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Pizzomunno con gerani rossi.

 

 
Pizzomunno

Lungo il tratto meridionale della costa viestana, ritroviamo una piccola spiaggia che deve il suo nome all’ imponente faraglione che dalle acque cristalline si erge sovrano a sorvegliare la città ed i suoi abitanti: la Spiaggia del Pizzomunno.

Qui sembra aver avuto luogo un’ interessante e fantastica vicenda che ha come protagonisti due giovani innamorati , entrambi originari di Vieste .

Pizzomunno , giovane ed attraente pescatore, e Cristalda , ragazza bellissima dai lunghissimi capelli color dell’ oro, si amavano teneramente e vivevano nella convinzione che nulla al mondo potesse intaccare un sentimento tanto forte e sincero.

Ogni sera, Cristalda scendeva in spiaggia per salutare il suo bel Pizzomunno prima che con la sua barca andasse incontro al mare aperto.

Ogni notte, in mare, Pizzomunno riceveva la visita delle sirene che cercavano di ammaliarlo con i loro canti soavi. Le regine del mare desideravano ardentemente che Pizzomunno diventasse il loro re ed amante.

Il giovane, però, non cedette mai alle avance delle sirene tentatrici , avendo già donato il suo cuore alla candida Cristalda.

I reiterati rifiuti del giovane, scatenarono la furia delle sirene .

Una sera, le sirene raggiunsero i due amanti sulla spiaggia ed aggredirono Cristalda con grande ferocia, inghiottendola nelle profondità del mare.

Pizzomunno
fu colto da un dolore devastante, talmente grande da pietrificarlo per sempre.

Il giorno seguente, i pescatori di Vieste trovarono Pizzomunno pietrificato sulla roccia che oggi porta il suo nome.

La leggenda vuole che, ogni cento anni, Cristalda riemerga dalle profondità del mare per incontrare Pizzomunno e rivivere con lui l’ emozione di una notte d’amore sulla spiaggia che li fece incontrare.

 

 

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Promontorio del Gargano

Il più delle volte si pensa che la storia antropologica ebbe inizio sul promontorio del Gargano con l'apparizione dell'Arcangelo Michele più di sedici secoli or sono quando ancora il Cristianesimo conviveva con le allora attuali religioni pagane. Ma se analizziamo le carte romane si nota che gli insediamenti sedentari sono precedenti all'apparizione dell'Arcangelo e si trovavano sulla costa e ai piedi del sontuoso monte (Ergitium ,Sipontum ,Merinum ,Teanum , ,Apulum ,Urium).
Si trovano degli insediamenti umani persino precedenti a questi ultimi, ma bisogna risalire addiritturà all'età del bronzo, tanto è vero che lungo la provinciale che collega Foggia con San Marco in Lamis, a qualche chilometro da Borgo Celano, in zona"Chiancata La Civita-Valle di Vitturo"  è stato ritrovato la necropoli più antica della intera Europa. Altre testimonianze sono date dagli insediamenti rupestri e dalla innumerevole presenza di oggetti litici e di mura megalitiche che si sono scoperti nel corso degli anni sul Gargano.
 

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Toro seduto

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro seduto

 

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Tutto ciò che l'uomo ha imparato

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "Tutto ciò che l'uomo ha imparato dalla storia, é che l'uomo dalla storia non ha imparato niente. Hegel"

 

Servo di Dio Don Antonio Spalatro .

 

Messaggi del 24/04/2020

…È notte, le luci sono soffuse, con la barella entro nel reparto covid….Il racconto del turno di ambulanza del viestano Ciro To

Post n°26007 pubblicato il 24 Aprile 2020 da forddisseche

…È notte, le luci sono soffuse, con la barella entro nel reparto covid….Il racconto del turno di ambulanza del viestano Ciro Tomaiuoli al "fronte Milano"  

  
 

Riceviamo e pubblichiamo.

