JUVENTUS

SISSOKO ASPETTA AL VARCO KAKA' "BLOCCHERO' IL PALLONE D'ORO!"

Il quotidiano La Stampa ha intervistato il leone del Mali: "Siamo molto concentrati per la gara col Milan, ma non preoccupati. Questa volta non regaleremo il primo tempo all'avversario. Kakà? Non dobbiamo perderlo di vista, cercherò di rubargli più palloni possibili. Il futuro? Siamo già una buona squadra con un dovere preciso: vincere. Nella storia della Juve essere la migliore è un obbligo". Nedved e Zanetti in dubbio per sabato. "I russi vogliono la Juve", una battuta a Mosca accende i blog dei tifosi. Rumors sul colosso Severstal. Ma l'Ifil replica: "Non siamo stati contattati e non cediamo azioni". Euro2008, nell'album Panini "convocato" anche Alex Del Piero.



SISSOKO: "LA MIA STRATEGIA PER BLOCCARE KAKA" - La Stampa - Sissoko, dopo Palermo non ci sono più dubbi: lei è il miglior acquisto della Juventus.
«Lo ammetto, sono uscito dal campo soddisfatto. Di me, naturalmente non del risultato. Ho fatto il Sissoko, ovvero quello che deve recuperare il maggior numero di palloni e consegnarli agli attaccanti».
Nell’Auxerre è nato come seconda punta. La gratifica anche questa parte di gregario?
«E’ stato Benitez al Liverpool che mi ha insegnato a giocare a centrocampo. Gli devo molto, mi ha fatto capire che si può essere decisivi anche in altri ruoli. E nel mio vorrei diventare il migliore. Purtroppo il nostro rapporto si è guastato e non so neppure perché nel giro di due mesi non fossi più un giocatore importante. E a 22 anni non si sta in panchina, si va in campo. Ma ora sono qui, nella squadra che ho voluto, e sono contento di mettermi al servizio dei compagni».
Allora la Juve ha trovato il nuovo Vieira?
«Non posso vantare la sua esperienza. Di sicuro Patrick ha influito sulla scelta di venire a Torino e mi ha dato parecchi consigli. Gli ultimi, insieme ai complimenti, proprio dopo che gli ho preso tre punti a Milano».
Anche Ranieri ha inciso sulla sua carriera. Ha ritrovato lo stesso allenatore che aveva a Valencia?
«L’uomo non è cambiato, il tecnico neppure».
E’ l’allenatore giusto anche per il futuro europeo?
«Ha già fatto la Champions con il Chelsea. Ha esperienza e sa gestire il gruppo».
Quando è arrivato non l’ha mandata subito in campo. Si è chiesto perché?
«Normale ambientamento. Del resto nessuno è indispensabile. Anzi, no. Noi abbiamo uno che lo è: si chiama Buffon».
Avete paura di perdere la zona Champions?
«No. Ma ci vuole ancora un grande sforzo perché nulla è ancora conquistato. Qui non si parla d’altro e mi pare che sia giusto: è l’obiettivo minimo che una squadra di questo rango deve porsi».
C’è pressione in attesa del Milan?
«Siamo molto concentrati, non preoccupati. E non regaleremo altri primi tempi».
Le piace Pato?
«Bravo, ma quello da non perdere di vista è Kakà. Cercherò di rubargli più palloni possibili».
Inzaghi?
«Abile e furbo. E’ vero che chiede sempre il rigore, ma quale attaccante d’area non lo fa?».
E’ la sua prima volta con il Milan?
«Sì, l’anno scorso ad Atene ero in tribuna per infortunio. Mi impressionò la potenza che sprigionava questa squadra».
Per la Juve è una partita delicata?
«Sono qui da due mesi e ho capito che ogni sfida per noi è delicata. E’ difficile affrontare l’Inter, poi ci sono la Fiorentina, la Roma e così via. E succede che perdi a Palermo. Mi sto accorgendo che in Italia non c’è una giornata tranquilla».
