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Un blog creato da g1b9 il 10/01/2009

Sentimentalmente

Tutto ció che mi dá emozioni....

 
 

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   Nel mio blog utilizzo  immagini trovate sul Web. Alcune siuramente hanno il copyright;  qui sono usate con scopo culturale , divulgativo  e critico, tuttavia toglierò immediatamente l'immagine, qualora questo uso dispiacesse agli autori.

 

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Messaggi di Ottobre 2018

Ikebana...arte e filosofia.

Post n°4068 pubblicato il 22 Ottobre 2018 da g1b9
 


Ikebana  è un termine giapponese per indicare l'arte zen della disposizione dei fiori.
La caratteristica principale dell'ikebana giapponese è che il fine della composizione floreale non è solo un fattore estetico.
Differentemente dalle abitudini comuni, in cui si fa o si compra un mazzo di fiori mirando a farlo abbondante e dai bei colori, il più piacente possibile , l'ikebana è un'arte che va oltre e che parte proprio dal processo di creazione della composizione come momento di ricerca ed espressione di se stessi nell'"opera" che si sta realizzando.

Le origini dell'ikebana si fanno risalire al VI-VII secolo d.C quando dalla Cina il buddismo comincia a diffondersi anche in Giappone.
Inizialmente si trattava semplicemente di offerte floreali votive.
La prima scuola in assoluto fu fondata dal monaco buddista Ikenobo Senkei nel quindicesimo secolo, e corrisponde a quello che oggi viene chiamato stile Rikka Shofutai, uno stile molto rigido e formale ricco di simbolismi, oggi poco praticato.
Oggi esistono in Giappone circa 3.000 scuole di Ikebana, e molte altre migliaia sono sparse per il mondo.









 Nella creazione di un Ikebana non si usano solo fiori, ma qualsiasi elemento della natura, rametti, rami anche essiccati, bacche, fili d'erba, cortecce ed anche sassi, un condensato di piccolo universo col quale creare una danza spirituale che metta in sintonia il creatore dell'opera e la persona che  lo riceverà. Per questi motivi è considerato un simbolo della filosofia Zen.
 

 

 

 
 
 

Carlo Carrà a Milano, a Palazzo Reale.

Post n°4067 pubblicato il 21 Ottobre 2018 da g1b9
 

 

Dal 4 ottobre al 3 febbraio 2019 a Milano è possibile visitare una grande mostra dedicata a Carlo Carrà (1881-1966), uno dei più grandi maestri del Novecento, protagonista dell’arte italiana e della pittura moderna europea,a trent’anni dall’ultima rassegna a lui dedicata dal Comune di Milano (1987) .Obiettivo della nuova esposizione è ricostruire l’intero percorso artistico di Carlo Carrà attraverso le sue opere più significative, dalle iniziali prove divisioniste, ai grandi capolavori che ne fanno uno dei maggiori esponenti e battistrada del futurismo e della metafisica, ai dipinti ascrivibili ai cosiddetti valori plastici, ai paesaggi e alle nature morte che attestano il suo ritorno alla realtà a partire dagli anni Venti, con una scelta tematica che lo vide attivo sino alla fine dei suoi anni, non senza trascurare le grandi composizioni di figura, soprattutto degli anni Trenta, il decennio a cui risalgono anche gli affreschi per il Palazzo di Giustizia di Milano, documentati in mostra dai grandi cartoni preparatori.Infine la mostra non intende proporre solo la produzione artistica di Carrà, ma anche i tratti e i momenti più significativi di quella che lui stesso definisce una vita appassionata. È pertanto corredata da documenti, fotografie, lettere e numerosi filmati che testimoniano l’intensa vita di Carlo Carrà; ne derivano 7 sezioni, ciascuna espressione di uno specifico periodo della vita e dello stile del grande maestro: Tra Divisionismo e Futurismo; Primitivismo; Metafisica; Ritorno alla natura; Centralità della figura; Gli ultimi anni; Ritratti
 In tal modo, il percorso espositivo scandisce le tappe di una vita interamente dedicata alla pittura:

" La mia pittura è fatta di elementi variabili e di elementi costanti. Fra gli elementi variabili si possono includere quelli che riguardano i princìpi teorici e le idee estetiche. Fra gli elementi costanti si pongono quelli che riguardano la costruzione del quadro. Per me, anzi, non si può parlare di espressione di sentimenti pittorici senza tener calcolo soprattutto di questi elementi architettonici che subordinano a sé tutti i valori figurativi di forma e di colore. A questi principi deve unirsi quello di spazialità, il quale non è da confondersi col prospettivismo; poiché il valore di spazialità non ha mai origini per così dire visive. Questo concetto nella mia pittura è espressione fondamentale ."(Carlo Carrà, 1962).


CLICCA  L'IMMAGINE PER VEDER ALCUNE OPERE

 

 
 
 

Eleganza prêt-à-porter...

Post n°4066 pubblicato il 20 Ottobre 2018 da g1b9
 

 

 L'eleganza non è ostentazione, sfarzo, esibizione. L'eleganza è silenzio, semplicità, discrezione. L'eleganza non fa rumore, si nota nella presenza di rispetto, di buon senso, savoir faire. L'eleganza è educazione.




 

 
 
 

Una chicca d'altri tempi.

Post n°4065 pubblicato il 19 Ottobre 2018 da g1b9
 


 

Contenitore di aghi  (Germania. circa 1820)


Piccolo contenitore di aghi  a  forma di libello, con una copertina  in cartoncino sulla quale sono dipinte due dame mentre regalano denaro ad una ragazza, forse una loro assistita; sullo sfondo due gentiluomini che passeggiano. Sul retro della copertina una favola medievale.

 

Needle Case (Germany), ca. 1820 (CH 18417913-2)

. L'interno contiene quattro pagine di taffeta, foderate di lana, egregiamente ricamate con abiti femminili ed uniformi da ufficiale. Su queste pagine si conservavano i molti tipi di aghi, necessari ad una esperta ricamatrice, come lo erano le signore di un tempo, per i suoi preziosi lavori  ,poichè ogni filo,  secondo il materiale e il calibro necessita del suo ago.


Cooper Hewitt, Smithsonian Design Museum.

 

 
 
 

Il senso del mistero...

Post n°4064 pubblicato il 18 Ottobre 2018 da g1b9
 


Si considera la cosa non spiegata e oscura più importante di quella spiegata e chiara.
 Friedrich Nietzsche

L'ignoto è sempre molto più inquietante della realtà.
 Sally Field

Ciò che temi o detesti è ciò che ancora non conosci, non hai scoperto, e di cui ancora non ti sei accorto: e non è negli altri, ma in te; è un'area buia che tu proietti da dentro.
 Igor Sibaldi

La mente ama l'ignoto. Ama le immagini il cui significato è sconosciuto, poiché il significato della mente stessa è sconosciuto.
 René Magritte

La risposta giusta non la sapremo mai e proprio qui in questo mistero sta tutto il suo fascino, tante saranno le risposte degli uomini.
 Carlo Rubbia

Il mistero non esiste che nelle cose precise.
 Jean Cocteau

Privare la magia del suo mistero sarebbe assurdo come togliere il suono alla musica.
Orson Welles

L'arte mette paura perché richiede costantemente di abbandonare la propria zona di comfort per avventurarsi incontro all'ignoto, ossia verso un luogo oscuro in cui ci si può perdere (ma dove si può anche vincere).
 Seth Godin

Quando non si crede più ai misteri, si è morti.
 Albert Einstein

 

Non nuocerebbe al mistero svelarne una piccola parte. Perché la verità è molto più grandiosa di quanto qualunque grande mente del passato abbia potuto immaginare. Perché oggi non ne parlano più nemmeno i poeti? Infatti  ogni essere umano ha la capacità di creare quella distanza, che pare una stella lontana, che poi, altro non è che il mistero della propria identità...

 
 
 
 
 

RELATHIONSHIP

Don't let someone become a priority in your life , when you are an  optional in their life... Relationships work best when they are balanced.

 

 

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