? Perché accettiamo che sei o sette commissari dell’UE decidano quali poteri lasciarci e quali toglierci? Ma soprattutto, una volta accertato che l’Europa ci sta uccidendo a cuor leggero per permettere ai ricchi di aumentare la loro ricchezza, perché non ci uniamo e li spernacchiamo tutti a morte?

 
 
 

La teoria delle finestre rotte

Post n°716 pubblicato il 21 Ottobre 2014 da angeligian

Nel 1969, presso l'Università di Stanford (USA), il professor Philip Zimbardo ha condotto un esperimento di psicologia sociale. Lasciò due auto abbandonate in strada, due automobili identiche, stessa marca, modello e colore. Una la lascio' nel Bronx, quindi una zona povera e conflittuale di New York, l'altra a Palo Alto, una zona ricca e tranquilla della California. Due identiche auto abbandonate, due quartieri con popolazioni molto diverse e un team di specialisti in psicologia sociale a studiare il comportamento delle persone in ciascun sito.

Si è scoperto che l'automobile abbandonata nel Bronx ha cominciato ad essere smantellata in poche ore. Tutti i materiali che potevano essere utilizzati sono stati presi, e quelli non utilizzabili sono stati distrutti. Dall’altra parte, l'automobile abbandonata a Palo Alto, è rimasta intatta. Tuttavia, l'esperimento non finì lì: quando la vettura abbandonata nel Bronx fu demolita e quella a Palo Alto dopo una settimana era ancora illesa, i ricercatori decisero di rompere un vetro della vettura a Palo Alto. Il risultato fu che scoppiò lo stesso processo, come nel Bronx di New York : furto, violenza e vandalismo ridussero il veicolo nello stesso stato come era accaduto nel Bronx.

Perché il vetro rotto in una macchina abbandonata in un quartiere presumibilmente sicuro è in grado di provocare un processo criminale? Non è la povertà, ovviamente, ma qualcosa che ha a che fare con la psicologia, col comportamento umano e con le relazioni sociali.

Un vetro rotto in un'auto abbandonata trasmette un senso di deterioramento, di disinteresse, di noncuranza, sensazioni di rottura dei codici di convivenza, di assenza di norme, di regole, che tutto è inutile. Ogni nuovo attacco subito dall'auto ribadisce e moltiplica quell'idea, fino all'escalation di atti, sempre peggiori, incontrollabili, col risultato finale di una violenza irrazionale.

In esperimenti successivi James Wilson e George Kelling hanno sviluppato la teoria delle finestre rotte, con la stessa conclusione da un punto di vista criminologico, che la criminalità è più alta nelle aree dove l'incuria, la sporcizia, il disordine e l'abuso sono più alti.

Se si rompe un vetro in una finestra di un edificio e non viene riparato, saranno presto rotti tutti gli altri. Se una comunità presenta segni di deterioramento e questo è qualcosa che sembra non interessare nessuno, allora lì si genererà la criminalità. Se sono tollerati piccoli reati come parcheggio in luogo vietato, superamento del limite di velocità o passare col semaforo rosso, se questi piccoli “difetti” o errori non sono puniti, si svilupperanno “difetti maggiori” e poi i crimini più gravi.

Se parchi e altri spazi pubblici sono gradualmente danneggiati e nessuno interviene, questi luoghi saranno abbandonati dalla maggior parte delle persone e questi stessi spazi lasciati dalla comunità, saranno progressivamente occupato dai criminali.

Questa teoria delle finestre rotte può essere un'ipotesi valida a comprendere la degradazione della società e la mancanza di attaccamento ai valori universali, la mancanza di rispetto per l'altro e la corruzione. La mancanza di istruzione e di formazione della cultura sociale, la mancanza di opportunità, generano un paese con finestre rotte, con tante finestre rotte e nessuno sembra disposto a ripararle.

La “teoria delle finestre rotte” è stata applicata per la prima volta alla metà degli anni ottanta nella metropolitana di New York City,che era divenuto il punto più pericoloso della città. Si cominciò combattendo le piccole trasgressioni: graffiti che deterioravano il posto, lo sporco dalle stazioni, ubriachezza tra il pubblico, evasione del pagamento del biglietto,piccoli furti e disturbi. I risultati sono stati evidenti: a partire dalla correzione delle piccole trasgressioni si è riusciti a fare della Metro un luogo sicuro.

