apocalisse 2012

sara' la fine del vecchio mondo o l'inizio di un nuovo mondo?

 

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GANDHI GARLAND

la verita' vi rendera' liberi

 

'IMAGINE' IN PIAZZA DUOMO A MILANO

 

AREA PERSONALE

 

 

GANDHI GARLAND

la verita' vi rendera' liberi

 

FESTA DELL'UNIONE EUROPEA

 

9 MAGGIO - FESTA DELL'EUROPA

 

L'UNIONE DELLE COMUNITA' EUROPEE

uno stato federale

una sola bandiera

un inno nazionale

europa unita  

cittadini comunitari 

questa e' la nuova

patria... L'Europa!

 

 

E' ORA DI FARE L'EUROPA

IERI ABBIAMO FATTO GLI ITALIANI,

DOMANI FACCIAMO L'EUROPA DEI CITTADINI E DELLE COMUNITA'

Questo Blog sta dalla parte dei cittadini europei onesti, oppressi e delusi dai governi  degli stati nazionali, divisi da lotte di potere e dagli interessi dei pochi,  incapaci di dare risposte pratiche e concrete alle domande e ai bisogni dei cittadini e delle loro comunita.


 

Messaggi di Dicembre 2010

IL PASSATO E' PASSATO... IL FUTURO E' APPENA COMINCIATO!

Post n°29 pubblicato il 31 Dicembre 2010 da fuorischemi
 

IL 2010 E' FINALMENTE FINITO!

mezzanotte

E NEL 2011....

WORLDWATCH

POSSA OGNI UNO DI NOI AVERE

LA SERENITA' DI ACCETTARE

LE COSE CHE NON SI POSSONO CAMBIARE

IL CORAGGIO DI CAMBIARE

QUELLE CHE SI POSSONO CAMBIARE

LA SAGGEZZA  DI  DISTINGUERE  LE  UNE  DALLE  ALTRE.

 

san francesco

Preghiera Semplice (San Francesco d'Assisi)

Oh! Signore,

fa di me uno strumento della tua pace:

dove è odio, fa ch'io porti amore,

dove è offesa, ch'io porti il perdono,

dove è discordia, ch'io porti l'unione,

dove è l'inganno, ch'io porti la Verità,

dove è la disperazione, ch'io porti una visione.

Dove è tristezza, ch'io porti la gioia,

dove sono le tenebre, ch'io porti la luce.

Oh! Maestro, fa che io non cerchi tanto:

Ad essere compreso, quanto a comprendere,

Ad essere amato, quanto ad amare,

Poichè  è dando che si riceve,

Perdonando che si è perdonati,

Morendo che si comprende la Vita Eterna.

Amen.

stones wish

SAVE HUMANITY

 
 
 

ABBRACCI, ABBRACCI E ANCORA ABBRACCI

Post n°28 pubblicato il 28 Dicembre 2010 da fuorischemi
 

Faccio seguito al post di ieri perche’, dai commenti pervenuti, ho percepito che molti avrebbero la voglia di provare a farlo… un cartoncino, un pennarello, e andare in strada a distribuire (e raccogliere) abbracci tra la gente… pero’ ho anche intuito che ci sono degli ostacoli psicologici che fanno da deterrente, come l’idea di esporsi al ridicolo, agli sfotto’ dei compaesani pettegoli, all’imbarazzo e la timidezza dei conoscenti… freni inibitori che scoraggiano l’idea…

Una soluzione c’e’… andare fuori piazza. Coi cartelli preparati, arrotolati sotto il braccio, con un paio di amici o con i figli, si puo’ andare in macchina, in treno o con un bus, in una citta’ vicina, dove non si conosce nessuno e vivere questa indimenticabile esperienza… se poi volete piu’ facilmente rompere il ghiaccio e siete in due o piu’, uno tiene il cartello e gli altri, per i minuti iniziali, fanno i ‘compari’ (come nel gioco delle tre carte) e fanno la parte dei passanti che raccolgono l’invito… aiuta chi guarda a rompere gli indugi e poi, tutto vien da se’.

I video su youtube li hanno visti in molti e l’iniziativa e’ ormai conosciuta in tutto il mondo.

Io l’ho fatto varie volte, in una stazione ferroviaria, in un mercatino dell’usato, sotto i portici di una cittadina di provincia, al mare sulla spiaggia e ovunque ha funzionato…

Ho sentito la fame di abbracci che hanno le persone di ogni eta’ e ogni volta mi sono caricato di un’energia incredibile.

Negli anni 80, molti anni prima che lanciassero FREE HUGS, con la Gandhi In Action, il network di attivisti nonviolenti di cui sono co-fondatore, per promuovere alcune nostre iniziative locali a favore dei deboli, avevamo organizzato in una piccola citta’ un gazebo in piazza dove raccoglievamo abbracci da portare nell’ospedale e nella casa di riposo della comunita’ locale…

Ne avevamo raccolti piu’ di mille in una mezza giornata e siamo poi andati a ridistribuirli tutti ai destinatari. Non solo e’ stata un’esperienza molto entusiasmante, sia nella fase di raccolta che in quella della distribuzione, ma ne hanno parlato anche i giornali locali, dando al movimento una buona visibilita’…

Allora? Questo e’ il periodo dei buoni propositi… sono riuscito a farvi mettere i FREE HUGS nella vostra lista per il prossimo anno?

 
 
 

FREE HUGS - IL DONO DI UN ABBRACCIO

Post n°27 pubblicato il 27 Dicembre 2010 da fuorischemi
 

Nel 2004, a Sidney, Juan Mann, un ragazzo australiano, armato di un cartello “Free Hugs” (liberi abbracci o abbracci gratis)  e di una buona dose di sincero affetto per il prossimo, distribuiva per strada abbracci ai passanti.  

