Sentimentalmente

Un attacco di panico...

 Ho appena finito la colazione, come ogni mattina. Mi ero alzata di buon'ora, come sempre, il cielo nero, cupo, senza stelle, non mi avrebbe regalato i colori sfumati dell'aurora, per questo piccola passeggiata nell'umidità della notte , che svaniva in un' alba grigia,che rifletteva i miei pensieri.  E così , appena cerco di alzarmi da tavola le gambe non mi seguono, incominciano a tremare,  il cuore mi batte in gola, non riesco a respirare , il sangue pulsa nelle tempie,seguendo il ritmo del cuore, le vertigini mi danno la nausea... sto male, male , penso che morirò... Riesco con gran fatica ad andare in bagno, misuro la pressione. I valori sono normali, i battiti solo leggermente alterati, anche se io sento un martello nel petto. Realizzo per un attimo di essere in preda ad un attacco di panico, non è il primo, forse non morirò come non sono morta tutte le altre volte, forse riuscirò a gestirlo prima del culmine .  Ma non succede perchè immediatamente mi sdoppio, come se potessi vedermi fuori da me stessa in un marasma emozionale che non riesco a gestire, la mia mente non riesce a guidare il mio corpo in nessun posto se  non in questo limbo dove aspetto di morire oppure  di calmarmi. Con le mani che tremano riesco a prendere  il cellulare che mi ha appena segnalato un messaggio. Non rispondo, non ce la faccio in quella totale confusione in cui mi trovo, ma chiamo. La tua voce, stupenda, mi apre il cuore, scoppio in lacrime, che diventano singhiozzi, ed ancora singhiozzi, mentre la tua voce mi parla con dolcezza, una parola dopo l'altra piano piano mi riportano alla calma, ed è come se, con quelle lacrime, fosse uscita tutta l'angoscia che mi portavo dentro da troppo tempo.  Mi accorgo di star meglio,solo una grande stanchezza ed anche questo attacco di panico se n'è andato,lasciandomi solo il ricordo di quello che per me è la cosa peggiore da sopportare, che non trova confronto con nessun male fisico; coliche, parti, estrazioni dentarie senza anestesie sono piccola cosa al confronto di questo disturbo  che annulla  tutto di me in quei lunghissimi minuti che  paiono di totale pazzia, fuori di me e dal mondo. Grazie a Dio,grazie a te, carissima   amica mia, che non  avresti potuto avere miglior tempistica per mandarmi un messaggio.  Qualcuno crede nella telepatia...

Come Ulisse...tornare senza attese...

Quando partirai, diretto a Itaca, che il tuo viaggio sia lungo
ricco di avventure e di conoscenza.
Non temere i Lestrigoni e i Ciclopi
né il furioso Poseidone;
durante il cammino non li incontrerai
se il pensiero sarà elevato, se l'emozione
non abbandonerà mai il tuo corpo e il tuo spirito.
I Lestrigoni e i Ciclopi e il furioso Poseidone
non saranno sul tuo cammino
se non li porterai con te nell'anima,
se la tua anima non li porrà davanti ai tuoi passi.
Spero che la tua strada sia lunga.
Che siano molte le mattine d'estate,
che il piacere di vedere i primi porti
ti arrechi una gioia mai provata.
Cerca di visitare gli empori della Fenicia
e raccogli ciò che v'è di meglio.
Vai alle città dell'Egitto,
apprendi da un popolo che ha tanto da insegnare.
Non perdere di vista Itaca,
poiché giungervi è il tuo destino. Ma non affrettare i tuoi passi;
è meglio che il viaggio duri molti anni
e la tua nave getti l'ancora sull'isola
quando ti sarai arricchito
di ciò che hai conosciuto nel cammino.
Non aspettarti che Itaca ti dia altre ricchezze. Itaca ti ha già dato un bel viaggio;
senza Itaca, tu non saresti mai partito.
Essa ti ha già dato tutto, e null'altro può darti.
Se, infine, troverai che Itaca è povera,
non pensare che ti abbia ingannato.