 

Non sono solito a raccontare ciò che vedo durante i turni in ambulanza.

 

Ma questa volta ho deciso di farlo, quello che segue è una tra tante situazioni che ho vissuto nell’ultimo periodo. Codice giallo, donna con febbre e crisi respiratorie. Partiamo in ambulanza, arrivo sul posto: una signora giovane, 43 anni con un filo di voce e in evidente stato di agitazione mi accoglie in casa e mi dice: “sono positiva al tampone”, ha le palpitazioni.

 

Inizio la normale procedura: le provo i parametri, sono buoni. La rassicuro, inizio a parlarle e si tranquillizza. Le chiedo se abita da sola. Mi risponde: “Mia figlia 22 anni è ricoverata per crisi respiratorie e febbre. Mio marito, è in terapia intensiva”, inizia a piangere. Anche a me viene da piangere ma non posso. Resisto e la tranquillizzo ancora, cerco di controllare la voce e di non far trapelare la mia commozione. Vorrei abbracciarla, perché so che la farebbe stare un po’ meglio, so che a volte un abbraccio rassicura quando le parole mancano, ma non posso.

 

Avvio la procedura per il trasporto in ospedale. È notte, le luci sono soffuse, con la barella entro nel reparto covid. Per chi non lo sapesse, nella maggior parte degli ospedali ora ci sono due percorsi diversi: un ingresso per persone senza nemmeno un sintomo riconducibile al covid, un ingresso per tutti coloro che hanno anche solo 37,6 di febbre.

 

Vedo un infermiere sdraiato sulle sedie, è stremato. Da quando è partita l’emergenza, non vedo più sorrisi, vedo solo occhi stanchi, ematomi causati dallo sfregamento delle mascherine, vedo infermieri che provano a rassicurare i pazienti, ma che palesemente si portano dentro un dolore indescrivibile, fanno il possibile sia a livello fisico che psicologico, spesso non tornano a casa, molti di loro non vedono le loro famiglie da mesi.

 

Percorro con la barella quei corridoi che ormai conosco a memoria. Muro giallo, pavimento verde, soffitto bianco, se possibile anche i colori hanno perso la “vita”. Nonostante la mascherina, l’odore dei farmaci e dei disinfettanti qui, li senti distintamente.

 

I rumori, invece… Passi nel corridoio, e senti sottofondi di macchinari, respiratori… Ma quando inizi ad avvicinarti alle porte, inizi a sentire i lamenti delle persone, senti il loro dolore. Arrivo al mio punto d’attesa: Sulla mia destra un'anziana signora,sommersa da cavi,tubicini tutti collegati a diversi macchinari. Straziata dal dolore piange e respira a fatica emettendo dei suoni sofferti. I suoi occhi sono sbarrati e con le poche forze che le sono rimaste, si agita.

 

La guardo, i miei occhiali di protezione si appannano per il mio respiro affannoso. Vorrei fare qualcosa, parlarle, abbracciarla, rassicurarla ma non posso fare niente. Qui capisci davvero la cattiveria di questo virus. Questa signora, sa benissimo cosa sta succedendo, e con grandissima dignità, sta aspettando, sola, lontana dai suoi affetti, senza una parola di conforto. Aspetta. Mi avvicino a lei, le prendo la mano e la tengo per un po’ tra le mie...

 

Onore a voi medici e infermieri che lottate tutti i giorni con questo mostro. Onore a voi che siete di conforto a tutte queste persone nei loro ultimi istanti di vita. Onore a voi, che ogni giorno lottate per tutti noi.

 

La mia notte prosegue, sapendo che questo reparto lo rivedrò ancora stanotte, come troppo spesso lo sto vedendo negli ultimi giorni. Questa è solo una delle tante “storie” alla quale ogni giorno, ad ogni turno, assisto.

