come le nuvole
le guardi e credi di poter parlare di loro, di aver catturato la loro essenza ed ecco che sono altro e ancora altro e non le puoi incasellare, descrivere e neppure toccare...
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“Quando si è innamorati basta un niente per essere ridotti alla disperazione o per toccare il cielo con un dito” (Giacomo Casanova)
Appena Elena salì sul pulmino e lo vide si rallegrò per aver indossato il suo abito preferito. Lui era seduto due sedili avanti sulla destra ed era bellissimo. Mentre sperimentava un sentimento di attrazione così forte da farla impallidire, desiderò solo starsene lì, ferma a guardarlo e che lui si girasse e ricambiasse il suo sguardo. Più tardi lessero l’elenco dei nomi e seppe che si chiamava Enrico. Trovò quel nome semplicemente perfetto per uno con gli occhi grandi e verdi, i capelli lisci e il naso dritto. Nel corso di quella incantata mattina cercò in tutti i modi di farsi notare e finalmente ci fù un attimo in cui Enrico si girò verso di lei e i loro occhi si fusero in un istante di eternità. Poi però lui spostò lo sguardo più in alto della sua testa, su Matteo che stava dietro di lei e gli sorrise e si avvicinò per parlargli piano, la facce vicine, i sorrisi complici. Elena avvertì così dolorosi i morsi della gelosia che non riuscì a mangiare nulla di quello che aveva con sè. Quando la campanella squillò, uscì in lacrime dall’aula dove frequentava l’ultimo anno d’asilo e gettandosi tra le braccia di sua madre esclamò sconfortata: - Mamma, l’amore è troppo doloroso!
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Sexy, no?
La storiella del post prende spunto da una vicenda vera che ha per protagonista me all'età di quattro anni. Sul pulmino delle suore che passava a prendermi (a quel tempo abitavo a Trapani e andavo al Santa Caterina Labourè) c'era un bambino di nome Ernesto. Aveva una striscia di incredibili capelli bianchi e io l'amavo. Lui andava in una altra classe e potevo vederlo solo sul pulmino...Non mi ha mai degnato nemmeno di uno sguardo....Sono sopravvissuta....
Bacio!
Che tenerezza questi nostri figli...
Un abbraccio Carpe, che ci proponi queste belle forme d'amore.
P.s. In quanto a Cris...sono perplessa... suo padre fa il chirurgo estetico :-(((...non sarà che l'avrà già taroccato ^_****??????
Bacio alla dolce Cecilia...;-)))))
"E gli altri come si chiamano?"
"Boh che ne so mamma!"
Se non è amore questo :)))
L'amore dovrebbe essere gioia anche a quattro anni e le delusioni, solo occasionali e circoscritti momenti di crescita da utilizzare in seguito per corazzare un un cuore un pò troppo ingenuo...e che cavolo....;-)))))
Meno male che quello che andava di moda ai miei tempi era essenzialmente sessuale, allegro, gasante, da farfallle nello stomaco e musica nel cuore....Puif!Lo sfangata....;-)
Nooooo, non posso accettare questa ricostruzione del futuro...Sono certa che lei conoscerà alle feste pomeridiane, tanti ragazzi belli e fascinosi e tutti, per il tempo d'eternità regalato loro da Cupido, ricambieranno con amore il suo sguardo...E ciò almeno fino all'arrivo del Principe Azzurro....
Ecco! Adesso sì....;))))
Meno male che si disinnamorano con la stessa faciltà con cui si innamorano.
Carpi... ma quanti post hai scritto sull'amore, mi sono persa il n° 2. Vado. :))
Baciotto su quel vecchio dolore...;))
Un abbraccio!