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Sentimentalmente

Tutto ció che mi dá emozioni....

 
 

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Messaggi del 23/08/2016

La meraviglia che è il silenzio.

Post n°3266 pubblicato il 23 Agosto 2016 da g1b9
 



Il silenzio rischia di sparire soffocato dal rumore dell’uomo



"Se non faremo nulla, il silenzio rischia di sparire nei prossimi dieci anni". A lanciare l’allarme è l’ecologo americano Gordon Hempton, che da 35 anni percorre il mondo - microfono alla mano – militando silenziosamente per la protezione degli spazi sonori sempre più infestati dall’antropofonìa, i suoni di origine umana, arricchendo il suo archivio con migliaia di ore di "suoni dell’esistenza". Non è alla ricerca del silenzio perfetto, interstellare - che come il vuoto assoluto significa soltanto assenza di vita - ma di qualcosa che non contenga il rumore costante degli umani, latrati di motore o musichette da supermercato, banca, ascensore. 

 Hempton è un cercatore di suoni «naturali» e di silenzi: dice che ormai, solo una cinquantina di ambienti non sono infestati da rumori umani. Una dozzina nell’America del Nord, qualcuno in Europa, nessuno in Francia. Anche se il progetto è poetico, il metodo per determinare una zona di silenzio è assolutamente scientifico. Il nostro orecchio percepisce rumori distanti anche venti chilometri, e secondo le sue rigorose misurazioni, "silenzio" significa assenza di suoni umani all’alba, per almeno 15 minuti consecutivi, e in spazi grandi almeno 3mila chilometri quadrati. Abbastanza per creare un "effetto buffer" che attutisca il suono attorno a un punto centrale di assoluta tranquillità. 
Nella sua ricerca pre-seleziona zone lontano da strade, corridoi aerei, impianti industriali e le testa con i microfoni. Ma la lista di Hempton si fa più corta ogni anno. Per ora resistono ancora, tra gli altri, la Hoh Rainforest di Washington, il Grasslands National Park in Canada, il Haleakala National Park alle Hawaii. Dalla sua indagine sono state escluse l’Europa e l’Asia - troppo caotiche - anche se potrebbero esistere luoghi tranquilli in Svezia, Norvegia e Finlandia e in alcune parti della Polonia. Ci sarebbe anche il Northumberland, in Inghilterra, peccato sia vicino a un campo di addestramento militare. Anche perché per eliminare la zona da quelle considerate "silenziose" basta un passaggio d’aereo, un rumore di Apecar o un colpo di tosse. 
Il candidato migliore sembrava essere l’Antartide, ma neanche laggiù gli aeroplani, le barche, i generatori diesel delle basi scientifiche - il cui rombo si sente fino a 30 chilometri - non sono abbastanza lontani. Gli aerei sono i principali colpevoli: il rumore dei motori viaggia fino a 150 chilometri e non c’è altitudine che li tenga distanti. Basta guardare una qualsiasi mappa delle rotte mondiali per capire che non c’è scampo: perfino nel cuore della foresta Amazzonica, a duemila chilometri dalla città più vicina, il rombo di un reattore vi raggiungerà. "Anche se siete lontani da una strada, non siete mai lontani dalle strade "del cielo", dice l’ecologo, che descrive alla Bbc la mappa delle rotte sopra gli Stati Uniti come un "enorme piatto di spaghetti". 

 Ecco perché ha creato negli Stati Uniti un santuario del silenzio, l’Olympic National Park nello Stato di Washington: uno degli ultimi luoghi silenziosi della terra segnalato da una pietra rossa, dal 2005 su un tronco di muschio, che simboleggia i pochi centimetri quadrati di silenzio che lui lavora per proteggere. Alcuni aerei continuano a volare sopra il parco, ma sono rari: Hempton ha inviato alle compagnie aeree le registrazioni del rumore prodotto dagli aerei, e alcuni hanno già accettato di spostare le traiettorie di volo. Rubando l’assenza di suoni umani nei suoi viaggi in giro per il mondo, ha realizzato una sessantina di album di "suoni naturali": richiami di animali e rumori di vento e di acqua, che non a caso in cinese si chiamano Feng Shui. Hempton racconta quanto siano importanti il silenzio interiore, la capacità di ascoltare, e anche nelle conversazioni consiglia di non riempire con parole qualsiasi i silenzi. Per lui, ascoltare la natura è un’esperienza spirituale. 

 

"Quello che rischiamo di perdere nel mondo di oggi è la capacità di ascoltare veramente - conclude -, Vorrei permettere a tutti di meditare cullati dal fruscio del vento tra le foglie, il cinguettio degli uccelli e il rombo della tempesta". 


carlo grande

 
 
 

Fiori in bocciolo inseriti nel ghiaccio...

Post n°3265 pubblicato il 23 Agosto 2016 da g1b9
 

 


 Il fotografo Bruce Boyd e l'artista Tharien Smith  hanno collaborato per un progetto chiamato 0°C, nel quale essi ritraggono la breve vita di bellezza dei fiori in  un modo davvero unico.


I due vogliono rompere i cliches associati alla fotografia del fiori coll'introduzione  del ghiaccio, un media che è paradossale. Secondo il loro sito sulla natura, il ghiaccio conserva la bellezza dei fiori ingabbiati in esso,  i quali appassiscono e distruggono la loro bellezza solo col disgelo. Niente dura per sempre  è un modo di dire, che noi sentiamo  tutta la vita. Allora, essi, essendo umani, fanno un fragile tentativo per  dimostrare questo e la fenomenale serie di immagini sta a  testimoniare questa triste verità.  I due dapprima congelano  i girasoli, gli anemoni, le azalee, campanule, i fiori di ciliegi e altri fiori,  avvolgendoli nel ghiaccio. Poi ciascun blocco viene deposto dentro vasche, creando un magnifico effetto cristallino, mettendo in risalto la bellezza sempre seducente dei boccioli. I blocchi di ghiaccio sono senza colore, una rappresentazione di durezza e gelo, in forte contrasto coi colorati, delicati fiori, che  regala  alla serie di immagini  grande poesia

 CLICCATE L'IMMAGINE PER VEDERE LA SERIE COMPLETA DEI FIORI.

 
 
 
 
 

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Don't let someone become a priority in your life , when you are an  optional in their life... Relationships work best when they are balanced.

 

 

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