 

Permettetemi di dedicarla: la dedico alle persone che ogni giorno si lamentano, pensando sia tutta una farsa, una messa in scena dello Stato...a tutti quelli che se ne fregano di loro stessi e degli altri, a quelli che sfidano le forze dell'ordine, a quelli che pensano che il virus attacchi solo gli anziani.

 

Questo virus è democratico, non guarda da dove vieni, quanti anni hai o quanti soldi hai. Forse dovreste fare un turno con noi in ambulanza, o peggio ancora, un turno in ospedale con medici e infermieri.

 

Ciro Tomaiuoli

 

Milano

 
 
 

Vieste – DIMAURO (Comandante Polizia Locale): “GRAZIE VIESTANI PER IL SENSO DI RESPONSABILITA’ E LA FATTIVA COLLABORAZIONE”

Post n°26006 pubblicato il 24 Aprile 2020 da forddisseche

Vieste – DIMAURO (Comandante Polizia Locale): “GRAZIE VIESTANI PER IL SENSO DI RESPONSABILITA’ E LA FATTIVA COLLABORAZIONE”  

  
 

(Riceviamo e pubblichiamo)

 

Caro Sindaco, cari colleghi,

 

in qualità di Comandante della Polizia Locale, desidero indirizzare ai cittadini di Vieste un sentito ed accorato ringraziamento per la diffusa osservanza assicurata alle norme ed alle raccomandazioni comportamentali impartite per il contenimento del contagio COVID-19, nonchè per lo spirito di fattiva collaborazione riscontratosi in questa delicatissima emergenza che ha inciso sull’esercizio delle libertà e delle abitudini di vita quotidiana come mai era accaduto nella nostra storia recente.

 

Fanno fede a conferma della generale disciplina le statistiche sui controlli effettuati dal personale di Polizia Locale nel periodo dal 11 marzo 2020 al 22 aprile 2020, nel corso del quale è emersa un’alta percentuale di osservanza del complesso dei precetti desumibili dal compendio costituito da D.P.C.M., Ordinanze Regionali e Sindacali per circa il 96%.

 

Nel dettaglio:

 
  • • Persone controllate n. 699;
  • • Attività controllate n. 167;
  • • Sanzione elevate n. 55.
 

Considerato, fortunatamente, l’esiguo numero delle persone contagiate presso strutture ospedaliere extra urbane, a conferma del trend epidemiologico di altre zone d’Italia, si ritiene che la scrupolosa osservanza dei canoni di distanziamento sociale, delle afferenti norme igienico-sanitarie, del divieto di assembramento e della limitazione degli spostamenti tranne quelli strettamente necessari, abbia sortito l’effetto desiderato di contenimento della pandemia nella nostra Città.

 

E’ un esito rincuorante di cui possiamo fregiarci in un momento nel quale il senso della comunità ha richiesto grandissimi sacrifici e rinunce ed era atteso da un banco di prova senza precedenti, che ci fa ben sperare per le sfide proibitive all’orizzonte dell’emergenza coronavirus che auspichiamo quantomeno mitigate se non definitivamente domate nel corso dei prossimi mesi.

 

Sarà in gioco il nostro futuro e con l’impegno di noi tutti, sulla scorta della confortante disciplina maturata, potremo guardare con più speranza alla vita che verrà.

 

Rinnovo il ringraziamento a tutta la cittadinanza in tutte le sue espressioni individuali ed associate, e nel comune sentimento di dedizione al corpo che rappresento ed ai corpi militari che insieme a noi operano, alle istituzioni in cui tutti ci riconosciamo ed al fausto destino della nostra città sono certo che saremo pronti ad affrontare la sfida attesa con l’auspicio che possa tornare la serenità di una vita normale, ora tanto rivalutata in tutte le sue espressioni dapprima scontate, ma ora desiderate come non mai.

 

Grazie a tutti e grazie a Lei, Sindaco.

