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Sentimentalmente

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Testimonianze...nel giorno della memoria!

Post n°2978 pubblicato il 27 Gennaio 2016 da g1b9
 

 Oggi, 27 gennaio giorno della memoria, per non dimenticare  leggiamo  alcune testimonianze dei deportati.

Aldo CARPI, dal libro autobiografico “Diario di Gusen”

«Ricordo che a Mauthausen, mentre scendevamo lungo le scale che portavano al bagno, han fatto scendere con noi un gruppo di muselmann, come noi li avremmo chiamati dopo, che erano gli uomini mummia, i morti vivi; e li han fatti scendere insieme a noi solo per farceli vedere, perché ci facessimo subito un’idea del lager. come a dirci: diventerete così»


Jona OBERSKI, dal libro autobiografico “Anni d’infanzia”

«Allora vidi i morti. Erano fagotti fatti di lenzuola. Da alcuni sporgevano gambe e braccia. Certi corpi erano nudi. Altri avevano ancora i calzoni. Giacevano lì, gettati disordinatamente uno sopra l’altro, per verso e per traverso. Uno stava rovesciato all'indietro in cima la mucchio, la testa gli penzolava giù. Aveva grandi occhi scuri e braccia penzoloni, molto magro. Un altro giaceva con la testa posata su un braccio teso. L’altro braccio non c'era. Sparsi intorno c'erano anche pezzi staccati, braccia, gambe. Cercai di scoprire qual era mio padre. Piegai la testa in tutte le possibili direzioni, di lato, mi misi a testa in giù per poter guardare tutti quei volti che stavano sbiechi o rovesciati. Ma erano tutti terribilmente uguali. E c'era anche troppa poca luce. Proprio davanti a me c'era, in cima al mucchio, un fagotto di lenzuola. Dalla forma si vedeva benissimo che c'era dentro un corpo. Che fosse mio padre? Vicinissimo, davanti a me c'era un corpo sul pavimento, nudo, voltato a pancia in giù. La testa era voltata di lato. Che fosse quello mio padre? La testa rasata l'avevano tutti. No, mio padre non c'era. Doveva essere ancora nella baracca dell'infermeria. E poi lo avrebbero sepolto»

Mimma PAULESU QUERCIOLI, da “L’erba non cresceva ad Auschwitz”

«La mamma le diceva: Arili, i bambini devono dormire. Hanno bisogno di sognare per crescere forti e tranquilli. lo non voglio sognare, se chiudo gli occhi vedo i tedeschi coi grandi stivali che vogliono farmi del  male. E poi ci sono gli urli e questi rumori terribili»

«Un’altra volta all’appello le tennero in piedi tutta una mattina perché mancavano due prigioniere e i conti non quadravano. Si trattava di due ebree triestine che erano andate al gabinetto; la madre era molto anziana e la figlia l’aveva accompagnata. Nonostante piovesse a dirotto, fecero mettere tutte in ginocchio con le braccia alzate e così le tennero per delle ore. Finalmente trovarono le due ebree. Le portarono sul piazzale e, davanti a tutte, iniziarono il pestaggio coi calci fino a che la vecchia mori. La figlia fu portata via con lei e certamente finì al camino»

«Un giorno che come sempre erano schierate per l'appello alcuni nazisti arrivarono con un sacco dentro il quale avevano chiuso un neonato, lo gettarono in alto e spararono come se facessero il tiro al piccione. Arianna restò impietrita, non osò parlare con i suoi compagni, ma pensò: questi non sono uomini, sono mostri»

Elie WIESEL, da “La notte”

