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Sentimentalmente

Tutto ció che mi dá emozioni....

 
 

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Messaggi del 08/03/2014

Artemisia Gentileschi , icona per il movimento femminista..

Post n°1857 pubblicato il 08 Marzo 2014 da g1b9
 

Mala tempora currunt... nel senso che questi tempi non sono proprio tanto felici per  le donne, le quali, mai come ora, che io ricordi, sono state massacrate, maltrattate, sfigurate, stuprate da parte dell'altro sesso, che non mi riesce di chiamare uomini,in questo caso. E questo non solo in Italia, ma in tutto il mondo ,dove queste nefandezze vengono compiute in modo efferato, proprio quando la donna,in occidente ,ha ottenuto molti riconoscementi di parità e, nei paesi  arabi ed orientali, sta maturando queste nuove idee di riscatto, di emancipazione, di libertà da vincoli culturali religiosi o tribali. Ma, tempi cattivi per le donne ce ne sono stati sempre nel corso dei secoli, come se le donne fossero un puro oggetto di consumo e sfruttamento da parte degli uomini.  Nel secolo scorso, quando presero forza i movimenti  per il riconoscimento dei diritti della donna, le prime femministe presero come simbolo una donna  vissuta a cavallo del'500 e del '600, Artemisia Gentileschi, non per la sua fama di pittrice di tendenza caravaggesca, ma per essere stata la prima donna a  deporre sotto tortura le acccuse  al processo del suo stupratore.

Questa la testimonianza di Artemisia al processo, secondo le cronache dell'epoca:

" Serrò la camera a chiave e dopo serrata mi buttò su la sponda del letto dandomi con una mano sul petto, mi mise un ginocchio fra le cosce ch'io non potessi serrarle et alzatomi li panni, che ci fece grandissima fatiga per alzarmeli, mi mise una mano con un fazzoletto alla gola et alla bocca acciò non gridassi e le mani quali prima mi teneva con l'altra mano mi le lasciò, havendo esso prima messo tutti doi li ginocchi tra le mie gambe et appuntendomi il membro alla natura cominciò a spingere e lo mise dentro. E li sgraffignai il viso e li strappai li capelli et avanti che lo mettesse dentro anco gli detti una stretta al membro che gli ne levai anco un pezzo di carne "

Eva Menzio (a cura di), Artemisia Gentileschi, Lettere precedute da Atti di un processo di stupro, Milano, 24)

 

Susanna e i vecchioni

 

  In questo dipinto  si dice che nei due uomini siano rappresentati  lo stupratore ed il padre che,  secondo alcuni testioni al processo, pare  trattasse Artemisia più come moglie che come figlia. Niente di nuovo sotto i cieli, se non che oggi, se le donne smettono di aver paura, chi sbaglia dovrebbe pagare. Sottolineo il dovrebbe perchè non sempre è così, trovando spesso, nei processi, motivi di provocazione , rivoltando le colpe.

 

Da oggi a Torino, in concomitanza con l’8 Marzo , si può ammirare la Santa Caterina degli Uffizi, un dipinto di Artemisia Gentileschi, conservato alla Galleria degli Uffizi. L’opera sarà esposta a Palazzo Madama a Torino, dove dialogherà con i dipinti di Orazio Gentileschi fino al prossimo 3 Giugno 2014. Artemisia Gentileschi ,figlia di Orazio, pittore toscano di impronta caravaggesca, seguì le orme del padre, formandosi alla bottega romana della famiglia. Il suo stile si evolve nell’insegnamento di Caravaggio, sul quale però Artemisia innesta una più forte vena emotiva e teatrale. Esposta al primo piano del museo, in Camera delle Guardie, la Santa Caterina dialoga con due dipinti del padre, Orazio Gentileschi

 

Vissuta durante la prima metà del XVII secolo, riprese dal padre Orazio il limpido rigore disegnativo, innestandovi una forte accentuazione drammatica ripresa dalle opere del Caravaggio, caricata di effetti teatrali; stilema che contribuì alla diffusione del caravaggismo a Napoli, città in cui si era trasferita dal 1630. Negli anni settanta del secolo scorso Artemisia, a partire dalla notorietà assunta dal processo per stupro da essa intentato, diventò un simbolo del femminismo internazionale, con numerose associazioni e circoli ad essa intitolate. Contribuirono all'affermazione di tale immagine la sua figura di donna impegnata a perseguire la propria indipendenza e la propria affermazione artistica contro le molteplici difficoltà e pregiudizi incontrati nella sua vita travagliata.

 

 
 
 

Un pensiero per una giornata serena...

Post n°1856 pubblicato il 08 Marzo 2014 da g1b9
 

 

 

 

 

 

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