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TERNO "SECCO" SU TORINO

Post n°1304 pubblicato il 29 Gennaio 2008 da corsivo79

MELLBERG, STENDARDO, SISSOKO ECCO I VOLTI NUOVI DELLA JUVE!

Decolla il mercato bianconero: la società ha ingaggiato Olof Mellberg, forte centrale dell'Aston Villa che arriverà a luglio a parametro zero (contratto fino al 2011). Praticamente fatta anche per Momo Sissoko, che ieri ha completato le visite mediche a Torino e si aggregherà al gruppo tra qualche settimana. Nel pomeriggio il Ds Secco ha presentato Stendardo (che dovrebbe giocare già in Coppa Italia) e blindato Tiago: "Resta alla Juve". Domani l'attesa sfida contro l'Inter: Buffon non recupera ed è in dubbio anche per la Nazionale. Donadoni: "Vado io a fargli un massaggio". Escluso l’intervento chirurgico. Userà un corsetto protettivo. Del Piero stoccata a Mancini: "Se volesse giocare in 10 lo facesse pure. Se dimentica qualcuno, meglio per noi".

 

MELLBERG ALLA JUVE. SECCO: "TIAGO RESTA" - Corriere dello Sport - La Juventus ha formalizzato il contratto con Erik Olof Mellberg. Sarà valido dal primo luglio 2008 e durerà fino al 30 giugno 2011. Il giocatore aveva un contratto con l'Aston Villa che è in scadenza il 30 giugno. Erik Olof Mellberg, difensore centrale svedese, è nato il 3 settembre 1977 e dopo 3 campionati in Spagna nel Racing Santander, nel 2001 è stato acquistato dall'Aston Villa dove in questi anni ha giocato oltre 240 partite tra Premier League, coppe nazionali e internazionali. Lo ha annunciato la società bianconera attraverso il suo sito ufficiale.
LA FELICITÀ - Difensore centrale di esperienza, Mellberg è titolare della Nazionale svedese con la quale, dal 2000, ha giocato oltre 70 partite: «Sono molto felice - ha commentato Mellberg - per questo accordo. Quella in Italia sarà un'esperienza importante, in un club prestigioso e in uno dei campionati più importanti del mondo. Ora devo chiudere al meglio la stagione con l'Aston Villa, ma davvero non vedo l'ora di raggiungere la Juventus e di dare il massimo con la maglia bianconera».
LA SODDISFAZIONE DI RANIERI - Per Claudio Ranieri si tratta di un importante tassello per la squadra che dovrà affrontare la prossima stagione: «Mellberg - ha detto il tecnico bianconero - è un giocatore che conosco bene e che seguivo già dai tempi del Chelsea. un difensore centrale in grado di coprire anche la fascia destra, come sta facendo quest'anno. Giocatore con una struttura fisica importante, 187 cm di altezza per 83 kg di peso, ma molto reattivo, Mellberg porterà alla Juventus un contributo di esperienza internazionale e di qualità». Prende forma quindi il mercato bianconero: nel pomeriggio ci sarà la presentazione di Stendardo, prelevato dalla Lazio, e dovrebbe esserci la firma di Sissoko, centrocampista del Liverpool.
SECCO, «TIAGO RESTA» - La Juventus blinda il centrocampista portoghese Tiago. Dopo averlo trattato con il Tottenham, e non solo, il direttore sportivo Alessio Secco ha infatti annunciato che «non andrà via». «Abbiamo ricevuto alcune richieste per lui - ha rivelato il dirigente bianconero - e il Tottenham lo ha seguito negli ultimi giorni, ma poi ha tergiversato, per cui ora mancano i tempi per fare l'operazione. Tiago è quindi fuori dal mercato. Avrà tempo di dimostrare qui le sue qualità migliori». Prosegue invece la trattativa per Sissoko: «Mancano solo alcuni dettagli - conclude al riguardo Secco - e una volta che saranno perfezionati potremo ufficializzare l'operazione».
STENDARDO IN CAMPO - Primo allenamento con la squadra bianconera, intanto, per Guglielmo Stendardo, prelevato in prestito dalla Lazio fino a giugno. «Sono un giocatore che in campo dà sempre il massimo - sono le sue prime parole da juventino del difensore - e prometto impegno e buona volontà. Essere alla Juve, anche se per pochi mesi, sarà una grande esperienza»
