Creato da frattale58 il 06/04/2012

il vecchio prof

«Quando miro in cielo arder le stelle; Dico fra me pensando: A che tante facelle? Che fa l’aria infinita, e quel profondo Infinito seren? che vuol dir questa Solitudine immensa? ed io che sono?»

LETTERA A DANTE

 

AREA PERSONALE

 
Citazioni nei Blog Amici: 24
 

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Allora quando il lavoro è finito

(e, magari, sembra averci ammazzati per non lasciar più spazio altro che per il sonno e magari neppure per quello);

quando ci si alza dai tavoli delle cene perché gli amici non bastano più;

quando non basta più nemmeno la figura della madre (con cui, magari s'è ingaggiata, scientemente o incoscientemente, una silenziosa lotta o intrico d'odio e d'amore)

e si resta lì, soli, prigionieri senza scampo, dentro la notte che è negra come il grembo da cui veniamo e come il nulla verso cui andiamo,

comincia a crescere dentro di noi un bisogno infinito e disperante di trovare un appoggio, un riscontro;

di trovare un "qualcuno"; quel "qualcuno" che ci illuda, fosse pure per un solo momento, del poter distruggere e annientare quella solitudine;

di poter ricomporre quell'unità

lacerata e perduta.


G.Testori

su L'Espresso 1975

 

LA GOCCIA

 

 

INNAMORATEVI

Post n°32 pubblicato il 21 Giugno 2012 da frattale58

 
 
 

CAMBIARE LO SGUARDO?

Post n°31 pubblicato il 20 Giugno 2012 da frattale58

Per me cambiare lo sguardo significa

prendere in considerazione altri fattori, che

non ero disposto a guardare, in una certa situazione.

Gli amici, non quelli che ti danno sempre ragione,

svolgono un ruolo importante nell'aprire l'orizzonte.

(difficile che accada nel Web?)

 

 
 
 

COM'E' PESANTE LA MIA CONDIZIONE !

Post n°29 pubblicato il 16 Giugno 2012 da frattale58

 

  

  

  

 

 
 
 

PENSI MAI AL FUTURO?

Post n°28 pubblicato il 13 Giugno 2012 da frattale58

 
 
 

FINE ANNO: UN GRAZIE MOLTO BELLO...

Post n°27 pubblicato il 11 Giugno 2012 da frattale58

UN RINGRAZIAMENTO (A MIA MOGLIE..) MOLTO SIGNIFICATIVO

 
 
 

PERCHE' ....

Post n°25 pubblicato il 09 Giugno 2012 da frattale58
Foto di frattale58

Come mai c'è

così tanto dolore

in giro per i blog?

(e non solo)

 
 
 

UN CAMMINO INSIEME ...

Post n°24 pubblicato il 06 Giugno 2012 da frattale58

A chi non è venuta per una volta la domanda: ma perché ....

Volentieri pubblico questo dialogo tra un'allieva e la sua insegnante,

impegnate insieme in un cammino al vero.

 
 
 

INTERMEZZO SCOLASTICO

Post n°23 pubblicato il 01 Giugno 2012 da frattale58

TEMPO DI ESAMI !!

Com'è difficile valutare in modo "giusto"


"...e ad un tratto mi resi conto che trasmettere abilità rende abili,

che trasmettere intelligenza rende intelligenti,

che trasmettere speranza aumenta la speranza.

Cominciai ad insegnare per questo:

per togliere l'opaco dagli occhi dei miei ragazzi.."

(dal film: Auguri professore, 1997)

 
 
 

La bellezza del vivere ...

Post n°22 pubblicato il 27 Maggio 2012 da frattale58

 Tino allora prese il coraggio a due mani

e ruppe il silenzio con una domanda

che a lungo aveva covato in quegli anni:
Perché vi riesce tutto quello che agli altri è difficile?
L’anziano maestro d’ascia non rispose subito,
chiuse gli occhi e sorrise,
come stesse misurando la risposta.
‘Vedi Tino, qui c’è ora solo uno scheletro...
Se tu per un attimo lo fissi poi chiudi gli occhi lo puoi contemplare,
prova...
Ora stai vedendo la barca completa vero?
Ecco, ora riapri gli occhi e stammi attento:
quando io faccio qualcosa guardo così;
nel pezzo di legno che lavoro vedo già la barca.
guardo le cose non per quelle che sono
ma per quelle che diventeranno
e poi chiedo la forza perché lo diventino.
Così le amo anche se mi fan male,
le amo perché le vedo già finite,
già a compimento”.
 