Poco dopo e’ arrivata la polizia e gli ha proibito di fare quello che stava facendo.  Juan e i suoi amici non si sono arresi e hanno cominciato a raccogliere le firme di una petizione e, in giornata ne hanno raccolte 10.000 e la proibizione e’ stata rimossa.

La campagna “FREE HUGS" ha avuto poi un vero e proprio boom quando la band australiana dei Sick Puppies decise di farne un video musicale.  Immediatamente il video si e’ diffuso su youtube  in modo virale e ovunque nel mondo  si e’ scatenata una vera e propria campagna mondiale di abbracci gratuiti .

La campagna non e’ gestita o coordinata, e’ libera e spontanea e chiunque puo’ realizzare un ‘happening’ nella propria comunita’.

Semplicità del messaggio (un cartello chiaro e semplice con su scritto Free Hugs/Regaliamo Abbracci): purezza dell’atto (un caloroso abbraccio) e il gioco e’ fatto.  Qualche minuto di imbarazzo e poi si rompe il ghiaccio e …. Provare per credere!

Questo video ha avuto piu’ di 65 milioni di contatti su youtube, dove potrete anche trovare (cerca free hugs) i video realizzati in varie parti del mondo, inclusa l’Italia,

da persone che hanno fatto propria l’iniziativa.

Un abbraccio, caldo,morbido e affettuoso e’ un dono prezioso. Chi nei momenti di sconforto o gioia non ha regalato o cercato un abbraccio fraterno di un amico o di un caro?  Immagino tutti.

Il movimento FREE HUGS e' gia' arrivato in Italia, nelle grandi citta' come in provincia.

Il video che segue e' stato realizzato a Sondrio, nel poco affettuoso nord d'Italia...

Un abbraccio è sempre benefico…  fa bene all’umore e ricarica l’anima… e a chi volesse andar per strada ad offrire abbracci  vorrei ricordare che…  “ e’ dando che si riceve” …

la frase di San Francesco che conclude la sua famosa ‘Preghiera Semplice’.

 

Juan Mann

 
 
 

UNA STORIA DI NATALE

Post n°26 pubblicato il 25 Dicembre 2010 da fuorischemi
 
Foto di fuorischemi

Due uomini, entrambi molto malati, occupavano la stessa stanza d'ospedale.
A uno dei due uomini era permesso mettersi seduto sul letto per un'ora ogni pomeriggio per aiutare il drenaggio dei fluidi dal suo corpo. Il suo letto era vicino all'unica finestra della stanza.
L'altro uomo doveva restare sempre sdraiato. Infine i due uomini fecero conoscenza e cominciarono a parlare per ore.
Parlarono delle loro mogli e delle loro famiglie, delle loro case, del loro lavoro, del loro servizio militare e dei viaggi che avevano fatto. Ogni pomeriggio l'uomo che stava nel letto vicino alla finestra poteva sedersi e passava il tempo raccontando al suo compagno di stanza tutte le cose che poteva vedere fuori dalla finestra.

L'uomo nell'altro letto cominciò a vivere per quelle singole ore nelle quali il suo mondo era reso più bello e più vivo da tutte le cose e i colori del mondo esterno.
La finestra dava su un parco con un delizioso laghetto. Le anatre e i cigni giocavano nell'acqua mentre i bambini facevano navigare le loro barche giocattolo.
Giovani innamorati camminavano abbracciati tra fiori di ogni colore e c'era una bella vista della città in lontananza.

Mentre l'uomo vicino alla finestra descriveva tutto ciò nei minimi dettagli, l'uomo dall'altra parte della stanza chiudeva gli occhi e immaginava la scena. In un caldo pomeriggio l'uomo della finestra descrisse una parata che stava passando.
Sebbene l'altro uomo non potesse sentire la banda, poteva vederla con gli occhi della sua mente così come l'uomo dalla finestra gliela descriveva.

Passarono i giorni e le settimane.

Un mattino l'infermiera del turno di giorno portò loro l'acqua per il bagno e trovò il corpo senza vita dell'uomo vicino alla finestra, morto pacificamente nel sonno.
L'infermiera diventò molto triste e chiamò gli inservienti per portare via il corpo.

Il giorno di Natale, l'altro uomo chiese se poteva spostarsi nel letto vicino alla finestra. L'infermiera fu felice di fare il cambio, e dopo essersi assicurata che stesse bene, lo lasciò solo.
Lentamente, dolorosamente, l'uomo si sollevò su un gomito per vedere per la prima volta il mondo esterno. Si sforzò e si voltò lentamente per guardare fuori dalla finestra vicina al letto. Essa si affacciava su un muro bianco.
L'uomo chiese all'infermiera che cosa poteva avere spinto il suo amico morto a descrivere delle cose così meravigliose al di fuori da quella finestra. L'infermiera rispose che l'uomo era cieco e non poteva nemmeno vedere il muro 'Forse, voleva farle coraggio.' disse.

Vi è una tremenda felicità nel rendere felici gli altri, anche a dispetto della nostra situazione. Un dolore diviso è dimezzato, ma la felicità divisa è raddoppiata. Se vuoi sentirti ricco conta le cose che possiedi che il denaro non può comprare.

Oggi è un dono, è per questo motivo che si chiama presente.

 
 
 

Avete gia' spedito la Letterina a Babbo Natale...?

Post n°25 pubblicato il 19 Dicembre 2010 da fuorischemi
 

CON L'AUGURIO PIU' SINCERO

DI SALUTE, SERENITA' E BUON UMORE

 

 

amici miei..

se siete giu' di morale,

un po' tristi oppur depressi

incazzati e pure un po' stressati,

guardatevi questo video e poi ditemi

se siete riusciti a trattenere

la risata!

Dura 30'

 
 
 

COMPETIZIONE... tra fascisti e analfabeti

Competizione….

Bisogna essere competitivi, sul mercato, sul lavoro, in politica… si dice ‘competizione elettorale’ anche il confronto democratico sugli uomini, le idee ed i programmi.