TIAGO TOLTO DAL MERCATO. ECCO STENDARDO, DOMANI IN CAMPO - La Stampa -  Sissoko e Stendardo subito, Mellberg a luglio. Da ieri anche lo svedese è un acquisto ufficiale. «Il mercato della Juve è chiuso», Secco dixit. E Tiago (foto) non parte più, resterà bianconero fino a giugno. Niente Tottenham né Atletico Madrid, almeno a dar retta alla società. Spiega il direttore sportivo: «Il giocatore non si muove, al mille per mille. Il Tottenham ha temporeggiato troppo. E ora non ci sono più i tempi per una trattativa». Ieri è stata la giornata di Mohamed Sissoko. Il centrocampista del Mali, 23 anni, ha concluso (positivamente) il suo blitz a Torino. In mattinata la parte finale delle visite mediche, poi un incontro fiume (due ore e venti) in sede per mettere la firma sul contratto che lo lega alla Juve fino al 2012 (più opzione su un altro anno) con un ingaggio di circa 2,5 milioni. Costo dell’operazione: 11 milioni da versare al Liverpool, più altri 2 legati al numero di presenze. E ieri è stato presentato Stendardo. Spiega Secco: «L’abbiamo preso in prestito per 5 mesi, poi tornerà alla Lazio perché Lotito ci tiene a riaverlo». Ha fissato a 12 milioni la cifra per il riscatto.
MORABITO RISPONDE A SECCO: "TOTTENHAM? LA COLPA E' DI TIAGO" - In merito alle dichiarazioni di Secco prendo atto della volonta della Juve, tuttavia devo precisare che la decisione non è scaturita per mancanza di determinazione da parte del Tottenahm come invece lascia intendere la Juve, la squadra inglese e stata l'unica ad aver fatto un offerta seria e concreta, è stato il giocatore, per motivi famigliari, a non aver accettato il trasferimento. Questa precisazione va fatta per sottolineare la serietà del Tottenham e del suo presidente Lery." Oggi sono attesi emissari dell'Atletico per presentare un offerta per Tiago, ma a meno di clamorosi sviluppi non si farà niente
JUVE, MERCATO CHIUSO CON SISSOKO - Repubblica - Il mercato della Juventus finisce qui, con gli undici milioni di Sissoko e i quattrocento mila euro spesi per sei mesi di Stendardo. «Sarà difficile che a luglio resti con noi, Lotito ha fissato un riscatto altissimo perché non lo vuole perdere», diceva ieri Alessio Secco accompagnando l´ex (e futuro) difensore della Lazio al suo primo allenamento bianconero. Curiosa, la storia di Stendardo: arriva, in pratica, per giocare una partita sola, quella di domani contro l´Inter, una partita senza difesa: non ci saranno, per motivi vari, Chiellini, Zebina, Grygera e Andrade (e Criscito è passato al Genoa da un pezzo), per cui il ds juventino ha dovuto attivarsi per consegnare uno stopper d´emergenza a Ranieri. «Ma sono felice di essere qui anche solo di passaggio, sarà una grande esperienza», si è presentato Stendardo. Lotito ha ceduto perché il suo giocatore non andava più d´accordo con Rossi (e quando tornerà a Roma, potrebbe non trovarci più il tecnico romagnolo), mentre la Juve non poteva non tappare questo buco lasciato aperto anche del veto dell´Aston Villa alla cessione di Mellberg, il cui ingaggio è stato annunciato ieri: arriverà però soltanto a giugno, e con un contratto triennale. Stendardo dovrà saltare per squalifica le prossime due partite di campionato, quando tornerà a disposizione sarà finita anche l´emergenza. E poi c´è Buffon, che non è un difensore ma vale mezza difesa, anche se a Livorno il suo vice Belardi ha giocato benissimo: il portiere della nazionale continua a combattere con il mal di schiena, il dolore è diminuito ma non scomparso e gli ha permesso solo un allenamento lieve. Domani non giocherà. Il problema è che SuperGigi ha una patologia che è l´anticamera dell´ernia del disco: può conviverci, ma con il rischio che la situazione peggiori