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Sentimentalmente

Tutto ció che mi dá emozioni....

 
 

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A Natale puoi...ma"più migliore", Ministra...no.

Post n°3768 pubblicato il 22 Dicembre 2017 da g1b9
 

 

Come tanti scolaretti,i cittadini italiani sono sempre rimbrottati per cattiva condotta in ogni ambito della vita civile.Come gli scolaretti rispondono agli insegnanti, che dovrebbero istruirli, allo stesso modo i cittadini rispondono alle istituzioni e sono queste , che dovrebbero essere al di sopra di ogni errore, dovrebbero essere il modello perfetto o quasi, a cui guardare per imparare ad essere  bravi cittadini. E invece dal pulpito governativo ci arriva ogni genere di messaggio negativo. La cosa più assurda è che non sappiano nemmeno esprimersi correttamente.
In questo articolo di   Mattia Feltri troverete alcune perle da collezione.


I più migliorissimi


Secondo voi al ministro dell’Istruzione può scappare un «più migliori?». Certo che sì, se il ministro è Valeria Fedeli, donna così ben educata, così simpatica, ma un po’ deboluccia sui fondamentali. Da traccie anziché tracce, a Vittorio Emanuele III che incontra Napoleone anche se hanno cento anni esatti di differenza, al «sarebbe opportuno che non si fermasse ma prosegua» di pochi giorni fa. È stato un 2017 complicato per tutti, anche per lei. E poi viviamo tempi in cui la forma è roba da professorini scemi, conta la sostanza, conta farsi capire. Breve elenco di cose scorrette ma decisamente sostanziose dette o scritte negli ultimi anni dai nostri rappresentanti: se voglio dirle qualcosa la telefono; mi facci finire; lo smonto di tutto l’anfiteatro costerà; sarò breve e circonciso; l’onorevole Ciancio da questo pulpito è stata quasi dilapidata; vadano avanti, concorrino al clima di pacificazione; chiesimo (passato remoto di chiedere); il migrante è un gerundio; i kazakistani; se c’è rischio che massime istituzioni dello Stato venissero spiate; vorrei che ne parliamo; menomenarne la personalità; che tutto cambi perché nulla cambia; effetti psicotroci; se ci troveressimo; a me hanno imparato; lei non mi interrompi; le banche scrivino; il totale soddisfamento; i cittadini hanno uscito il portafoglio; io non ho nulla da cui scusarsi; senza n’è sentire n’è verificare; le chiedo se potrebbe controllare; la donna viene sparata; dirimuto; favoriggerato. 

Evvài, che siamo i più migliorissimi.

 

Commenti al Post:
gabbiano642014
gabbiano642014 il 22/12/17 alle 14:38 via WEB
Avevo letto l'articolo apparso sulla svista della Ministra Valeria Fedeli.Non solo a Natale..Può accadere di sbagliare,l'esistere in assoluto appartiene a Dio solo.Sai perchè ti riporto questa mia considerazione,mi è accaduto la scorsa settimana.In un dialogo un anomalia nella scelta dell'articolo..
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 22/12/17 alle 14:40 via WEB
Ma...Alexander Pope scrisse."Errare è umano, perdonare è divino".Perdonatemi della svista..Buon mondo di auguri cara Giovanna!
 
