come le nuvole

Post N° 363

“Il bello è solo l’inizio del tremendo”        (Rainer Maria Rilke)

                                          Errata corrige!

Vi avevo, per caso, accennato a soddisfazione e piacevolezza nel viaggiare in treno?

Avevo per caso vagheggiato di concetti come area condizionata, puntualità e pulizia?

Bè, voglio scusarmi con l'interessata (l'Azienda Ferrovie Italiane) e con i lettori (che peraltro  constato, leggendo i commenti al post, nemmeno per un istante ci erano cascati).

Ebbene di notizia falsa si trattava. Priva di fondamento e destituita di ogni veridicità.

Dopo una breve luna di miele, ecco che le mie vicissitudini di pendolare stanno rientrando nei più tradizionali canoni propri degli usi e costumi italici.

I ritardi del trenino si vanno così assestando tra gli accademici ed eleganti 15 minuti, e gli arroganti e vastasunazzi 20/25 minuti.

Solitamente trascorro il disservizio in piedi, sotto una pensilina infuocata, espiando così tutti i peccati veniali commessi nel lussurioso inverno.

Poi, all'annuncio dell'agognato convoglio, sbircio inquieta l'orizzonte, cercando di indovinare se quello che si avvicina cauto, alla velocità di 10 km. orari, sia una carrozza dei nevrotici, ma confortevoli, tempi contemporanei, o se invece mi toccherà in sorte un vagone risalente ai tempi gloriosi, ma rudi, del vecchio West  (epopea che pure non risulta essere mai esistita in questa remota parte della Sicilia).

La suspense è quotidiana e, come in una lotteria, il cuore mi batte forte ad ogni estrazione.

Eppure, rammento a me stessa, come ancora debba considerarmi fortunata perchè, è stato calcolato, esistono tratte ferroviarie, qui in Sicilia, che sarebbe più veloce percorrere a dorso di un esotico mulo, piuttosto che rincorrere coincidenze e relativi tempi morti, previsti da una struttura dei trasporti che, se affidata alle cure di un primate (del tipo Orangutan)

                       (manager F.S. al lavoro)

avrebbe le medesime chance di risultare efficiente.

Adesso vi lascio. Pare che il prossimo divertentissimo attacco della tribù degli Apache metropolitani sia previsto lungo il periglioso percorso del treno delle 15,40.