e che il dolore rispunti senza preavviso. L´unica soluzione affidabile, e definitiva, è il bisturi (anzi il laser, in base alle nuove tecniche operatorie): ricorrervi, però, significherebbe fermare Buffon per tre-quattro settimane. In società ci stanno pensando, lui sta valutando. Si vedrà. Ieri, intanto, ha celebrando i trent´anni: «Guardate un po´ come festeggio, allattando mio figlio. La schiena va meglio, ma ho ancora qualche dolorino alla gamba. Spero di farcela per domenica». Il mercato della Juve è chiuso anche perché Tiago non partirà più: il portoghese - incurante nel modestissimo rendimento finora espresso - ha boicottato la trattativa con il Tottenham (che era disposto a pagare 13 milioni) e sta brigando per farsi mandare all´Atletico Madrid, ma il club spagnolo con i bianconeri ragiona solamente sulla base del prestito. Così Secco ha fermato tutto: «Non ci sono i tempi tecnici per una cessione». Più che altro, non ci sono i tempi tecnici per reclutare un sostituto di Tiago, destinato a tenere il broncio fino alla fine della stagione. Intanto, stanno bruciando le ultime ceneri dell´agitato terzo tempo di domenica sera a Livorno, risolto con un litigio tra Iaquinta e Balleri e l´ammonizione dello jueventino. «Gli animi erano caldi», ha confessato ieri il terzino amaranto, «perché Nedved ci prendeva in giro dicendoci che saremmo andati in serie B». Oggi infine Trezeguet è stato convocato a Roma per il processo Gea.
STENDARDO: "QUI PER DARE IL MASSIMO" - juventus.com - Da oggi, Claudio Ranieri può contare su un difensore in più. Si tratta di Guglielmo Stendardo, giunto a Torino via Lazio per restare fino al termine della stagione. Così come ha confermato il direttore sportivo Alessio Secco, presente alla presentazione alla stampa del giocatore: «La formula è quella del prestito con diritto di riscatto. Noi avevamo bisogno di un difensore per sostituire Boumsong e gli obiettivi coincidevano. Volevamo portare subito a Torino Mellberg, di cui oggi abbiamo ufficializzato l’arrivo a giugno, e quando abbiamo capito che sarebbe stato complicato abbiamo aperto questa trattativa che è andata in porto, per la gioia di tutti». Gioia in particolare del ragazzo. Classe 1981, arriva alla Juventus dopo l’esperienza maturata nel settore giovanile del Napoli, nella Salernitana, Sampdoria, Catania, Perugia e Lazio. Ora il grande salto: «Sono felice di questa opportunità e credo di aver reso felici anche i miei genitori. Giocare per una società così, tra le più gloriose del mondo, è motivo di orgoglio. Per questo tutti per questa possibilità e in questi cinque mesi darò per dare una mano alla squadra». Pronto a mettersi subito al lavoro, con possibilità di esordire già mercoledì sera nella tanto attesa sfida con l’Inter di Coppa Italia. «So che si tratta di una partita importante, contro una delle formazioni più forti d’Europa, io sono a disposizione dell’allenatore. Ci siamo sentiti al telefono e lo ringrazio per l’occasione. Qui conosco già alcuni dei miei nuovi compagni. Come Palladino, Belardi, Marchionni e Molinaro. Sono tutti ragazzi eccezionali dal punto di vista umano, non solo tecnico». Stendardo entra in un gruppo che fino a pochi giorni vedeva come avversario e per cui ieri ha tifato durante la gara di Livorno. «Vincere su quel campo non è mai facile e la squadra ha dimostrato tutto il suo valore. La Juventus mi è apparsa compatta e ben messa in campo». Un’ultima curiosità, il numero di maglia. «Ho scelto il 25. Ho quasi sempre giocato con in 2, a Salerno avevo il 5 e mi ha portato bene, così ho unito le due cose».