 

 Il Comandante

 

Dott. Gaetano DIMAURO

 
 
 

Fase 2: le date e le regole per la ripartenza

Post n°26005 pubblicato il 24 Aprile 2020 da forddisseche

Fase 2: le date e le regole per la ripartenza  

  
 

La fase 2 ormai è alla griglia di partenza. Anche perché molti governatori cominciano a scalpitare e ieri il premier ha ammesso che oltre il 4 maggio l’Italia non può reggere. E quindi pronti, via! Anche Colao e i suoi esperti della task force sembra che diano il loro benestare anzi, sembrerebbe che alcune filiere possano già riaprire dal 27 aprile.

 

Come riportato da Quotidiano.net, questa possibilità ha subito generato delle reazioni, come quella di Zaia, governatore della Regione Veneto, che ha subito commentato: “Noi siamo pronti, è che non abbiamo la potestà giuridica. Se potessi fare delle ordinanze provvederei, con tutte le sicurezze del caso”. Insomma, dai primi giorni di maggio, sempre che non arrivi un altro decreto a cambiare questo, dovrebbero essere circa 4 milioni i soggetti che torneranno al lavoro, soprattutto nelle filiere della manifattura e della cantieristica.

 

E già su riaperture anticipate si è fatto sentire il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che ha chiesto una spiegazione sul fatto che il tessile di Biella possa riavviare l’attività mentre quello di Prato no. Conte dovrà parlare di questo con le regioni. Intanto però sembra che le norme per chi riaprirà i battenti saranno molto rigide. In particolar modo per i negozi che dovranno fare i conti con metri quadrati e pulizie. C’è il rischio che molte serrande non verranno rialzate neanche l’11 maggio. Come sottolineato dal Corriere, si sta parlando di 115mila punti vendita al dettaglio e 313mila lavoratori, dei quali un decimo sarebbe a rischio.

 La misura dei 40 metri quadrati nella fase2 

Molti negozianti vogliono riaprire, anche perché adesso dovrebbero arrivare gli ordini fatti più di otto mesi fa. Basti pensare ai negozi di abbigliamento che all’inizio dello scorso autunno hanno ordinato i capi da vendere adesso, che devono pagare, ma che ancora non hanno incassato un euro. La misura presa come riferimento è quella di 40 metri quadrati. In base a questa si saprà quanti dipendenti devono esserci in negozio e quanti clienti per volta possono accedervi. In questo caso si parla di due operatori e un solo avventore. Nel caso il locale sia più piccolo, il rapporto è di 1:1, sempre mantenendo la distanza di sicurezza di un metro. Per negozi con metratura superiore ai 40 metri “l’accesso è regolamentato in funzione degli spazi disponibili, differenziando, ove

 Guanti e mascherine per i dipendenti 

Mantenere le distanze è una delle regole inderogabili. I dipendenti dovranno indossare guanti e mascherine. Anche chi aspetta in fila il suo turno di entrata dovrebbe avere la mascherina. All’ingresso sarebbe richiesto un dispenser per poter disinfettare le mani, la cui presenza è comunque obbligatoria alle casse e ai dispositivi touch screen. Se il negozio è grande dovranno esserci diversi dispenser distribuiti qua e là, per dipendenti e clienti. Prima della riapertura i locali dovranno essere sanificati. Ciò riguarda anche la pulizia dei filtri dell’aria condizionata. Una volta riaperta l’attività la pulizia dovrà essere eseguita due volte al giorno: all’apertura e in pausa. Per chi ha un negozio di abbigliamento le regole non sono ancora ben definite, anche perché la categoria sarebbe contraria all’idea di dover sanificare ogni volta i capi provati e non comprati. Il rischio, oltre a quello di una spesa eccessiva per il commerciante, è quello che i vestiti si possano rovinare. Più propensi a disinfettare due volte al giorno.

