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« L'AMANTE parte primaIL PALADINO DELLE DONNE »

L'AMANTE parte seconda

Post n°134 pubblicato il 29 Marzo 2012 da giginosco

Riassunto della puntata precedente (leggetevela, però):
Zia Rita (80 anni) sospetta che Zio Peppino (87) abbia un'amante.

Un paio di settimane fa, mentre era intenta alla solita perquisizione delle tasche del marito, Zia Rita ha trovato nella giacca una prova schiacciante: un foglio di carta con su scritto un numero di cellulare, senza nessun nome.
Il suo primo istinto è stato quello di prendere il coltellaccio del pane, ma poi ha deciso che, per una volta, non avrebbe agito d'impulso. Non poteva sprecare l'occasione che la sorte le aveva finalmente dato: dimostrare al mondo che, sul marito, aveva sempre avuto ragione lei.
Doveva assolutamente prenderlo con le mani nel sacco.
Così, la mattina dopo, ha fatto finta di dormire finché Zio Peppino non è uscito per la sua solita passeggiata. Poi, si è vestita al volo e l'ha seguito. Lui camminava a piedi e lei dietro in macchina, a debita distanza. Lui si fermava, lei si fermava. Lui ripartiva, lei ripartiva. Lui andava a destra, lei andava a destra. Sinistra, sinistra. Questo per una decina di minuti, fin quando non l'ha perso, confuso tra la gente che partecipava ad un corteo funebre.
Zia Rita non si è persa d'animo, ha parcheggiato e ha seguito il corteo a piedi, cercando di individuare dove fosse il marito. E' entrata pure in chiesa e ha seguito tutta la messa, spostandosi ogni tanto discretamente tra i banchi. Alla fine, è andata persino a fare le condoglianze ai familiari dell'ignoto defunto, che l'hanno abbracciata e ringraziata per aver partecipato alla mesta cerimonia.
Di Zio Peppino, però, nessuna traccia. Gliel'aveva fatta.
Innervosita per essere stata depistata, ha provato a chiamare il numero di cellulare che aveva trovato. Si innestava subito la segreteria telefonica, la troia l'aveva certamente spento per poter stare tranquilla con l'amante.
Il giorno dopo, stessa storia. Zio Peppino esce a piedi, lei lo segue in macchina e, dopo un po', lo perde. Telefonata al numero dell'amante, segreteria telefonica, senso di frustrazione e incazzatura.
E così il terzo giorno, dopo aver di nuovo perso le tracce del marito durante l'inseguimento, i propositi di calma e sangue freddo sono saltati. Ha telefonato all'amante e le ha lasciato in segreteria una sequela di insulti agghiacciante.
Poi, però, non essendo completamente demente, ha avuto il piccolissimo sospetto che quel numero potesse appartenere a qualcun altro. Che so: il meccanico, il barbiere, l'amico con cui Zio Peppino va a vedere le partite di calcio, il parroco. Il parroco? O mamma! Così, vergognandosi per tutto quello che aveva detto, ha spento il cellulare ed è tornata a casa.

L'altro giorno, Zia Rita mi ha raccontato questa storia, ed anche il seguito.
Era ridotta uno straccio, aveva il fegato gonfio, non dormiva da giorni. Non per il dolore del tradimento, ovviamente, ma perché non era riuscita ancora a scoprire chi fosse l'amante, per poterla insultare meglio di persona.
- Tuo zio è diabolico, mi farà morire d'infarto.
- Ma povero Zio Peppino, è la persona più buona del mondo.
- Riesce ad ingannare anche te, allora. Ricordi il mio maglione che aveva regalato all'amante? Se lo è fatto restituire e lo ha messo nel mio armadio, in fondo in fondo, vicino agli altri maglioni che non uso. Aveva persino conservato la busta originale, per rimetterlo a posto proprio come faccio io. Me ne sono accorta poco tempo fa. Lo vedi che è diabolico?
- Mah! Dimmi, piuttosto: cosa è successo dopo il messaggio in segreteria?
- Quando ho acceso di nuovo il telefonino, ho trovato un messaggio nella mia segreteria, pieno di insulti. Era di sicuro lei, ho controllato il numero.
- Ma scusa, secondo te una che si sente dire tutte quelle cose da una che manco conosce che fa, se le tiene? Tu che avresti fatto, al suo posto?
- Io non me la faccio coi mariti delle altre. Insomma, sono giorni e giorni che ci insultiamo a vicenda, in segreteria telefonica. Lei, soprattutto, sapessi quante me ne dice! Per ascoltare bene ho pure alzato al massimo il volume dell'apparecchio acustico, e ora ho la testa che mi rimbomba.
- Zia, stai attenta che ti denuncia per molestie, prima o poi. E non dimenticare che è una che conosce tuo marito, pensa che figura gli fai fare, se scopre chi sei. Ma lo vuoi capire che Zio Peppino vuole solo vivere tranquillo? Se in cinquant'anni e passa di matrimonio non hai mai trovato niente, nemmeno un capello sui vestiti, ti viene il sospetto che non faccia quello che pensi tu? E poi, tu conosci qualcuno che ha l'amante a ottantasette anni?
- Sì, ne conosco uno, lui. Ma smettila di difenderli, lo vuoi capire che lui è un vecchio porco e lei una donnaccia volgarissima? Vuoi sentire cosa mi dice al telefono, quella troia? Ecco, ho chiamato la mia segreteria, ascolta.
- Va bene, dammi il telefono..... ah!..... abbastanza pesante, però..... pure?..... è di una scurrilità incredibile, è vero..... ma come si permette?..... non riesco a credere che Zio Peppino conosca una persona così volgare..... ancora?..... non ha proprio ritegno..... che gente!..... eppure..... giurerei che io questa voce la conosco..... ha un che di familiare..... sì, la conosco. Zia, fammi vedere un attimo il foglio.
- Eccolo. Hai capito di chi è?
- E lo dicevo io, questo è il tuo numero. Ma che cazzo, Zia Rita, è una settimana che ti chiami e ti insulti da sola, in segreteria?
- Ah, è il mio? E perché l'aveva in tasca, tuo zio?
- Secondo te? Per chiamarti, no?
- E che mi deve chiamare a fare, se ci vediamo a casa? No, la verità è che quello ha una fortuna sfacciata: una volta che gli trovo un numero di cellulare nelle tasche, è proprio il mio. Vedi che ho ragione? Diabolico e fortunato.
- Tu non ci stai più con la testa, con questa storia dell'amante immaginaria. A parte il fatto che pensavo che nemmeno le conoscessi, certe parolacce.
- Di solito non le dico. Però, quando una se le merita.....
- Ebbè, se proprio se le merita..... come darti torto?

 
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