Il fine di ogni competizione e’ vincere, essere primi sul traguardo, il successo, il trionfo, il premio, l’oro da portare a casa, il potere mediatico, gli sponsor, i compensi stratosferici, l’iscrizione al circolo dei ‘famosi’, il mito del vincente e lo scorno del perdente. 

Vaffanculo la competizione!!! E chi l’ha detto che bisogna vivere cosi’… spremere  il massimo, stressarsi e anche drogarsi per ottimizzare la prestazione,… sfruttare le debolezze degli altri, sgambettare e gettare fango addosso ai  competitori… e fumo di lacrimogeni negli occhi degli spettatori perche’ non vedano la Verita’…

Vaffanculo la competizione…. Io sono per la cooperazione, per la solidarieta’, per la giustizia sociale, per la liberazione da questo sistema vecchio, malato terminale che non regge, non governa, non ci serve e se collassa sotto il peso di Verita’ pesanti, alleluia…. festeggeremo la vera liberazione!

La liberta’…. troppi ipocriti la usano questa parola… ma vaffanculo…  il popolo della liberta’, futuro e liberta’, la statua della liberta'…  ma li sentite i caduti della resistenza che si rivoltano nelle loro tombe? La liberta’ che hanno sognato, e per cui sono morti in tanti, era ben diversa da quella che ‘rappresentano’ Berlusconi e Fini, Bossi e DiPietro….

Storicamente erano conservatori, quelli della destra, adesso sono ‘riformisti’...... Ma ci prendono per il culo? E’ l’intero sistema che bisogna cambiare  non solo qualche legge (che serve al cavaliere per restare libero) delle 25.000 che ci  costringono a pagare i debiti dello stato e ci costringono a pagare avvocati e commercialisti per non passare guai.

Si… ci prendono per i fondelli... e’ questa la pura e semplice verita’ e sempre piu’ persone se ne stanno rendendo conto grazie a Dio. 

Ci sono verita’ importanti e sputtananti che sono ‘svelate’ ogni giorno e ce ne sono ancora tante e grosse che aspettano di venire fuori dagli archivi.

E’ scritto nel Vangelo “la Verita’ vi rendera’ Liberi” …

sta succedendo… il re e' nudo! E' la fine di un vecchio mondo competitivo e, se ci crediamo, la nascita di un  nuovo mondo cooperativo e solidale.

Io lo vedo, io ci credo.

 
 
 

La LIBERTA'

Post n°23 pubblicato il 16 Dicembre 2010 da fuorischemi
 

La Liberta' non ce la da ne' il popolo (della liberta') ne' il futuro (e liberta')

LA LIBERTA' VA SEMPRE CONQUISTATA!

 
 
 

VIOLENZA… CUI PRODEST ? A CHI GIOVA?

Post n°22 pubblicato il 14 Dicembre 2010 da fuorischemi

Avevo previsto gli scontri nelle piazze e puntualmente li ho rivisti nelle dirette e nei tg di oggi.

Mentre il governo sopravviveva indebolito  in parlamento, nelle piazze e nelle strade la violenza  di pochi facinorosi gli ridava forza, facendo passare per vandali e violenti  i movimenti popolari di opposizione. 

E’ ormai un classico nelle manifestazioni ‘anti’… anti governo, anti G8, anti sistema, quale che sia,… cominciano pacificamente e poi, come seguendo il copione di un format televisivo, intervengono le squadre di violenti e la manifestazione degenera improvvisamente… cassonetti e macchine incendiate,  uno o due mezzi delle forze dell’ordine rovesciati o bruciati, poliziotti che caricano, sampietrini e petardi che volano, qualche ferito di qua e di la, qualche fermo, e nuvole di gas fumogeni e lacrimogeni.

Uno scenario che, se io fossi un regista, sarebbe molto facile allestire, usando la massa delle comparse, convenute spontaneamente e gratuitamente, e pochi ‘agenti della violenza’… 2/300 uomini arruolati e preparati a questo ruolo da blackblock  e il gioco e’ fatto… la manifestazione contro, ben strumentalizzata, gioca a favore della parte contestata….

Oggi, il centro del dibattito parlamentare erano i moderati… moderati erano gli indecisi e i determinanti, moderati  i voti necessari per il pro e per il contro,  ai moderati erano rivolti sia gli appelli che gli insulti, moderato si dice il governo e coi moderati di centro dovranno comunque fare i conti,  sempre,  sia la destra che la sinistra… quindi…?  Come reagiscono i moderati che sono a casa e che guardano la tv?

I moderati, di fronte alle manifestazioni di violenza, si chiudono, si compattano e solidarizzano con la parte contestata ed attaccata… se stavano prendendo le distanze dopo gli scandali, le bestemmie, i tagli e cosi’ via, la violenza di oggi cancella tutto e i moderati ritornano convinti sostenitori e si compattano a destra… ovvio no? Non c’e’ bisogno di una laurea in psicologia sociale per capirlo…

Ecco perche’ io, da Genova, dove ho visto coi miei occhi quello che e’ successo, sono convinto che sia tutto architettato, che sia un piano B che l’intelligence, la mente, la regia di un regime di centro destra  mette in atto ad ogni assembramento di popolo in protesta.. a destra ci sono i lupi senza pelo, fascisti riciclati, revisionati e al centro ci sono i moderati che hanno paura, le pecore delle vignette.

Quando le pecore contestano il pastore prepotente che le munge e le bastona, e' sufficente un lupo che esce dal bosco per farle rientrare nell’ovile strette le une alle altre ad offrire le mammelle…

E allora, se l’avete capito, voi sinistri, che  andate a fare in piazza…? a farvi strumentalizzare..? ogni volta e’ un autogol!  Manifesti, striscioni, slogan ed insulti, cori e cortei … che risultati portano….? A sfogare un po’ di rabbia? A sentire che si e’ in tanti?  Va beh… pero’ non smuovono le situazioni!, anzi fanno solo aumentare la rabbia da una parte e la paura reazionaria dall’altra... e i manipolatori del consenso vanno a nozze.