 Parrucchieri e centri estetici 

Per quanto riguarda i parrucchieri scordiamoci di poterci andare immediatamente. Per qualche giorno dovremo convivere con i capelli e la ricrescita delle ultime settimane. Già, perché si potrà accedere solo con un rapporto di uno a uno, tra personale e cliente. In questo caso la pulizia giornaliera potrebbe essere richiesta più volte nell’arco della giornata. Questa è infatti una delle categorie considerate ad alto rischio di contagio. La riapertura dei saloni di bellezza dovrebbe infatti avvenire tra l’11 e il 18 maggio. Sempre che l’epidemia non peggiori fino ad allora. Anche qui dispenser all’entrata e vicino alla cassa. Con obbligo di guanti e mascherina per i lavoratori e disinfezione degli strumenti utilizzati. Stesse regole per i centri estetici che avranno l’obbligo di sterilizzare gli oggetti usati.

 Le date delle riaperture 

Secondo il calendario comunicato dal governo la riapertura dovrebbe essere spalmata su quattro lunedì, a partire dal 27 aprile. In quella data dovrebbero tornare al lavoro i dipendenti delle fabbriche di macchine industriali per l'agricoltura e la silvicoltura. I cantieri e le industrie del tessile e della moda dovranno invece aspettare lunedì 4 maggio per ricominciare la propria attività. Giorno in cui ripartiranno anche Lotto e Superenalotto.

 

Nella terza settimana, quella che avrà inizio con lunedì 11 maggio, sarà la volta della vendita al dettaglio. Quindi via libera ai negozi di abbigliamento, calzature ed esercizi commerciali fino a questo giorno rimasti chiusi. Centri commerciali e mercati rionali, che non vendono generi alimentari, invece nisba. Ancora poche certezze per parrucchieri e centri estetici che dovrebbero riaprire i battenti il 18 maggio, sempre che la situazione epidemica lo permetta. In questa data potrebbero riaprire anche i bar e i ristoranti.

 
 
 

FRANCESCHINI: CONCESSIONI BALNEARI PROROGATE AL 2033 Stampa Email FRANCESCHINI: CONCESSIONI BALNEARI PROROGATE AL 2033

Post n°26004 pubblicato il 24 Aprile 2020 da forddisseche

FRANCESCHINI: CONCESSIONI BALNEARI PROROGATE AL 2033  

  
 

Il ministro Dario Franceschini ha proposto  di inserire nel decreto aprile una norma per fugare ogni dubbio applicativo sulla proroga delle concessioni balneari, già disposta fino al 2033. Negli scorsi mesi, infatti, alcune amministrazioni hanno disapplicato la norma introdotta a fine 2018: per fugare l'incertezza il Mibact propone la sospensione di ogni procedimento di riassegnazione o riacquisizione eventualmente avviato. Da quanto si apprende, il ministro Franceschini ha proposto di inserire nel decreto aprile una norma, nell'ambito della proroga delle concessioni balneari già disposta dalla legge n. 145 del 2018 fino al 2033, che fuga ogni dubbio applicativo di tale misura da parte degli enti locali.

    Negli scorsi mesi, infatti, alcune amministrazioni hanno disapplicato la legge italiana, ignorando la proroga stabilita a fine 2018. A causa di questa incertezza, il Mibact ha proposto una disposizione che sospende ogni procedimento di riassegnazione o riacquisizione eventualmente avviato dalle amministrazioni concedenti in contrasto con la vigente proroga fino al 2033.