Come voi nella prossima stagione il Milan non avrà scelta: dovrà lottare per scudetto e Coppa. La Juve sarà pronta?
«Direi che siamo già una buona squadra con un dovere preciso: vincere. Nella storia della Juve essere la migliore è un obbligo».
Amauri rafforzerebbe la squadra?
«Domenica mi ha colpito. E’ un attaccante di classe. Se arrivasse sarebbe un grande rinforzo. Ma io devo giocare, non programmare gli acquisti». Due anni fa ha rischiato seriamente di dover cambiare mestiere. «Contro il Benfica ricevetti un calcio all’occhio che danneggiò la retina. Mi dissero che per me la carriera era già finita. Non mi arresi, feci tanta rieducazione, ripresi a giocare con gli occhiali come Davids. La mia forza di volontà ha vinto».
Perché ha scelto la Nazionale del Mali e non quella francese?
«Ha prevalso il cuore. Sono nato in Francia, sono andato in Mali per la prima volta a 17 anni e mi ha accolto perfino il Presidente della Repubblica. Quello è il Paese dei miei genitori. Ho vinto di meno, ma so di aver preso la decisione giusta».
Anche i bambini maliani le sono grati.
«Ho visto un’infinità di bambini senza madre, senza padre e senza futuro. Dare a loro parte dei miei guadagni è stato spontaneo. Ora alcuni di essi hanno una casa per vivere, mangiano e possono anche studiare».
La sua vita fuori dalla Juve?
«Finalmente ho trovato casa in centro, ora mia moglie e la piccola Aicha sono qui con me. Torino mi piace, è tranquilla. Forse anche troppo».
A Palermo ha sfoggiato un nuovo look. C’è un motivo?
«Ho un bravo parrucchiere. E poi ogni giorno della vita è diverso e anche il look si deve adeguare».
JUVENTUS, AUTORIZZATA LA RIPRESA PER NEDVED - Adnkronos - Il centrocampista della Juventus, Pavel Nedved e' stato autorizzato a tornare in campo dopo lo scontro in campo con Guana, domenica scorsa. "Come da programma, Pavel Nedved e' stato sottoposto in mattinata, presso la casa di cura Fornaca di Torino, a risonanza magnetica encefalo e a controllo elettroencefalografico -spiega una nota della Juventus- per verificare le condizioni dopo l'evento traumatico subito nella gara di domenica a Palermo. Successivamente, il giocatore ceco e' stato visitato dal neurochirurgo professor Franco Benech e sulla base dei dati strumentali eseguiti e dei dati clinici ha avuto l'autorizzazione per la ripresa dell'attivita'. Ripresa che avverra' nel corso della seduta mattutina in programma mercoledi', mentre per oggi e' prevista un'ulteriore giornata di riposo".
NEDVED IN DUBBIO PER IL MILAN - Corriere dello Sport - - Nedved torna ad allenarsi domani mattina, ma la sua presenza in campo sabato sera contro il Milan è ancora in dubbio. Il centrocampista ceko è stato sottoposto a una serie di esami di laboratorio presso la clinica Fornaca.
RANIERI DECIDE VENERDI - Dopo essere stato visitato dal professor Benech, il neurochirurgo che collabora con la Juventus, ha avuto l’autorizzazione a riprendere gli allenamenti. Pavel ha superato bene le conseguenze dello scontro aero con il palermitano Guana, ma Ranieri, d’accordo con il giocatore, deciderà soltanto venerdì se inpiegarlo contro il Milan.