Successivamente, nel 1994, Rudolph Giuliani, sindaco di NewYork, basandosi sulla teoria delle finestre rotte e l'esperienza della metropolitana, ha promosso una politica di tolleranza zero. La strategia era quella di creare comunità pulite ed ordinate, non permettendo violazioni alle leggi e agli standard della convivenza sociale e civile. Il risultato pratico è stato un enorme abbattimento di tutti i tassi di criminalità a New York City.


 
 
 

Che palle ...

Post n°715 pubblicato il 17 Ottobre 2014 da angeligian

Oggi, venerdi' 17, avevo un appuntamento alle 10.00 ma mi sono addormentata e ho posato il lapino (ho dato buca). Alle 11.00 mi sono accorta che tutti i miei pomodori e le melanzane sono infestate dalla cimice verde del pomodoro. Alle 12.00 è arrivato il postino e mi ha consegnato due raccomandate dall'Ufficio giudiziario e la bolletta della luce che ammonta a 344 euri. Adesso sono le 13.00 e ho paura di mangiare ...

Ho mangiato e non mi sono strozzata, pero' ho aperto una lettera della Commissione europea con la quale mi comunicano che non sono tenuta al pagamento delle tasse nel mio paese. Peccato che la Tasi l'ho già pagata tre giorni fa. E la giornata non è ancora finita ...

E infatti, avevo da poco finito di scrivere l'aggiornamento che si è presentato al cancello un ragazzo con una notifica da parte del Comune per il pagamento di un'integrazione alla tassa sull'immondizia dal 2008 a oggi. Credo che mi suicidero' ...

 

 
 
 

E ce lo doveva raccontare Barnard (che mi sta pure antipatico)

Post n°714 pubblicato il 16 Ottobre 2014 da angeligian

L’Isis? «Sa fare marketing di ciò che rubano», cioè «petrolio, grano e altre materie prime». In più, gli jihadisti “venuti dal nulla” «sanno riciclare denaro, sanno fare show business mediatico come nessun altro». Date un’occhiata alla carta geografica: «Sono piantati come un’erbaccia proprio all’incrocio delle maggiori nazioni egemoni del Medioriente: Siria, Iran, Turchia, Iraq». Sono piazzati esattamente lì, e «destabilizzano tutto e tutti», scrive Paolo Barnard. «Questi predoni, e sono solo predoni, sono stati infiltrati dai servizi Usa-Israele proprio per destabilizzare tutta la politica e il pubblico internazionale nel momento in cui altri problemi stanno precipitando (finanza)». I loro metodi, così feroci e brutali? «Sono troppo lontani dai principi dell’Islam radicale che mi furono raccontati dal capo spirituale di Al-Qaeda di persona», garantisce Barnard, autore del saggio “Perché ci odiano” (Rizzoli) sullo scontro con gli arabi motivato dalla pulizia etnica della Palestina pianificata dal sionismo. I guerriglieri dell’Isis? «Sono troppo ben organizzati per non aver avuto aiuti occidentali».

La domanda è: perché in vent’anni Al-Qaeda non è mai riuscita a fare quello che l’Isis oggi fa tranquillamente, sotto lo sguardo del mondo? «Bin Laden fu organizzato e finanziato dalla Cia durante tutta l’invasione sovietica dell’Afghanistan, poi fu Isisabbandonato», prende nota Barnard nel suo blog. «Non vi dice qualcosa che Al Qaeda si sia ritrovata senza mezzi e nascosta in piccoli buchi del mondo dopo l’abbandono americano?». Attenzione: la cosiddetta Isis «commercia in “commodities” e lavora con le banche internazionali». Strano, no? «Credete che Isis possa vendere tonnellate di petrolio e grano ed essere pagata in contanti? Valigette di contanti? Camion di contanti? Treni di contanti? Sveglia!». E’ più che ovvio: chi li ha messi in campo, armati fino ai denti, continua a finanziarli e proteggerli. Sono il “nemico” perfetto, per una guerra che oggi si spera sia lunga, abbastanza lunga da oscurare, mediaticamente, le grane in arrivo, di ben altro genere.