(da Piergiorgio Bighin, Piero delle Vele, il Leggìo)
 
 
 

La verità è sempre bella ...

Post n°21 pubblicato il 22 Maggio 2012 da frattale58

 

Questo è un dialogo tratto da un racconto di Fabio Tombari (“Le stelle”) in cui una bambina chiede spiegazioni a suo zio sul fatto che lui veda sempre la realtà come un fattore positivo:

 

– Zio, – fece Clara – tu vedi tutto sempre bello.

 -La verità è sempre bella-

-Come? come?- intervenne la mamma. – Ma una verità può essere anche brutta e cattiva!-

-Tu confondi e chiami verità le esperienze. Queste sono effimere, passeggere-

- Ma il dolore, la sofferenza….- obiettava la mamma.

– Hanno la loro verità bella e buona –

– Bella? –

– Si, bella, senonchè nascosta-

– E perché è nascosta? – chiese Clara.

– Perché la si cerchi. La verità non si rivela a chi non la cerca –

 

 
 
 

Questo desiderio del destino ..

Post n°20 pubblicato il 20 Maggio 2012 da frattale58

AI MIEI STUDENTI (IN PARTICOLARE A MAGDA E TOMMY e anche MATTIA)

Com'è strano, difficile, faticoso riprendere coscienza di noi stessi, della vita, del vero, riaccorgerci di verità per cui la vita sussiste, si muove.

Ma occorre volerla, questa fatica, perché possiamo riprendere contatto con verità che sono luce per la vita.

Occorre che questa luce rischiari le nostre giornate e contenda il terreno e lo spazio all'ottusità con cui ci alziamo al mattino, facciamo colazione, andiamo a scuola o al lavoro,

un'ottusità sub-umana che inaridisce il gusto del vivere, il significato di ciò che facciamo, e che solo la luce della verità può farci superare.

"Il pericolo maggiore che possa temere l'umanità

- dice Teilhard de Chardin -

non è una catastrofe che venga dal di fuori.

Non è né la fame, né la peste.

E'  invece quella malattia spirituale, la più terribile

perché il più direttamente umano dei flagelli,

che è la perdita del gusto di vivere. 

 
 
 

Dialogo tra un prof ateo e Einstein

Post n°19 pubblicato il 19 Maggio 2012 da frattale58

Durante una conferenza tenuta per gli studenti universitari, un professore ateo dell’Università di Berlino lancia una sfida ai suoi alunni con la seguente domanda:

“Dio ha creato tutto quello che esiste?”

Uno studente diligentemente rispose: “Sì certo!”.
“Allora Dio ha creato proprio tutto?” – Replicò il professore.
“Certo!”, affermò lo studente. Il professore rispose:

“Se Dio ha creato tutto, allora Dio ha creato il male, poiché il male esiste e, secondo il principio che afferma che noi siamo ciò che produciamo, allora Dio è il Male”.

Gli studenti ammutolirono a questa asserzione. Il professore, piuttosto compiaciuto con se stesso, si vantò con gli studenti che aveva provato per l´ennesima volta che la fede religiosa era un mito.
Un altro studente alzò la sua mano e disse: “Professore, il freddo esiste?”
“Che razza di domanda è questa? Naturalmente, esiste! Hai mai avuto freddo?”. Gli studenti sghignazzarono alla domanda dello studente.
Il giovane replicò: “Infatti signore, il freddo non esiste. Secondo le leggi della fisica, ciò che noi consideriamo freddo è in realtà assenza di calore. Lo zero assoluto (-273 °C) è la totale assenza di calore; Il freddo, quindi, non esiste.

Noi abbiamo creato questa parola per descrivere come ci sentiamo… se non abbiamo calore”.
Lo studente continuò: “Professore, l´oscurità esiste?”
Il professore rispose: “Naturalmente!”.
Lo studente replicò: “Ancora una volta signore, è in errore, anche l´oscurità non esiste.

L´oscurità è in realtà assenza di luce. Noi possiamo studiare la luce, ma non l´oscurità. Come possiamo sapere quanto buia è quella stanza?
L´oscurità è un termine usato dall´uomo per descrivere ciò che accade quando la luce… non è presente”.

Lo studente concluse “Il male non esiste, o almeno non esiste in quanto tale.

Il male è semplicemente l´assenza di Dio.

E´ proprio come l´oscurità o il freddo, è una parola che l´uomo ha creato per descrivere l´assenza di Dio.

Dio non ha creato il male.