COBOLLI LANCIA I BIANCONERI CONTRO L'INTER: "I RAGAZZI NON DEVONO PORSI LIMITI" -  "Questi ragazzi non devono porsi limiti ma vivere alla giornata,giocare con determinazione e andare avanti,le somme si tirano alla fine,il terzo posto vale pur qualcosa no?. Buffon? brutto vederlo soffrire ma i medici mi hanno assicurato che guarira' in fretta,intanto c'e' Belardi che si e' comportato egregiamente.Zanetti? e' impressionante.Che bello aver rivisto Camoranesi in gruppo.E' importante sia per la sua bravura sia perche' lui come gli altri vecchi stanno imparando i nuovi a capire cosa vuol dire indossare quella maglia".
DOMANI JUVE-INTER: BUFFON VERSO IL FORFAIT - Repubblica -  difficile che mercoledì sera, per il ritorno dei quarti di finale contro l'Inter, ci sia anche Gianluigi Buffon. Il portiere, che ieri aveva saltato la seduta di allenamento dedicandosi solo alle cure fisioterapiche, oggi è sceso sul rettangolo verde verso la fine dell'allenamento, limitandosi solamente ad effettuare alcuni giri di campo di corsa accompagnato dal preparatore atletico e dal compagno Giorgio Chiellini, anche lui ancora fermo ai 'box'. Come consuetudine, dopo quasi tutti gli impegni ufficiali, Alessandro Del Piero ha lavorato soltanto in palestra, mentre i compagni Andrade e Marchionni si sono limitati a seguire i rispettivi programmi di fisioterapia e massaggi. Seduta leggera per tutto il resto della squadra che doveva recuperare le fatiche della sera prima a Livorno. In gruppo c'erano anche Camoranesi e Zebina, in via di guarigione e forse già arruolati per la gara contro i nerazzurri, e il neoacquisto Stendardo, arrivato a Torino oggi e subito in campo per prendere confidenza con i nuovi compagni.
PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2): Belardi; Salihamidzic, Legrottaglie, Stendardo, Molinaro; Palladino, Nocerino, Zanetti, Nedved; Iaquinta, Del Piero.
BUFFON, BIVIO EUROPEO - La Stampa - Ieri pomeriggio quando ormai tutti i compagni avevano lasciato il campo di allenamento, Gigi Buffon ha messo la testa fuori dallo spogliatoio. Prima una corsa leggera con il professor Capanna, poi è entrato in scena il preparatore dei portieri, Giorgio Pelizzaro, e gli fatto eseguire qualche parata a terra di prova. Gigi ha condito ogni torsione con una smorfia. Tutto qui il menù dopo una settimana di fisioterapia. Commento amareggiato del Grande Malato (ieri trent’anni) prima uscendo da Vinovo e poi agli Oscar del calcio in serata: «Miglioro, non ho l’ernia. Con il Cagliari dovrei esserci, con l’Inter non so». Non ce la farà domani. Anche se le condizioni del campione verranno «monitorate» anche oggi in vista della Coppa Italia, e poi giorno per giorno. Il malanno alla schiena rimane, in termini tecnici si tratta di una protrusione discale, anticamera dell’ernia del disco dicono gli specialisti e anche i comuni mortali che ne hanno sofferto. Una sorta di dolore-formicolio che perseguita il portiere della Juventus e sparge dubbi inquietanti non soltanto sulla decisiva sfida di Coppa Italia di domani sera, ma a più lunga gittata. Buffon, infatti, è e sarà un giocatore a rischio se non saranno prese misure drastiche. Ma per ora è stata accantonata la soluzione dell’intervento chirurgico, che con le nuove tecniche laser permette il recupero in una ventina di giorni. Anche perché non è ritenuto indispensabile. Si procede con le cure, i massaggi e le preghiere. A quanto pare tutte e tre le soluzioni adottate stanno avendo effetto. Buffon fa progressi e domenica con il Cagliari dovrebbe esserci. Lo dicono alla Juve e forse non è soltanto un’ottimistica previsione. In realtà il suo stato di salute preoccupa parecchio, perché stare meglio non significa guarire nel suo caso. Vuol dire giocare senza problemi quando il dolore è passato, e poi magari bloccarsi di nuovo fra un mese, due o chissà quando. E il ruolo stesso di portiere non è il massimo, un movimento azzardato per scongiurare un gol e siamo daccapo. Buffon soffre da tempo. La scorsa