«I soliti predoni funzionali a distrarre l’Occidente», conclude Barnard. «L’ho scritto anni fa: si chiama “la Politica della Paura”. Isis, Ebola, oddio! Tu non pensare che due direttive Ue e una riunione della Fed ci faranno perdere 1 milione di posti di lavoro nei prossimi due anni. Isis…. Buuuuuu! L’uomo nero!». Chiaro, adesso, perché l’Isis si è incuneata nel cuore del Medio Oriente proprio ora? Alcuni osservatori scrissero osservazioni analoghe alla vigilia delle drammatiche tensioni con la Russia in Ucraina: un pretesto per minacciare la Cina scuotendo Mosca, il grande forziere energetico, ma soprattutto un pretesto per alzare i toni e invadere i media con notizie fabbricate, lontane dalla crisi occidentale. Ucraina, Isis, Ebola. Geopolitica e psicosi, “armi di distrazione di massa”. Seguite i soldi, consiglia Barnard, e scoprirete che la strada insanguinata dell’Isis non porta verso la Mecca, ma dalle parti di Wall Street e della Casa Bianca.

 
 
 

Ne ho già parlato, ma giova ripeterlo

Post n°713 pubblicato il 13 Ottobre 2014 da angeligian

Sono ancora troppo poche in Italia le persone che sanno cosa sia il TTIP (Trattato Transatlantico di libero scambio), un accordo bilaterale tra Unione Europea e Stati Uniti che riguarda il commercio e gli investimenti e avrà, se stipulato, ricadute pesantissime su quasi tutti gli aspetti della nostra vita.

Scuola, sanità, cultura, trasporti, diritti del lavoro, commercio agroalimentare, industria energetica, brevetti, movimenti capitali: quasi niente resterà fuori da regole imposte da chi sta conducendo oggi, in segreto, la fase preliminare delle trattative, ovvero le grandi multinazionali che, in epoca di crisi e con il supporto di una classe politica prona, si stanno attrezzando per conquistare nuovi mercati.

Perché il TTIP prevede il superamento delle norme dei singoli Stati, in quanto ostacoli al libero commercio. Chi investe godrà di una piena liberalizzazione di beni e servizi che abbatte gli standard di salute, sicurezza e diritti. Nel settore alimentare, ad esempio, si consentirà il trattamento delle carni con ormoni, si introdurranno OGM, si permetterà l’uso di pesticidi oggi vietati, e tanti saluti alle norme di tutela della salute vigenti oggi in Italia. Anche per sanità, trasporti, istruzione, servizi idrici e energia il TTIP limita il potere degli Stati, mentre in ambito finanziario si elimina la possibilità di controllo sui movimenti di capitali e su speculazioni bancarie, e le tutele contenute nella legislazione sul lavoro verrebbero considerate ‘barriera tariffaria’ e quindi ulteriormente attaccate.

Per rendere tutto ciò efficace, si permetterà alle multinazionali di intentare causa a uno Stato per ‘lesi diritti economici’ e di chiedere compensazioni in base alla loro previsione di perdita di profitti se fossero fatte valere normative restrittive votate dal Parlamento eletto. Un’aberrazione concettuale, un colpo definitivo alle già indebolite democrazie occidentali. Per contrastare tutto questo è partita la campagna internazionale Stop TTIP (http://stop-ttip-italia.net) per bloccare l’accordo, come già è avvenuto con successo nel 2003 al WTO di Cancùn e nel 1998 con la campagna contro l’AMI, quando furono fermati accordi meno pervasivi del TTIP. Un trattato che, oltre a quanto detto, distruggerebbe le filiere di piccola e media industria e tutta l’agricoltura non industriale, e che per questo vede altri oppositori oltre ai movimenti che animano la campagna.

(Aldo Nardini – Campagna per l’Agricoltura Contadina)

 
 
 

Ma quando arrivano ste barricate?

Post n°712 pubblicato il 09 Ottobre 2014 da angeligian

Stati Uniti - 9 ottobre – La confisca, da parte della polizia, dei sudati risparmi degli americani, così come di una grande varietà di altri oggetti di valore, senza arresto o condanna, è una pratica inquietante che dilaga negli Stati Uniti. Dal momento che i poliziotti arrivano a controllare i fondi sequestrati e utilizzare il denaro per praticamente tutto quello che vogliono, la pratica sta diventando endemica in alcune parti della nazione. Il furto è spesso indicato semplicemente come ‘confisca dei beni’.