«Le tre vittime montarono insieme sugli sgabelli. I tre colli furono infilati nei cappi allo stesso momento. Ad un segno del comandante del campo, i tre sgabelli rotolarono… Cominciò la marcia dinanzi alle forche. I due grandi non vivevano più. Le lingue cianotiche penzolavano gonfie. Ma la terza corda si muoveva ancora; così leggero, il ragazzo era ancora vivo… Stette là per più di mezz’ora, lottando tra la vita e la morte, morendo d’una lenta agonia sotto i nostri occhi. E lo dovemmo guardare bene in faccia. Era ancora vivo quando io passai. La lingua ancora rossa, gli occhi non ancora vitrei. Dietro di me, udii lo stesso di prima domandare: “Dov’è Dio adesso?” E udii una voce dentro di me rispondergli: “Dov’è? Eccolo lì - appeso a quella forca… »

Commenti al Post:
gabbiano642014
gabbiano642014 il 27/01/16 alle 12:05 via WEB
Buongiorno...Le testimonianze sono la voce di molti superstiti,la follia umana che ha annientato nel buio dello sterminio sei milioni di ebrei.
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 27/01/16 alle 12:06 via WEB
Buon pomeriggio Giovanna!Patty
 
monellaccio19
monellaccio19 il 27/01/16 alle 12:21 via WEB
Sono sincero. E' proprio azzeccata la denominazione "Giorno della Memoria", se non ci fosse nessuno ci penserebbe, quindi è necessario ricordarlo. Ma ogni anno, quando si ricorda il 27 gennaio per richiamare le nostre sensibilità e coscienze al ricordo di quel ferale periodo storico incancellabile, io mi deprimo, mi intristisco. Poi capisco che è giusto che sia così, altrimenti non servirebbe a niente e a nessuno. Vale l'imperituro ricordo per non cadere mai più in simili misfatti drammatici e tragici. La storia insegna, ma non a tutti! Buon giorno Giovanna.
 
allofme00
allofme00 il 27/01/16 alle 15:36 via WEB
Credo che questo giorno sia soltanto per chi oggi è ancora in vita e che lo ha vissuto personalmente. Tutti gli altri; noi compresi, possiamo solamente manifestare il nostro sdegno e la nostra momentanea solidarietà. Per i primi, è difficile cancellare dalla mente quel 27 Gennaio 1945, per i secondi è una pagina triste della storia. Passato questo giorno, si volta pagina! Mi dispiace, ma la penso in questo modo! Buona giornata Giovanna!
 
meionoi
meionoi il 27/01/16 alle 18:24 via WEB
Dopo aver letto " se questo è un uomo " di Primo Levi, la mia vita non è stata più la stessa. La crudeltà degli uomini va oltre ogni immaginazione. E' uno strazio senza fine. Buona serata Cara TVB.
 
coluci
coluci il 27/01/16 alle 19:23 via WEB
Prendere coscienza anche per un giorno del male e delle immense sofferenze da esso causate può essere l'inizio di un percorso di vita più umanitario verso la comprensione e la pace. Un caro saluto di stima. Luciano
 
amore_nelcuore1
amore_nelcuore1 il 27/01/16 alle 20:17 via WEB
Tu splendi sopra tutti gli spendori del mio pensiero, tu m'illumini di una luce che è quasi per me insostenibile.(Gabriele D'Annunzio).una meravoigliosa e dolce serata Cara Giovanna.. che sia piena di tenerezze e d'amore nel cuore un caro saluto con affetto..Nunzio.. ..Clicca..Buona Notte
 
mariateresa.savino
mariateresa.savino il 27/01/16 alle 21:22 via WEB
Letture molto toccanti che stringono il cuore in una morsa."Per non dimenticare!" Ma non basta: gli uomini continuano a comportarsi peggio delle bestie... Un saluto.
 
donadam68
donadam68 il 28/01/16 alle 12:57 via WEB
"L'Olocausto è la pagina del libro dell'Umanità da cui non dovremmo mai togliere il segnalibro della Memoria" *Primo Levi*
 
gatta_433
gatta_433 il 28/01/16 alle 18:43 via WEB
con un sorriso dal cuore e un abbraccio di sole,eccomi arrivata alla fine di questa giornata per augurarti una.. ,clikkami..con affetto e simpatia..ti lascio la firma mia e volo via..Agnese..smacketeeeee
 
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