IL COLONNELLO RANIERI COMANDA "VOGLIO UNA JUVE DA BATTAGLIA"
Entusiasmo ed attesa a Rovereto per il test con la nazionale olimpica di Pechino. Ranieri: "Voglio velocità e aggressività. Ho una buona squadra, quanto non lo so. Davanti a noi metto cinque o sei compagini ma in realtà non mi sento là sotto: saremo subito competitivi. A me piace cambiare modulo anche in corsa, ma considerati i campioni che ho il 4-4-2 appare l´ideale". Un evento per la Cina: 150 milioni di telespettatori collegati. Una ricerca tedesca individua 78 milioni di potenziali tifosi per la società di Blanc. Buffon: "E' l'anno zero, ma i grandi club ci temono".
RANIERI FORGIA UNA JUVE TOSTA E AGGRESSIVA - Repubblica ediz. Torino - Tre prove in allenamento, poi centocinquanta milioni di cinesi - audience prevista per l´amichevole di oggi, ma Cina-Inter l´hanno vista in 170 (milioni, sempre) - guarderanno la nazionale olimpica del loro paese ma soprattutto, perché è questa la curiosità che monta, la prima vera Juventus di Claudio Ranieri, la neopromossa da scudetto, il «progetto importante» che dovrà durare cinque anni ma mica potrà consumarsi dell´attesa: il primo dei cinque dovrà già essere quello buono. «Visto che veniamo dalla serie B», dice l´allenatore che in Inghilterra chiamano boss e qui mister, facendo inorridire gli inglesi che non capiscano perché ci si debba rivolgere all´allenatore chiamandolo "signore", «colloco la Juve dentro le cinque-sei squadre che l´anno scorso hanno occupato i primi posti della classifica». Sembra che abbia imbracciato l´estintore, annegando gli entusiasmi che stanno bruciando a Pinzolo. E invece no: «Mi metto là sotto ma non mi sento là sotto. Qui il livello di autostima è altissimo, la voglia di confrontarsi con i grandi della serie A e la competitività sono il marchio di questa Juve. Credo che ci debba essere prima il sogno e poi l´azione. I nostri tifosi sognano tantissimo, i miei giocatori sono vincenti e non possono pensare di non partecipare a questo sogno, ben sapendo che il bello non è partecipare ma vincere. Sappiamo che le altre stanno davanti a noi e non siamo così sciocchi da dire che siamo più forti rispetto alla Juventus di due anni fa. Però sono convinto di avere creato una buona squadra, anche se quanto buona non lo so. Sono il più curioso di tutti di scoprirlo». La scoperta comincia dunque questo pomeriggio a Rovereto, ore 17. Bisognerà, per la verità, aspettare ancora 45´, perché nel primo tempo giocheranno le riserve, con il 4-3-3: Vanstrattan - Birindelli, Boumsong, Grygera, Molinaro - Blasi, Zanetti, Nocerino - Marchisio, Iaquinta, Marchionni. Poi toccherà finalmente ai titolari, tenendo in ogni caso conto che mancheranno ancora Buffon e Camoranesi e che Del Piero giocherà, nella migliore delle ipotesi, soltanto qualche minuto nel finale. «Faccio decidere a lui, se se la sente sono ben felice di metterlo». La Juve nasce dunque in questa maniera: Belardi (per il momento) in porta, Zebina-Andrade-Chiellini-Criscito in difesa, Salihamidzic (per ora)-Tiago-Almiron-Nedved a centrocampo, Trezeguet-Palladino (per il momento) in attacco. Si lavora sul 4-4-2, «perché è vero che a me piace cambiare modulo e sistema di gioco anche durante la stessa partita, ma questa è la formula più logica, soprattutto quando a destra hai un campione del mondo e a sinistra un pallone d´oro. E logico osservare, valutare e poi decidere, ma non cambio tanto per cambiare». Ranieri chiede un calcio veloce, dinamico ma anche «aggressivo, tra virgolette provinciale. «Voglio una squadra che non molli mai. La Juventus ha l´agonismo del calcio inglese e la qualità del calcio spagnolo: porto qui le mie esperienze ma trovo terreno fertile».