Ci sono altri modi per liberarsi  di un regime, di un oppressore o un invasore... sia straniero che nazionale. Gandhi ha dato un esempio storico con la sua rivoluzione nonviolenta e aveva dalla sua parte tutto il popolo indiano, moderati inclusi. Gandhi ha usato  la disobbedienza, la non cooperazione, il boicottaggio… ha diminuito il potere dell’impero con la resistenza nonviolenta, col satyagraha, col  sacrificio del digiuno, gli scioperi fiscali e gli appelli alla coscienza.

Vi sembro un moderato? Un conservatore infiltrato? No, io sono un nonviolento, europeista, federalista, comunitarista e ho studiato a fondo il cambiamento… io voglio una rivoluzione del sistema e non solo il cambio della squadra sul ponte di comando.. e francamente io sono stufo delle campagne dell’odio portate avanti delle due meta’ antagoniste della casta romana e dei loro fans.

Io voglio essere pienamente e solamente un cittadino europeo, cittadino di uno stato federale organizzato in una rete di libere e autonome comunita' europee.

Gli stati sono vecchi, obsoleti, troppo onerosi e burocratizzati e vanno messi in pensione, come le monete nazionali sono state sostituite dall'euro.

 
 
 

Perche' buttare a mare lui e affondare tutti noi?

sexi salvagente

L’oceano del mondo e’ agitato, con onde alte e venti forti… condizioni meteo di allerta rossa con pericolo di naufragio per ogni Stato che naviga in cattive acque.

Se passiamo allo scanner le condizioni della flotta delle navi degli stati nazionali, ovunque galleggino precarie,  sono tutte messe male...

l'arcipelago degli haker/iceberg galleggianti ha aperto falle devastanti in tutti gli scafi, falle da cui cola il percolato (leaks) di velenose verita' tenute nascoste nei forzieri delle stive..

i capitani tutti sono aggrappati al timone, sul ponte di comando, assediati da sottoufficiali e marinai ammutinati che lo vogliono sostituire e buttare a mare.. 

le comunicazioni, tra tra le navi della flotta, sono disturbate dai rumori e dai brusii creati dai veleni percolati... i rapporti tra i capitani e gli equipaggi delle varie navi nazionali e’ difficile, distante e imbarazzato…

Il vento dell'economia non si alza, c'e' bonaccia e una nebbia di vapori  puzzolenti e avvelenati non permette di vedere in quale direzione stanno andando... c'e' rischio di collisioni... 

Su tutti i vascelli che battono le bandiere nazionali, il carburante e' in calo ed in riserva, i vecchi motori avariati non riprendono a girare, il cibo scarseggia e di liquidi.. non ce n'e' per tutti... e cresce l'ansia.

I passeggeri a bordo, affollano i ponti, assetati di liquidi, verita’ e giustizia... molti si accalcano sui bordi per vomitare, stravolti per i beccheggi e le sbandate della nave, altri protestano e simpatizzano con gli ammutinati mentre si scontrano con chi ha invece fiducia nel comandante e lo difende dall'assedio al ponte di comando, mentre le falle continuano ad allargarsi e gli scafi si riempiono di acque turbolente miste ai veleni...

la flotta degli stati... corazzate inaffondabili e transatlantici sicuri... che cazzate!

Si comincia ormai a capire che possono affondare e fallire... le banche e gli stati.. non e' vero? Fino qualche anno fa era impensabile... ma adesso che devono fare i conti, con la recessione e il discredito in aumento, tirano le somme e devono tagliare... se ne entrano di meno, ce ne sono meno da spendere... e i tagli fanno incazzare i tagliati... capitano ed ufficiali sono in panico, ma fanno finta di niente per non diffonderlo, il panico... loro sanno che la nave affonda, insieme alle altre... effetto domino... la flotta degli stati e dei nazionalismi sta naufragando, lentamente ma inesorabilmente.

Per cui, niente panico ragazzi… state calmi, indossate i giubbotti salvagente col marchio CEE, prendete con voi il minimo di effetti personali, coperte, cibo , acqua e calate le scialuppe… e quando siete a bordo, remate tutti insieme in armonia e allontanatevi veloci o sarete risucchiati dentro il gorgo del relitto che va a fondo.

Alzate le vele e scoprirete quanto e' bello e generoso il mare visto da vicino, quanto veloci vanno le barche piccole e leggere e quanto e' facile governarle insieme.

regata

Io non voglio far la cassandra e non son catastrofista. Sono solo realista, guardo le cose con occhi neutrali, senza giudizi   e senza paure. Sono solo un alchimista che vede, nella fine del piombo, il formarsi dell’oro.

Credo che la fine del vecchio mondo sia l'unico modo per   poter creare un mondo nuovo, e cosi' vedo che la fine dell'Italia e degli altri stati, potra' finalmente far nascere l'Europa dei Popoli, liberati dal vecchiume del passato.

In questo blog ho cercato di comunicare in vari modi, che la crisi politica, economica, ambientale globale puo’ essere un’opportunita’ piu’ che un dramma... come rottamare la vecchia carretta e farsi la macchina nuova, magari elettrica, impatto zero.

l'attuale fasulla democrazia parlamentare, oligarchica, rappresentativa di interessi particolari, che specula  sui grandi numeri e compete per il potere, che vive di importanza e di segreti imbarazzanti, questo tipo di  democrazia puo’ essere sostituito dalla democrazia diretta, partecipata e condivisa nelle autonomie locali…

Ci sono alternative democratiche,  federaliste comunitarie che, rottamando gli stati nazionali, ridarebbero ai cittadini, e alle loro comunita’, la sovranita’, l’autonomia, la autogestione del territorio, delle risorse e dei servizi ai cittadini comunitari…

lo stile di vita consumista e competitivo puo’ essere cambiato in quello sobrio e cooperativo…Perche’ insistere a mantenere a galla gli stati, coi confini e con le guerre combattute per interessi nazionali e privati, con le burocrazie e le corporazioni, le auto blu, le scorte, i palazzi del potere?

