IL RITORNO DI ESTIA
...figlia primogenita di Crono e Rea, sorella di Zeus, Demetra, Era, Ade e Poseidone... dea del fuoco e del focolare domestico
ASTENSIONISMO ATTIVO
dal blog di Peppe:
L'astensionismo attivo ovvero rifiuto della scheda. Come ben sapete l'astensionismo passivo non fa percentuale di media votanti e riguardo alle elezioni legislative, il nostro sistema di attribuzione non prevede nessun quorum di partecipazione. Altresì le schede bianche e nulle,fanno sì percentuale votanti,ma vengono poste, dopo la verifica in sede di collegio di garanzia che ne attesti le caratteristiche di bianche o nulle, in un unico cumulo da ripartire nel cosiddetto premio di maggioranza. Esiste però un metodo astensivo, che garantisce di essere percentuale votante, ma consente di non far attribuire il proprio non-voto al partito di maggioranza. E’ infatti facoltà dell'elettore di recarsi al seggio e una volta fatto vidimare il certificato elettorale, AVVALERSI DEL DIRITTO DI RIFIUTARE LA SCHEDA, assicurandosi di far mettere a verbale tale opzione. E’ possibile inoltre ALLEGARE IN CALCE AL VERBALE,UNA BREVE DICHIARAZIONE IN CUI, SE VUOLE, L'ELETTORE HA IL DIRITTO DI ESPRIMERE LE MOTIVAZIONI DEL SUO RIFIUTO (es: "Nessuno degli schieramenti qui riportati mi rappresenta"). Ecco un modo giusto e intelligente per dire: "IO NON CI STO!"
DIFFONDETE a chi può interessare
ADERISCI ANCHE TU!
Pubblica questo banner
nel tuo blog
e aderisci all'iniziativa di
CARLO
« DOLORE!!! | Meraviglia... » |
Valentino da Interamna (Interamna Nahars, ca. 176 – Roma, 273) è stato un vescovo e martire cristiano italiano. È venerato come santo dalla Chiesa cattolica e successivamente dalla Chiesa anglicana, oltre ad essere considerato patrono degli innamorati, della città di Terni e della città di Vico del Gargano. Sue reliquie si trovano in Sardegna presso la chiesa di Ozieri, in Umbria a Terni, suo paese d'origine, presso la Basilica di San Valentino e a Belvedere Marittimo, in provincia di Cosenza, presso il Convento dei Cappuccini.
Fu convertito al cristianesimo ed ordinato vescovo da San Feliciano di Foligno nel 197.
San Valentino patì il martirio anche per aver unito in matrimonio, una giovane credente cristiana ed un legionario romano di religione pagana. Valentino contravvenne quella che era la regola del tempo, ossia l'impossibilità di conciliare religioni diverse. Bisognerà aspettare l'arrivo dell'imperatore romano Costantino I, che permetterà la libertà di culto, promulgando nell'anno 313 uno speciale editto di tolleranza, il cosiddetto editto di Milano.
Ma nell'anno 270 Valentino si trovava a Roma per predicare il Vangelo e convertire i pagani. Invitato dall'imperatore Claudio II il Gotico a sospendere la celebrazione religiosa e ad abiurare la propria fede, rifiutò di farlo tentando anzi di convertire l'imperatore al cristianesimo.
L'imperatore ebbe rispetto di Valentino e lo graziò affidandolo ad una nobile famiglia.
Valentino venne arrestato una seconda volta sotto Aureliano, succeduto a Claudio II il Gotico. L'impero proseguiva nelle sue persecuzioni contro i cristiani ed i vertici della Chiesa di Roma e, poiché la popolarità di Valentino stava crescendo, i soldati romani lo catturarono e lo portarono fuori città lungo la via Flaminia per flagellarlo, temendo che la popolazione potesse insorgere in sua difesa. Questo secondo arresto gli fu fatale: morì decapitato nel 273 per mano del soldato romano Furius Placidus, agli ordini dell'imperatore Aureliano.