RANIERI SAPRA' SOLO VENERDI' SE POTRA' CONTARE SU NEDVED - Il Giorno - Conto alla rovescia. La Juventus si appresta ad affrontare l’esame-Milan, una sorta di ultima chiamata in chiave Champions, con la rabbia e la determinazione dei tempi migliori. La sconfitta di Palermo, una ferita ancora aperta, ha contribuito a caricare ulteriormente tutto l’ambiente, desideroso di conquistare sul campo il pass per l’Europa che conta. Ieri pomeriggio, gli uomini di Ranieri si sono ritrovati a Vinovo: giornata di verifiche e di esami. Del Piero e Legrottaglie, reduci dalla partita di addio di De Franceschi e Maniero a Padova, hanno lavorato in palestra, come Zanetti. Il giocatore ha quindi ripreso l’attività con un lavoro leggero che aumenterà di intensità nei prossimi giorni, anche se le possibilità di vederlo in campo contro il Milan sono blande. Qualche barlume di speranza in più, invece, c’è per Nedved. Ieri, il biondo di Cheb, rimasto precauzionalmente a riposo, ha ottenuto dai medici il via libera per tornare ad allenarsi. Pavel è stato sottoposto, presso la casa di cura Fornaca di Torino, a risonanza magnetica ed è stato visitato dal neurochirurgo Benech e, sulla base dei dati clinici, ha avuto l’autorizzazione per la ripresa dell’attività. Ranieri deciderà solo venerdì se mandarlo in campo.
ANCHE ZANETTI IN FORSE PER IL MILAN - Repubblica - Se Nedved domani riprende gli allenamenti dopo la testata con Guana a Palermo in vista del big match di sabato sera col Milan, è sempre difficile il recupero di Cristiano Zanetti. Oggi pomeriggio non è sceso in campo neppure Alessandro Del Piero ma, come da programma, il giocatore ha eseguito un lavoro differenziato in palestra. Legrottaglie è rimasto sul rettangolo verde solamente una ventina di minuti e poi ha terminato anche lui in palestra. Tutto ok, invece, per Buffon che si è allenato regolarmente con gli altri portieri. Da segnalare, infine, che in partitella Ranieri ha provato da una parte Birindelli, Stendardo, Ariaudo, Molinaro, Campranesi, Nocerino, Palladino e Trezeguet mentre dalla parte opposta c'erano Zebina, Grygera, Chiellini, Salihamidzic, Marchionni, Sissoko, Tiago e Iaquinta.
MILAN, PATO A RISCHIO. PIRLO E FAVALLI RECUPERANO - Agm-Ds - Lo sguardo attento di Ancelotti si e` concentrato su di loro, i dubbi cruciali in vista della Juventus. Pato e Favalli, cosi` distanti per ruolo e carta d`identita`, si sono ritrovati per un giorno nella stessa situazione: quella di osservati speciali. L`attaccante brasiliano e` reduce dall`affaticamento muscolare (retaggio di una seduta di allenamento molto intensa), il laterale si e` fermato sabato sera contro il Cagliari ed era atteso alla prova del campo. Notizie contrastanti per entrambi. Nessuno dei due, neppure l`ex biancoceleste, si e` seduto in infermeria. Il nuovo `golden boy` rossonero ha trascorso l`intera giornata in palestra, mentre per il difensore e` stato varato un blando lavoro atletico (allunghi sui 10-15 metri) in entrambe le sedute di allenamento. Con la Juve potrebbero esserci, anche se resta da capire a che titolo e in quali condizioni. Se Favalli non ce la facesse, si dovrebbe scegliere se rilanciare il redivivo Serginho o dare spazio a Simic, con Bonera sulla sinistra. Nel caso in cui Pato non recuperi al meglio dal problema all`adduttore, e` pronto Inzaghi. Ancelotti sembra tentato da questa soluzione, anche perche` un eventuale stop del verdeoro che costringesse Pippo a giocare sei partite consecutive (con Gilardino sempre piu` ai margini) sarebbe difficilmente gestibile. Certo, Pato e` una risorsa fondamentale e lasciarlo fuori in un big match come quello dell`Olimpico porta con se` una serie di rischi. Insomma, tra i tre giocatori a rischio (Pirlo e Favalli, oltre al brasiliano), Pato sembra il più in forse. Pirlo ha lavorato in palestra, ma anche nella vasca di sabbia e dovrebbe farcela. Il resto del gruppo sta bene, a parte i soliti infortunati cronici. Serginho ha lavorato con gli altri, cosi` come Gattuso.
