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Un blog creato da g1b9 il 10/01/2009

Sentimentalmente

Tutto ció che mi dá emozioni....

 
 

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   Nel mio blog utilizzo  immagini trovate sul Web. Alcune siuramente hanno il copyright;  qui sono usate con scopo culturale , divulgativo  e critico, tuttavia toglierò immediatamente l'immagine, qualora questo uso dispiacesse agli autori.

 

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Messaggi di Maggio 2021

Dentro e fuori dal letto. Le “larghe intese” servono (anche) in Amore...

Post n°4974 pubblicato il 31 Maggio 2021 da g1b9
 

 

Propongo ai relatori, agli ascoltatori, agli amanti attivi, passivi e occasionali di sottoscrivere il seguente documento amoroso. Quarantaquattro serie, semiserie e paradossali per cercare Larghe Intese in Amore.

1 Amare è prendersi gioco della vita, della morte e dell’immortalità.

2 L’Amore è l’unione di paradiso e inferno. Vivi le pene dell’inferno come se fossero i frutti del paradiso, e viceversa. Gli estremi si toccano, e provano orgasmo.

3 L’amore è un’eccellente patologia che produce deliziosa sofferenza. La sua fase acuta coincide con l’invasamento, si è posseduti da qualcuno o qualcosa di cui non si dispone ma per cui si è disposti a tutto.

4 L’amore produce allucinazione perché altera la realtà, le sue dimensioni e i rapporti umani e induce al delirio, cioè a uscire dai confini e dalle regole.

5 La più forte alterazione che produce è far entrare l’Universale nel Particolare, il Mondo in una Persona, il Cosmo in una Bocca, il Cielo in una Casa.

6 Il carisma dell’Amore è l’Unicità. Tu solo, unico esemplare irripetibile, non commutabile, non sostituibile. Tu sei dio ma io devo essere il solo a goderlo.

7 L’amore vive e muore della sua irriproducibilità. Perciò in amore si può essere artisti, artigiani e oggetti d’arte, ma non si può amare in modo industriale.

8 L’unico amore che può farsi plurale è l’amore famigliare o amicale, perché si tratta d’amore separato da eros. L’affetto è il fratello eunuco dell’amore.

9 Chi dice di non aver mai amato una volta nella vita è uno sbadato, uno smemorato o un bugiardo. O semplicemente è in lista d’attesa.

10 Le tragedie dell’Amore, le violenze e le follie, le persecuzioni e le gelosie, sono il decorso naturale dell’Amore. È quella la sua norma, che per fortuna in tanti trasgrediscono. L’amore in purezza sarebbe catastrofe pura.

11 Per vivere senza conseguenze dannose l’Amore, è necessario dotarsi di contraccettivi, piccole pillole immateriali che consentono d’interrompere il flusso amoroso e avere lampi di lucidità, tregue di apatia. Si salva solo l’Amore interruptus. O preservato dal condom del disincanto.

12 L’Amore è come un sasso nello stagno della vita, si allarga per cerchi concentrici ma sempre partendo dal più vicino, mai dal più lontano. Per questo l’amore non può essere commutato in filantropia universale.

13 L’Amore è essere egoisti con l’Io di un altro.

14 L’Amore parte dalla testa, mai dal corpo. Ma la testa parte con lui.

15 L’Amore è un fanciullo perenne che sospende il tempo e danza nello spazio.

16 L’Amore è ineducato, selvatico. È incolto, se non è colto sul fatto.

17 L’Amore talvolta è uno specchio per amare se stessi tramite un altro.

18 Chi ama l’amore e si serve dell’innamorato per lo scopo, trascorre una vita pretestuosa. Quando l’amato è un mezzo per amare, l’amore si dimezza.

19 Chi ama per pura gioia di possesso e accumulazione applica la legge del capitalismo all’amore.

20 Chi ama per volontà di conquista applica l’imperialismo all’amore.

21 Chi ama chiunque e ovunque, senza distinguere, applica il comunismo all’amore.

22 Chi coltiva amori plurimi e aggravati, da serial kisser (baciatore seriale), oscilla tra il collezionismo e il collettivismo.

23 A volte l’Amore è un crimine contro l’umanità nel nome d’una persona sola.

24 Lo stalking è un amore senza biglietto di ritorno. Due cuori e una carogna.

25 L’Amore è il rifugio dei miscredenti che innalzano un Assoluto fittizio per ripararsi da ogni altro Assoluto.

26 L’Amore è raffigurato come un putto perché al femminile suona male.

27 Il tradimento è il farmaco-veleno dell’amore. Se non uccide rafforza. Se hai amato con tutto il corpo, dopo il tradimento amerai pure con gli anticorpi.

28 Chi è moglie infedele, sarà vedova esemplare. Il legame nuziale le va stretto in vita. Amore retroattivo con rimorso a pie’ di lista.

