Creato da aliasnove il 10/01/2013

IL LAVORO

Nell'era della globalizzazione

 

 

« GLI EROI DEL MERCATONE T...LE TORTURE A BOLZANETO H... »

LA SOLITUDINE DEI NUMERI ULTIMI

Post n°143 pubblicato il 03 Aprile 2017 da aliasnove

È morto così Claudio Quadrini, sul posto di lavoro. Di un lavoro fattosi per lui così greve da essere insostenibile, per la vita. Claudio Quadrini Aveva 51 anni, una moglie che lavora nella stessa impresa, due figli ancora adolescenti.

La notizia è di per sé atroce. Ma diventa tanto più significativa per la quantità di elementi che vi convergono, vera e propria sintesi del nostro (cattivo) tempo.

Quadrini è morto da solo, appeso a una corda nel magazzino in cui lavorava da anni, tormentato da un carico (più psicologico che fisico) cresciuto fino a diventare insopportabile dopo che la fabbrica – la Rosati di Leinì, un’impresa storica, famigliare, attiva da 80 anni – era stata acquistata da un gruppo tedesco che l’aveva ristrutturata al modo di oggi: ridistribuendo la fatica, le mansioni (e le responsabilità) in funzione della produttività.

Si dice che soffrisse di pressione alta, forse anche di depressione, ma quello che l’ha ucciso è l’ansia del lavoro: quello da cui dipendeva la sua esistenza e che invece era diventato tanto ingombrante, impegnativo, perturbante – insostenibile, appunto – da provocare una ferita dentro. E far preferire quell’uscita solitaria a una sopravvivenza umiliata.

Che nell’Italia del 2017 si possa morire al lavoro, non solo d’incidente sul lavoro che è un evento in qualche modo eccezionale, ma di lavoro «normale», normalmente ristrutturato e normalmente destabilizzato, è notizia che meriterebbe un posto in un universo mediatico solitamente vorace fino all’isterismo. Invece niente. Venerdì, quando la cosa mi è stata riportata per telefono, ho acceso subito la radio.

La prima notizia del Gr era l’iscrizione nell’albo degli indagati di Grillo e Di Battista per querela di parte (una non notizia). La seconda, più breve, Trump e i suoi dazi, seguita da un lungo speach sulla «giornata di lotta dei media contro la falsa informazione e le bufale» (sic!). Di quel fatto, nulla. Come sulle pagine nazionali dei grandi quotidiani di sabato.

Anche qui colonne e colonne su Grillo e Dibba, un po’ di Trump, molto anche sui capelli tagliati della ragazzina di Bologna (le prime due intere pagine del Corriere della sera addirittura), ma su quella morte operaia zero. Come non fosse avvenuta.

Le dedicava invece l’apertura di prima pagina e un lungo pezzo con fotografia in seconda Torino Cronaca qui, uno di quei tabloid da 50 cent. (l’equivalente della “penny press” americana, quella che ha fatto la fortuna di Trump in polemica con la titolata “East coast press” clintoniana), che di solito spara a zero sugli zingari e sui migranti islamici, contribuendo a intossicare i sentimenti «popolari».

Se resterà loro il monopolio dell’attenzione sui «numeri ultimi» malati di solitudine, non ci si stupisca quando l’onda di barbarie, stupidità e ferocia che avvertiamo intorno a noi crescerà, irresistibile.

Marco Revelli  il manifesto

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/frontespizio/trackback.php?msg=13517304

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
lucreziamussi
lucreziamussi il 04/04/17 alle 06:40 via WEB
Red lo so !
 
lucreziamussi
lucreziamussi il 04/04/17 alle 14:03 via WEB
Red perchè è un personaggio famoso !
 
lucreziamussi
lucreziamussi il 04/04/17 alle 14:04 via WEB
Red e gli altri esseri umani !
 
aliasnove
aliasnove il 04/04/17 alle 16:36 via WEB
viviamo proprio un cattivo tempo... ha ragione Revelli.
 
giampi1966
giampi1966 il 04/04/17 alle 18:53 via WEB
Diritti calpestati, costituzione stracciata, liberismo imperante. Che schifo! Buona serata carissimo
 
 
aliasnove
aliasnove il 04/04/17 alle 20:10 via WEB
Il fallimento della politica. Ciao carissimo
 
woodenship
woodenship il 04/04/17 alle 19:56 via WEB
E' DA UN PO' CHE I LAVORATORI HANNO PERSO LA CENTRALITà NEL MONDO DELL'INFORMAZIONE,soprattutto perchè ridotti a singoli e non più a classe sociale.....Rattrista e moltissimo.........Un caro saluto..........W.......
 
 
aliasnove
aliasnove il 05/04/17 alle 19:59 via WEB
Il liberismo favorisce le imprese e toglie i diritti ai lavoratori. Ciao Woode grazie
 
grazia.pv
grazia.pv il 06/04/17 alle 19:54 via WEB
Che tristezza...
 
 
aliasnove
aliasnove il 07/04/17 alle 12:57 via WEB
Meriterebbero come minimo più attenzioni queste morti. Ciao Grazia
 
lascrivana
lascrivana il 13/04/17 alle 07:57 via WEB
Non è facile non essere ansiosi sul lavoro. I problemi economici, la precarietà del lavoro, inevitabilmente induce a essere ansiosi e insicuri. Bisogna lavorare su questa situazione psicologica in modo da lasciarsi scivolare addosso tutte le problematiche relative. La vita è più importante di tutto... dobbiamo ricordarcelo nei momenti più stressanti, in modo da riuscire a esorcizzare lo stress.
 
 
aliasnove
aliasnove il 13/04/17 alle 13:52 via WEB
Sante parole scrivana....ciao grazie
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 

 

 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: aliasnove
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 70
Prov: MI
 

 

 

ULTIMI COMMENTI

AREA PERSONALE

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 17
 

ULTIME VISITE AL BLOG

prefazione09cassetta2aliasnovewoodenshipdiane27Riamy55missxenyamisteropaganosurfinia60ditantestellealf.cosmosLifeisnow57ioma4gratiasalavida
 

ULTIMI COMMENTI

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963