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GANDHI GARLAND

la verita' vi rendera' liberi

 

'IMAGINE' IN PIAZZA DUOMO A MILANO

 

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GANDHI GARLAND

la verita' vi rendera' liberi

 

FESTA DELL'UNIONE EUROPEA

 

9 MAGGIO - FESTA DELL'EUROPA

 

L'UNIONE DELLE COMUNITA' EUROPEE

uno stato federale

una sola bandiera

un inno nazionale

europa unita  

cittadini comunitari 

questa e' la nuova

patria... L'Europa!

 

 

E' ORA DI FARE L'EUROPA

IERI ABBIAMO FATTO GLI ITALIANI,

DOMANI FACCIAMO L'EUROPA DEI CITTADINI E DELLE COMUNITA'

Questo Blog sta dalla parte dei cittadini europei onesti, oppressi e delusi dai governi  degli stati nazionali, divisi da lotte di potere e dagli interessi dei pochi,  incapaci di dare risposte pratiche e concrete alle domande e ai bisogni dei cittadini e delle loro comunita.


 

Messaggi di Aprile 2011

Pasqua di Resurrezione

Post n°62 pubblicato il 29 Aprile 2011 da fuorischemi

Assente giustificato

Sono un po’ di giorni che non mi faccio vivo…

La morte di Vittorio da un lato mi ha colpito profondamente… era davvero uno di noi, uno che credeva nella nonviolenza e nel dovere di schierarsi dalla parte dei piu’ deboli e tante cose (che non sto qui ad elencare) mi hanno amareggiato… poi la situazione peggiorata della guerra in Libia, la posizione del governo italiano (altro elenco di amarezze)… la missione di pace che avevamo lanciato non ha raccolto adesioni ed e’ ormai superata dall’evoluzione degli eventi… la campagna “adotto una mamma” fatica a decollare… insomma mi sentivo di merda e non avevo nulla da pubblicare, nulla da commentare… silenzio, vuoto mentale...

Il Venerdi’ Santo, ultimo giorno di Quaresima, mi chiama un amico di Torino che mi invita a fare Pasqua nelle Marche, da un comune vecchio amico che vive in una casa rurale nell’entroterra di Pedaso… dopo un paio d’ore di incertezza, di perplessita’, di indecisione, faccio una borsa, mi passa a prendere e partiamo…

Erano un po’ di mesi che volevo andare a trovare Emidio… gli avevo detto di cercarmi casa dalle sue parti. Ero stufo della montagna, dell’inverno rigido, dei costi  della casa in cui ho vissuto trent’anni di vita valligiana  e  sentivo forte la voglia di vivere vicino al mare, di spostare la mia base al sud… un posto a basso costo dove posso far deposito quando saro’ in India e dove tornare di tanto in tanto tra la scadenza di un visto e l’altro…

Arriviamo a casa di Emidio e ho passato il sabato e la domenica di Pasqua in paradiso…  l’ho trovata!

Una casa rurale, quasi un agriturismo… con i campi coltivati intorno, alberi di ulivo, 8 minuti dal mare e di fianco un’altra casa con 10 posti letto solitamente in affitto per due mesi all’anno a turisti per caso.  Fuori stagione, si possono organizzare seminari e soggiorni per gruppi che fanno yoga, ayurveda, meditazione… Ho parlato col proprietario e tra un paio di giorni mi dara’ una risposta…. Son tornato a casa e ho cominciato a guardare alle mie cose, gia’ pensando al trasloco, le scatole, i mobili da smontare, le cose da eliminare… Ero come morto alla vecchia vita e in tre giorni mi sento risorto ad una nuova vita!

Capite dunque il mio travaglio? Comprendete la mia assenza? Anche nei prossimi giorni  saro’ forse poco presente, ma sono certo che mi capirete!

 
 
 

E' MORTO VIK, UNO DI NOI

TROVATO IL CORPO DI VITTORIO ARRIGONI

blogger e attivista nonviolento dell'International Solidarity Movement 

RESTIAMO UMANI

Cari Hermanos,
il nostro adagio "RESTIAMO UMANI", diventa un libro.

E all'interno del libro il racconto di tre settimane di massacro, scritto al meglio delle mie possibilità, in situazioni di assoluta precarietà, spesso trascrivendo l'inferno circostante su un taccuino sgualcito
 piegato sopra un'ambulanza in corsa a sirene spiegate, o battendo ebefrenico i tasti su di un computer di fortuna all'interno di palazzi scossi come pendoli impazziti da esplosioni tutt'attorno.

Vi avverto che solo sfogliare questo libro potrebbe risultare pericoloso, sono infatti pagine nocive, imbrattate di sangue,  impregnate di fosforo bianco, taglienti di schegge d'esplosivo.

