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Di 8 donne e un mistero

Post n°11 pubblicato il 14 Febbraio 2007 da jo_march1979

Domenica pomeriggio, teatro Acacia di Napoli: è in scena 8 donne e un mistero, spettacolo tratto dall’omonimo film francese del 2002.

Ho imparato qualcosa ancora prima che lo spettacolo cominciasse:

a) che tra il centro storico di Napoli – dove vivo – e la zona di piazza Medaglie d’Oro- dov’è il teatro- , c’è una differenza climatica pari a quella tra Lampedusa e Oslo;

b) che l’età media del pubblico di un teatro di domenica pomeriggio si aggira intorno ai 105 anni;

c) che al teatro Acacia, per motivi probabilmente legati al punto b), la gente scatarra spesso e volentieri, prima, durante e dopo lo spettacolo.

  Detto questo, devo aggiungere che comunque 8 Donne e un mistero è molto carino.

Il mistero del titolo è l’assassinio di un uomo, intorno al quale ruotano 8 donne, sue parenti naturali (due figlie, la moglie e la sorella), acquisite (suocera e cognata) e cameriere ( una tata e una neo-assunta). Ognuna di loro ha un buon motivo per ucciderlo, e nel tentativo di scoprire l’assassina le otto donne si svelano intrighi, relazioni e passioni segrete. Non mancano canzoni e colpi di scena. Tre ore di buon spettacolo; le attrici, famose e sconosciute, sono tutte grandi professioniste.

Sandra Milo, nel ruolo della vecchia mamma ubriacona, è lodevole, se non altro perché alla sua veneranda età è stata 3 ore su certi tacchi sottili che io non avrei sopportato dieci minuti, e perché si è ricordata tutte le battute. In tv mi  è sempre sembrata piuttosto svampita, in scena è invece scattante, l’ho rivalutata.

Eva Robin’s è molto divertente nel ruolo della cognata isterica e ipocondriaca, vestita in modo dimesso per tre quarti dello spettacolo. – Pettegolezzo: tra l’altro l’ho vista al botteghino prima dello spettacolo, e (oltre a non averla assolutamente riconosciuta), non mi sarebbe mai venuto in mente che non fosse una donna con tutte le sue cosine naturalmente a posto –.

Corinne Clery non mi è mai stata troppo simpatica, ma devo dire che le si addice il ruolo di donna di mondo, sorella senza scrupoli del morto. Solo che la sua erre francese mi irrita da morire, quindi non sono in grado di dare un giudizio spassionato.

Nadia Rinaldi, cameriera del defunto, è stata la più applaudita, anche se il suo non è un ruolo chiave –tranne che per un colpo di scena che non vi svelo- anzi si: spoiler! si scopre che ha una storia con Corinne Clery- .

La mia preferita in assoluto è Caterina Costantini- che non conoscevo-: nel ruolo dell’avida e plateale moglie del morto mi ha ricordato, per movenze e voce, la mia cara Bette Midler.

 

Insomma, uno spettacolo da vedere per passare un pomeriggio spensierato.

Peccato per il pubblico incartapecorito, che rideva solo alla battute sessuali e si perdeva quelle più sofisticate, e che non capiva la differenza tra comico e drammatico: - spoiler- quando una delle figlie rivela alla sorella che è incinta del padre, tutti a ridere.  Non ho parole.

E quando non ridevano a proposito o scatarravano, scartavano caramelle. TUTTI.

Riguardo lo spettcaolo, ho giusto due appunti da muovere: uno riguarda le canzoni interpretate dalle attrici, a mo’ di musical. L’idea è carina, le canzoni gradevoli, ma dieci sono veramente troppe, non si reggono proprio.

Inoltre non mi è piaciuto il colpo di scena finale – altro spoiler!-: si scopre che l’uomo in realtà non è morto ma ha finto, per sapere chi sono davvero le donne che lo circondano. La scoperta però gli è insopportabile: si uccide sul serio, e gli ultimi minuti della scena sono una tragedia di urla, lacrime e canti strazianti.

Indipendentemente dal fatto che il film terminasse o no in questo modo, ci si poteva risparmiare questa scena da tragedia di Seneca, e mantenere lo stesso tono cinico e lieve delle TRE ORE precedenti. A parte queste due annotazioni però devo dire che sono stati quindici euro di spettacolo (nelle poltroncine più strette del mondo) ben spesi; e in ogni caso, meglio che andare a vedere Manuela Arcuri che interpreta la proprietaria di due tette.

Commenti al Post:
bluewillow
bluewillow il 14/02/07 alle 13:41 via WEB
Non sapevo di questo film, buona giornata e felice san valentino :))
 
Virginia_Clemm
Virginia_Clemm il 14/02/07 alle 20:50 via WEB
Mi scuso se non sono pertinente con il tuo ultimo post, ma devo confessare: ho letto il tuo blog (tutto) d'un fiato, e l'ho trovato davvero esemplare! Hai uno stile che mi piace tantissimo! Pertanto credo che sarò "costretta" a metterti nei blog amici :) Anche se ammetto che il mio blog in confronto al tuo è molto meno interessante... se passerai mi farà comunque piacere. Per rimediare al mio commento fuori-post posso dirti che a me piace molto il teatro, e che ho apprezzato l'ironia e la precisione della tua critica allo spettacolo che hai visto. Io non ne sapevo l'esistenza, si impara sempre qualcosa! :) §Virginia_Clemm§
 
liena67
liena67 il 09/11/07 alle 14:05 via WEB
girovagando per il tuo blog ho beccato questo vecchio tuo post
che ridere nel rammentare i teatri pomeridiani della domenica (ci lavoravo un tempo in due teatri napoletani e la tua descrizione è assolutamente perfetta...il che però significa che non è cambiato nulla in venti anni *_*)
detto questo comunque io non ho visto lo spettacolo ma ho visto e amato moltissimo il film
attrici bravissime e bellissime e il film rimane leggero e profondo allo stesso tempo fino alla fine ...se non l'hai visto te lo consiglio vivamente e a tal proposito mi hai fatto ricordare una breve recensione da me fatta a suo tempo:

Otto donne e un mistero di Francoise Ozon
E' una commedia tipicamente francese molto ironica pungente intelligente. Una sempre bellissima Deneuve e una sensualissima Fanny Ardant sono due delle otto protagoniste di questo film. Film tutto al femminile dove l'uomo appare solo di spalle in qualche scena perchè, anche se tutto appare ruotare intorno a lui, nel film, come nella vita di molte donne, è la figura con la quale si vive e per la quale si lotta, ma con cui spesso non si comunica mai veramente, che sia il padre, il marito, l'amante, il fratello. L'impronta teatrale-musicale non solo non toglie niente alla forza e al veloce ritmo del film, ma anzi rende il tutto molto brillante e originale. I dialoghi sono una serie interminabili di battute e allo stesso tempo di tremende verità, di lotte familiari portate all'eccesso, di intrecci e segreti che portano a continui colpi di scena tra tutte le otto donne del film. Un accenno particolare va fatto alla bellissima quanto sensualissima scena di amore tra la Deneuve e la Ardant, dove una splendida regia è riuscita a far uscire il fuoco in pochissimi minuti, in sole gambe e mani intrecciate. Se amate il cinema francese, se volete ridere per quasi due ore di continuo, se volete vedere la perfetta recitazione di tutte e otto le protagoniste non perdetevi questo film!
saluti
 
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