    Tale sospensione, prevista fino alla durata di detta proroga, si è resa necessaria proprio allo scopo di dare certezza agli operatori economici che esercitano la propria attività avvalendosi di beni del demanio marittimo, soprattutto in questo drammatico momento di crisi. (fonte ANSA)

 
 
 

24 Apr - 19:00:31 Vieste - QUARANTENA, DAL CENTRO RIABILITAZIONE DELLA “TURATI” UNA SERIE DI VIDEO INFORMATIVI

Post n°26003 pubblicato il 24 Aprile 2020 da forddisseche

 
24 Apr - 19:00:31
 Vieste - QUARANTENA, DAL CENTRO RIABILITAZIONE DELLA “TURATI” UNA SERIE DI VIDEO INFORMATIVI 
Il Centro di riabilitazione di Vieste ha messo a punto un servizio per contribuire a informare la popolazione sul Covid-19 e sulle problematiche di interesse riabilitativo collegate all’emergenza. Dai fisioterapisti consigli e suggerimenti in un ciclo di video diffusi via web: tra i temi toccati la sindrome ipocinetica e quella posturale. -----Dopo oltre un mese di lockdown può risultare prezioso un supporto a…

 
 
 

COVID: EMILIANO, PENSO A TAMPONI PER TURISTI IN PUGLIA - “ESAME DA FARE ALL'ENTRATA DELLE STRUTTURE TURISTICHE'

Post n°26002 pubblicato il 24 Aprile 2020 da forddisseche

COVID: EMILIANO, PENSO A TAMPONI PER TURISTI IN PUGLIA - “ESAME DA FARE ALL'ENTRATA DELLE STRUTTURE TURISTICHE'  

  
 

"Stiamo pensando a misure molto rigide a tutela della salute, che consenta a chiunque decida di passare le vacanze in Puglia di effettuare tamponi all'entrata delle strutture turistiche per garantire tutti gli altri ospiti". Il governatore pugliese Michele Emiliano, in una intervista a Rai Radio1, ha annunciato alcuni provvedimenti che la Regione Puglia intende adottare per salvaguardare i turisti e, allo stesso tempo, permettere che la stagione estiva non vada persa.
 "Far saltare tutta la stagione - ha aggiunto Emiliano - è un'alternativa terrificante perché significa perdere un miliardo di fatturato annuo e centinaia e centinaia di aziende". Per questo la Regione sta studiando "misure severe ma che tutelino l'idea di vacanza, innanzitutto". Il governatore ha anche spiegato che, oltre ai turisti, vanno tutelate "le strutture e il capitale umano", perché se le aziende turistiche "decidono di cambiare i loro interessi demoliamo un lavoro straordinario che la Puglia ha realizzato negli ultimi 15 anni, facendola diventare una delle mete turistiche più ambite". "Mi auguro - ha concluso - che il governo possa prorogare le concessioni balneari, abbiamo bisogno che le aziende balneari ci aiutino a fare controlli, a fare distanziamento e a gestire anche i tratti di spiaggia libera". (fonte ANSA).

 
 
 

Coronavirus/ Allarme lanciato dal Prefetto di Foggia: “non sempre si rispettano le regole. Aumenteranno i controlli il 25 e 26

Post n°26001 pubblicato il 24 Aprile 2020 da forddisseche

Coronavirus/ Allarme lanciato dal Prefetto di Foggia: “non sempre si rispettano le regole. Aumenteranno i controlli il 25 e 26 e 1° maggio. I casi di contagio e i morti per covid-19 sono troppi”  

  “Si continuino a rispettare le norme sul dis­tanziamento sociale. Rimanete a casa e uscite solo per le ragioni consentite e solo per queste. Noto che in questi giorni, in alcune aree della Capitanata, non si rispettano compiuta

 
 
 

COVID-19/ LE USCA SONO PRONTE A PARTIRE

Post n°26000 pubblicato il 24 Aprile 2020 da forddisseche

COVID-19/ LE USCA SONO PRONTE A PARTIRE  

  
 

Le unità speciali di continuità assistenziale, le USCA, squadre di medici e operatori sanitari, sono pronte ad entrare in azione sul territorio pugliese per l’assistenza a domicilio dei malati di Covid che non hanno bisogno di ricovero ospedaliero.

 

Da domani saranno pronti i kit di DPI per 400 operatori di tutte le ASL pugliesi. Ciascun operatore riceverà nella fase iniziale un kit di 5 tute, due visiere, 2 occhiali, 100 maschere chirurgiche, 50 mascherine Ffp2 e100 paia di guanti.