Se letto nella quiete delle vostre camere da letto rimbomberanno i muri delle nostre urla di terrore, e mi preoccupo per le pareti dei vostri cuori che conosco come non ancora insonorizzate dal dolore.

Mettete quel volume al sicuro, vicino alla portata dei bambini, di modo che possano sapere sin da subito di un mondo a loro poco distante, dove l'indifferenza e il razzismo fanno a pezzi loro coetanei come fossero bambole di pezza.
In modo tale che possano vaccinarsi già in età precoce contro questa epidemia di violenza verso il diverso e ignavia dinnanzi all'ingiustizia.
Per un domani poter restare umani.

I proventi dell'autore, vale dire Vittorio Arrigoni, me medesimo, andranno INTERAMENTE alla causa dei bambini di Gaza sopravvissuti all'orrenda strage,
affinché le loro ferite possano rimarginarsi presto (devolverò i miei utili e parte di quelli de Il Manifesto al Palestinian Center for Democracy and Conflict Resolution, sito web:
http://www.pcdcr.org/eng/ , per finanziare una serie di progetti ludico-socio-assistenziali rivolti ai bimbi rimasti gravemente feriti o traumatizzati ).

Nonostante offerte allettanti come una tournee in giro per l'Italia con Noam Chomsky, ho deciso di rimanere all'inferno, qui a Gaza.

Non esclusivamente perché comunque mi è molto difficile evacuare da questa prigione a cielo aperto (un portavoce del governo israeliano ha affermato :"e' arrivato via mare, dovrà uscire dalla Striscia via mare"), ma soprattutto perché qui ancora c'è da fare, e molto, in difesa dei diritti umani violati su queste lande spesso dimenticate.

Non avremo certo gli stessi spazi promozionali di un libro su Cogne di Bruno Vespa o una collezione di lodi al padrone di Emilio Fede,
da qui nasce la mia scommessa, sperando si riveli vincente.
Promuovere il mio libro da qui, con il supporto di tutti coloro che mi hanno dimostrato amicizia, fratellanza, vicinanza, empatia.
Vi chiedo di comprare alcuni volumi e cercare di rivenderli se non porta a porta quasi, ad amici e conoscenti, colleghi di lavoro, compagni di università, compagni di volontariato, di vita, di sbronza. E più in là ancora, proporlo a biblioteche, agguerrite librerie interessate ad un progetto di verità e solidarietà.
Andarlo a presentare ai centri sociali e alle associazioni culturali vicino a dove state.
Si potrebbero organizzare dei readings nelle varie città, (io potrei intervenire telefonicamente, gli eventi sarebbero pubblicizzati su Il Manifesto, sui nostri blog e aggiro per internet) e questo potrebbe essere anche una interessante occasione per contarsi, conoscersi, legarsi.
Non siamo pochi, siamo tanti, e possiamo davvero contare,
credetemi.
Confido in voi, che confidate in me, non per i morti ma per i feriti a morte di questa orrenda strage.

Un abbraccio grande come il Mediterraneo che separandoci, ci unisce.
Restiamo umani.
vostro mai domo Vik

Per ordinare online i libri:

http://www.manifestolibri.it/vedi_autori.php?autor=Vittorio%20Arrigoni#

 

LINK ALLA PAGINA DI VITTORIO ARRIGONI SU FACEBOOK

 
 
 

PRECARIO E' IL MONDO di Daniele Silvestri

Post n°60 pubblicato il 11 Aprile 2011 da fuorischemi
 

Scusate se insisto....ma...

Mi sono rotto, io mi sono rotto,
non ho più voglia di abitare lo Stivaletto
non ha più senso rimanere grazie di tutto
aspetto ancora fine mese poi mi dimetto
Tanto il mio lavoro è inutile, diciamo futile
essenzialmente rimovibile, sostituibile, regolarmente ricattabile
il mio lavoro è bello come un calcio all'inguine dato da un toro
il mio lavoro è roba piccola fatta di plastica
che piano piano mi modifica, mi ruba l'anima
dice "il lavoro rende nobili" non so può darsi,
sicuramente rende liberi di suicidarsi
e io mi sono rotto, io mi sono rotto,
non ho più voglia di abitare lo Stivaletto
non ha più senso rimanere grazie di tutto
aspetto ancora fine mese poi mi dimetto

Precario il mondo precario il mondo
flessibile la terra che sto pestando
atipica la notte che sta arrivando volatile la polvere che si sta alzando
Precario il mondo precario il mondo
non è perenne il ghiaccio che si sta sciogliendo, non è perenne l'aria e si sta esaurendo
e d'indeterminato c'è solo il Quando

