Sentimentalmente

Da quando sei in me...

Arrivai di corsa quella mattina, era più presto del solito,c'era in me la sensazione che tu mi aspettasi da tanto.  Tu mi chiamavi con insistenza, ma quell'orribile dottoressa mi bloccò, doveva finire la sua opera devastante. Poi se ne andò e con lei sparì il suo seguito di mastini. Fu un abbraccio infinito, tu parlavi , eri agitato, mi mostravi il comodino, dal quale erano sparite tutte le tue cose, cellulare e il denaro.  Ti avevano impedito di chiamarmi nella notte, non scorderò mai quelle parole.E iniziò così quel nostro ultimo giorno insieme, tu mi facesti chiamare i tuoi figli e tuo fratello, parlasti a tutti noi e  poi singolarmente.Avevi deciso di affrontare l'ultima gara  della tua vita, scegliere di combattere ancora o andare là dove  ti aspettavano e temevi di andare , allora  avresti corso gli ultimi 100 metri.  Non sembrava che tu stessi male, congedasti tutti e rimanemmo soli.  Da allora ogni minuto fu un" ti ricordi", le nostre mani strette in una morsa dalla  tua forza, i  nostri occhi un continuo sguardo, il tuo ansimare ci impediva di baciarci, ma la mia bocca ti ha ricoperto di baci e poi sopraggiunse la stanchezza, in breve tempo ti sfiancò e  mi  dicesti  che il sonno ti stava vincendo, che  avevi paura di andare , mi stringesti le mani ancora di più." Se vengo con te, dormirai tranquillo? Non ti lascerò mai,lo sai, dormi se vuoi, io sono con te..." Il suo sorriso fu il più bello  di tutta la vita, i suoi occhi si fissarono nei miei finchè mi accorsi che  mi penetrarono e se ne andarono oltre... per sempre mentre la sua giugulare rallentò il ritmo fino a fermarsi... allora sei stato solo mio per almeno mezz'ora ..poi suonai il campanello. Sono passati due anni da quel giorno, e questo film scorre nella mia mente ogni giorno della mia vita, scorre davanti ai miei occhi appannando la realtà , che da allora per me esiste  come un mondo che non mi appartiene più , nel quale non c'è nulla per me, se non attimi di illusioni.

Ho trovato tra le poesie di Emily Dickinson le parole che riflettono l'atmosfera che  vivo da quando  mi hai lasciato amore mio.

Dopo un grande dolore
 viene un sentimento formale-
 i nervi, siedono cerimoniosi come tombe-
 il cuore irrigidito si chiede
 se proprio lui ha sopportato,
 e se fu ieri, o secoli fa.
 I piedi-meccanici-
 vagano su una strada legnosa
 se di terra o di aria o niente-
 ormai indifferenti.
 Appagamento di quarzo, come pietra.
 Questa è l’ora di piombo-
 ricordata da chi sopravvive,
 come gli assiderati ricordano la neve:
 prima il gelo, poi lo stupore -
 poi l’abbandono.