"I RUSSI VOGLIONO LA JUVE". UNA BATTUTA A MOSCA ACCENDE I BLOG BIANCONERI - La Stampa - Dicono sia stata una battuta, e la notevole passione bianconera del presidente di Finmeccanica, Pier Francesco Guarguaglini, a gonfiare i rumors sull’entrata della holding industriale russa Severstal nell’azionariato Juve. Ammesso sia stata davvero una battuta, visto che nel primo pomeriggio di ieri l’agenzia Radiocor scriveva di un «interesse, come confermato al presidente di Finmeccanica, durante la recente missione a Mosca». Nulla sa Ifil, la finanziaria della famiglia Agnelli, e di certo non ha intenzione di scendere dalla propria partecipazione azionaria nel club bianconero, ora al 62,012%: volendosi infilare nel pallone, allora, il colosso russo dovrà rivolgersi al mercato.  L’indiscrezione s’è, o si sarebbe, innescata una settimana fa nella dacia di Novo-Ogaryovo, nei pressi della capitale russa, dove alcuni manager italiani erano stati ricevuti dal presidente Vladimir Putin. Il giorno seguente si era saputo che Severstal aveva manifestato a Finmeccanica l’interesse ad entrare in Ansaldo Energia con il 30-40%; ieri è stata la volta dello spiffero sulla Juve. Tanto è bastato per animare i dibattiti sul web, e per accostare Alexey Mordashov, numero uno di Severstal, a Roman Abramovich: nonostante lo stesso avesse declinato il paragone («Non ho intenzione di comprare squadre di calcio») già nel 2005, quando i russi acquisirono il 62% delle acciaierie italiane Lucchini con un aumento di capitale da 430 milioni di euro. Sui quattrini, che in questa storia non mancano, s’è accesa la fantasia dei tifosi nei blog. Fondato nel 2002 dalla ristrutturazione dei più grandi stabilimenti metallurgici russi, le acciaierie Severstal, appunto, l’omonimo gruppo industriale comprende ora 120 stabilimenti per oltre 125.000 dipendenti e vendite che superano i tre miliardi di dollari. A fine marzo, tanto per dare l’idea, Severstal aveva fatto shopping negli Stati Uniti, acquistando per 810 milioni di dollari il sito produttivo di Sparrows Point della Arcelor Mittal, numero uno mondiale dell’acciaio, costretta a vendere dall’antitrust. Il fatto poi che Severstal Auto non sia proprio sconosciuta a Torino, avendo esteso un accordo con Fiat nel luglio 2006, aveva almeno aggiunto verosimiglianza alle illazioni. Non molto apprezzate in Italia, comunque, anche perché Juve, oltre che una squadra di calcio, è una società quotata. Che ieri ha chiuso in rialzo dell’1,89%, e che in meno di un mese ha guadagnato oltre il 30%.  Alla base dell’impennata, però, ci sarebbe soprattutto il progetto del nuovo stadio da 105 milioni di euro approvato il 18 marzo dal cda bianconero: un investimento che avvicina la società ai grandi club europei e che potrebbe, questo sì, attirare l’interesse degli investitori.