Il male è il risultato di ciò che succede quando l´uomo non ha l´amore di Dio presente nel proprio cuore.
Il rettore dell’Università gli domandò: “Qual è il tuo nome?”.
“Mi chiamo, Albert Einstein– Rispose il ragazzo

 

 
 
 

Come colmarlo quest'abisso della vita?

Post n°18 pubblicato il 17 Maggio 2012 da frattale58

 

 
 
 

. COSA STA ACCADENDO?

Post n°17 pubblicato il 16 Maggio 2012 da frattale58

Articolo pubblicato sul Corriere della Sera alcuni giorni dopo il rapimento di Aldo Moro e l'uccisione di tutti i membri della sua scorta per opera delle Brigate Rosse.

(..) Perché almeno ieri, almeno oggi, almeno adesso,

non si pone fine al sistema delle retoriche,

opposte eppur eguali,

e non si aiuta l'uomo a porsi con terribile chiarezza

di fronte alla realtà? Perché chi ha la possibilità e,

dunque, il dovere di farlo,

non l'aiuta a capire come sia proprio la realtà sociale

a naufragare una volta che essa venga privata del suo sangue sacro e religioso?

Perché s'è avuto e si ha ancora il timore di dire che il Dio rifiutato

è un vuoto che nessuna demagogia del benessere e dell'eguaglianza,

o d'ambedue assieme, può colmare;

e che quel vuoto, a riempirlo,

sarà solo il cupo inferno della materia impazzita

e della sua impazzita cecità e solitudine?

(...) L'uomo e la sua società stanno morendo per eccesso di realtà;

ma d'una realtà privata del suo senso e del suo nome;

privata, cioè, di Dio. Dunque, d'una realtà irreale.

(..)Affondare gli occhi nel nostro male tenendo presente il Dio che abbiamo lasciato

 o, quantomeno, il dolore d'averlo lasciato, non significa veder meno:

significa vedere ancora di più;

e significa, inoltre, non poter più usare la parola

(quella parola che è appunto ciò che si fa carne)

come menzogna;

menzogna che è servita e serve per usare la carne;

per colpirla, crivellarla e stenderla, assassinata,

su una delle strade che avevamo costruito per il nostro bene e per la nostra vita.


Giovanni Testori

Corriere della Sera, 20 marzo 1978 

oggi che sta accadendo una nuova stagione di odio e di violenza, queste parole mi fanno molto riflettere... e a voi?

 
 
 

DEDICATO A MIA FIGLIA

Post n°16 pubblicato il 08 Maggio 2012 da frattale58

Questo è il paradosso dell'amore fra l'uomo e la donna:

due infiniti si incontrano con due limiti:

due bisogni infiniti di essere amati

si incontrano con due fragili e limitate capacità di amare.

e solo nell'orizzonte di un amore più grande

non si consumano nella pretesa, carica di violenza,

e non si rassegnano,

ma camminano insieme verso una pienezza

della quale l'altro è segno.  

la pretesa che l'altro,  che è limitato,

risponda al desiderio infinito che desta,

rende impossibile il compimento di sé e della persona amata.

per scoprirlo bisogna essere disposti

ad assecondare la dinamica del segno,

restando aperti alla sorpresa che questa può riservarci.

J.C.

L'esperienza della famiglia: una bellezza da conquistare di nuovo

 
 
 

LAVORARE PER CHI?

Post n°14 pubblicato il 29 Aprile 2012 da frattale58

Il commento di lemmy mi ha fato venire in mente una poesia (no non è una poesia, è una prosa) di Peguy :)

Un tempo gli operai non erano servi.
Lavoravano.

Coltivavano un onore, assoluto, come si addice a un onore.
La gamba di una sedia doveva essere ben fatta.
Era naturale, era inteso. Era un primato. 
Non occorreva che fosse ben fatta per il salario, o in 
modo proporzionale al salario. 
Non doveva essere ben fatta per il padrone,
né per gli intenditori, né per i clienti del padrone.
Doveva essere ben fatta di per sé, in sé, nella sua stessa natura.
Una tradizione venuta, risalita da profondo della razza,
una storia, un assoluto, un onore esigevano che quella gamba di sedia 
fosse ben fatta.
E ogni parte della sedia fosse ben fatta. 
E ogni parte della sedia che non si vedeva era lavorata con
la medesima perfezione delle parti che si vedevano.
Secondo lo stesso principio delle cattedrali.
E sono solo io — io ormai così imbastardito — a farla adesso tanto lunga.
Per loro, in loro non c’era neppure l’ombra di una riflessione.
Il lavoro stava là. Si lavorava bene. 
Non si trattava di essere visti o di non essere visti.
Era il lavoro in sé che doveva essere ben fatto.

