Creato da jo_march1979 il 28/01/2007

Signora mia

Mezze stagioni e altri teoremi

 

 

« Del fascino dei vampiriDei vantaggi del maschilismo »

D'italiano e italiese

Post n°108 pubblicato il 14 Gennaio 2008 da jo_march1979
 

Gli italiani, si sa, sono un popolo di santi, navigatori e poeti: per la precisione, siamo l’unico Paese al mondo in cui il numero degli scrittori è superiore a quello dei lettori. Tutti o quasi hanno un paio di racconti, due poesiole, un mezzo romanzo nel cassetto; e quasi tutti sono convinti di aver scritto un’opera che può contendere il podio alla Divina Commedia  o a Guerra e Pace.

Il popolo degli scrittori è numeroso e variegato; per un autentico talento letterario ci sono dozzine di medici, avvocati, impiegati delle Poste che dibattono dell’animo umano in trame sconclusionate e versi zoppi. Tripudi di maiuscole, sintassi a singhiozzi, anglismi volanti: e questo è solo l’inizio dell’elenco.

Fortuna che c’è Beppe Severgnini, giornalista del Corriere della Sera che da anni combatte la sua battaglia contro errori e orrori nazionali. Qualche mese fa ha pubblicato L’italiano: lezioni semiserie, che è in realtà il libro di scrittura più efficace che abbia sfogliato negli ultimi anni.

Con questo libro Severgnini non ha la pretesa di insegnare a diventare scrittori, ma solo di rendere i suoi lettori più consapevoli dell’uso della lingua.

Primo punto: la semplicità. Perché dire “probabili precipitazioni atmosferiche” invece di “forse piove”? perché “dibattito a più voci” se il dibattito a una voce è un soliloquio?

 

Secondo punto (meno scontato di quanto possa apparire): chi scrive in italiano, si esprima in italiano. Il brain storming  per elaborare il business plan in linea con la mission dell’azienda è semplicemente una riunione confusa per inventarsi qualcosa. O no?

Terzo: evitare le metafore stantìe. Anche se è vero che quello che conta è il pensiero, chi scrive deve dimostrare più di nervi d’acciaio, volontà di ferro e cuore d’oro. Questo perché tutto cambia: le stagioni non sono più quelle di una volta.

 

Quarto: evitare di considerare la punteggiatura come una forma di acne: se non c’è meglio. Parentesi come l’aglio e le elezioni (da usare con moderazione); trattini – che, ho scoperto, hanno funzioni differenti a seconda se siano brevi, medi o lunghi –, per strizzare l’occhio al lettore; punti e virgola per far rallentare il lettore in una piccola apnea mentale. Il punto  come soldato semplice della punteggiatura (ma da non usare in plotoni, come gli autori ggiovani fanno oggi: “Lui entrò. La vide. Bella, pensò. La baciò. Così. Ma non poteva continuare. Uscì. Non tornò.” E meno male). I due punti: una finestra sul periodo, per risolvere le situazioni complicate e per evitare le infezioni di che (mai più d’uno per frase, dice Severgnini, perché già due proposizioni relative inquinano quanto un detersivo in mare).

Punto esclamativo che è un desiderio, e i desideri vanno presi con le pinze.  Il punto interrogativo, il segno più eloquente della punteggiatura per non far venire attacchi d’ansia. Pericolosi, incerti puntini di sospensione

Insomma, le regole per scrivere decentemente un romanzo, un’e-mail, la lista della spesa, un biglietto di auguri sono poche e precise:

-          avere qualcosa da dire

-          dirlo

-          dirlo brevemente

-          non ridirlo. Se mai, rileggerlo.

 

Per approfondimenti rimando al libro, di lettura veloce e gradevole, e ricco di spunti. Qui, dopo tante lodi, preferisco spiegare un difetto di queste lezioni d’italiano: non si possono regalare a chi ne avrebbe più bisogno. Perché? Provate a regalare un deodorante a uno che suda troppo e poi raccontatemi la reazione.

 
Rispondi al commento:
jo_march1979
jo_march1979 il 15/01/08 alle 12:22 via WEB
Hai ragione, Il Mattino è veramente tremendo. Ormai quando mi capita di comprarlo, lo faccio solo per farmi due ristae sugli errori ;)
 
* Tuo nome
Utente Libero? Effettua il Login
* Tua e-mail
La tua mail non verrà pubblicata
Tuo sito
Es. http://www.tuosito.it
 
* Testo
 
Sono consentiti i tag html: <a href="">, <b>, <i>, <p>, <br>
Il testo del messaggio non può superare i 30000 caratteri.
Ricorda che puoi inviare i commenti ai messaggi anche via SMS.
Invia al numero 3202023203 scrivendo prima del messaggio:
#numero_messaggio#nome_moblog

*campo obbligatorio

Copia qui:
 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: jo_march1979
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Età: 45
Prov: SA
 

AREA PERSONALE

 

ULTIMI COMMENTI

Eppoi??? Com'è andata??? E' nata una bambina o un...
Inviato da: MargueriteG
il 22/03/2017 alle 16:06
 
Grazzie!
Inviato da: librairie
il 10/08/2013 alle 10:30
 
Che bello!!!!!!!! AuguriIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!
Inviato da: MargueriteG
il 29/11/2012 alle 15:42
 
Che bello!!!!!!!! AuguriIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!
Inviato da: MargueriteG
il 29/11/2012 alle 15:38
 
Che bello rileggerti dopo tanto e ritrovarti così...sempre...
Inviato da: Virginia_Clemm
il 21/10/2011 alle 11:29
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 100
 

QUANTI GATTI SIAMO

 

ULTIME VISITE AL BLOG

mariomancino.mkosmopolites_eimiCherryslbarbara.bdSimona_Milanoausdauerstefaniabruzjunior334MargueriteGRudy752lacilentananarciso_gk.marchetticristinamottolamax_6_66
 
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Novembre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
        1 2 3
4 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 17
18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 28 29 30  
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963