Se ascolto l’ironia rannicchiata in fondo alle cose, essa si scopre lentamente. Strizzando un occhio piccolo e chiaro, dice: “Vivete come se...”
Nonostante le molte ricerche, tutta la mia scienza è qui.
Camus, Il rovescio e il diritto
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Da qualche settimana frequento la SICSI (Scuola Interuniversitaria Campana di Specializzazione all’Insegnamento), in altre regioni conosciuta come SIS. E’ un corso post–laurea, a numero chiuso e frequenza obbligatoria, necessario per ottenere l’abilitazione all’insegnamento (nel mio caso dell’inglese) nelle scuole superiori, nonché una discreta quantità di punti per salire nella graduatoria degli insegnanti fino all’agognato “posto fisso”.
In teoria, è una scuola dove ti insegnano ad insegnare, con corsi tipo “Didattica della letteratura” o “Tecniche di apprendimento/insegnamento dell’inglese”.
Questo in teoria.
In pratica la SICSI (almeno quella che frequento io) è un’enclave spazio-temporale con caratteristiche che la rendono una comunità unica nel suo genere.
Per cominciare, ha una concezione del tempo tutta sua: il calendario in uso non corrisponde né a quello gregoriano, né a quello accademico, e nemmeno a quello maya. Mentre in Italia e nella maggior parte del mondo l’anno comincia il 1 gennaio e finisce il 31 dicembre, alla SICSI il 2008 è iniziato il 14 febbraio. La cosa notevole è che a febbraio 2009, nella scansione temporale SICSI saranno trascorsi due anni.
Questo fenomeno di concentrazione temporale è oggetto di studi altamente specializzati: gli esperti non hanno ancora trovato una risposta, anche se alcuni profani mormorano che sia un modo geniale per incassare in un anno le tasse di iscrizione a un biennio. Ma sono solo voci.
Anche la scansione del giorno SICSI differisce da quella del resto del mondo. Sono previste quattro ore di corsi ogni pomeriggio: queste quattro ore cominciano alle 16 e finiscono alle 19:15. Gli studiosi sono isterici all’idea di un’ora che duri 45 minuti; misteriosamente però la “pausa di un quarto d’ora” è di 15 minuti come in tutto l’Occidente. Anche gli studenti SICSI sono isterici all’idea, ma le motivazioni sembrerebbero diverse.
C’è ancora tanto da dire sulla SICSI, ma per oggi devo salutarvi: sono le 13:50, nel vostro mondo avrei lezione tra 2 ore. Ma nel mio, il corso inizia tra 45 minuti.
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