certi momenti

Di che si parla in queste ultime ore del 2006?

Di una tragedia? Atto Barbarico? Ingiustizia? Ognuno è libero di credere o vederla come la coscienza (spesso mediatica) suggerisce… personalmente mi sconvolge l’atto a tutti gli effetti barbarico, ma quanto a punizione un carcere a vita sarebbe pena più consona e dura…

Non è di questo che volevo parlare, ma di come un evento sì straordinario faccia smuovere tutti Chiesa compresa. Quante tragedie e atti barbarici avvengono ogni giorno? Quanti se ne interessano? Solo ciò che fa notizia diventa tragedia, atto barbarico o ingiustizia a seconda di chi e di quale schieramento si tratti…

Emergency

Organizzazione umanitaria nota in tutto il mondo pone sempre attenzione a problemi non solo inerenti alla guerra ed alle sue vittime, ma anche e soprattutto al benessere delle popolazioni spesso vittime delle tradizioni, delle religioni, dell’ignoranza…

La donna dimezzata

Le mutilazioni genitali femminili sono praticate soprattutto in Africa, e in alcuni paesi del Medio Oriente (Egitto, Yemen, Emirati Arabi), esistono casi di mutilazioni anche in Asia, Americhe e in Europa Italia compresa – all’interno di comunità di emigrati. Secondo le stime dell’organizzazione mondiale della sanità, le donne che hanno subito mutilazioni da bambine o da ragazze sono almeno 135 milioni.

Tale pratica è eseguita per ragioni religiose, estetiche o di accettazione sociale. Una ricerca condotta dall’organizzazione mondiale della sanità sui rischi che corrono le donne infibulate e i loro neonati (su oltre 28.000 donne in sei paesi africani in cui la pratica è diffusa), dimostra in modo inequivocabile che in aggiunta ai danni inferti alla salute sessuale della donna sul piano fisico e psichico, esiste un netto incremento dei rischi connessi al parto. Com’era prevedibile, i pericoli crescono con l’entità della mutilazione: le donne infibulate hanno un aumento di rischio di emorragia post-parto del 70%, mentre i loro figli rischiano di morire durante o subito dopo il parto con una frequenza del 55% superiore alla norma, già alta, di quei paesi. Secondo l’OMS muoiono a causa di tali mutilazioni inferte alle madri tra 10-20 neonati ogni 1000 parti.

In Italia dopo quattro anni (alla fine del 2005) il parlamento italiano ha approvato una legge contro le mutilazioni genitali femminili con pene tra i 4-12 anni (in assenza di esigenza terapeutiche).

Che cosa si intende per mutilazioni genitali.

Esistono tre tipi di mutilazioni genitali femminili:

La clitoridectomia in cui viene tolta tutta o parte della clitoride (tipo I); L’escissione che consiste nell’asportazione della clitoride e delle piccole labbra (tipo II) e L’infibulazione, la forma estrema, che prevede oltre alla clitoridectomia e all’escissione, anche il raschiamento delle grandi labbra che sono poi fatte aderire, cosicché una volta cicatrizzate ricoprano completamente l’apertura della vagina, lasciando aperto un piccolo orifizio per fare defluire l’urina e il sangue mestruale (tipo III). Il tipo di mutilazione, l’età delle vittime e le modalità di attuazione dipendono da molti fattori tra cui il gruppo etnico e di appartenenza, il paese e la zona (rurale o urbana) di residenza.

Emergency N° 41 Dicembre 2006