EURO 2008, SULL'ALBUM PANINI C'E ANCHE DEL PIERO - La Stampa - La Panini ha scelto la "sua Nazionale" per la partecipazione agli Europei di calcio, a circa due mesi dall’inizio delle partite in Austria e Svizzera. Mentre il ct Roberto Donadoni sta ancora mettendo a punto la squadra, infatti, l’Azienda modenese ha pubblicato la nuova collezione di figurine "UEFA Euro 2008", che viene distribuita da oggi 8 aprile in tutta Italia. Tra i "convocati" dalla Panini, a sorpresa c’è anche Alessandro Del Piero. Questa la rosa completa dei 20 calciatori italiani presenti nella collezione "UEFA Euro 2008". Portieri: Gianluigi Buffon, Marco Amelia. Difensori: Fabio Cannavaro, Christian Panucci, Marco Materazzi, Andrea Barzagli, Fabio Grosso, Massimo Oddo, Gianluca Zambrotta. Centrocampisti: Massimo Ambrosini, Gennaro Gattuso, Simone Perrotta, Daniele De Rossi, Andrea Pirlo, Mauro Germàn Camoranesi. Attaccanti: Fabio Quagliarella, Luca Toni, Antonio Di Natale, Alessandro Del Piero, Vincenzo Iaquinta. «I tempi tecnici di stampa e di distribuzione della collezione ci hanno imposto, come anche nel passato, di anticipare le scelte del ct Roberto Donadoni e degli allenatori delle altre Nazionali del torneo europeo», ha spiegato Antonio Allegra, direttore commerciale per l’Italia della Panini. «La nostra scelta è stata determinata da vari fattori oggettivi, tra cui il numero delle presenze in Nazionale e il rendimento nelle squadre di club dei singoli calciatori nell’ultimo anno. Ci auguriamo che, alla fine, tra i giocatori che saranno convocati dal ct Donadoni risultino quelli presenti nelle pagine del nostro album».
DEL PIERO AGLI EUROPEI, PAROLA DI FIGURINA - Repubblica - I soli a convocare in nazionale Alessandro Del Piero sono, per il momento, quelli delle figurine Panini: tra le venti facce adesive da appiccicare sull´album dei prossimi Europei c´è pure quella del numero 10 bianconero (e del numero 7 azzurro, fin quando ha vestito quel colore), che però Donadoni non chiama più da quando lui gli disse che avrebbe giocato soltanto nel suo ruolo, seconda punta, e non da esterno sinistro d´attacco, dove in pratica è nient´altro che l´alternativa a Di Natale. Del Piero continua a segnare e sperare, e intanto la sua figurina c´è: questione di necessità tipografiche ma anche di marketing, perché lo juventino è sempre un validissimo testimonial per chiunque abbia qualcosa da vendere. «I tempi tecnici», ha spiegato Antonio Allegra, direttore commerciale della Panini, «ci hanno imposto di anticipare le decisioni definitive del ct, ma le scelte le abbiamo fatto basandoci su criteri oggettivi». E Del Piero sta oggettivamente disputando una grande stagione, sicuramente la migliore delle sue ultime tre o quattro. Tra i 20 che figurano sull´album manca invece Cassano, oltre a Borriello che è, al momento l´attaccante favorito per un viaggio in Svizzera e Austria. Non ci sono neppure Aquilani, probabilissimo convocato, e il terzo portiere. Donadoni, intanto, continua a tenere aperta la porta a Del Piero ma anche a tutti quelli di cui gli si chiede, l´ha confermato pure nell´incontro organizzato con la stampa estera durante il quale il cittì ha soprattutto ribadito la sua voglia di rimanere alla guida della nazionale, nonostante il contratto in scadenza e i movimenti federali attorno a Lippi. «Io voglio continuare con l´azzurro. Questa idea non l´ho mai nascosta, non ho in mente altro. Il mio impegno è tutto focalizzato sui prossimi Europei, non ho la sfera di cristallo e non posso dire quale potrà essere il mio futuro. Ma ho l´ambizione di portare avanti questo progetto, spero che ci sia continuità nel lavoro che ho intrapreso in questi due anni».
JUVENTUS, SI COMPLICA L'AFFARE AMAURI - il giornale rosa - La Juventus ha ormai scoperto le carte ed è risaputo che il suo obiettivo principale sia il brasiliano Amauri; l'incontro col Palermo, previsto per la prossima settimana, non sarà decisivo ma sicuramente importante. Il nodo più spinoso da sciogliere è quello delle contropartite tecniche; i bianconeri vorrebbero inserire nella trattativa Almiron, ma, ammesso che il Monaco non eserciti il diritto di riscatto, appare difficile che l'argentino accetti il trasferimento in Sicilia; ed in ogni caso pare che il Palermo vorrebbe Nocerino più la comproprietà di Lanzafame; il primo è al momento una delle pedine fondamentali del centrocampo bianconero, il secondo è stato promesso al Siena.
