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Messaggi del 05/02/2016

I sogni muoiono in Italia...

Post n°2993 pubblicato il 05 Febbraio 2016 da g1b9
 


Le domande di Brian
 di David Nicholls (frasi)

"Voglio essere in grado di ascoltare sonate per pianoforte e sapere chi le esegue. Voglio andare a concerti di musica classica e sapere quando si deve applaudire. Voglio poter capire il jazz moderno senza che mi sembri un terribile sbaglio, e voglio sapere chi sono di preciso i Velvet Underground. Voglio  essere completamente impegnato nel Mondo delle Idee, voglio comprendere i sistemi economici complessi e cosa ci vede la gente in Bob Dylan. Voglio possedere ideali politici radicali ma umani. Voglio essere ben informato e tenere dibattiti appassionati, ma fondati su solide argomentazioni, attorno a tavoli da cucina in legno, dicendo cose come «specifichi meglio i suoi concetti!» e «le sue premesse sono chiaramente capziose!» per scoprire all'improvviso che è sorto il sole e abbiamo passato l'intera notte e parlare. Voglio usare con sicurezza parole come "eponimo" e "solipsistico" e "utilitarista". Voglio imparare ad apprezzare i vini pregiati, e i liquori esotici, e i buoni whisky di malto e imparare a berli senza fare la figura dell'idiota, e mangiare cibi strani ed esotici, uova di piviere e aragosta alla termidoro, cose che suonano a malapena commestibili o che non riesco a pronunciare.Voglio fare l'amore con donne bellissime, sofisticate e dall'aria intimidatoria, alla luce del giorno o addirittura con la luce accesa, lucido e senza paura, e voglio parlare correttamente molte lingue, magari anche una lingua morta o due, e portarmi sempre dietro un taccuino rilegato in pelle su cui scrivere pensieri incisivi, osservazioni e qualche occasionale verso poetico. Ma soprattutto voglio leggere libri: libri spessi come mattoni, libri rilegati in pelle fatti di carta incredibilmente sottile e con quei nastrini viola per tenere il segno; libri economici di poesia, impolverati, di seconda mano, libri incredibilmente costosi, saggi incomprensibili importati da università straniere. A un certo punto mi piacerebbe concepire un'idea originale. E mi piacerebbe essere ammirato, o addirittura amato, ma dovrò aspettare e vedere. Per quanto riguarda il lavoro non so ancora bene cosa voglio fare, comunque qualcosa che non disprezzi, che non mi faccia star male e che non mi lasci preoccupato tutto il tempo per i soldi. E queste sono cose che l'istruzione universitaria mi darà".

 Forse questo discorso lo feci a me stessa sessant'anni fa quando pensavo di andare all'università. Ci andai, mi laureai e molti di questi desideri si sono realizzati, direi anche in anticipo rispetto alla laurea; mi chiamaromo ad esercitare  durante il percorso scolastico, tanto era facile , allora ,realizzarsi per vivere niente di eccezionale, ma una vita normale.
 Le stesse ambizioni, o quasi, perchè i desideri dei giovani si somigliano tutti,  li sentii fare ai miei figli. Crescere, fare un lavoro che piaccia e ti dia la possibilità di una vita serena, fare famiglia, concedersi qualche piacere secondo i propri gusti, niente di  grandioso. E ci riuscirono ad iniziare la realizzazione dei loro sogni finchè si arrivò a quel maledetto 2008, anno in cui scoppiò quella famigerata crisi in America. Non ci avrebbe toccati,  gridavano i politici Europei,  ne saremmo rimasti fuori. E invece sotto il peso  delle bugie della politica tutto crollò... Ora non voglio entrare nell'oggi italiano, guardo solo quello che mi circonda e vedo che , nonostante sforzi, impegni, tutto continua a rotolare nel baratro del nulla, senza guadagni, fagocitati dalle tasse  che ci hanno tolto il respiro.
 Ed ora leggendo di  questi sogni, questi desideri, progetti di  un Brian , che aldilà dei buoni progetti, delle belle parole, alla fine delude come personaggio , per  quello che si dimostra essere nella vita, ho pensato a tanti giovani adolescenti che si apprestano ad andare all'università. Come dire ad un ipotetico Brian  nel contesto degli Studi e dell'economia Italiana, che le sue aspirazioni sono sogni ad occhi aperti? Non si dice , ma  stringe il cuore dover toccare con mano che quell'agognato titolo,  tanto sudato non gli darà nulla di quanto sperava, i suoi curricola non avranno mai risposta, e se vorrà qualcosa dovrà salire su aereo e volare altrove... salvo appartenere alla casta o ad avere amicizie che contano. Perchè se è vero che l'istruzione di buon livello, la cultura  rendono una persona libera , almeno nel pensiero, capace di rispettarsi, nonostante tutto, se non hai un lavoro,   tutti i sogni muoiono in Italia.

 

 
 
 
 
 

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