SentimentalmenteTutto ció che mi dá emozioni.... |
ANÉMONES D’AUTOMNE SOUS LA FUMÉE…
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Messaggi del 17/12/2014
Post n°2312 pubblicato il 17 Dicembre 2014 da g1b9
Empatia La parola empatia deriva dal greco en e patheo, ossia dentro e sentire. Per empatia si intende dunque l’attitudine della psiche a sentire dentro di sé le emozioni, i sentimenti e le i
Se ci troviamo di fronte a un volto atteggiato a tristezza o viceversa vi scorgiamo l’indizio di un sorriso, se un nostro ospite sta per prendere fra le dita una tazzina di caffè e sta per sorbire la bevanda, ecco che una catena di neuroni si attiva nel nostro cervello mettendoci nella condizione di imitare nel nostro corpo e nella nostra mente l’emozione, la sensazione o l’atto in corso. L’imitazione di quell’emozione, di quella sensazione, di quell’atto consentono l’esatta comprensione dello stato d’animo dell’altro essere umano e quindi le sue intenzioni. È come se il nostro cervello creasse dentro di sé una copia di quella persona, allo scopo di capire il suo pensiero e di entrare in piena sintonia con lei.
Imitare le emozioni del simile dà al bambino l’opportunità di identificarsi, stabilendo col proprio simile un contatto immediato senza mediazioni. Egli porta così dentro di sé i modelli familiari e gli schemi e i linguaggi per interagire e riconoscere, di capire la distinzione tra il bene e il male leggendo i sentimenti sul volto degli adulti. Inoltre l’imitazione gli consente di dare valore agli insegnamenti sia morali che intellettuali, dai quali imparerà a integrarsi in famiglia e nella società. L’empatia, dunque, è alla base dell’intera vita sociale: rende solide e proficue le relazioni di accudimento, fa in modo che le relazioni affettive creino coppie, famiglie e amicizie, infine facilita le più complesse relazioni col mondo storico-sociale in quanto individui di un certo gruppo e cittadini di una nazione. Tuttavia l’empatia non è solo un dono, ma può divenire una disgrazia. Il bambino empatico, infatti, acquisisce modelli di condotta che funzionano dentro di lui come comandi: legge facilmente i desideri degli adulti,e se si identifica con loro, desidera compiacere le attese di coloro che ama o da cui dipende. Se invece sente la necessità di pensare e comportarsi diversamente dai modelli appresi, cade dapprima nell’ansia, poi, se è abbastanza autonomo, nella vergogna e nel senso di colpa, quindi nel blocco e nell’inibizione; se invece non lo è, in luogo della vergogna e della colpa, cade in un drammatico senso di paralisi depressiva o in atti di protesta distruttivi e antisociali. L’empatia, dunque, è sia la base naturale della socialità, della cultura e di sentimenti meravigliosi come l’amicizia, la compassione e l’amore, sia, allo stesso tempo, la trappola fatale che può produrre conflitto interno, ansia e nevrosi. Rizzolatti sta ora studiando il rapporto fra neuroni specchio e autismo infantile e forse un giorno vorrà studiare anche l’iperdotazione empatica.
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Post n°2311 pubblicato il 17 Dicembre 2014 da g1b9
La luce era gridata a perdifiato.
La luce era gridata a perdifiato
Leonardo Sinisgalli Quando si percepisce una struggente nostalgia per il periodo infantile trascorso nella terra lontana ,per quella fase della vita ,momento magnifico, somigliante ad un vero e proprio mondo mitico, fatto di paesaggi naturali incontaminati, di persone straordinarie che vivevano in quei luoghi amati,si avverte di più questo rimpianto misto a dolore, per la consapevolezza di aver perso qualcosa di irritrovabile, qualcosa che va al di là della fanciullezza perduta e diviene quasi impressione netta di vivere una vita presente totalmente inutile: si sente allora quel desiderio di rimanere soli per andare incontro ad un momento di intimità col passato. |
RELATHIONSHIP
Don't let someone become a priority in your life , when you are an optional in their life... Relationships work best when they are balanced.
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