JUVENTUS, CHI PARTE E CHI ARRIVA - Corriere dello Sport - Amauri e la Juventus sono sempre più vicini. Claudio Ranieri e la dirigenza bianconera, del resto, hanno le idee chiare: chiudere il prima possibile con il Palermo per l'attaccante brasiliano. Anche se ci sono ancora dei dettagli da limare, l’operazione è considerata chiusa dagli operatori di mercato.
La scelta di puntare forte su Amauri va ad inserirsi in una nuova linea tracciata dall'allenatore, quella di puntare su una Juventus a trazione anteriore, capace di regalare gol e spettacolo ai tifosi bianconeri e di rilanciare il club anche in Europa con la probabile iscrizione alla prossima Champions League.
LA TRATTATIVA VA AVANTI - Nella trattativa per il brasiliano ballano diversi soldi di conguaglio e un’ampia rosa di giocatori che la Juventus ha messo a disposizione del Palermo nel tentativo di abbassare il più possibile l’esborso in contanti. I nomi messi sul piatto dalla dirigenza bianconera sono quelli di Marchionni, Palladino, Nocerino, Almiron, De Ceglie, Marchisio, Giovinco, Lanzafame e Criscito. Il problema principale è legato a Palladino che ha rifiutato di trasferirsi in Si­cilia preferendo il Napoli o un club che disputerà la Champions. Una soluzione alla fine si troverà perchè Amauri ha ormai deciso di vestire la maglia della Juve.
ALTRI OBIETTIVI - Oltre ad Amauri la Juven­tus ha in cantiere altri due acquisti di alto livello: un centrale di centrocampo e un esterno sinistro difensivo. Nel primo caso il giocatore dei sogni sarebbe Lampard che però chiede un ingaggio di sette milioni di euro netti per quattro anni. Eccessivo per i parametri bianconeri. L'alternativa è Flamini, con­teso dal Milan, che può svinco­larsi dall’Arsenal a giugno a para­mentro zero. Per quanto riguarda l'esterno, Ranieri vorrebbe trattenere De Ceglie che ha giocato a Siena in compro­prietà. Altri nomi in lista sono Dossena, Modesto, Pasqual, Var­gas, Grosso e Capel del Siviglia. Un pensiero Blanc e Secco lo hanno fatto anche per il laziale Radu men­tre proprio ieri il presidente dell’Empoli Corsi ha lasciato intendere che la Juventus è interessata a Raggi che però è un esterno destro. Attenzione al colpo a sorpresa che potebbe essere il ventunenne Piquè, difensore centrale spagnolo del Manchester United.
Ecco la situazione attuale della rosa juventina
Sicuri di restare
Buffon, Chiellini, Grygera, Legrottaglie, Sissoko, Camoranesi, C. Zanetti, Salihamidzic, Trezeguet, Del Piero, Iaquinta
Sicuri partenti
Belardi, Vanstrattan, Birindelli, Stendardo, Tiago, Marchionni
Incerti
Andrade, Molinaro, Zebina, Nocerino, Nedved, Palladino 
Già acquistati
Mellberg (Aston Villa), Edkar (Brommapojkama)
Destinati a rientrare
De Ceglie, Marchisio, Giovinco
Obiettivi
Difesa
Dossena, Modesto, Grosso, Vargas, Pasqual, Capel, Taiwo, Kaboul, Raggi, Zapata, Radu, Piquè, Richards
Centrocampo
Obertan, Maxi Rodriguez, Lampard, Flamini, Cigarini, Gilberto Silva, Xabi Alonso, Ledesma, Tissone, Rakitic, Hamsik
Attacco
Amauri, Diego, Huntelaar, Elmander