certi momenti

Post N° 31

Una silenziosa domenica pomeriggio.

Non ho voglia di far molto, non ho voglia di parlare con amiche, sento un certo vuoto dentro.

Decido di leggere.

Una delle cose chi più mi rilassa, spesso ho contemporaneamente due o tre libri per la voglia di scoprire, di immergermi nel mare di parole che lo scrittore di turno mi regala, di capire i sentimenti i pensieri i dolori. Due giorni fa sono andata in libreria, cosa che faccio spesso, senza una meta mi sposto tra i corridoi pieni di libri, guardo i titoli, le frasi, i colori, lascio che il libro scelga me come sempre avviene, perché lui sa di cosa ho bisogno in quel momento, del mio stato d’animo, e si presenta a me, così, semplicemente. All’inizio credevo davvero di esser io a scegliere, ma poi ho capito che era troppo speciale la scelta di un libro a me sconosciuto, che mi dava un messaggio importante e toccava il mio cuore. Due giorni fa il libro che mi ha scelto è stato “I miei martedì col professore. La lezione più grande: la vita, La morte, l’amore”. Un libro piccolo, splendido, la storia di un professore universitario che si ammala di ALS Sclerosi laterale amiotrofica una malattia degenerativa del sistema neurologico. Tutto si svolge nella sua casa, con un suo ex allievo che lo visita ogni martedì e che condivide la sua lenta e coraggiosa fine. La morte del corpo e la nascita dello spirito amorevole e forte che solo chi si allontana dalla futilità della vita riesce a sentire. Gli ultimi capitoli talmente struggenti rendevano la lettura difficile, le lacrime scendevano calde sul viso, come ora che scrivo, e che ripenso a dolori e sofferenze a me tristemente note… Tra le tante splendide frasi contenute in questo libro una mi ha colpito…

"Non abbiamo solo bisogno di perdonare gli altri, abbiamo anche bisogno di perdonare noi stessi. Per tutto quello che non abbiamo fatto, quello che avremmo dovuto fare” e aggiungo io.. quello che abbiamo fatto e che ancora ci fa star male….