Creato da jo_march1979 il 28/01/2007

Signora mia

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Di integrazione e sceneggiate

Post n°52 pubblicato il 03 Giugno 2007 da jo_march1979
 

Credo che gli studiosi di integrazione e multiculturalismo abbiano trascurato un ambiente fondamentale, specchio di ogni civiltà cittadina: la metropolitana.

Con un giro nelle viscere della città-preferibilmente all’ora di punta- si può capire molto più della sua composizione sociale che in tre giornate di convegno indetto dalla Regione in una sala affrescata.

Nella metro di New York, schiacciata su una porta da una signora le cui gambe non bastavano a sostenerla, mi sono resa conto di quanto la popolazione americana sia obesa; in quella di Parigi, guardando le coppie, di come la Francia si più avanti in fatto di integrazione degli Stati Uniti. A Roma ho capito che i ragazzini sono uguali dappertutto: jeans con cavallo alle ginocchia, modi insolenti e imbranataggine con le coetanee.

Prendo la metropolitana di Napoli da oltre dieci anni, e in tutto questo tempo ho sempre avuto una buona angolazione su come si evolve la città. Qualcosa muta, qualcosa resta: le persone cambiano, la tendenza a viaggiare senza biglietto rimane immutata. Non solo ragazzi, ma anche rispettabili signore e distinti pensionati si imbarcano in sceneggiate improbabili per giustificare la loro mancanza di biglietto senza prendere una multa. I controllori hanno l’aria navigata di chi nella sua carriera ne ha viste di tutti i colori.

Se si prende la metropolitana la  domenica mattina il panorama cambia. Non ci sono pendolari in trance diretti al lavoro o ragazzi assonnati che vanno a scuola: in generale è difficile trovare persone di apparente nazionalità italiana. Infatti la domenica è l’unico giorno libero delle persone immigrate, quindi la metro è piena di deliziose signore dell’Europa Orientale - in genere bionde naturali e truccate anni’80 -, famiglie dello Sri Lanka educate e vestite a festa, gruppi di ragazzi nordafricani che scherzano tra loro.

Le mie preferite sono le signore dell’Est, che sono sempre garbate e con il loro abbigliamento mi ricordano la mia infanzia; inoltre mi sembra abbiano una capacità di adattamento strabiliante rispetto agli altri immigrati, che tendono a restare nelle maglie della loro cultura d’origine.

 La migliore è stata una signora che ho visto in azione all’uscita della metropolitana di piazza Museo.

A Napoli, non ho ben capito perché, non controllano i  biglietti sul treno, ma ai varchi all’uscita della stazione. Domenica scorsa il controllore di turno ferma una signora di mezza età, chiaramente dell’Europa Orientale. Lei non sembra capire cosa voglia l’uomo; solo dopo una lunga scena di mimo tira fuori un biglietto spiegazzato. E non obliterato.

Con evidente soddisfazione, il controllore prende il blocchetto dei verbali. Segue un’altra scenetta per far capire alla signora che deve dare un documento. Il foglietto che tira fuori si rivela essere un documento di assistenza sanitaria nazionale.

Il controllore dà i numeri: ma come, questi vengono qua, gli diamo pure l’ospedale gratis, e non pagano nemmeno il biglietto? Comincia a scrivere rabbioso il verbale. Dal documento della signora risulta che è nata a Minsk: sentendo nominare la sua città,  lei si illumina e annuisce.

Quando il controllore le chiede dove vive a Napoli lei risponde tristemente “Vedova”. Lui smette di scrivere, le chiede spiegazioni. A parole smozzicate e gesti ampi, vien fuori che quel giorno è l’anniversario della morte di suo marito, con il quale cinque anni prima era venuta in Italia. Il controllore si gratta la testa con la penna.

 La signora, molto dignitosa, tiene la testa bassa e torce un fazzoletto. Interrogata, racconta che ha due figlie, una incinta e l’altra con un “marito cattivo”.

Il controllore è imbarazzato, si guarda intorno. Alla fine si decide: strappa la multa, oblitera il biglietto della signora e le raccomanda di fare attenzione. Lei ringrazia calorosamente, “Spaziba, spaziba”.

Superati i varchi, la signora raggiunge un’amica evidentemente in sua attesa.

Mentre la bacia sulle guance le dice:

Marò e ch’agg’avut’ passà!”. Ovvero: Madonna, che ho passato. In perfetto napoletano.

 Sempre in dialetto, le racconta la sceneggiata che ha appena sostenuto per scamparsi la multa.

Se non è integrazione questa.

Commenti al Post:
manu_80.m
manu_80.m il 03/06/07 alle 23:10 via WEB
Ahahah o mio dio, fantastico!! So che è in torto, ma è stata una grande, gliel'ha proprio messa in quel posto al controllore. Ah aha ah.
 
 
jo_march1979
jo_march1979 il 04/06/07 alle 10:40 via WEB
Ah-ha!abbiamo una piccola sovversiva qui, che non vuole pagare il biglietto!!;)
 
Eric_Van_Cram
Eric_Van_Cram il 03/06/07 alle 23:40 via WEB
Scusa jo, solo io non riesco a leggere il margine sinistro del tuo post? E' un peccato, perché è bellissimo, la metropolitana come cartina di tornasole di una civiltà è un ottimo spunto :)
 
 
jo_march1979
jo_march1979 il 04/06/07 alle 10:39 via WEB
NOn so perchè l'editor di LIbero mi abbia tagliato il margina sinistro: ho spostato tutto a destra ma non è una soluzione che mi piace molto, spero non si ripresenti questo problema al prossimo post. Grazie della segnalazione, non me ne ero proprio accorta!
 
beth68
beth68 il 04/06/07 alle 11:06 via WEB
lo dico sempre io che comunque come ci si integra a napoli non ci si integra da nessuna parte....sto meditando il trasferimento!! :) un bacione. ele.
 
 
jo_march1979
jo_march1979 il 04/06/07 alle 11:18 via WEB
Ti aspetto!!!un bacio grande
 
Voodoo_DoLLy
Voodoo_DoLLy il 04/06/07 alle 12:38 via WEB
Anche io conosco dei camerunensi (o camerunesi?) che conoscono il dialetto meglio di me... ;))
 
RosexelA
RosexelA il 04/06/07 alle 15:43 via WEB
Hahahaha questa è bellissima!!! Un ritratto perfetto della popolazione..napoletana e non ;)
 
scarlett84
scarlett84 il 05/06/07 alle 14:37 via WEB
questo è sicuramente uno degli esempi più fulgidi del potere dell'integrazione e soprattutto dell'immancabile capacità di noi italiani di arrangiarci..è pazzesco!!! un bacio Jo, sei veram la migliore!!!!!
 
 
jo_march1979
jo_march1979 il 05/06/07 alle 18:49 via WEB
Troppo gentile cara! Bacio
 
dimaio3d
dimaio3d il 06/06/07 alle 11:56 via WEB
Ah ah ah .. mi sembravano troppe coincidenze per essere vere! Complimenti alla signora.. si è meritato pienamente di viaggiare AGGRATìS.. Certo che solo a Napoli si vedono 'ste cose.. A Milano ho assistito ad una scena dove il controllore ha beccato in treno un marocchino senza biglietto. E alla sua richiesta di documenti per fargli la multa, lui ha risposto: "Tu razzista tu!" Azz.. Grazie per la visita al mio blog!
 
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