Sentimentalmente

Era una calda sera d'estate...

Seduta sul patio, nel buio cobalto della tarda serata, con un ampio vassoio di frutta sistemato su un basso tavolino accanto a lei,che fumava una sigaretta, avevano parlato della felicità .Lui, all'altro capo del telefono aveva detto: "Perché ci rendiamo conto di esser stati felici solo nel momento in cui la felicità se ne è andata? Forse il rimpianto del passato e la paura del futuro annullano ogni possibilità di riconoscere quei momenti?"  Lei aveva sorriso e rispose con una delle sue frasi , che venivano naturali nei momenti di contemplazione, mentre iniziava a perdersi nel sogno, nel desiderio di averlo vicino:"A volte ascolti la musica, o ammiri il paesaggio, o semplicemente siedi in silenzio con qualcuno," aveva detto, "e ti senti sopraffatto da una sensazione: puoi chiamarla felicità, se vuoi.. La cosa più triste è scoprire in seguito che l’altro non si è neppure reso conto di ciò che provavi … che non ha condiviso affatto la tua felicità perchè non vedeva  le tue emozioni. E questo è quello che ci succede."