Siamo ormai da anni cittadini europei, comunitari, e il progetto dell’europa unita politicamente prevedeva lo svuotamento (devolution) degli stati e la loro fusione in   un unico stato federale europe, ma gli egoismi e i nazionalismi degli stati europei stanno rallentando e rinviando il processo di unificazione perche vogliono conservare le loro privilegiate e costose sovranita’ parlamentari e costituire una federazione di stati, gli stati uniti d’europa…

l’alternativa c’e’… l’europa dei popoli organizzati in comunita’ locali, uno stato federale, con un inno e una bandiera, l’unione delle comunita’ europee, unite nella rete solidale e in spirito di sussidiarieta’.

Se il vecchio modo di concepire l'europa divisa in stati e’ in crisi, non funziona ed e’ sull’orlo del fallimento, niente panico, e’ il momento favorevole per cambiare tutto,  davvero  e in meglio (rivoluzione vuol dire radicale cambiamento) .  

Se il capitano vuol restare al suo timone sul ponte di comando... che ci stia... in fondo e' tradizione che il capitano affondi con la 'sua' nave insieme a tutto il carico dei suoi tesori!

Perche' buttare a mare lui e affondare tutti noi? per cercare di salvare la nave?

 

 
 
 

lo stallo della democrazia

Foto di fuorischemi

 

 

Ho assistito in diretta su rai3news al discorso di Bersani al popolo dei democratici e ho intuito la ragione fondamentale dello stallo della politica italiana che sta, secondo me, nel nostro intendere la ‘democrazia’ come  rappresentativa, oligarchica, bipolare, divisa in maggioranza che governa e opposizione che si oppone.

Non’e l’unica democrazia possibile. Nella democrazia diretta, per esempio, quella dell’arengo, quella delle comunita’,  il popolo sovrano si distingue,  sui programmi e le opinioni, in maggioranza e minoranza.

Per capire come funziona praticamente il rapporto tra destra e sinistra che si oppongono l’una all’altra per prevalere vi invito ad un breve esercizio che coinvolge corpo e mente insieme…

Unite le mani davanti al petto, a mani giunte con la punta delle dita che toccano il mento.

mano contro mano

Spingere la destra contro la sinistra e la sinistra contro la destra e cercate di tenerle giunte e al centro… e continuate a spingere l’una contro l’altra per tutto il tempo che leggete questo post.

In due minuti otterrete una chiave di lettura della crisi politica della democrazia occidentale attraverso una rappresentazione pratica del terzo principio della dinamica o principio dell’azione e reazione, o terza legge di Newton, una legge elementare della fisica che dice…

Se su un corpo agisce una forza, allora esiste un altro corpo su cui agisce una forza uguale e contraria. Ovvero, ad ogni azione corrisponde sempre una reazione uguale e contraria. Quindi le mutue azioni fra due corpi sono sempre uguali e dirette in senso contrario... ad ogni azione di un corpo A su un altro corpo B corrisponde una reazione uguale e contraria del corpo B sul corpo A.

Più precisamente: quando un corpo A esercita una forza su un corpo B, anche B esercita una forza su A; le due forze hanno stesso modulo (intensità), stessa direzione, ma versi opposti.

gandhiCapite dunque perche’ insisto a dire che il sistema della bipolarita’ della contrapposizione e competizione democratica adottato dalla politica italiana e del mondo occidentale non ci puo’ portare ad altro che allo stallo?

Destra e sinistra che si contendono il ruolo di maggioranza e opposizione non porta a nulla…. Anzi, porta alla fatica e all’esaurimento dell’energia.

State ancora spingendo?

Adesso rilassate lentamente la spinta e la resistenza tra le mani, staccatele, alzate le braccia al cielo sgranchendovi le dita e poi posatele sulla tastiera e scrivetemi il vostro commento.

  mani complementari

 

 
 
 

politica o calcio, e' sempre mercato

Ricordate com’era il calcio ai tempi di Riva, Facchetti, Rivera e Mazzola? Gli anni 60? Molti di voi non erano ancora nati, ma in politica erano i tempi di Moro, Longo, Nenni, Belinguer e  LaMalfa e non dico che erano tempi migliori di quelli che stiamo vivendo adesso, quello che voglio puntualizzare e’ che erano diversi… il calcio e la politica erano due mondi separati.

C’erano le tifoserie, che andavano pacificamente allo stadio a guardare un calcio ancora sano, e gli iscritti ai partiti che si trovavano, con i simpatizzanti, nelle sezioni locali a discutere di politica. Il senso di appartenenza ad una squadra o ad un partito li accumunava ma le discussioni tra i ‘diversi’ erano civili e tra persone competenti.

Oggi,  assistendo ai dibattiti televisivi sul tema politico, sulle precarieta’ delle alleanze della partitocrazia, sulle strategie dei protagonisti del reality della casta romana, sulle partite che si giocano in parlamento, non si nota molta differenza tra questo tipo di trasmissioni e quelle sul calcio,  che affollano, ormai ogni giorno,  i palinsesti del servizio ‘pubblico’ e delle tv private.

Stesso schema del dibattito, stesse presenze ‘autorevoli’ di protagonisti dell’agone, giornalisti specializzati, opinionisti, esperti accreditati, stesso modo di parlarsi addosso, stesso clima di scontro di opinioni e di partigianerie.

Se ci fate caso, anche i tempi televisivi, le inquadrature, le sexi-presenze femminili, e la contrapposizione dialettica e passionale tra quelli “pro” e quelli “contro”  questo o quel protagonista, e’ uguale…

Sara’ un format, uno schema studiato dagli esperti di comunicazione, di aumenti degli ascolti, dei sondaggi e delle ricerche di mercato, della manipolazione del consenso, della competizione tra le reti… non lo so, ma comunque tutto cio’ mi rende perplesso.