Noi veniamo da questa tradizione, se i nostri ragazzi vedessero adulti lavorare così, non credi che ci sarebbe una speranza di "rivoluzione"? 

 
 
 

Lettera di un condannato a morte della Resistenza

Post n°13 pubblicato il 26 Aprile 2012 da frattale58

CRUDA MA VERA

(è solo una parte della lettera)

Cari amici, dobbiamo guardare ed esaminare insieme: che cosa?

Noi stessi.

Per abituarci a vedere in noi la parte di responsabilità che abbiamo nei nostri mali.

Qui sta la nostra colpa: come mai, noi Italiani, abbiamo abdicato, lasciato ogni diritto, di fronte a qualche vacua, rimbombante parola?

che cosa abbiamo creduto? creduto grazie al cielo niente, ma in ogni modo ci siamo lasciati strappare di mano tutto, da una minoranza inadeguata, moralmente e intellettualmente.

Questa ci ha depredato e questo è il lato più roseo io credo.
Il brutto è che le parole e gli atti di quella minoranza hanno intaccato la posizione morale, la mentalità di molti di noi.

Credetemi la “cosa pubblica” è noi stessi.

Al di là di ogni retorica, constatiamo come la cosa pubblica sia noi stessi, la nostra famiglia, il nostro lavoro, il nostro mondo insomma.

E se ragioniamo il nostro interesse e quello della cosa pubblica finiscono per coincidere. Appunto per questo dobbiamo curarla direttamente, personalmente, come il nostro lavoro più delicato e importante.

Perchè da questo dipendono tutti gli altri, le condizioni di tutti gli altri.
Se non ci appassioniamo a questo, se noi non lo trattiamo a fondo, specialmente oggi, quella ripresa che speriamo, a cui tenacemente ci attacchiamo, sarà impossibile.

Come vorremmo vivere domani?

No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere.

Pensate che tutto è successo perché non ne avete voluto più sapere!

Giacomo Ulivi, 19 anni, studente di giurisprudenza.

MI COLPISCONO IN PARTICOLARE LE ULTIME RIGHE
CHE MI SEMBRANO IL SENTIMENTO DOMINANTE
ANCHE IN QUESTO MOMENTO

 
 
 

CHE GIORNATA!

Post n°12 pubblicato il 21 Aprile 2012 da frattale58

Oggi mia figlia si è sposata....

non dico quanti sentimenti contrastanti

ho avuto.

Mentre l'accompagnavo lungo la navata

dove alla fine l'aspettava

il suo futuro sposo pensavo:

"ecco che se ne va..."

ma poi mi dicevo: "è giusto così,

una nuova tappa della sua e della mia vita,

da vivere come un'avventura..."

che strana la vita!

 
 
 

IL COMMENTO DI UNA QUATTORDICENNE!

Post n°11 pubblicato il 15 Aprile 2012 da frattale58

Questo è ciò che ha scritto una studentessa di quattordici anni dopo la visione del circo della farfalla.
Per me è valsa la pena di farlo vedere anche solo per lei.
GRAZIE CAMILLA
Beh che dire questo film parla da sé, il messaggio che ci ha inviato il regista è molto chiaro. 
Io penso che la perfezione non esista. 
Molto spesso questa parola “PERFEZIONE” viene utilizzata in modo sbagliato, come molte altre parole. 
Per molti il Perfetto è colui che ha “tutto”: un bell’aspetto, un bel portamento, un bel modo di proporsi in pubblico; pochi guardano il carattere, l’intelligenza, la bontà. 
Una persona viene spesso identificata dall’aspetto e non dalle virtù che possiede. 
Oggi è così: se un ragazzo o una ragazza hanno qualche difetto fisico, qualche chilo di troppo, non sono abbastanza “IN” vengono subito definiti degli sfigati, quando in realtà magari sono delle persone squisite. 
Dai.. non sono di sicuro delle ossa in più che rendono una persona perfetta! 
E infatti l’abbiamo visto tutti che lui (il protagonista del film) pur essendo diverso è riuscito in ciò che credeva. 
Questa si chiama forza di volontà. 
Tutti siamo in grado di metterci in gioco e di raggiungere i nostri obiettivi. 
Tutti abbiamo dei difetti e sono proprio questi che ci rendono unici, magnifici. 
È quello il bello dell’essere umano: tra miliardi di persone c’è un solo te. 
E allora impariamo ad accettarci come siamo, nei pregi e nei difetti, perché per qualcuno un tuo difetto potrebbe essere il miglior pregio che possiedi
Non fermiamoci all’aspetto fisico, ma entriamo nella persona, scopriamone il carattere. 
In fin dei conti siamo come dei biglietti da visita: è vero che una bella copertina può influire sul lettore, ma se quando si apre il biglietto, ci si imbatte in una brutta grafica e in uno scarso contenuto, quello rimarrà solo un inutile pezzo di carta. 
Ciò che conta è quello che siamo veramente.