Come un ufficiale ha ammesso in una dichiarazione giurata per giustificare la confisca di denaro contante ad un automobilista innocente: “La gente comune non porta dietro tutto questo denaro”.

Ucraina - 8 ottobre – L’Ucraina chiede al Fondo monetario internazionale (Fmi) di accrescere il sostegno finanziario alla sua economia, a causa dei pesanti contraccolpi del conflitto nell’est del paese con ribelli filorussi. L’ha annunciato oggi il primo ministro Arseny Yatsenyuk.

Benvenuti nel club dei morituri!

Europa - 8 ottobre - Herman Van Rompuy, Monti e la Troika lodano Renzi per le riforme avviate. Questa è la prova che il Jobs Act sarà un altro passo verso la demolizione dell'Italia (e degli italiani)

Roma - 8 ottobre – Era malata di tubercolosi una suora straniera, ma è rimasta a contatto con i bimbi dell’asilo, al suo posto di lavoro, nascondendo il contagio per timore di uno scandalo, infettandone 20. È quanto accaduto nel quartiere Morena di Roma, dove 4 bambini tra i 3 e i 5 anni sono finiti in ospedale dopo aver contratto il virus della tubercolosi. Sei persone sono state chiamate a rispondere per omissione di denuncia della malattia, impedendo l’avvio del corretto protocollo sanitario di sicurezza. La suora è stata ricoverata allo Spallanzani dove è rimasta ricoverata sei mesi. Ci si chiede per quale cavolo di motivo preti e suore africane vengono portati in Italia mentre i preti e le suore italiani vengono spediti in Africa (e poi ritornano infettando di Ebola l'Europa, come quel prete spagnolo). Sembra che quella componente xenofila che sta facendo marcire la Chiesa sia molto attiva nell’opera di diffusione di epidemie nel territorio europeo. 

Grecia - 9 ottobre – A sei anni dall’esplosione della crisi e dall’imposizione di severe misure di austerity comminate dalla “troika”, oggi in Grecia il 58,3 per cento della popolazione è povera: una famiglia di quattro persone non ha abbastanza soldi per pagare affitto o per acquistare i generi di prima necessità. L’economia greca non esiste più. La moneta, dopo l’imposizione di misure per ridurre l’uso del contante (come stanno facendo in Italia) non vale più niente e ormai si sopravvive grazie al baratto. Qualche mese fa, in occasione di un concerto organizzato dagli studenti di una scuola di Atene i partecipanti potevano accedere pagando il prezzo del biglietto non in denaro, ma “in cibo”. Oggi la Grecia, grazie all'Europa, appare completamente distrutta. E cosi' sarà per noi, amen

 
 
 

Rimettiamo gli "eroi" al loro posto

Post n°711 pubblicato il 07 Ottobre 2014 da angeligian

Il 13 settembre 1860, mentre l'unificazione italiana era in pieno svolgimento, il giornale torinese "Piemonte" riportava il seguente articolo intitolato: “Il creduto prodigio di Garibaldi”. «Le imprese di Garibaldi nelle Due Sicilie parvero sinora così strane che i suoi ammiratori han potuto chiamarle prodigiose. Un pugno di giovani guidati da un audacissimo sconfigge eserciti, piglia d'assalto le città in poche settimane, si fa padrone di un reame di nove milioni di abitanti. E ciò senza navigli e senz'armi... Altro che Veni, Vedi, Vici! Non havvi Cesare che tenga a petto di Garibaldi. I miracoli però non li ha fatti lui ma il generale Nunziante e li altri ufficiali dell'esercito che, con infinito onore dell'armata napoletana, disertarono la loro bandiera per correre sotto quella del nemico; i miracoli li ha fatti il Conte di Siracusa colla sua onorevolissima lettera al nipote; li ha fatti la Guardia Nazionale che, secondo il solito, voltò le armi contro il re che gliele avea date poche ore prima; li ha fatti il Gabinetto di Liborio Romano il quale, dopo aver genuflesso fino al giorno di ieri appié del trono di Francesco II, si prostra ai piedi di Garibaldi. Con questi miracoli ancor io sarei capace di far la conquista, non dico della Sicilia e del Reame di Napoli, ma dell'universo mondo. Dunque non state a contare le prodezze di Sua Maestà Garibaldi I. Egli non è che il comodino della rivoluzione. Le società segrete che hanno le loro reti in tutto il paese delle Due Sicilie, hanno di lunga mano preparato ogni cosa per la rivoluzione. E quando fu tutto apparecchiato si chiamò Garibaldi ad eseguire i piani [...]. Se non era Garibaldi sarebbe stato Mazzini, Kossuth, Orsini o Lucio della Venaria: faceva lo stesso. Appiccare il fuoco ad una mina anche un bimbo può farlo. Di fatto vedete che dappertutto dove giunge Garibaldi la rivoluzione è organizzata issofatto, i proclami sono belli e fatti, anzi stampati. In questo modo credo che Garibaldi può tranquillamente fare il giro del mondo a piantare le bandiere tricolori del Piemonte. Dopo Napoli Roma, dopo Roma Venezia, dopo Venezia la Dalmazia, dopo la Dalmazia l'Austria, caduta l'Austria il mondo è di Garibaldi, cioé del Piemonte! Oh che cuccagna! Torino capitale dell'Europa, anzi dell'orbe terracqueo. E noi torinesi padroni del mondo!»