Quando il Berlusconi  ha comprato il Milan e ha cominciato ad introdurre,  nel calcio nostrano, i metodi americani di gestire le squadre di NBA o di football americano, tutto il mondo del calcio e’ cambiato, da sport e’ diventato ‘spettacolo’ televisivo, gli ingaggi ed il valore dei calciatori e’ salito alle stelle e son venuti fuori gli scandali di sesso, doping e corruzioni  e le violenze negli stadi contenute dai poliziotti in tenuta antisommossa.

Quando il Cavaliere e’ sceso in campo, anche la politica e’ cambiata, si e’ americanizzata…  ed e’ diventata bipolare, mediatica, spettacolo televisivo, con i protagonisti che si arricchiscono, con gli scandali di sesso, doping e corruzioni e i sostenitori che si scontrano nelle piazze, con in mezzo i poliziotti in tenuta antisommossa.

Non mi stupisco quindi che il calciomercato si sia tradotto in parlamento con gli stessi metodi e stessi valori.

Se bisogna rafforzare la squadra e vincere il campionato, bisogna rinforzare la rosa dei titolari e delle riserve e fare acquisti sul mercato , con l’unica differenza che, nel calcio,  il tesserino dei giocatori lo vendono le societa’, in parlamento, gli onorevoli si vendono da soli. Ma chi puo’ rimproverarli…  in fondo non sono stati eletti,  sono stati ingaggiati e nominati fin dall’inizio del campionato/legislatura e, per un professionista, non e’ importante giocare per questo o quello sponsor, importante e’ l’ingaggio da titolare!

Se cosi' va il mondo.... se questa e' la giostra, capite perche' io voglio scendere?

 
 
 

noi siamo quello che mangiamo

Foto di fuorischemi

Zapping col telecomando… il potere della scelta… come la scheda per votare…

mercoledi’ 8 dicembre, ore 23.00, festa dell’Immacolata e Sant’Ambrogio, l’inizio della stagione del Natale.

RAI 1 … Anna Magnani e Fabrizi e il pubblico di casa con televoto – intrattenimento a basso costo

Rai 2 … 90mo minuto champions – calcio, l’oppio del popolo tifoso

RAI 3 … chi l’ha visto – flebo di paranoia… Sara, Yara e simili dilemmi

La 7 …. Exit – giornalismo di denuncia … tema resa dei conti sulla giustizia

La 5 … il grande fratello … idiozia populista

Rete 4, Italia1 fortunatamente non li vedo.

Vi rendete conto di qual’e’ il mediatico menu’ del buffet offerto al popolo italiano?

Vi sorprende come gli italiani pensano e votano quando sono chiamati al loro diritto/dovere di scegliere chi li rappresenta?

game over

 
 
 

oggi, 30 anni fa, moriva John Lennon

Post n°17 pubblicato il 08 Dicembre 2010 da fuorischemi
 

UN RIVOLUZIONARIO NONVIOLENTO

UN UOMO LIBERO E SINCERO CHE AMAVA LA VITA

UN ARTISTA STRAORDINARIO CHE CANTAVA SCOMODE  VERITA'

CONSIDERATO PERICOLOSO DA CHI TEMEVA LA VERITA'

UCCISO PENSANDO DI RIDURLO AL SILENZIO...

MA I SUOI MESSAGGI CONTINUANO A CIRCOLARE,

PIU' CHE MAI DI ATTUALITA'.

 
 
 

Assange.... eroe o criminale?

Il creatore di wikileaks e’ diventato in pochi giorni, un eroe globale da una parte, un criminale stupratore e un pirata sfasciamondo dall’altra.Due facce della stessa medaglia.

Assange e’ un essere umano che e’ uscito dal nulla, pochissimi lo conoscevano prima che iniziasse la sua offensiva informatica contro il sistema globale. Assange e’ solo un trasmettitore, un diffusore di verita’ che erano classificate segrete… perche’ segrete? Perche’ non si devono sapere in giro. E perche’ non si devono sapere in giro?

Ovviamente perche' contengono la cattiva coscienza degli stati, le cose che imbarazzano, che farebbero scandalo, scheletri che si devono tenere nell’armadio.Qualcuno ha aperto l’armadio, ha preso poche ossa e le ha date ad Assange, che si era gia’ posizionato come trasmettitore di verita’ ‘svelate’.

Wikileaks era stato creato gia’ da tempo e aveva gia’ rivelato verita’ che sgocciolavano dalle crepe e dalle falle dei servizi segreti internazionali.Assange non poteva non pubblicarle perche’ sapeva che le informazioni diffuse avrebbero aperto gli occhi all’intera umanita’ sul modo con cui i sistemi degli stati nazionali operano sopra e sotto il tavolo dove giocano con le scacchiere dell’economia, della diplomazia, della competizione per il dominio del pianeta.

Chi si sente in pericolo e si sente danneggiato dalle rivelazioni sta ovviamente dalla parte del sistema, dei suoi meccanismi e dei suoi valori. Chi invece simpatizza per Assange, sente che le rivelazioni indeboliscono il sistema che li opprime e li sta liberando dalla soggezione di schemi culturali ormai obsoleti.

Wikileaks e’ dunque uno spartiacque che divide l’umanita’ in due… i conservatori del sistema, giusto o ingiusto che sia, e i progressisti che desiderano evolvere, cambiare il sistema radicalmente. E non parliamo qui dei sistemi nazionali, ma bensi dell’ intero sistema globale, planetario.

Chi ha preso coscienza che gli interessi degli stati, delle multinazionali e delle oligarchie politiche ed economiche del mondo sono devastanti per la vita del pianeta e dell’intera umanita’, ha compreso che la crisi generale e’ presagio di liberazione.

E’ scritto anche nel Vangelo di Giovanni 8:32 “conoscerete la verità e la verità vi farà liberi”.Abbiamo dunque vissuto un’illusione di massa e, in massa ci stiamo risvegliando?