Precario il mondo si finchè è normale
ma sembra ancora più precario questo stivale
che sta affondando dentro un cumulo di porcheria
e quelli che l'hanno capito vedi vanno via
e invece tu non l'hai capito, non l'hai capito
e stringi i denti dietro un tavolo dentro a un uffficio
senza nemmeno avere il tempo di guardare fuori
così non vedi che già cambiano tutti i colori
e intorno a te la gente si agita si muove sempre
qualcuno grida è una protesta che nessuno sente
non c'è un futuro da difendere solo il presente
e anche di quello di salvabile c'è poco o niente
amore mio non ci resisto, io non ci resisto
vorrei convincerti a raggiungermi ma non insisto
tu riesci ancora a non vedere solo il lato brutto
io invece ho smesso devo andare, grazie di tutto.

Precario il mondo precario il mondo
flessibile la terra che sto pestando
atipica la notte che sta arrivando volatile la polvere che si sta alzando
Precario il mondo precario il mondo
non è perenne il ghiaccio e si sta sciogliendo, non è perenne l'aria e si sta esaurendo
e d'indeterminato c'è solo il Quando

E allora il tempo si fermerà, improvvisamente e chi si stava amando potrà
amarsi per sempre
E allora il tempo si fermerà, improvvisamente e chi si stava odiando dovrà
odiarsi per sempre

Precario il mondo precario il mondo
flessibile la terra che sto pestando
atipica la notte che sta arrivando volatile la polvere che si sta alzando
Precario il mondo precario il mondo
non è perenne il ghiaccio e si sta sciogliendo, e non è perenne l'aria e si sta esaurendo
e d'indeterminato c'è solo il Quando

 
 
 

OGGI SIAMO TUTTI PRECARI

Foto di fuorischemi

E’ la giornata di mobilitazione dei precari, che in Italia sono, dicono, piu’ di 4 milioni di persone.

Se pero’ considero che anche molti di coloro che hanno un lavoro a tempo indeterminato non sono tanto sicuri della continuita’ del  loro lavoro e del loro reddito,  della tenuta delle loro aziende,  il numero di coloro che si considerano precari si allarga enormemente.

Il timore per il fallimento e la chiusura delle aziende manifatturiere e commerciali si e’ esteso recentemente anche alle banche, alle assicurazioni, e addirittura ai servizi pubblici (gli Stati Uniti, in questi giorni, ne sono la testimonianza)…

La globalizzazione, il sogno di coloro che in buona fede hanno creduto che avrebbe portato benessere per tutti in un mondo omologato, uniformato al modello di sviluppo occidentale, sta manifestando i suoi limiti di insostenibilita’ umana,  economica e ambientale.

Nessun lavoratore oggi puo’ dirsi sicuro, a qualsiasi livello e in qualsiasi settore di attivita’…ecco perche’ oggi siamo tutti precari… perche’ il mondo sta cambiando. Le rivoluzioni nel nord africa e nel medio oriente, l’instabilita’ dei sistemi politici e dei mercati finanziari, le dipendenze energetiche e le relative guerre,  i flussi migratori, sono  i temi quotidianamente presenti nella consapevolezza collettiva e ci rendono coscienti  che la fine di un mondo di illusioni sia ormai vicina. 

Terremoti, tzunami, eruzioni dei vulcani, tornadi e alluvioni, riscaldamento dell’atmosfera ci avvertono che non abbiamo il controllo dei fenomeni naturali,  ma che ne siamo anche responsabili, perseguendo un stile di vita e un ritmo di crescita insostenibile e dannoso per il pianeta e per noi stessi.

Parliamo di salute?  E’ precaria anche quella? Quante malattie che potrebbero ucciderci  abbiamo nel nostro immaginario? E quante altre preoccupazioni  rendono instabile, precaria anche la nostra mente?

E allora? Allora prendiamone atto… siamo tutti precari, appesi ad un filo…

di doman non v’e’ certezza, chi vuol esser lieto sia”, “carpe diem”, “vivere il presente”, “qui ed ora”…..  forse ci stiamo arrivando, tutti insieme e questa consapevolezza collettiva e’ forse  il presupposto per la nascita di un nuovo mondo, per un rinascimento dell’umanita’.  La metamorfosi della coscienza.

I profeti della New Age, la nuova era, l’Eta’ dell’Acquario, negli anni ’70 avevano previsto  per l’inizio di questo secolo, una radicale trasformazione della coscienza umana... Dicevano che l’Eta’ dei Pesci stava finendo e, di conseguenza,  l’ansia di essere per ‘avere’,  la competizione, la scalata al successo, l’accumulo del denaro , la crescita e l’accentramento del potere si sarebbero trasformati nell’esperienza dell’essere  per essere, la cooperazione e l’altruismo, la condivisione solidale delle risorse e il decentramento del potere.