Intanto, balzano agli occhi alcune novità: Chiellini si sta giocando il posto da difensore centrale, se supererà brillantamente i primi test potrà convincere la società a non acquistare un altro stopper (Meira? Zapata?); Criscito viene impostato da terzino sinistro, anche perché non ha il fisico, lui così esile, per stare al centro; Trezeguet e Iaquinta vengono considerati alternativi uno all´altro e, per ora, non vengono provati assieme perché alla punta centrale viene affiancato un attaccante di movimento; Zalayeta e molti altri sono ormai ai margini della rosa, dunque in partenza. La settimana scorsa, l´Inter ha vinto con i cinesi per 3-0 e di conseguenza sarà inevitabile un primo confronto a distanza con la squadra più odiata dagli juventini. «E´ un confronto stimolante, ma non per noi», taglia corto Ranieri. Di sicuro, la partita servirà per assaggiare il mercato cinese che, secondo la Juventus, presenta un bacino potenziale di 78 milioni di tifosi. I prodotti del merchandising sono commercializzati dalla stessa società (cinese) che spaccia i gadget di Manchester United e Barcellona, la partita di questo pomeriggio verrà trasmessa in diretta, quando a Pechino saranno le undici di sera, dal canale sportivo Cctv5. Ma non sono numeri che scaldano Ranieri, perché lui ha altre urgenze in testa: «Io e la squadra dobbiamo capirci in fretta. Deve esserci osmosi tra me e la Juve, ma ai giocatori ho detto che per loro è più facile imparare a conoscere una persona sola. E se imparano a conoscermi al volo, colmeremo il gap con le più forti». Semplice: seguite il boss.
AFFARI E SHARE: L'IMPERO CINESE DELLA JUVENTUS - La Stampa - Di fronte a circa 150 milioni di cinesi, che si vedranno in tv la sfida fra la propria nazionale olimpica e i bianconeri, oggi a Rovereto (ore 17, già fulminati i 4.600 biglietti) la nuova Juve comincerà a capire quanto davvero vale: sul prato, per la stagione che s’annuncia, e sul tavolo degli affari, per gli anni che verranno. Detto che arriveranno indizi, non sentenze, Claudio Ranieri e Jean-Claude Blanc, gli strateghi sui due campi di battaglia, prenderanno comunque nota. Il tecnico, anche ieri, s’è raccontato impaziente di testare il telaio finora plasmato: «Sono convinto che abbiamo creato una buona squadra, quanto buona non lo so. Sono più curioso di voi». L’amministratore delegato, invece, inizierà a sondare quello sconfinato territorio (e mercato) che è la Cina.
Da anni, ormai, tutti i grandi club europei hanno girato i radar verso Pechino. Il Manchester United, scriveva domenica scorsa il Sunday Times, ha più tifosi nella Repubblica popolare che nel resto del mondo e, non a caso, è appena decollato per una tournee in Estremo Oriente. Sta valutando le stesse rotte pure il club bianconero che, secondo una ricerca dell’istituto tedesco «Sport+Markt», in Cina ha 78 milioni di potenziali tifosi. La Juve, laggiù, insieme a Barcellona e Manchester United, commercializza già la propria griffe, attraverso gli accordi fra Juventus merchandising (Nike) e la cinese «Li Fung». La Premier League, all’ombra di Pechino, sta già facendo affari da anni: i proventi per i diritti esteri, riferiva ancora il Sunday Times, sono schizzati dai 320 milioni di sterline del triennio 2004-07, ai 625 milioni per i tre anni che verranno. Gli inglesi, così come Liga e Bundesliga, hanno scelto le pay-tv che, al momento, sono già in grado di raschiare robusti profitti. Per trasmettere la sola Premier, una tv via cavo di Hong Kong ha sborsato 200 milioni di dollari, un’altra di Singapore 160.
