Creato da aliasnove il 10/01/2013

IL LAVORO

Nell'era della globalizzazione

 

 

« ESPLODE UN DEPOSITO, MUO...EUROPA NAZIONE »

LA FRONTIERA DOVE L'EUROPA HA PERSO L'ANIMA

Post n°250 pubblicato il 01 Aprile 2018 da aliasnove

Colle del Monginevro, 1.900 metri di quota, a metà strada tra Briançon e Bardonecchia. È su questa linea di frontiera che oggi batte il cuore nero d’Europa. È qui che la Francia di Emmanuel Macron ha perso il suo onore, e l’Europa di Junker e di Merkel la sua anima (quel poco che ne rimaneva). In un paio di mesi, in un crescendo di arroganza e disumanità, i gendarmi francesi che sigillano il confine hanno messo in scena uno spettacolo che per crudeltà ricorda altri tempi e altri luoghi.

È appunto a Bardonecchia che si è verificata l’irruzione di cinque agenti armati della polizia di dogana francese nei locali destinati all’accoglienza e al sostegno ai migranti gestiti dall’associazione Rainbow4Africa, per imporre con la forza a un giovane nero con regolare permesso in transito da Parigi a Roma di sottoporsi a un umiliante esame delle urine, dopo aver spadroneggiato, minacciato e umiliato i presenti.

Davanti a quello stesso locale, a febbraio, ancora loro, gli agenti di dogana francesi, avevano scaricato come fosse spazzatura il corpo di Beauty, trent’anni, incinta di sette mesi e un linfoma allo stadio terminale che le impediva il respiro. Aveva i documenti in regola, lei, ma non Destiny, il marito, così l’implacabile pattuglia l’aveva fatta scendere dal pullman che da Clavier Oulx porta alla terra promessa, quella dove lo jus soli avrebbe permesso al loro figlio di nascere europeo, e incurante delle condizioni disperate l’aveva abbandonata a terra, al gelo.

Ci avevano dovuto pensare i volontari di Reinbow4Africa a portarla di corsa all’ospedale e di lì alla clinica Sant’Anna di Torino, dove un’equipe medica eccezionale per competenza e umanità riuscirà a salvare almeno il bambino, che nascerà di 700 grammi e si chiamerà Israel.

Sempre lì, il 10 di marzo, su quella frontiera maledetta, sempre loro, i maledetti flic di dogana, avevano intercettato l’auto di Benoit Ducos, guida alpina e volontario umanitario che aveva appena salvato una donna incinta di nove mesi sul sentiero innevato. E avevano provveduto a incriminarlo per un reato di umanità che (nel mondo alla rovescia di questo diritto innaturale) potrebbe costargli cinque anni. È un uomo solare Benoit Ducos, ha lo sguardo chiaro del giusto. «Ho fatto solo una cosa naturale», ha detto. Non così coloro che l’hanno perseguito, duri, brutali, sordi a ogni richiamo a una qualche sia pur generica idea di solidarietà: così li descrive chi li ha visti all’opera.

È impossibile pensare che dietro questi comportamenti reiterati non ci sia un ordine dall’alto. Che dietro la vergogna del Monginevro non ci sia l’infamia dell’Eliseo, e la firma di quell’Emmanuel Macron che a parole si presenta come campione di europeismo e di libertà, comprensivo delle ragioni dell’Italia e critico della sua solitudine sul tema migranti, ma che nei fatti alza muri come un Orbán qualunque. Ma è anche necessario aggiungere che al fondo di ogni catena di comando ci sta un uomo, che quell’ordine lo esegue. E che chi nella neve dei 1.900 metri ha vessato, offeso, esposto alla malattia e alla morte altri esseri umani, perseguitato i soccorritori e angariato i fragili, porta per intero la responsabilità della propria abiezione.

Non sempre è così. Ci sono tempi in cui bene e male in fondo non si rivelano nella loro netta opposizione. E ce ne sono altri – questo è uno di quelli – in cui invece gli opposti si polarizzano.

“Giusti” e “demoni” appaiono nella loro netta opposizione, divisi dal filo di rasoio della scelta. Che sia la guida alpina che salva mettendo la propria professione al servizio dell’umanità o all’opposto il procuratore della repubblica che incrimina chi salva, in mare o sui monti. Che sia il medico che si prodiga per salvare una vita o all’opposto un agente che se ne frega e forse si compiace nell’ostacolarne il soccorso. L’antitesi è oggi squadernata davanti a noi. E a ognuno è chiesto di scegliere.

È un bene che oggi in tanti, spinti persino da un qualche senso di orgoglio nazionale, si schierino con i nostri “giusti”, e chiedano di far pagare ai francesi la loro ingiustizia. Così come è necessario che le nostre autorità chiedano conto a quelle francesi delle violazioni gravi commesse. Meglio sarà se, da questa lezione, si imparerà a comportarsi da giusti quando toccherà a noi – a ognuno di noi, nei territori o in Parlamento – testimoniare la propria appartenenza alla schiera eletta di chi la giustizia e l’umanità le sa e le intende praticare sempre.

Marco Revelli  il manifesto

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/frontespizio/trackback.php?msg=13651234

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
aliasnove
aliasnove il 02/04/18 alle 14:59 via WEB
Reato di umanità ????
 
woodenship
woodenship il 02/04/18 alle 23:46 via WEB
E'naturale che,dopo il buonismo,venisse messo alla berlina anche l'umanitarismo:non è questione solo di ismi,è anche problema di quanto si stia facendo terrabruciata d'ogni sentimento umanitario............Un abbraccione..........W.......
 
 
aliasnove
aliasnove il 04/04/18 alle 12:17 via WEB
Concordo Woode....purtroppo le direttive vengono dall'alto come scrive Revelli e sembra inarrestabile questo senso comune alimentato ad arte da forze razziste che hanno pure vinto le elezioni in Italia. Ciao carissimo a presto
 
EMMEGRACE
EMMEGRACE il 03/04/18 alle 19:12 via WEB
Non accetto la supremazia, vale a dire compiere il loro lavoro senza dare giusto avviso alla Nazione interessata. Alla prossima Alias, Grace ^^
 
 
aliasnove
aliasnove il 04/04/18 alle 12:18 via WEB
I francesi l'hanno fatta grossa...siamo alla follia. Ciao Grace
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 

 

 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: aliasnove
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 70
Prov: MI
 

 

 

ULTIMI COMMENTI

AREA PERSONALE

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 17
 

ULTIME VISITE AL BLOG

aliasnovenorise1monellaccio19prefazione09cassetta2woodenshipdiane27Riamy55missxenyamisteropaganosurfinia60ditantestellealf.cosmosLifeisnow57
 

ULTIMI COMMENTI

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963