Negli anni 70 sembrava un’utopia,  ma oggi si sente che il tempo sia maturo per un radicale cambiamento di coscienza, e  pare che ci siamo proprio nel mezzo.

Solidarieta’ dunque con i precari che oggi manifestano, ma sappiano anche che... non sono soli….

 
 
 

A PROPOSITO DI MIGRANTI ...

Post n°58 pubblicato il 08 Aprile 2011 da fuorischemi
 

Erri De Luca era un pischello di 18 anni nel 68, pieno di fuoco rivoluzionario, pieno di voglia di Lotta Continua,  e ci ha dato dentro fino al 76, quando il movimento fu sciolto. Poi ne ha passate tante, ha fatto un po’ di tutto,  il camionista, il muratore, l’operaio, ma la sua testa continuava a cercare la verita’ , al di la’ delle apparenze e delle illusioni. L’ho conosciuto molti anni fa, alla fine degli anni 80, quando  ancora era  un nessuno  e stava scrivendo il suo primo libro, “Non Ora, Non Qui” sui quaderni a righe delle medie.  Adesso e’  una firma importante del giornalismo italiano, ma ha conservato la sua schietta umanita’ e il coraggio di dire le verita’ scomode per il sistema e la cultura contemporanea.

Nel  video che vi propongo qui infatti, registrato dal programma "Che tempo che fa" del 20 maggio 2009, Erri De Luca,  dal cimitero di Lampedusa, racconta dell'immigrazione e propone alcune profonde riflessioni che si adattano perfettamente all’attualita’ di questi giorni.

Dura poco piu’ di 10 minuti, ma e’ di grande intensita’..

 
 
 

aggiornamento Missione di Pace in Libia

Post n°57 pubblicato il 02 Aprile 2011 da fuorischemi
 

per vostra informazione, dopo un breve periodo di delusione per la scarsa risposta allo stimolo che avevamo lanciato al popolo arcobaleno, cominciano a giungere segnali di prese di posizione di alcune organizzazioni nonviolente italiane cui avevamo inviato la proposta Gandhi In Action...

Questo il comunicato stampa della Comunita' Papa Giovanni XXIII di Rimini

http://www.operazionecolomba.com/

 

Rimini, 1 aprile 2011

COMUNICATO STAMPA

 


La Comunità Papa Giovanni XXIII aderisce alla manifestazione nazionale contro la Guerra in Libia del 2 aprile 2011

La Comunità Papa Giovanni XXIII si schiera contro l'intervento militare in Libia e non accetta la definizione di "umanitario" affiancato  all'intervento militare. La Comunità invita tutte le parti ad investire risorse umane e finanziarie in  politiche nonviolente di risoluzione dei conflitti. Infatti:

- La coscienza ci dice di non fare accordi con chi uccide, la nostra intelligenza ci aiuta a capire che la guerra di oggi è preparata da tante scelte miopi ed egoistiche: abbiamo sovvenzionato per decenni Gheddafi per interessi economici, lo abbiamo sostenuto nella sua azione contro i poveri in fuga dalle guerre africane per paura che arrivassero profughi in Italia ed Europa.

- La coscienza ci dice che non si può far la guerra senza diventare meno umani e che la nostra crisi non è solo economica ma anche morale.

- La nostra coscienza ci chiede di investire con forza sull'intervento nonviolento civile, nonostante il clima di esaltazione che produce la  violenza.

Sappiamo per esperienza personale che la nonviolenza funziona, ma non è fatta di parole né di soli no alla guerra: chiede di essere provata, vissuta, chiede meno parole e più persone pronte a sperimentarla: è lo strumento di oggi, su cui, come paese, dobbiamo assolutamente puntare.

1)  I membri della Comunità ed i volontari sperimentano quotidianamente l'alternativa alla violenza in zona di conflitto armato da 20 anni.
Un'alternativa c'è sempre. Anche quando parlano le armi. Vi invitiamo a venire con noi per provarlo nei progetti di Operazione Colomba e come servizio civile nazionale ed internazionale.

2)  Già da tre settimane le famiglie della Comunità hanno offerto al  Governo la disponibilità ad ospitare altri rifugiati, oltre a quelli che già sono stati accolti.

3)  I membri della Comunità andranno in Tunisia per vivere assieme ai profughi nei campi e sperimentare cosa significa per loro l' "intervento umanitario militare" del nostro Governo e quali sono per i molti profughi eritrei, sudanesi e somali le conseguenze degli Accordi di respingimento  che i Governi Italiani hanno stretto con il Governo Libico.

 
 
 
 
 

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Data di creazione: 20/11/2009
 

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