Nata come festività pagana durante l'Impero Romano, la ricorrenza più amata dell'estate è stata poi adottata dalla Chiesa cattolica per celebrare l'Assunzione di Maria. La giornata è però conosciuta per le gite e i banchetti fuori porta
Duemila anni e non dimostrarli. Sono quelli del Ferragosto, oggi sinonimo di mare, divertimenti sulla spiaggia, ma in realtà festività istituita dal primo imperatore romano Augusto, nel 18 avanti Cristo.
Infatti è proprio da Augusto (63 a.C – 14 d.C) che la festa di mezza estate prende il suo nome, Feriae Augusti (riposo di Augusto). La storia vuole che l'imperatore decidesse di concedere questo giorno come riposo dalle attività lavorative, durante il quale , in tutto l'Impero, si organizzavano feste pagane nelle quali si festeggiavano gli animali da tiro (come asini e muli), che venivano dispensati dal lavoro e abbelliti con fiori e ghirlande. Le Feriae Augusti si aggiunsero ad altre festività precedentemente fissate e note come Vinalia ristica, Nemoralia e Consualia: quest'ultime dedicate a Conso, dio della terra e della fertilità. Tutte le feste che prevedevano interruzione del lavoro formavano un periodo noto come Augustali, durante il quale si organizzavano anche corse di cavalli. Una tradizione,pressoché immutata, seppur con un giorno di ritardo, nella celebrazione del "Palio dell'Assunta", che si tiene a Siena il 16 agosto di ogni anno.
Il nome dell'antica usanza senese deriva dal passaggio del Ferragosto da festa pagana a giornata scelta dalla Chiesa per celebrare l'Assunzione di Maria. Il dogma, proclamato da Papa Pio XII il 1° novembre 1950,enuncia che la madre di Cristo "completato il corso della sua vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo" proprio il 15 agosto; ed è questa la ragione dello "spostamento" di quattordici giorni della data ufficiale del Ferragosto, che in origine veniva festeggiato il primo giorno del mese. L'elemento sacro e quello secolare insieme hanno fatto sì che Ferragosto venga ancora oggi considerato una vera e propria festa di precetto. La ricorrenza fu tenuta in gran considerazione anche dal regime fascista che,,durante gli anni di governo ,organizzava gite popolari tramite le associazioni del dopolavoro. Ricordo, in particolare, i treni popolari di Ferragosto ,sui quali , tariffe agevolate permettevano alle classi meno agiate di girare l'Italia e raggiungere località di villeggiatura. Le offerte erano limitate dal 13-15 agosto e variavano dalle formule di sole 24 ore a quelle che comprendevano tutti e tre i giorni, con spostamenti massimi fino a 200 chilometri.
Lo stop dal lavoro permise alle famiglie di organizzarsi per andare al mare, ai laghi o al fiume e organizzare pranzi e pic nic che saranno seguiti, durante gli anni Cinquanta, dalla famosa grigliata. Che è solo la più nota delle tradizioni culinarie del Ferragosto, ma non la più tradizionale. "A Ferragosto si mangiano i piccioni arrosto" recita un vecchio detto popolare basato, probabilmente, su un'antica tradizione nata in Toscana. Oggi il piccione arrostito si mangia in quasi tutta Italia: a Piacenza è nota la variante della "bomba arrosto". È un piatto che deve il suo nome allo stampo in cui veniva preparato nel XVII secolo e che prevede una bomba di riso servita con carne di piccione, salsiccia e funghi porcini. Tra gli altri piatti salati non si può dimenticare il classico pollo in umido con i peperoni di tradizione romana. Sul piatto dei dolci ferragostani spiccano le Margheritine di Stresa, ovvero i biscotti che venivano tradizionalmente offerti agli ospiti dalla regina Margherita, in occasione dei ricevimenti di Ferragosto della Casa Reale.
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il 05/09/2021 alle 12:31
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