 

“Nella Asl di Bari – spiega il Dg, Antonio Sanguedolce – ci sono a disposizione 120 medici. Domani trasmetteremo al dipartimento regionale il cronoprogramma per l’inizio delle attività, con le attivazioni e le sedi.

 

Le sedi sono state scelte sia per l’idoneità delle strutture, che per le domande pervenute e anche per l’epidemiologia del territorio”.

 

Per Vito Piazzolla, Dg della Asl Foggia “entro la prossima settimana dovremmo partire, dopo aver sentito domani il Comitato aziendale con i medici di medicina generale. Saranno avviati i servizi nelle zone più a rischio, con maggiore presenza di casi e strutture socio-sanitarie”.

 

Secondo Stefano Rossi, DG della Asl Taranto “già domani i primi medici sottoscriveranno i contratti di assunzione e cominceranno la formazione. All’esito della formazione potranno essere sul campo già dall’inizio della prossima settimana”.

 

“Ieri – ha detto Rodolfo Rollo, Dg della Asl Lecce – abbiamo approvato il piano con i sindacati in sede di Comitato aziendale. Oggi abbiamo firmato la delibera di attuazione e dalla prossima settimana, dopo la sottoscrizione dei contratti e la formazione, potremo partire con le prime 8 USCA”.

 

"In provincia di Brindisi - dice il direttore generale della Asl, Giuseppe Pasqualone - è stato avviato il percorso organizzativo per le Usca: da lunedì 27 aprile saranno operative le prime squadre". "A marzo sono stati fatti gli avvisi per il reclutamento del personale necessario e le graduatorie sono già state pubblicate - dice Alessandro Delle Donne, Direttore Generale Asl Bt - abbiamo in programma il Comitato permanente aziendale con i medici di base. La Asl Bt é pronta a partire".

 
 
 

Turismo/ FDI, Stop bollette Aqp per tutto il 2020 per gli operatori

Post n°25999 pubblicato il 24 Aprile 2020 da forddisseche

Turismo/ FDI, Stop bollette Aqp per tutto il 2020 per gli operatori  

  
 

La richiesta alla Regione dei consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Erio Congedo, Giannicola De Leonardis, Luigi Manca, Renato Perrini, Francesco Ventola e Ignazio Zullo

 

“Stop alle bollette dell’Acquedotto pugliese per tutto il 2020 per alberghi, villaggi, camping, ristoranti, bar, stabilimenti balneari, agenzie viaggio, organizzatori di eventi. Sia per il pagamento corrente sia quelle non pagate per le quali è stato già previsto un piano di rateizzazione. E’ ciò che chiediamo al presidente Emiliano in qualità di socio unico dell’ente.

 

Chiaramente prevendo poi un ritorno alla normalità - e quindi al saldo del consumo non pagato nel 2020 - dal 1 gennaio 2021 con rate più agevoli e a lungo termine. Inoltre immaginando il bagno di sangue dal punto di vista economico per l’anno in corso si chiede un’eventuale riduzione dei costi per i prossimi due anni 2021 e 2022.

 

“Una richiesta che nasce dal perdurante stato di incertezza determinato dalle restrizioni legate alla diffusione del Covid-19 che ha letteralmente messo in ginocchio l'economia turistica regionale.

 

Tutti gli operatori, nessuno escluso, stanno facendo i conti delle perdite avute e quelle ancor più gravi che si prospettano per il futuro, con la stagione estiva che sembra compromessa. In tal senso si preannunciano danni ingentissimi, non solo per i mancati introiti, ma anche per i rimborsi di anticipi già incassati. Si rendono perciò urgenti e necessari interventi di sostegno della Regione Puglia nei confronti di questi operatori per questa inaspettata crisi che ha colpito drammaticamente il settore”.

 
 
 
 
 

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