È commemorato nel martirologio romano il 14 febbraio. Le sue spoglie furono sepolte sulla collina di Terni dove sorge la basilica in cui sono attualmente custodite, racchiuse in una teca; accanto, una statua d'argento reca la scritta: San Valentino patrono dell'amore. Altre reliquie sono quelle custodite ad Ozieri in Sardegna, presso la Chiesa dei Cappuccini dedicata ai SS Cosma e Damiano. Furono probabilmente portate dalla Penisola per sottrarle dalle mani dei mori o dei barbareschi.
Il Santo dell'Amore è festeggiato anche a Vico del Gargano (provincia di Foggia), il cui culto è legato anche alla protezione delle arance che proprio a cavallo di febbraio/marzo maturano sul Promontorio del Gargano. Durante i festeggiamenti si preparano pozioni d'amore a base di arance che, secondo la leggenda, farebbero innamorare chi ne assume pochi sorsi. Il percorso amoroso si conclude nel famoso "Vicolo del Bacio", lungo circa 30 metri e largo non più di 50 centimetri, in cui le coppie devono necessariamente "sfiorarsi" a causa della ristrettezza del passaggio.
La figura di Valentino come santo patrono degli innamorati viene tuttavia messa in discussione da taluni che la riconducono a quella di un altro sacerdote romano, anch'egli decapitato pressappoco negli stessi anni.
Questa festa venne istituita un paio di secoli dopo la morte di Valentino, nel 496, quando papa Gelasio I decise di sostituire alla festività pagana della fertilità (i lupercalia dedicati al dio Luperco) una ispirata al messaggio d'amore diffuso dall'opera di San Valentino. Tale festa ricorre annualmente il 14 febbraio ed oggi è conosciuta e festeggiata in tutto il mondo. La città di Terni, che custodisce delle reliquie del santo, il mese di febbraio, rende omaggio a San Valentino, patrono della città, con una cornice di appuntamenti culturali, riflessivi, di festa, ma anche liturgici volti a tenere insieme la dimensione religiosa delle celebrazioni del Santo e quella civile delle iniziative ispirate alla forza evocativa dello stesso.
Sono molte le leggende, entrate a far parte della cultura popolare, su episodi riguardanti la vita di Valentino da Interamna:
- Una leggenda narra che Valentino, graziato ed "affidato" ad una nobile famiglia, avrebbe compiuto il miracolo di ridare la vista alla figlia cieca del suo carceriere, Asterius: Valentino, quando stava per essere decapitato, teneramente legato alla giovane, la salutò con un messaggio d'addio che si chiudeva con le parole: dal tuo Valentino ....
- Un'altra narra come un giorno il vescovo, passeggiando, vide due giovani che stavano litigando ed andò loro incontro porgendo una rosa e invitandoli a tenerla unita nelle loro mani: i giovani si allontanarono riconciliati. Un'altra versione di questa leggenda narra che il santo sia riuscito ad ispirare amore ai due giovani facendo volare intorno a loro numerose coppie di piccioni che si scambiavano dolci effusioni di affetto; da questo episodio si crede possa derivare anche la diffusione dell'espressione piccioncini.
- Secondo un altro racconto popolare, Valentino, già vescovo di Terni, unì in matrimonio la giovane cristiana Serapia, gravemente malata, e il centurione romano Sabino; l'unione era ostacolata dai genitori di lei ma, chiamato dal centurione al capezzale della giovane morente, Valentino battezzò dapprima il giovane soldato e quindi lo unì in matrimonio alla sua amata, prima che entrambi cadessero in un sonno profondo.
(da Wikipedia)
Buon San Valentino a tutti!
AREA PERSONALE
MENU
ULTIMI COMMENTI
Inviato da: Anonimo
il 14/01/2009 alle 17:08
Inviato da: Anonimo
il 01/07/2008 alle 20:29
Inviato da: Christine_82
il 12/04/2008 alle 01:01
Inviato da: vickys65
il 06/04/2008 alle 09:54
Inviato da: Anonimo
il 27/03/2008 alle 15:07
I MIEI BLOG AMICI
- GUARDA FUORI...