 
 
 

QUALCUNO HA VISTO IL CIRCO DELLA FARFALLA?

Post n°10 pubblicato il 14 Aprile 2012 da frattale58

Mi piacerebbe che mi diceste cosa ne pensate...

ciao

 
 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

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ULTIMI COMMENTI

   

 

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...per certa gente

è serio il problema dei soldi,

è serio il problema dei figli,

è serio il problema

dell'uomo e della donna,

è serio il problema della salute,

è serio il problema politico:

tutto è serio

eccetto la vita.

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Chiedete a un padre

se il miglior momento

non è quando i suoi figli

cominciano ad amarlo

come uomini,

lui stesso, come uomo,

liberamente,

gratuitamente....

quando i suoi figli

cominciano a diventare uomini

.... E lui stesso, lo trattano

come un uomo libero..

Peguy

 

DAL PRIMO POST

- MIA FIGLIA SI SPOSA
- PER AMORE SI Può MORIRE
- QUELLA TRISTEZZA CHE DIVENTA AMORE
- INTERMEZZO SCOLASTICO
- QUALCUNO HA VISTO IL CIRCO DELLA FARFALLA?
- IL COMMENTO DI UNA QUATTORDICENNE
- CHE GIORNATA!
- LETTERA DI UN CONDANNATO A MORTE DELLA RESISTENZA
- LAVORARE PER CHI?
- DEDICATO A MIA FIGLIA
- COSA STA ACCADENDO?
- COME COLMARLO QUESTO ABISSO?
- DIALOGO TRA UN PROF ATEO E EINSTEIN
- QUESTO DESIDERIO DEL DESTINO..
- La verità è sempre bella ...
- LA BELLEZZA DEL VIVERE
- com'è difficile valutare..
- UN CAMMINO INSIEME...
- PERCHE' ...
- FINE ANNO: UN GRAZIE MOLTO BELLO
- PENSI MAI AL FUTURO?
- COM'E' PESANTE LA MIA CONDIZIONE
- CAMBIARE LO SGUARDO?
- INNAMORATEVI
- LA FORTUNA ...
- VUOI ESSERE FELICE ORA O DOMANI?
- Before I Die
- Un inizio anno da protagonisti del cambiamento
- Meeting Rimini: 'Emergenza uomo' tema edizione 2013
- CHE COS'E' L'UOMO PERCHE' TE NE RICORDI?
- CHI AMA IL MISTERO E' IL VERO AMICO
- L'INFINITO, QUI E ORA, NELLE COSE DELLA VITA
- IL MESSAGGIO DEL PAPA AL MEETING
- IL MEETING PER L'AMICIZIA FRA I POPOLI
- Il Bosone della felicità
- DELLA TENEREZZA E DELLA DELICATEZZA
- Che differenza tra SAPERE E SCOPRIRE!
- LA ROSA BIANCA: i volti di una amicizia
- DELLA SPERANZA...
- EDUCARE ALLA SPERANZA
- UN GIORNO DEDICATO AL NOSTRO POPOLO
- UN LIBRO DA NON PERDERE
- IO E TE LA GABBIA E L'IMPREVISTO
- A FIANCO DI CHI CERCA
- L'IMPREVISTO E L'INSONDABILE MISTERO
- LA VITA CHIEDE la continua ricerca di significato
- IL VIAGGIO DEI MAGI
- L'IMPREVISTO ...
- L'ABITUDINE ...
- DOPO IL PARTO IL NULLA?
- DELLA SPERANZA (continua)
- LA MORTE E LAVITA
- PER AMORE
- CONTRO I PAPà
- Dialogo (immaginario) sulla noia tra Moravia e Leopardi
- UN GIUDIZIO SULLE ELEZIONI
- GRAZIE
- SIAMO IN ATTESA DI QUALCOSA DI GRANDE
- LA GRATITUDINE.. il segreto della felicità
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