monellaccio19
monellaccio19 il 22/12/17 alle 17:11 via WEB
Si arrangi lei, la signora Valeria Fedeli, io vorrei mandare a quel paese i suoi correttori. Fedeli, con la quale non ho dimestichezze private, mi sembra una donna in gamba: la ascoltai in occasioni drammatiche come certi disastri nei capannoni di Prato, la lessi a proposito della storia delle donne nelle istituzioni repubblicane. Molto in gamba. Non saprei dire di lei come ministro perché non ne so. Fedeli ha detto “sempre più migliori”, eccitando un universale scandalo. In molti hanno commentato: ecco che cosa succede a mettere a capo dell’istruzione pubblica una donna non laureata. Questi commentatori evidentemente sottintendono che chi abbia un diploma da maestra di scuola materna e uno da assistente sociale non debba sapere che non si dice più migliore. Altri commentano: ecco che cosa succede a mettere a capo eccetera una sindacalista della Cgil. Come se i sindacalisti della Cgil non sapessero che non si dice più migliore, salvi i casi magnanimi in cui le / i sindacalisti della Cgil siano lavoratrici o lavoratori intelligenti e capaci che parlino una lingua, non so, a Pozzuoli, che dica efficacemente che una clausola contrattuale è “cchiù meglio assaie” di un’altra. Ora dunque Valeria Fedeli in un discorso scritto e intervallato da considerazioni improvvisate, ha letto: “… perché offrono percorsi di assistenza sempre più migliori a studenti e studentesse”. Io, che non sono maramaldo, immagino due circostanze che spieghino l’errore madornale di Fedeli, della quale do per scontato che sappia che non si dice più migliore. (Si dice bensì meno peggio, contraddizione apparente alla quale esorto gli italiani, specialmente alla vigilia di elezioni orribili).Una possibilità è che quel “sempre più” sia un maldestro inciso, tra due virgole, maldestro per la posizione nel periodo che induce la lettrice a pronunciare il più vicino al migliore. Un’altra possibilità è che la mescolanza di letto e parlato abbia tradito la lettrice-parlatrice che avrebbe detto “sempre più adeguati”, o “sempre più ricchi”, o sempre più qualunque altro aggettivo di grado positivo, e si sia trovata poi a completare il suo “sempre più” con il malcapitato “migliori”. Ritenete cavillosa, gratuita, pretestuosa questa interpretazione? Ah, be’, fatti vostri: io leggo e ascolto sui giornali, alla radio, in televisione, tanti strafalcioni grotteschi e destinati a far razza, commessi prodigalmente dai censori di errori altrui, che mi torna in mente un vecchio venditore di semini dolcetti e corbezzoli agli scolari di un secolo fa, di cui mi fu raccontato, uomo risentito ed esacerbato, cui un gran vento un giorno fece volar via dal banchetto i cartoccini con le sue merci e lui le inseguiva invece che per raccoglierle per calpestarle furiosamente esclamando: “Bene! Così mi inasprisco!”. Così io leggo i giornali, non di rado anche dei libri, e ascolto la radio e guardo la televisione: così mi inasprisco. Ma voi che mi leggete (ce n’è almeno uno o una che mi legge, vedo dal sito, perché clicca Mi piace, e non sono io, vada a lei o a lui il mio saluto) e non fate errori, mai, e siete magari inflessibili con la signora Fedeli e la sua laurea mancata e graziosamente vantata, prima di prendere alla leggera la mia interpretazione del “sempre più migliori”, eseguite le seguenti due operazioni. A: cercate su Google, Treccani, sinonimi, “Vieppiù”; troverete “ancor più, sempre più”. Bene, ora, B: cercate su Google fra virgolette, che ve lo dia testuale, “vieppiù migliori”. Troverete una quantità di ricorrenze, a firma di autori letterari o scientifici affidabili assai. Come mai? Perché in Vieppiù, formato da via e più, il più è chiaramente riferito al via e non al migliori: analogamente al più riferito al sempre e non al migliori della signora ministro, che però il sempre e il più distanziati e la lettura di parole probabilmente scritte da altri hanno indotto a pronunciare con il più vicino al migliori, e voce dal sen fuggita più richiamar non vale. A proposito, pedanteria per pedanteria, cercate finalmente su Google “più meglio”, e troverete un bravo professore che avverte: “Quanto al popolarissimo ‘più meglio’, non manca un es. di Fogazzaro (1881): ‘Potevano metterci nome l’Alpe del diavolo ch’era più meglio’, e uno del ’500 di F. Belo (1529): ‘E lo mio è più meglio’”. Concludo con una citazione di Arbasino 2010, che aveva anticipato e scavalcato il probblema (non toglietemi le due b, siate gentili, è Natale): “Sarà un segno dei tempi, la diffusione crescente del ‘più deteriore’? A scuola ci si insegnava che è un comparativo, come ‘peggiore’; e dunque anche ‘più peggiore’ è uno sbaglio di grammatica. Ma per dare un filo di speranza agli italiani, non si potrebbe tentare qualche ‘più migliore’?”. Ecco: tentammo. Dal quotidiano "Il Foglio". Ciao Giovanna, così tanto per aprire strade diverse.
 
aldogiorno
aldogiorno il 22/12/17 alle 17:20 via WEB
CIAO GIOVANNA. COMPLIMENTI PER IL POST. UNA MAGICA SERATA ED UN CARO ABBRACCIO, ALDO. AUGURI PER LE FESTE NATALIZIE UN FELICE ANNO NUOVO A TE ED AI TUOI CARI, UN CARO ABBRACCIO, ALDO.
 
neopensionata
neopensionata il 23/12/17 alle 08:09 via WEB
Buongiorno Giovanna
Lode a te Signore che ci doni il nuovo giorno.
Rendici docili alla tua volontà .
La tua venuta è vicina, porta gioia e serenità,a tutti.
Buon sabato nell'attesa del Santo Natale.
Pace e Bene
 
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