Sentimentalmente

Durer e il Rinascimento, tra Germania ed Italia.

Albrecht Dürer, particolare da I quattro
cavalieri dell'Apocalisse, quarta delle 15 xilografie dell'Apocalypsis cum figuris (1498).



"Dürer e il Rinascimento, tra Germania e Italia"


 Sta per concludersi
a Milano,Palazzo Reale, la mostra di Dürer e il Rinascimento europeo, rapportato in particolare cogli artisti del Nord Italia, che pare non aver avuto il seguito di visitatori, come avvenne per altre mostre, vedi Caravaggio oppure Van Gogh. In effetti non sono molti gli italiani che conoscono questo artista, specialmente nella sua qualità di pittore. Albrecht Dürer realizzò il primo autoritratto della storia dell'arte, a 13 anni , cui ne seguirono molti altri, fra cui il famoso "Autoritratto con pelliccia."Fu il primo a dipingere le  vedute, i primi paesaggi autonomi, non semplicemente come riempitivi di sfondi. Fu autore del primo nudo dell'arte tedesca. Il suo" Leprotto "e la sua "Zolla di terra", oggi a Vienna, sono ritenuti da molti i più begli acquerelli mai  usciti da mano  di artista. In un altro acquerello, "Mulini su un fiume", conservato a Parigi, ottenne effetti cromatici che anticipano  di quattro secoli gli impressionisti. Soprattutto,con lui  l'arte incisoria raggiunse vette  molto alte ,realizzando il primo libro pensato, illustrato, stampato ed edito da un artista occidentale. Per primo realizzò opere senza che gli fossero state commissionate. Fu anche il primo artista a registrare il proprio marchio di fabbrica, ottenendo dall'imperatore Massimiliano di poter utilizzare come un copyright l'elegante monogramma con le due iniziali che siglavano le sue opere: la D di Dürer inscritta nella A di Albrecht. Fu il primo degli artisti moderni.