- Sale del mondo....
- Napoli
- soloanapoli
- Maxsos Blog
- Caccavella Scassata
- TROVARE UN SENSO
- Bad side of my mind
- Larca delle stelle.
- tra luci e ombre
- nuvola viola
- Musica nella Notte
- Farewell
- ledicolante
- NIENTE PANICO!
- Patchwork
- SALA OPERATORIA
- scrittori
- arthemisia
- Pictures Exibition
- musica e altro
- CALIBRI 12
- MusicaNapoletana doc
- VOMITO SUBITO
- Fermata in corsia...
- Perchè
- Parole messe lì
- ESTIA in mano ad uno stronzo
- Sol Levante
- OUT OF THE BLUE
- Vathelblog
- io.friccicarella
- kaosdeliria
- ERRATA CORRIGE
- Io so Carmela
- ANDATA e RITORNO
- Webbos land
- Bruno14
- Chiara Viola
- Observatorio
- Qualcuno volò...
- Bradipone!!!
- Sandrock, lo sposo di Cate
- GOCCIA DI VITA
- ABC
SERGIO CAMMARIERE
Cosa non farò per dirti che...
Cosa non farò per quest’amore,
per dirti cosa sei per me.
Dormo ancora solo in questa stanza,
dove al buio i sogni vanno via,
resta solo il peso della mia
malinconia.
L’amore non si spiega,
fa girare il mondo e poi...
Se non c’è diventa tutto inutile,
non puoi farne a meno mai,
nemmeno quando poi
sarà solo silenzio e freddo tra di noi.
E volando superando i monti
verso cieli bianchi di libertà.
E volando finchè tutto il mondo
solamente un punto sembrerà...
E ora cosa non farò per amare...
Cosa non farò per te...
Tu sola sei l’amore,
tu sola per me.
Dimmi che vorrai stare al mio fianco,
dimmi che sarai solo per me,
dimmi che consolerai il mio pianto
ed io vivrò solo per te.
Dammi ancora solo un po’ di tempo,
giusto quanto basta perché poi
Torni ancora tutto come prima
tra di noi.
E volando superando i monti
verso cieli bianchi di libertà.
E volando finchè tutto il mondo
solamente un punto sembrerà
E ora cosa non farò per amare...
Cosa non farò per te...
Stella del mio cuore,
splendi su di me.
E ora cosa non farò per amare...
Non mi chiedere perché...
L’amore non si spiega,
tu sola sei per me!
STOP ALLA PEDOFILIA!!!
I DUBBI DELL'AMORE
"Se una mattina io
mi accorgessi che
con l'alba sei partito
con le tue valigie
verso un'altra vita,
riempirei di meraviglia
la città.
Ma forse dopo un po'
prenderei ad organizzarmi
l'esistenza,
mi convincerei
che posso fare senza,
chiamerei gli amici
con curiosità
e me ne andrei da qua.
Cambierei tutte le opinioni
e brucerei le foto,
con nuove convinzioni
mi condizionerei,
forse ringiovanierei
e comunque ne uscirei.
Non so quando,
non so dove.
Ma se domani io
mi accorgessi
che ci stiamo sopportando
e capissi che non
stiamo più parlando,
ti guardassi e
non ti conoscessi più...
io dipingerei di colori i muri
e stelle sul soffitto,
ti direi le cose
che non ho mai detto.
Che pericolo la quotidianità
e la tranquillità.
Dove sei?
Come vivi dentro?
C'è sempre sentimento
nel tuo parlare piano?
E nella tua mano,
c'è la voglia di tenere
quella mano nella mia?
Tu dormi e non pensare
ai dubbi dell'amore.
Ogni stupido timore
è la prova che ti dò.
E rimango e ti cerco...
non ti lascio più!"
(Fiorella Mannoia)