Le immagini che seguono sono un semplice esempio di una verita’ fondamentale e di una illusione, una non-verita’ che ha condizionato la vita umana per secoli.

il mondo e' unito

il mondo e' unito.. non ci sono frontiere..

siamo tutti cittadini dello stato della natura.

il vecchio mondo

il mondo e' diviso in stati nazionali....

cosi' e' e cosi' sempre sara'...

 
 
 

Ragazzi, neutralizzate i violenti!

Foto di fuorischemi

Lettera aperta agli studenti romani

 Siamo fortemente preoccupati  per le manifestazioni in programma il 14dicembre.  Sarete in tanti, insieme ad operai e sindacatie sarete vulnerabili allo sputtanamento. E’ successo sempre, da Seattle in poi, che quando le manifestazioni ‘anti’ si fanno vicine alle zone rosse, la cosiddette ‘forze dell’ordine’  si preparano allo scontro.

E’ sufficiente che pochi ‘infiltrati’ (che siano  ‘deviati’ in borghese o hooligan professionisti  ben pagati poco importa) si mescolano tra la folla e accendono la miccia… qualche cassonetto che prendefuoco, un po’ di sassi tirati alla polizia o contro le vetrine e subito i piu’ incazzati e violenti tra i manifestanti, gli vanno dietro e subito si accendono dei focolai di violenza che danno l’opportunita’ ai poliziotti di fare la carica con scudi e manganelli.

A quel punto, anche i caricati e randellati piu’ pacifici si accendono e il gioco e’ fatto. Scontri a tutto campo e  il movimento apparira’ nei TG come vandalo e violento. Vi ricordate Genova?

Non fatevi fregare questa volta. E’ importante. La tensione sara' forte.

I sindacati, di solito, hanno il loro ‘servizio d’ordine’, che isola i nuclei dei violenti e previene, quando riesce, le strumentalizzazioni, ma voi studenti non siete organizzati e quando vedete qualcuno che si scatena, se non vi unite nello sfogo della rabbia, lo state a guardare, lo lasciate fare.

Vorremmo dunque suggerirvi  un metodo nonviolento di controllo della violenza nelle manifestazioni di piazza che usano gli attivisti nonviolenti gandhiani.

1) Tenete d’occhio le zone dove sono presenti le telecamere e i giornalisti… di solito gli ‘infiltrati’ sono istruiti di accendere la  violenza proprio in quei punti strategici per la strumentalizzazione mediatica.

2) Quando cominciano le loro azioni provocatorie, abbracciateli… prendeteli in mezzo, stringetevi intorno a loro in 10, 20,  50 e abbracciateli tutti insieme, fate mucchio, cosi', neutralizzandoli,  impedirete loro di fare danni.

E’ una tecnica semplice ma efficace, un 'flash mob' nonviolento che evitera’ che le news passino le immagini di vandalismo e di violenza che si aspettano, e non darete alcun motivo e scusa alla polizia di caricarvi, randellarvi  e intossicarvi con i fumogeni.

La forza che voi avete adesso e’ grande e se non ci saranno violenze il 14, avrete il consenso di tutti, anche di quei ‘moderati’ che si  schierano con il governo quando vedono in tv che gli ‘oppositori’ sono violenti.

Passaparola.

Riccardo Gramegna

eurocordinatore della GANDHI IN ACTION INTERNATIONAL - global network of non-violent activists

 
 
 

PRENDIAMONE ATTO...

Foto di fuorischemi

Da ogni paese del mondo, giungono immagini di sommovimenti popolari, di scontri nelle piazze tra manifestanti e forze dell’ordine, di proteste e ribellioni.

Che in ogni paese del mondo, in ogni stato nazionale, la classe politica e’ arroccata nei palazzi, assediata dal popolo che chiede lavoro, educazione e soprattutto verita’.

Le caste al potere,  indebolite dal crollo del consenso e della fiducia, si confrontano con ostilita’ e si dividono, con scarse prospettive di accordi e cooperazione.

Nei bilanci degli stati entrano sempre meno soldi (rispetto a quanto entrava in tempi di crescita) e i governi sono costretti a fare tagli alle loro spese correnti, ai servizi ai cittadini, agli investimenti su tutti i fronti.

La crisi e’ globale. Son finiti i tempi delle vacche grasse.

Individui e famiglie stanno tirando la cinghia e quello che entra non basta a coprire le spese, pagare i debiti e mantenere lo stile di vita a cui si erano abituati. Fanno fatica, e il clima familiare e’ teso, nervoso… chi taglia cosa? Si rinfacciano le spese.

Il sistema produttivo riduce la  produzione per il calo dei consumi e degli ordini e quindi del fatturato…  Ogni azienda  si vede costretta a tagli ai costi,  necessari per sopravvivere sul mercato competitivo, globalizzato, a  ridurre il personale,  aumentare le richieste di cassa integrazione,  il precariato va in agitazione, molte aziende si trasferiscono o si stanno preparando,  o a farlo, o a chiudere i battenti.

Gli studenti e i giovani in cerca di lavoro, non vedono futuro e contestano le scelte dei governi e dei genitori.

E’ vero?  o non e’ vero?  La foto in bianco e nero e’ nitida e impietosa, ma vera… l’analisi del CENSIS 2010,  diffusa oggi lo conferma… l’italia e’ depressa  e  rassegnata.

Chi ha seguito qui il filo del discorso, avra’ capito che io non sto fomentando la rivoluzione,  non sono contro questo o quello, vorrei solo che, insieme, prendiamo atto che il cambiamento e' in corso e che questa 'rivoluzione' non sia traumatica e violenta.

Non c’e’ bisogno di lottare contro… non si spara alla croce rossa. Prendiamo atto che il sistema dei sistemi sta tirando gli ultimi e dobbiamo pensare al dopo, prepararci a farne senza.