La Juve, e altri club italiani, si sono mossi su altri sentieri, anche per recuperare quel debito scavato da precedenti strategie non proprio lungimiranti, scelte negli anni passati dal governo del pallone italiano. Così, quest’anno in Cina, le partite del campionato (due a giornata) saranno visibili in chiaro, raggiungendo un maggior numero di telespettatori. «Potrebbe essere una strategia - aveva spiegato qualche giorno fa Blanc - rinunciando a ricavi immediati, ma investendo sul futuro». Prima farsi conoscere, cioè. Per questo motivo, quando è stata fissata l’amichevole, la Juve ha concesso i diritti alle emittenti cinesi, tenendosi solo quelli per l’Italia (diretta su Juve Channel): la partita andrà su Cctv 5, Shangai tv e Beijin tv. Per l’amichevole con l’Inter, la scorsa settimana, davanti ai video erano circa 170 milioni di persone. Non male, come spot. Aspettando gli affari, Ranieri vorrebbe già raddrizzare il bilancio del campo. Dopo la partitella con il Mezzocorona (5-0), il test si presenta più simile a una partita. «La Cina è avanti con la preparazione - ha spiegato - è un impegno più probante e so che ha messo in difficoltà l’Inter, almeno nel primo tempo. Sono piccoli, rapidi e sguscianti, per cui ci metteranno alla prova». Volendo, il primo incrocio a distanza con in nerazzurri, che hanno vinto 3-0, anche se l’allenatore bianconero respinge: «Capisco che è stimolamte il confronto con l’Inter, ma per voi. Non per noi». La prima Juve partirà con il 4-3-3, virando poi sul 4-4-2, il preferito da Ranieri. Ancora, l’assetto definitivo non l’ha in testa: «Aspetto la fine del ritiro per farmi un’idea precisa, perché le idee si devono verificare sul campo». Per adesso può solo fare ipotesi: «Noi, che veniamo dalla B, ci mettiamo sotto le prime cinque-sei dell’anno scorso: mi metto là, ma mi sento con i miei giocatori». Che pensano si possa arrivare in cima.
DIRETTA TV INTERNET: CCTV ALTERNATIVA A JUVE CHANNEL - Corsivo79 - Per chi non avesse sky e per gli estremisti del boicottaggio, faccio presente che la partita Juventus-Cina sarà visibile anche su internet (per gli utenti adsl o +) attraverso il canale cinese CCTV5.
La connessione è un po' difficoltosa, quindi vi consiglio di scaricare un programmino leggerissimo (TVUPlayer) che vi consentirà di connettervi rapidamente e di vedere la partita con una buona qualità video. E vi consiglio di non cancellarlo, perchè nel corso dell'anno trasmetteranno lì molte altre partite di campionato della Juve. Buona visione. Ecco il link: TVU Player
BUFFON: "E' L'ANNO ZERO, MA I GRANDI CLUB CI TEMONO - Intervista Sky - Gianluigi Buffon è pronto ad affrontare la stagione che dovrebbe valere la rivincita alla sua Juve. Queste le sue parole in esclusiva ai microfoni di SKY.
Che sfida è quella che sta per iniziare?
“E’ l’anno zero della Juve si riparte dopo, chiamiamolo un anno di purificazione, purgatorio, credo che alla fine mi fa piacere sentire le parole degli avversari, che probabilmente sono anche più accreditati di noi alla conquista di questo titolo, che c’è una sorte di timore o paura, ma di rispetto vero la Juve che è tornata di nuovo in serie A. Vuol dire che la storia non la cancelli con un anno di serie B”.
Cosa ne pensi del addio di Francesco Totti alla Nazionale?
“Con Francesco (Totti) avremo modo di parlare, anche perché ci conosciamo da quando giocavamo nell’Under 14, ho sempre avuto un buon rapporto con lui. Non posso dire niente rispetto alle sue scelte precedente e neanche questa. Anche questa sua scelta ha dimostrato sicuramente di essere una scelta coerente con quello che aveva pensato un anno prima. Poi quale sia il giusto o lo sbagliato non lo dirò mai”.
Qual e' la squadra piu' organizzata?
“L’Inter è la squadra più forte e completa, che ha le carte in regola per bissare, anzi fare il tris di scudetti, me ne ero dimenticato! Gli renderemo la vita molto dura, quello sicuramente. ”
SACCHI: "BUFFON DA SOLO PORTA 15 PUNTI!" - Datasport - Arrigo Sacchi nel corso della trasmissione radiofonica `Unico Grande Amore` su Teleradiostereo, parla delle `grandi`. `Sul mercato si sta muovendo molto bene la Juventus. Tanti innesti di qualita`, oltre alle conferme fondamentali dei suoi big, su tutti Buffon, che da solo porta quindici punti in classifica. Forse pero` avrei preferito fare qualche acquisto in meno e inserire un campione assoluto, che tra i nuovi arrivati in bianconero non c`e`. In questo modo ci sarebbe stato piu` spazio per i tanti giovani talentuosi sotto contratto con la Juventus`.
Inviato da: Sonam singh
il 10/06/2024 alle 08:14
Inviato da: Zirakpur Escorts
il 07/06/2024 alle 11:42
Inviato da: Mahipalpur Escort
il 04/06/2024 alle 12:34
Inviato da: vaansh
il 04/06/2024 alle 12:32
Inviato da: Gavin Flannery
il 30/05/2024 alle 11:15