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Dillo in italiano...

Post n°2438 pubblicato il 25 Febbraio 2015 da g1b9
 

 

 Sicuramente tutti sanno cos'è l'Accademia della Crusca, per chi non lo sapesse è un'istituzione italiana che raccoglie studiosi ed esperti di linguistica e filologia della lingua italiana. E' di questi giorni la notizia che,in questa accademia si è discusso molto sull'appropriarsi di parole straniere , specialmente Inglesi e di averle sostituite a quelle italiane, danneggiando la nostra lingua , che va ,in questo modo ad impoverirsi di parole , che , nel tempo si perderanno. Poichè la lingua di un popolo è parte integrante della sua cultura, come tale va preservata da contaminazioni. Questo certamente non esclude un evolversi della lingua,che come ben sanno i cultori, è materia viva , in continua crescita, seguendo la storia e l'evoluzione progresso del popolo . Claudio  Marazzini, presidente dell'Accademia, ritiene che  "l’italiano non è una lingua davvero amata dagli italiani" e che "gli italiani, sia i giovani sia i vecchi e adulti, sono gli ultimi nelle classifiche sulla capacità di comprendere un testo, come si ricava dai dati Ocse del 2013" . Effettivamento non sono moltissimi gli italiani attacati anima e corpo alle loro tradizioni, alla loro cultura, se escludiamo l'amore morboso per il cibo. Per questo accolgono facilmente termini stranieri , che entrano a far parte del loro linguaggio, per comodità, perchè non conoscono l'equivalente italiano, perchè fa moda, perchè li sentono alla radio ed alla televisione, li leggono sui giornali, dove i giornalisti, che hanno l'uso dei media, sono i primi a non preoccuparsi di salvaguardare la nostra lingua. Inoltre io credo che dietro a questa moda  ,ci sia il retaggio che ci si porta dietro dall'epoca fascista, quando era proibito l'uso dei vocaboli stranieri. Come esiste  negli altri stati l'obbligo di salvaguardare la lingua, mi pare  che anche noi, dopo tanti anni, possiamo proporre di farlo consigliando   a chi fa mestieri divulgativi di attenersi per quanto possibile.

E'  giusto, è sbagliato questo raginamento?. Quanti anziani sono fuori da tante cose per difficoltà di lingua? L'uso del computer è una di queste , eppure qui è tutto English , iniziando dalle elementari "link" "url", aggiungendo  "hastag" "tag" e una lunga serie di altre parole di uso comune come "day Hospital" " day Surgery", " center" recovery, brand, target, lip gloss, eye liner, ed una infinità di altri. 

Alcuni propongono l'uso con traduzione affiancata in modo da favorire l'apprendimento della lingua straniera, altri solo la parola italiana quando esiste e la straniera  quando non trova corrispondenza.

 Questo discorso sembra  un discorso inutile, di poco interesse, se non per i fanatici del bel parlare e scrivere, ma credo non sia così ,visto il proliferare di articoli e di trasmissioni che discutono l'argomento. Qualcuno ha gia stilato una lista di vocaboli che dovrebbero tornare italiani, altre sono allo studio.

 Che ne pensate?

 

Commenti al Post:
paperino61to
paperino61to il 25/02/15 alle 12:35 via WEB
ciao matota senzaa scomodare gli anziani ci sono pure io in mezzo..inglese nisba , a parte qualche parola...allora dico : siamo in italia ? bene parliamo italiano..poi tralasciamo quando ogni giornalista usa a suo modo il dire in inglese...da farci un film comico x le castronerie.. buon pranzo bacioni
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 25/02/15 alle 13:30 via WEB
Buon pomeriggio carissima:-))) Temo ci sia poco da fare perchè noi siamo esterofili e nel nostro vocabolario ci sono termini che oramai fanno parte del nostro modo di comunicare come ad esempio: test, sexy, weekend, check-in, ok, privacy, shopping, computer, stress, business, copyright, zapping, ok, partner,airbag, mass-media, slogan, robot, topless, thriller, gay, cracker, clown, boss.....
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 25/02/15 alle 15:35 via WEB
Io penso che la lingua italiana si arricchisce di termini inerenti alla globalizzazione della cultura.Ci dovrebbe essere una divulgazione più chiara,con la corrispondente traduzione in italiano,in modo che tutti possono comprendere il significato.Più che i termini stranieri,di vitale importanza, sarebbe portare una maggiore attenzione all'uso corretto della lingua italiana.Buona giornata carissima Giovanna.Patty
 
un_uomonormale
un_uomonormale il 25/02/15 alle 16:55 via WEB
Io per mio faccio fatica a parlare l'italiano, figuriamoci l'invasione di termini inglesi che vorrebbero costringermi ad imparare. Spiacente, ma rifiuto l'invito. Se debbo augurare un buon fine settiamana, dico:"Buon fine settimana, e non lo sterile "Uikente" ahaha!!!!, che talvolta si accorcia in WC. Buon pomeriggio carissima!
 
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