Il Censis dice che dobbiamo tornare a desiderare… bene io, da nonviolento, da federalista ma non leghista, desidero l’unificazione europea e la liquidazione degli stati nazionali. Desidero non essere piu’ cittadino italiano, e solo cittadino europeo.  Da cittadino comunitario, desidero una comunita’ europea di residenza che amministri il patrimonio comunitario, mi fornisca i servizi di buona qualita’ e mi chieda le giuste tasse per pagarli.

Desidero che i cittadini residenti partecipino, con il sistema della democrazia diretta, alla gestione della comunita’. Desidero che le comunita’ siano membri dello stato federale europeo e che questo abbia un parlamento ed un governo  che si occupi della difesa (fino a quando non creeremo un lavoro alternativo ai militari)  degli esteri e poco piu’ e che faccia pagare una tassa giusta, che serva per i servizi alle comunita’.

Desidero  che le regole, le leggi siano poche e  semplici e sia dato spazio e rispetto al buonsenso e alla coscienza etica dei cittadini. Desidero che la comunita’ decida quale sanita’, quale scuola, quali servizi darsi e si senta libera di  sperimentare metodi nuovi e adatti alla cultura e al territorio.

Perche’ pensare che un sistema di autogestione delle comunita’ scatenerebbe gli egoismi e creerebbe sperequazioni ingiuste. Perche’ non pensare invece che la liberazione dagli stati nazionali e dalla logica dei grandi numeri  libererebbe,  tra le comunita’,  solidarieta’ e cooperazione, … la sussidiarieta’?

In tempi di crisi generale come questa, dobbiamo pensare positivamente e creativamente, cosi’ potremo uscire dalla depressione  e dallo sconforto e innestare un nuovo rinascimento.

PS. per chi vuole approfondire, i links inseriti aprono altre pagine di blogs che ho postato, sul tema, su 'blogger'.

 
 
 

Strategie e Azioni Rivoluzionarie Nonviolente

Foto di fuorischemi

Quali sono le azioni nonviolente che un popolo puo’ adottare per cambiare radicalmente un sistema ingiusto ed oppressivo?

Gene Sharp, tra i piu’ rappresentativi esponenti del pacifismo americano le sintetizza cosi’ 

1) Azioni di protesta e di persuasione nonviolenta: sono per lo più azioni simboliche che tendono a persuadere alla resa l'avversario o coinvolgere attivamente chiunque altro esprima la sua disapprovazione o dissenso;

2) Azioni di non collaborazione: il nonviolento ritira il consenso all'operato di chi detiene il potere e si attiva con coraggio  in azioni nonviolente ma efficaci per convincere l’oppressore a ritirarsi: a) non collaborazione sociale; b ) non collaborazione politica c) non collaborazione economica.  (G. SHARP - Politica dell'azione nonviolenta, Torino, Ed. Gruppo Abele, 1985, pag.131)

Tutto qui? Ma certo… e che ci vuole?  Niente pietre, uova, vandalismi che esprimono la rabbia e la frustrazione, e’ sufficiente la non cooperazione di massa, il boicottaggio dei meccanismi cardine del sistema del potere, lo annulla e lo cancella senza violenza. Ci chiamano a votare? Non ci andiamo in massa. Ci chiedono di pagare le tasse? Non le paga nessuno. E vanno tutti a casa.

Molti dicono… “si, ho capito, io lo farei, ma se poi non lo facciamo tutti ci vado di mezzo io!”  Tutti magari no, non lo faranno, ma molti, molti lo faranno spontaneamente, per carenza di denaro. La recessione e l'impoverimento che si allarga  creeranno l'onda popolare e sara' un'obiezione di coscienza generale, un'obiezione ficale totale.

Ma guardatevi in giro… vi sembra che il popolo non sia pronto alla disobbedienza civile? Vi sembra che abbia paura delle conseguenze? e quali? Se allo stato mancano le entrate, non paga gli stipendi, chi vorra' dar corso a milioni di pratiche tutte insieme?  

Si convinceranno anche quelli che sperano che cambi solo la maggioranza di governo quando si renderanno conto che il sistema non regge e sarebbe impossibile e suicida governare lo sfacelo. Si convinceranno quelli che non  avranno  i soldi per pagare le tasse, quelli che non hanno piu’ nulla da perdere, quelli che sono indignati e quelli che non vedono futuro.

E poi? Quando ci saremo liberati del sistema?  Ecco il punto cruciale da superare… sembra che non ci siano alternative, ma ci sono e sono nonviolente.

Se gli stati vanno in fallimento, e’ l'ora di fare l’Europa! Non gli Stati Uniti d'Europa, ma 'Unione delle Comunita' Europee, uno stato federale unito, formato dalla rete delle  autonomie locali, libere, autogestite comunita’ europee.

Se volete  saperne di piu’, in questo blog  http://valsesiacomunitaeuropea.blogspot.com/  ho cercato di sintetizzare il progetto federalista che Gandhi aveva intenzione di applicare nell’India post-indipendenza e alcune riflessioni sul federalismo di Altiero Spinelli, comunista europeista e federalista.

Sono cose che ho scritto una diecina di anni fa e ci sto lavorando per aggiornarle, ma credo ch, dopo che avrete letto, capirete che, dopo questa rivoluzione,  i voti li potremo dare, come i soldi delle tasse, all'autonomia locale di residenza e al governo federale europeo. Due livelli solo, perche' non ne servono di piu'.

Sono informazioni  necessarie per motivare i moderati e i progressisti che, senza idea di possibili alternative dell’organizzazione sociale, fanno fatica a credere alla rivoluzione, al cambiamento radicale, senza aver paura che sia il caos, la violenza e la miseria.

Capisco non e' facile, ma lo stato centralista, o la secessione,  o l'anarchia della violenza , o la dittatura, non sono le uniche alternative all'organizzazione democratica di un popolo e di una federazione di popoli.

 
 
 
 
 

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