« VESPA, SORDI, DELRIO E L... | LE "RIVOLUZIONI" DELLA D... » |
Post n°40 pubblicato il 30 Agosto 2016 da aliasnove
Non poteva mancare la voce grossa del padrone che getta il suo pesante pullover blu sulla bilancia del referendum. «Marchionne è per il sì, personalmente» dice, parlando di sé, il manager di Detroit. Le truppe schierate per il governo sono molteplici, e impressionano per la loro potenza di fuoco: influenti giornali economici internazionali, grandi banchieri, spericolati finanzieri, Confindustria, cooperative arcobaleno. I poteri forti sono tutti in riga al presentat arm, altro che rottamazione strappata da un manipolo di ragazzi incontaminati. Per garantire il controllo totale dell’informazione, già da un pezzo omologata alla narrazione del governo, è stata rimossa Berlinguer dalla tv pubblica e persino il battitore libero Belpietro è stato detronizzato dalla carta stampata privata. Oltre alle parabole immateriali dell’immaginario che si sintonizzano sulle frequenze dei media amici, il governo si avvale anche delle truppe di terra. La Coldiretti è stata arruolata per aggiungere un tocco di Vandea bianca, proprio della vecchia bonomiana, in una competizione che altrimenti avrebbe consegnato la difesa del governo soltanto ai signori della finanza e alle sentinelle del rigore. La portata della battaglia è, dal loro punto di vista, palese nella sua drammaticità: il pericoloso risveglio di una sovranità dei cittadini contro la bella dittatura del denaro che neanche la grande contrazione economica è riuscita a scalfire imputandole i suoi disastri. Nel tramonto dei ceti politici europei, ridotti a maschere che giocano battaglie surreali (il costume da bagno sulle spiagge) e non osano ribellarsi agli ordini impartiti dal capitale per la potatura dei diritti di cittadinanza, il referendum è una delle ultime eccentricità, una dismisura, un intoppo che allarma non poco. Qualcuno, per incutere timore agli elettori, dice che il referendum di novembre è ancora più importante di quello inglese per le sue implicazioni su scala continentale. Può essere, ma non perché il voto a sostegno della Carta evochi un salto nel buio. I cittadini, rigettando la negazione del principio della sovranità popolare nella designazione di un organo di rappresentanza, hanno la possibilità di rimediare al fallimento dei ceti politici europei che hanno strappato ogni apertura sociale e quindi lanciano il populismo delle destre come risorsa plausibile per i marginali, i perdenti, gli esclusi. Michele Prospero il manifesto 30/08/2016 |
https://blog.libero.it/frontespizio/trackback.php?msg=13444715
I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
|
|
|
|
CONTATTA L'AUTORE
Nickname: aliasnove
|
|
Sesso: M Età: 70 Prov: MI |
ULTIMI COMMENTI
Inviato da: aliasnove
il 15/01/2024 alle 19:56
Inviato da: woodenship
il 14/01/2024 alle 23:20
Inviato da: aliasnove
il 27/09/2023 alle 19:25
Inviato da: cassetta2
il 27/09/2023 alle 10:44
Inviato da: aliasnove
il 05/09/2023 alle 10:53
AREA PERSONALE
CERCA IN QUESTO BLOG
MENU
I MIEI BLOG AMICI
- delirio
- I miei pensieri
- osservatorio politic
- LUBOPO
- Esercizi di memoria
- Sensazioni
- ....................
- Ironizzando
- ricomincio da qui
- CertePiccoleVoci
- sottilMente
- Il profumo del caffè
- Anatomia di un poeta
- Angolo nascosto
- Random
- *
- EMOZIONARMI
- r i s o n a n z e
- Concept store
- BLOGGO NOTES
ULTIMI COMMENTI
Inviato da: aliasnove
il 15/01/2024 alle 19:56
Inviato da: woodenship
il 14/01/2024 alle 23:20
Inviato da: aliasnove
il 27/09/2023 alle 19:25
Inviato da: cassetta2
il 27/09/2023 alle 10:44
Inviato da: aliasnove
il 05/09/2023 alle 10:53
CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.