29 Spesso in amore si ama più l’assenza che la presenza dell’amato.

30 L’Amore è la grazia dannata di un istante, scambiato per l’eternità.

31 L’Amore non sopporta la durata, viaggia tra l’attimo e la perennità senza posarsi nella lungodegenza. L’Amore è una prigione ma non prevede l’ergastolo.

32 L’Amore patisce l’asimmetria di tempi e di spazi. Se non combacia, ferisce. Se stride, uccide.

33 L’Amore è una sirena che canta e il suo richiamo conduce sull’orlo della pazzia. Ma si raggiunge la pazzia quando smette di cantare o sparisce.

34 L’Amore è virale, perciò tende a isolare le vittime. Per evitare il contagio, il disincanto e la concorrenza.

35 In amore conquisti il volto ma perdi la faccia.

36 Il mondo, il pensiero e l’azione reggono sulla connessione. L’amore è la connessione elementare che collega alla vita.

37 Ci sono i filtri d’amore, ma anche in amore prevalgono le fatture false.

38 Chi ama resiste alla morte, in forma di elusione, evasione, dilazione, raggiro. Morire d’amore è solo un equivoco. Chi ama non muore.

39 L’Amore è un ascensore che porta all’attico e nel seminterrato, ma l’amore più bello si raggiunge scalando le vette e scrutando gli abissi.

40 L’Amore più bello perde per strada il suo corpo, poi si spoglia dell’anima e passa dall’altro all’Uno. Per finire in cielo, davanti a un Platone d’esecuzione.

41 L’Amore è cieco ma quanto parla. Ma a volte si fa muto perché teme di mutare.

42 Chi ama brucia. Se è felice, brucia dentro di sé; se è infelice fuori di sé.

43 Può ragionar d’amore solo chi ne è esente, anche in via provvisoria, o chi ne è portatore sano, cioè non è affetto dal sacro morbo ma solo infetto.

44 L’amore sarà una menzogna ma è anima gemella della verità.

P.S. L’amore non sopporta le tesi, le teorie e i manifesti. Vai col rogo.

 

 M. Veneziani

 

 
 
 

Tamara e la Bugatti...

Post n°4973 pubblicato il 30 Maggio 2021 da g1b9
 

 

Tamara de Lempicka, Autoritratto sulla Bugatti verde, 1929, olio su tela, 35 x 26,6 cm. Svizzera, Collezione privata

Tamara de Lempicka dipinse questo autoritratto per la rivista di moda tedesca Die Dame. L’artista sapeva che il suo peso sociale era importante, per questo  si inventò  come  immagine che celebrasse la donna moderna di inizio Novecento.( Una specie di influencer di allora ) Tamara è fredda, bella e indipendente, ricca e inaccessibile. Consapevole di quanto sia bello essere donna,Tamara fu forse un 'apripista per la corsa dell'emancipazione femminile.  Tamara de Lempicka è stata una pittrice polacca (forse russa?…) dalla biografia a tratti misteriosa a tratti trasgressiva, cattiva ragazza dell’art Deco. Anticonformista e scandalosa, dichiaratamente bisessuale, ma perfettamente capace di resistere alle avances dell’immaginifico D’Annunzio. All’inizio del secolo scorso Tamara ha rappresentato la perfetta immagine della donna indipendente nella vita e libera dai pregiudizi. Tamara fu in grado di prendere  da sola, sempre,le proprie decisioni e di  sorvolare i condizionamenti della sua epoca. Con questo autoritratto,eseguito per la copertina della rivista “Die Dame”, si autocelebra , elegante come una diva (come non pensare a Greta Garbo?), mentre guida una Bugatti verde, quasi ad inneggiare alla liberazione della donna. Se il Futurismo aveva celebrato la velocità, la  voglia pazza di distruggere il passato, il grande desiderio di modernità, la De Lempicka  fa suoi questi concetti, li traduce al femminile in modo del tutto nuovo, diventa una specie di rivoluzionaria donna e indipendente. Con lei , ai tempi della “Famme fatale” , la donna continua ad essere diabolica seduttrice,a tratti perversa, , ma diviene consapevole del proprio potere,  dando prova di bravura e innovazione in azioni ritenute squisitamente maschili (lavorare, guidare, fumare) senza mai perdere il suo fascino.

