Sentimentalmente

...evviva l'algoritmo, che fa la nostra felicità...

 A parte la pandemia,spontanea o voluta, che ha sconvolto il mondo e solo dalle conseguenze economiche  e politiche  che ci saranno, si potrà capire qualcosa, la nostra vita, e qui dovrei dire solo la mia vita,poichè a molti forse piace, proprio mi sta diventando stretta, insopportabile.I progressi, che avrebbero dovuto alleggerire l'umanita da lavori troppo faticosi, non si sono fermati a questi vantaggi, ma continuano ad invaderci di novità, di cui ci serviamo, ormai assuefatti, ma di cui avremmo potuto benissimo fare a meno, vedi i PC e  gli smart phone.A me questo collegamento continuo col resto del mondo   da solo fastidio, limita la mia libertà, mi fa parlare con persone alle quali non ho necessità  di comunicazione continua, mi propone addirittura  gli articoli da leggere sui giornali a cui sono abbonata,ecco ormai sanno anche cosa mi piace e mi interessa e quello che di solito tralascio, salvo attribuirmi altri gusti, non appena mi diverto a prendere un po' in giro questi benedetti algoritmi, padroni della nostra vita, Così posso essere oggi la più casta delle donne e domani la più sfrenata consumatrice di sex toys, oggi tifosa juventina e domani interista. Oggi una giovincella e domani quella che sono, che sogna ancora di incontrare gli amici a tu per tu, di capire chi siano le persone in cui mi imbatto da uno sguardo e da pochi mimuti di interazione. Un piccolo sfogo di chi vorrebbe che a sovraintendere alla mia vita potessi essere io stessa fintanto che la lucidità mentale me lo permette . E diventa un duro lavoro combattere contro il tentativo di condizionamente  a cui siamo sottoposti ogni giorno.Questo sfogo di oggi nasce da una notizia ascoltata di prima mattina sulla Rai.  Dal mondo degli algoritmi è in arrivo l'ultima famiglia di algoritmi super intelligenti, capaci di parlare con la nostra voce, creando addirittura un discorso, un racconto e quant'altro , partendo semplicemente dall'ascolto di tre parole pronunciate da noi. Ecco dove siamo arrivati, ci tolgono la parola non come fanno i giornalisti quando non gli sta bene quello che si dice, qui parlano proprio gli algoritmi , annullando tutto di noi.  Anche se ormai la strada davanti a me è corta, sinceramente questo mondo non mi piace più, mi sta veramente stretto, soffoca,e forse il Covid avrà questo scopo, far sopravvivere quelli che riescono a respirare oltre la mascherina Fp3.