estate a Pinzolo ha dovuto interrompere la preparazione proprio per la schiena. E anche negli anni scorsi ha dovuto fare i conti con lo stesso malanno. Adesso vive sul filo del rasoio in quanto, oltre alla Juve, c’è di mezzo anche la Nazionale. Probabile che Gigi salti l’amichevole del 6 febbraio a Zurigo contro il Portogallo, ma è un dettaglio. A fine campionato ci sono gli Europei ed è per il 9 giugno contro l’Olanda che l’Italia pallonara ha bisogno del numero uno dei numeri uno. Per aiutarlo a stare meglio e per ridurre i rischi di ricadute, gli hanno preparato una sorta di corsetto protettivo che Gigi ha sperimentato ieri per la prima volta. E’ un busto leggero una sorta di guêpière non per femminucce, ma per uomini veri. Non gli impedisce i movimenti, se andrà bene gli faciliterà la vita evitando le ricadute. Il ct Donadoni è in stretto contatto con la Juve. Ieri a Milano ha scherzato: «Magari andrò a fargli un massaggino». Non avendo doti da pranoterapeuta, anche il Donadun dovrà rassegnarsi ad attendere gli sviluppi della situazione. La sua preoccupazione è la stessa di Ranieri e di tutta la società bianconera. Buffon è uno dei pochi giocatori con il marchio dell’indispensabilità, uno che ti regala una decina di punti a stagione e ti fa vincere un Mondiale. E allora tutti stiano con il fiato sospeso. La salute di Gigi è già un affare di stato.
MAMMA BUFFON: "GIGI, C'E' DI PEGGIO DEL MAL DI SCHIENA" - La Stampa - Maria Stella Buffon, parliamo dei primi trent’anni che Gigi ha compiuto ieri
«Cosa posso dire di un figlio così. E’ un grande campione, un ragazzo serio e onesto, ora anche un buon padre. Dalla vita ha avuto tutto».
Adesso anche un bel mal di schiena.
«Sono problemi di tutti i comuni mortali e di infortuni ne ha superati tanti in passato. Spalla, mano. Sono i rischi del mestiere. Non facciamo drammi, si prenda la sua croce e tiri avanti. E poi alla Juve non gli mancano certo le cure».
E’ stato difficile crescere Gigi?
«Non lo definisco un figlio modello perché nessuno è perfetto, ma soddisfazioni da lui ne abbiamo avute tante così come dalle sorelle Veronica e Guendalina. Che, fra l’altro, stanno per farmi diventare nonna altre due volte. Un 2008 che è già indimenticabile».
Avete condiviso sempre le sue scelte sportive?
«Sapevamo tutto, perché Gigi con me e mio marito Adriano ha molto dialogo. Tuttavia non abbiamo inciso sulle sue decisioni. Quando ha scelto di restare alla Juve non ci siamo stupiti. Ha dimostrato coerenza e riconoscenza anche in questa occasione, e grande affetto verso una squadra che gli ha dato tanto».
Dicono che a Carrara sia diventato il re del mattone?
«Piano con le esagerazioni. Diciamo che pensa al futuro. Gli diamo una mano noi, ma nulla di faraonico».
I suoi rapporti con la quasi nuora Alena?
«Buoni. E’ un’ottima ragazza, una mamma perfetta. Gigi mi racconta che allatta il bambino, che è sempre molto presente. Poi soltanto il tempo dirà cosa sarà del loro futuro».
Lo star sistem di Alena non ha divorato Gigi. Contenta?
«Non ha cambiato vita mio figlio, non sale sul palcoscenico. Da quando sono fidanzati non ha mutato atteggiamento».
Per ora non si sposano. Le spiace?
«Io sono cattolica, vado a messa ogni mattina, ma non metto fretta a Gigi arriverà anche il matrimonio. Loro preferiscono andare con i piedi di piombo».
Vede spesso Luis Thomas?
«Quando è nato siamo stati tre giorni a Torino, adesso lo porteranno presto da noi. Qui a Marina di Carrara vivono in casa nostra, in attesa che sia pronta la nuova villa di Vittoria Apuana».
Il nome Luis Thomas le piace?
«Forse Giovanni o Francesco erano nomi migliori per noi che siamo italiani, ma Alena è ceca e la ritengo una scelta giustificabile. E il nonno di Gigi si chiamava Luigi. Quindi, tutti contenti».
