Sentimentalmente

Un Caravaggio , che non avevo mai visto.

Mi è capitato tra le mani un catalogo di una mostra di Caravaggio passata tempo fa a Milano. Ho scoperto un quadro che non conoscevo, infatti sta a Detroit, il cui museo non ho mai visitato. Rappresenta le amiche di Gesù Marta e Maria. Si  vede  Marta istruire   Maria,usa le mani come se elencasse qualcosa alla sorella sognatrice,Caravaggio la dipinge in ombra mentre fa risaltare Maria di luce.Maria, in una posizione quasi regale, è vestita con la massima eleganza rispetto alla sobrietà della sorella. Davanti una piccola natura morta, di grande semplicità, che identifica due oggetti simbolo del suo stile di vita: una vasetto di cipria con la spugnetta e un pettine in avorio. Ha una vistosa scollatura, che mette in mostra tutta la sua bellezza e prorompenza fisica. Maria appare distratta e sembra che Marta stia parlando ad una che non vuol sentire. Invece Caravaggio con un colpo di genio ci vuol far capire un’altra cosa: che lei non ascolta per il semplice fatto che già sa. Già non è più quella che Marta crede sia. In mano infatti tiene un fiore d’arancio, simbolo matrimoniale: in questo caso simbolo della sua avvenuta unione con Cristo. Caravaggio non ricorre a nessun effetto speciale, né ha bisogno di snaturare Maria rispetto a quello che è ed è sempre stata. Semplicemente accende lo sfondo, dove la preparazione del quadro, dal verde della parte di sinistra, slitta in un rosso imprevisto. È un’accensione d’amore, che va ad aggiungersi alla luce intensa, piena, luminosa, quasi da set cinematografico che mette in grande rilievo Maria rispetto all’ombra faticosa in cui si muove Marta.   Tutto sembra dire senza parole che Marta, ogni qual volta incontra Gesù si preoccupa del suo benessere fisico , mentre Maria si perde nelle sue parole, nella sua voce , nello sguardo amorevole di  Lui ricambiandolo di amorose tenerezze, conquistata dalla sua luce, e il fiore d'arancio  simboleggia questa unione.