Per l’”Eroe dei due mondi”, si continuano a fare commemorazioni e convegni. La Massoneria con grande enfasi lo celebra, rivendicandolo come il “primo massone d’Italia”, infatti il generale nel 1862 divenne il primo Gran Maestro dell’Italia unita; i politici e le più alte autorità istituzionali dello Stato ne tessono sperticati elogi, che lasciano allibiti. Ma ormai lo si sa: su Garibaldi ci hanno raccontato, e continuano a raccontarci, un sacco di menzogne. Sarebbe ora che si cominciasse a ripristinare la verità con decisione. Nei fatti l’”eroe dei due mondi”, fu pirata e corsaro, mercenario e negriero, artefice di saccheggi omicidi e ruberie varie, probabile complice dell’assassinio di sua moglie Anita, amministratore incapace, massone di alto grado, anticattolico e anticlericale. Solo una propaganda interessata e gigantesca ha potuto trasformarlo in eroe nazionale. Di Garibaldi non si racconta del commercio di carne umana, ci si limita a dire che il 10 gennaio del 1852, da comandante della Carmen, parte dal porto del Callao, in Perù, alla volta della Cina. La nave trasporta un carico di guano ma manca solo un piccolo particolare, non viene specificato con che tipo di merce Garibaldi, dopo aver venduto a condizioni vantaggiose il guano, faccia ritorno in Perù. A ciò provvede fortunatamente l’armatore ligure Pietro Denegri che volendo lodare il capitano della Carmen, racconta all’amico di famiglia nonché biografo del generale, (Vecchj), il dettaglio mancante: Garibaldi “m’ha sempre portati i Chinesi nel numero imbarcati e tutti grassi e in buona salute; perché li trattava come uomini e non come bestie”. Negriero? Ma Garibaldi non è passato alla storia con questo clichet. Tutti lo conosciamo come impavido eroe dei due mondi, libertador, disinteressato condottiero, esule volontario, uomo puro e scevro da compromessi.

(Notare la squadra e il compasso)

Lasciamo la parola all’”Eroe della Patria”: Definiva lo Stato Pontificio “il più schifoso dei governi”, “il governo di satana” … E il Papa Pio IX: “metro cubo di letame”… (cf. DE MATTEI Roberto, Pio IX, Piemme, p. 103) “Per sollevare l’Italia da tanta apatia conviene sostituire il vero alla menzogna; l’Uomo creò dio e non dio l’Uomo”. (Cit. in L. BRIGUGLIO; Garibaldi e il socialismo, p. 68) “Se sorgesse una società del demonio che combattesse dispotismo e preti mi arruolerei nelle sue fila” (G. GARIBALDI, Scritti e discorsi politici e militari. Ricordi e pensieri inediti , Ciampoli, Roma 1907, p. 664). Nel suo testamento, proclamandosi apostolo della libertà e del vero, Garibaldi chiede la cremazione del proprio cadavere e dichiara di voler rifiutare ogni conforto religioso: “[...] trovandomi in piena ragione oggi, non voglio accettare in nessun tempo, il ministero odioso, disprezzevole e scellerato d’un prete che considero atroce nemico del genere umano e dell’Italia in particolare” (G. GARIBALDI, Scritti e discorsi politici e militari, cit., vol. II, p. 316).

 
 
 

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