LA STOCCATA DI DEL PIERO: "SE MANCINI VUOLE GIOCARE IN 10 FACCIA PURE, MEGLIO PER NOI" - Il Giorno - PIÙ NO che sì. Le possibilità di rivedere domani sera contro l’Inter Gigi Buffon sono molto basse. Ieri pomeriggio, il portiere della nazionale, dopo una settimana di cure e di terapie, è stato avvistato in campo a Vinovo. Nonostante i festeggiamenti nello spogliatoio per i 30 anni, la saracinesca azzurra, al termine del lavoro differenziato con Giorgio Pellizzaro, mentre rientrava in palestra, ha sorriso a stento, lasciandosi scappare qualche parola: «Va un po’ meglio, non so se contro i nerazzurri riuscirò ad esserci. Farò di tutto, ci proverò fino alla fine». Il dottor Agricola, invece, ostenta ottimismo e dai microfoni di Juventus Channel, ha voluto tranquillizzare un po’ tutto l’ambiente: «Gigi sta migliorando, non sente quasi più dolore alla schiena. Vederlo in campo a palleggiare è stato un ottimo segno. L’Inter? Le sue condizioni verranno valutate di giorno in giorno. Decideremo all’ultimo». Se non dovesse farcela, come a Livorno, è pronto Belardi. L’estremo difensore napoletano esalta il compagno di squadra («E’ un onore fare il secondo del più grande portiere della storia del calcio, Gigi è un maestro») e si candida per una maglia da titolare: «Se serve, ci sono, la spalla non mi fa male, sono pronto». Proprio il confronto con i nerazzurri rappresenta per gli uomini di Ranieri una tappa importante, se non fondamentale della stagione. Contro Ibrahimovic e compagni, esordirà da titolare il neoacquisto Stendardo. Camoranesi ormai pronto quasi sicuramente domani sarà in panchina. Chi non vede l’ora di affrontare gli eterni rivali, è Alessandro Del Piero. Il capitano in evidente stato di grazia psico-fisica, si gode l’importante successo esterno contro gli amaranto: «Sono felice per il gol, per la mia prestazione e per la vittoria. Ora dobbiamo prepararci per l’importante sfida contro i nerazzurri, decisiva per il passaggio del turno e sicuramente intensa sotto tutti i profili».  Appunto, l’Inter. Non appena Pinturicchio annusa i campioni d’Italia, immancabile arriva la stoccata: «La provocazione di Mancini? Se volesse giocare in 10 lo facesse pure, se dimentica qualcuno, meglio per noi».
ALEX & DAVID: 383 RETI IN DUE - Il Giorno - Numeri. 383 gol in due. 24 solo in queste 20 giornate di campionato. Meglio dell'Inter, meglio del passato ribaltato da Calciopoli, meglio del futuro pure. Alessandro Del Piero e David Trezeguet stanno li' da otto stagioni. E segnano. I gol in garanzia della Juventus, quasi noiosi. Anni di tempo perso a trovare possibili sostituti, a costruire polemiche, anni di contratti con le cifre che non quadravano, e le firme che non arrivavano. Anni di bandiere solo afflosciate, ma mai ammainate. Attenti a quei due e' una storia che va avanti dal 2000. Da quando le "Roi" de Rouen arrivo' alla Juve dopo aver ballato sullo stomaco degli italiani con quel golden gol che ci inchiodo' agli Europei del 2000. Del Piero gia' segnava da un bel po'. L'attaccante con sangue argentino, oltre che francese, arrivo' a completare il quadro. Il nero sul bianco. Trezeguet e Del Piero sempre e comunque. Quando arrivavano gli eredi, tempo una stagione e quelli rimbalzavano altrove. E quando giochi con due davanti cosi'... Hanno resistito persino a Ibrahimovic, figlio prediletto della gestione Capello, che pure in due stagioni impose la rotazione alla coppia perfetta accumulando ben 92 presenze (26 gol). Hanno passato piu' o meno incolumi persino la crisi del settimo anno, relegati in serie B a fare i simboli. Trezeguet fece li' il suo peggior campionato, abbassando la sua abituale media di 0,60 gol a partita ad un piu' 'normale' 0,48. Una stella offuscata che arrivo' pure a sbottare in campo. All'ultimo gol di serie B, il 10 giugno scorso