Tamara si ritrae al volante di una Bugatti, un modello di auto da corsa, con caschetto da pilota e guanti di pelle di daino, intorno al collo una sciarpa grigia ,nell’atto di rivolgere un fuggevole sguardo all’osservatore mentre procede nella sua corsa in auto. Il volto è truccato in modo impeccabile ,sopracciglia sottili e definite,labbra  carnose e  rosso fuoco del trucco.  Il suo sguardo freddo e determinato crea distanza e  mostra carattere. L’artista interpreta un ideale di femminilità fredda, indipendente e ricca, proponendo un nuovo ideale di donna determinata e inaccessibile, lontano dal ruolo tradizionale della donna, madre e sposa fedele.  Tamara De Lempicka fu definita “Venere moderna” e indicata come “Pittrice delle donne”. In molte delle sue opere in effetti le figure femminili assumono una totale autonomia estetica. Infatti si mostrano all’osservatore per piacere personale  e non come oggetto estetico  per il piacere del pubblico maschile.  L’autoritratto di Tamara non è una rappresentazione fedele della sua immagine. Intanto l’artista non possedeva una Bugatti. Poi la pittrice elabora i suoi tratti con forme nuove, moderne ,per creare un' icona per la copertina della rivista tedesca.  Fece insomma un’operazione mediatica ,l'advertisment di oggi. Usò se stessa, personaggio di artista libera e indipendente per offrirlo come modello femminile alle lettrici del magazine. L’emancipazione della donna , senza rinunciare al fascino della bellezza. L’Autoritratto sulla Bugatti verde del 1929 è una immagine ormai iconica degli anni Venti del Novecento. Esprime infatti il successo e la ricchezza di Tamara de Lempicka e delle élite internazionali. L’automobile fu un oggetto di status già nei primi anni del Novecento e  nei primi anni venti poi si affermò come strumento per l’affermazione dell’emancipazione femminile. Nel dipinto infine il volante dell’auto si trova a sinistra. In realtà la Bugatti rappresentata è di tipo 43  sulla quale il volante era a destra.

 

 
 
 

Il ritmo che è armonia...

Post n°4972 pubblicato il 29 Maggio 2021 da g1b9
 

Il ritmo è uno dei più forti piaceri, e quando si ascolta un ritmo gradevole, piacevole per le nostre orecchie,che induce in noi una certa euforia, ecco  che si desidera che continui. E quando accade questo piacere si fa più dolce, da impeto diventa leggerezza, un volare su note , che ci portano lontano, coccolati dalla melodia in una sensazione di piacevole serenità. Forse è proprio per questo che il ritmo da sempre, fin dalle civiltà più antiche, accompagna l'uomo nella sua vita.Il termine, dunque,può avere un significato che va ben oltre i confini non solo musicali, ma anche linguistici e gestuali, per dare un senso generale di misura e controllo che arriva oltre gli strati emotivi della persona.  Se solo pensiamo alla vita biologica dell'uomo, tutti ci rendiamo conto di quanto il ritmo giusto sia alla base  dello star bene di ognuno. Penso al ritmo circadiano, al ritmo del cuore, quello respiratorio, penso a quando una vita scandita da ritmi regolari sia benefica per la salute. Abbandoniamoci dunque al ritmo giusto per ognuno di noi, e forse vivremo meglio..
A questo proposito l'Enciclopedia Treccani riporta:
Una delle prime testimonianze scritte del termine ῥυθμός è in un frammento di Archiloco (6° secolo a.C.): "Anima mia, [...] se vinci non inorgoglirti in pubblico, se sei vinta, non piangere, prostrata, in casa. Godi delle gioie, ma non troppo, e nella costernazione per le sventure non perdere il senso della misura. Riconosci quale ritmo domina gli uomini" (cit. in Seidel 1976, trad. it., p. 25).

 
 
 

Noi nel mondo, per il mondo...

Post n°4971 pubblicato il 28 Maggio 2021 da g1b9
 

 

Pur nel rispetto della mia fede cristiana, mi piace, ormai da parecchio tempo, abbeverarmi alle filosofie di vita , che sono proprie delle religioni orientali, nelle quali trovo non solo il conforto, ma il metodo per  permettere loro  di farmi godere i benefici della meditazione non solo a livello psicologico e spirituale, ma come benessere fisico. In questi periodi molto difficili da affrontare ,capire che emozioni e realtà si rincorrono in un cerchio senza fine,ci aiuta  a percepire come l'amore  della vita stessa per il mondo circostante possa indurci a liberarci dalla paura, come un atto d'amore, nell'interesse comune di tutti.

 

Love of life itself for the world around you can get you to let go of fear, as a loving act. You let go for the sake of all beings.

Adyashanti 

 

 
 
 

Perchè si scrive...

Post n°4970 pubblicato il 27 Maggio 2021 da g1b9
 

 

Scrivere è raccontare quello che non siamo capaci di dire.Scriviamo per poter gustare la vita due volte, una come presente, due come una retrospettiva ;noi , anche senza talento ,scriviamo, come ha fatto Proust, per dare una specie di eternità a tutto questo, per convincere noi stessi che lo sia davvero. Scriviamo per trascendere la vita, per andare oltre; e trasciniamo i nostri sogni come un aquilone dentro lo spazio,inconsci di cosa sarà a riportarci indietro: un nuovo amore, amici nuovi, una vita nuova, un paese diverso. Ma è meraviglioso, in fondo, sapere che siamo in balia dell'ignoto, per cui si deve vivere ogni attimo fino in fondo...

 

 

 
 
 
 
 

RELATHIONSHIP

Don't let someone become a priority in your life , when you are an  optional in their life... Relationships work best when they are balanced.

 

 

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