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Sentimentalmente

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Parigi...oh cara...

Post n°3701 pubblicato il 06 Ottobre 2017 da g1b9
 

 

Ho visto Parigi parecchie volte , ogni volta era una scoperta nuova,qualche angolo  della città che ancora non conoscevo,come la vecchia  Parigi di place des Vosges, coi suoi antichi palazzi sopra quello splendido quadrato di bassi portici, le luci fioche dei negozietti di antichità e i severi ristoranti pieni di velluti e di cibi raffinati. Ricordo giornate intere al Bois , oppure a Montmartre  a curiosare tra pittori e pitture ,e poi scendere di corsa la ripida scaletta e ritrovarsi a Montparnasse.La mia ultima visita è stata breve, ho passeggiato  nei faubourgs e  al centro Pompidou sono tornata a vedere i miei dipinti preferiti. E mi sono portata via il ricordo di  quella Parigi , che non c'è più, ma che vivrà per sempre nella pittura di allora.

 

          Gustave Caillebotte_Tetti innevati di Parigi

              Gustave Caillebotte_Vie di Parigi

 

                    Gustave Caillebotte_ A passeggio per via.

Parigi, dopo le trasformazioni di Haussmann all'urbanistica, si apre , assume un aspetto più elegante, da spazio a tutto e a tutti. Anche la borghesia si mette in mostra nelle vie della città,come si nota in questo dipinto di Gustave Caillebotte.

 

 Il progresso di Monet

     Monet_Gare Saint Lazare-Paris

Monet è spesso molto interessato alla rivoluzione industriale e alla modernità nella città.  La protagonista dell’opera è la struttura metallica vetrata della stazione, tutto il resto,case comprese, sbiadisce sotto il vapore della locomotiva.

 

La solitudine di Vincent Van Gogh.

                   Van Gogh_ Boulevard Saint Clichy-Paris

 Si sa quale stato d'animo accompagnasse  questo pittore, che filtra spesso i suoi quadri attraverso la solitudine  in cui si sentiva vivere. Qui i boulevards parigini sempre animati dal passaggio di gente, sono solo vuoto e smarrimento.

 

Le ballerine di Edgar Degas

                Edgar Degas_ Rehersal on stage- Paris

Un’altra realtà importante di Parigi è il teatro dell'Opéra così come le ballerine che vi lavoravano ma che, per mantenersi, erano costrette a lavorare anche nei bordelli.
 Edgar Degas, un grande appassionato di danzatrici ci regala magnifici dipinti di queste ragazze e della loro vita difficile.

 

Lo svago per Georges Seurat

              George Seurat_Dimanche sur la grande Jatte-

La Nuova Parigi non distingue più  le classi sociali; apre i suoi meravigliosi parchi a tutti affinchè ognuno possa trovare il suo angolo si svago.
Così, in questo dipinto , il divertimento domenicale alla Grande Jatte, sulla riva della Senna, non solo per i ceti elevati.

 

Il mondo segreto di Henri de Toulouse Lautrec.

                 Henry de Toulouse Lautrec_ le Moulin Rouge- Paris

E dopo il balletto, un altro  genere di danza e di svago.  La Parigi di questi anni è anche il Moulin Rouge e le notti scatenate nelle case di piacere..  Toulouse Lautrec è certamente la figura che ha vissuto abitualmente questi ambienti e  ne ha colto l’atmosfera come nessun altro.

 

Pablo Picasso

             Pablo Picasso_ Le Moulin Rouge-Paris

 Anche Picasso ha vissuto questa Parigi notturna , folle e spregiudicata, anche se in anni di maggior sfoggio di eleganza , come si vede dagli abiti ,ma sicuramente meno felici .

Amo Parigi come l'amava Charles Baudelaire

 

Col cuore lieto salii sulla montagna a contemplare
Laggiù la grande città: ospedale
Purgatorio
Inferno galera e lupanare,
Tutta come fiore fiorisce quell’enormità,
Patrono del mio dolore tu Satana lo sai
Che non per spargere vane lacrime salii là;

Ma qual vecchio gaudente di vecchia amante
Dell’enorme puttana mi volevo inebriare
Del suo sempre vivificante fascino infernale.

Sia che tu ancora dorma tra le coltri del mattino
Buia arrochita pesante o che ti pavoneggi
In veli serali profilati d’oro fino

Io t’amo capitale infame!
Banditi e cortigiane voi spesso ci offrite
Piaceri incompresi dalle plebi profane

Tranquillo come un saggio e dolce come un maledetto, ho detto:
Ti amo mia bellissima o mia delizia umana…
Quante volte…
I tuoi vizi senza desiderio e i tuoi amori senza anima,

Il tuo gusto dell’infinito
Che ovunque anche nel male si proclama…

 

Commenti al Post:
monellaccio19
monellaccio19 il 06/10/17 alle 17:57 via WEB
Correva l'anno 1973 quando io e il mio 51% abbiamo visto Parigi: una ragazzata con gli amici di sempre. Un'avventura che ci coinvolse e che ci fece promettere di tornarci. Noi non siamo mai più tornati per una serie di impegni, mentre loro sì è più volte anche. Non abbiamo visto "niente" in dieci giorni, la solita menata che riguarda le grandi belle città da visitare: troppo grandi per vedere tutto ciò che meritasse essere visto. Conservo un quadro e un ritratto di mia moglie eseguito da uno dei tanti "imbratta tele" di Montmartre. Era un giovane giapponese che fece ritratti a tutti noi: ci "giapponesizzò" a dovere. Il qunadro invece lo adoro, mi piacque e ne comprammo tre: stesso soggetto per tutti, ma non erano uguali come dipinti. Tu mi ci hai rituffato infondendomi tanti ricordi e tanta malinconia. Ciao Giovanna, buona serata.
 
das.silvia
das.silvia il 06/10/17 alle 18:03 via WEB
Preziosi ricordi d'un'indimenticabile città, ripercorsa lentamente col cuore. Buon fine settimana e un grosso bacio, Giò, silvia
 
licsi35pe
licsi35pe il 07/10/17 alle 11:35 via WEB
Non sono mai stata a Parigi: mi è stata raccontata da persone a me vicine, ne ho sentito parlare sempre con un entusiasmo vivace. Oggi, attraverso il tuo magnifico post, me la gusto un po'. Entro ed esco...da un quadro all'altro e ne faccio, almeno in piccola parte, lieta conoscenza. Ogni pittore, grande nell'esprimree la sua parte e il suo tempo, me la fa visitare da vicino...posso anch'io dire e non solo per "sentito"....Meravigliosa Parigi!!. La poesia di C.Baudelaire chiude la mia visita in bellezza. Grazie, cara Giovanna e lieto weekend. Un abbraccione...licia
 
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