contro lo Spezia, un gesto chiaro: "Ho fatto quindici gol e mi mandate via...". No, e' rimasto. Come Del Piero. Che si e' fatto una prima parte di autunno tribolata, poi d'un tratto le foglie sono tornate sui rami ed e' scoppiata l'ennesima primavera del capitano: primo figlio, nuovo contratto, tanti gol (11 per ora tra campionato e Coppa Italia). E posto fisso, di nuovo. Scalzato via, a quanto pare, anche lo Iaquinta nazionale. Che pure a Ranieri piace, e che il tecnico ha messo titolare spesso e volentieri. L'altro, Re David, il problema quest'anno nemmeno se lo pone. Capocannoniere con 15 gol, mai saltata una partita di campionato. Titolare che non si discute. Facendo le somme, e messa un attimo da parte la classifica di serie A, la Juve di Trezeguet-Del Piero e' meglio pure dell'Inter di Ibra e Cruz: il gioco delle coppie dice 24 a 23. Numeri, i soliti numeri.
GIOVINCO: "SOGNO LA NAZIONALE" - Tuttomercatoweb.com - Il centrocampista dell’Empoli, Sebastian Giovinco, ha rilasciato alcune dichiarazioni a margine della cerimonia di apertura che questo pomeriggio ha dato il via al Torneo di Viareggio: "Questa è una delle rassegne più importanti al mondo a livello giovanile - ha sottolineato Giovinco, chiamato quest'anno a leggere il giuramento iniziale -. E’ una buona vetrina per dimostrare agli altri che puoi valere. Tutti i ragazzi vorrebbero parteciparvi e oggi per me è una grande emozione essere qui presente”. Il fantasista esprime poi un giudizio in merito all’ultima partita di campionato che ha visto la sua squadra uscire sconfitta nella partita casalinga contro la Fiorentina: "Domenica non meritavamo di perdere. Siamo stati molto sfortunati in occasione del primo goal segnato dai viola, Mutu è stato agevolato da una carambola decisamente fortunata". Prosegue poi con la considerazione sull’arbitraggio della stessa gara: "Il calcio di rigore non fischiato a nostro favore dall’arbitro domenica ci ha sicuramente penalizzato. Le tv hanno mostrato le immagini e il rigore penso fosse sacrosanto". Per quanto concerne il suo futuro si esprime così: "Sto lavorando al meglio in questo periodo. Sto lavorando per diventare importante. Ce l’ho fatta a emergere a livello giovanile ora spero di poter andare in una grande squadra. Mi piacerebbe un giorno vestire anche l’azzurro della Nazionale. L'Empoli ha dimostrato di saperci fare con i giovani e io adesso spero di dare sempre qualcosa in più a questa squadra".
TRAGEDIA VINOVO: VERSO ACCORDO CON LE FAMIGLIE - Repubblica - I legali della Juventus e i rappresentanti delle famiglie di Alessio Ferramosca e Riccardo Neri, i due diciassettenni giocatori delle giovanili della Juventus annegati il 15 dicembre 2006 nel laghetto del centro sportivo "Mondo Juve" di Vinovo (Torino), si sono incontrate oggi in tribunale, a Torino, all'apertura dell'udienza preliminare per le quattro persone chiamate in causa per la tragedia. La procura ha chiesto il rinvio a giudizio dell'allenatore Maurizio Schincaglia, dell'allenatore dei portieri Lorenzo Frison, dell'amministratore delegato delegato della Semana (la società di gestione di 'Mondo Juve') Renato Opezzi, il direttore del personale Alessandro Sorbone. Le parti sono vicine all'accordo sul risarcimento, che secondo indiscrezioni sarebbe una somma leggermente superiore ai 600 mila euro.

 
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SAN GIGI BUFFON: I MIRACOLI


IL MIO CANTO LIBERO


INNI JUVENTUS


L'EUROGOL DI DEL PIERO ALLA GERMANIA


TOKIO, 8 DICEMBRE 1985: JUVENTUS CAMPIONE DEL MONDO
 

JUVENTUS CAMPIONE D'EUROPA

 

DECALOGO DI FARSOPOLI


LA VERA STORIA



PROCESSO FARSA


QUESTO E' MORATTI!
Beppe Grillo svela i loschi affari del presidente dell'Inter e della sua azienda.

 

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