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LA JUVENTUS AL GRAN COMPLETO

Post n°1512 pubblicato il 12 Settembre 2008 da corsivo79

RANIERI HA TUTTI A DISPOSIZIONE: GIOVINCO TEME L'EMARGINAZIONE

Il tecnico bianconero recupera tutti gli infortunati e si affida al turn over: con l´Udinese titolari Amauri e Trezeguet, mentre saranno risparmiati Iaquinta e Del Piero. Poulsen e Sissoko dovrebbero formare la diga di centrocampo. Zanetti quasi pronto, partirà titolare con lo Zenit. L'abbondanza preoccupa Giovinco, che rischia di macerare in panchina. Il suo agente pungola la società: "Sebastian piace alle migliori squadre d'Europa. Se gioca con Rossi e Balotelli deve guadagnare come loro. Uno scambio con Cassano? Fantascienza". La formica atomica è tentato dalla corte dell'Arsenal, che gli darebbe più fiducia. Anche Del Piero chiede spazio: "Sto bene, voglio giocare. Le critiche in nazionale? Non è vero che rendo meno. La Juve sarà la mia ultima squadra. Fosse stato per i soldi non sarei rimasto. E pensare che a 12 anni potevo finire al Toro.". Il Ct dell'Italia Lippi spalanca le porte ad Amauri: "Ho parlato con lui, lo aspetto. E' un giocatore molto forte". Napoli, contro la Juve le curve del San Paolo resteranno chiuse. Domani al via il torneo dedicato alla memoria di Ale e Ricky. 
 

RANIERI LANCIA IL TURN OVER: ECCO AMAURI E TREZEGOL - Repubblica Torino - Dopo quasi due settimane, Claudio Ranieri ha finalmente riavuto la squadra al completo e questo accade nel momento giusto: da domenica sera, con il posticipo contro l´Udinese, comincia il ciclo terribile che porterà la Juventus a giocare 24 partite in poco più di tre mesi e comincia, di conseguenza, il turn over programmato fin dalla campagna acquisti, quando il tecnico pretese due giocatori per ogni ruolo, in modo da alternare senza alterare la forza della squadra. Si inizia con l´Udinese di Di Natale, dunque: il peso offensivo dovrebbe finire per cadere sulle spalle di Amauri e Trezeguet, tra i pochi juventini ad essere stati dispensati dalle fatiche internazionali. Secondo logica, infatti, Iaquinta e soprattutto Del Piero verranno risparmiati per il delicatissimo esordio in Champions League, in calendario mercoledì prossimo con lo Zenit San Pietroburgo, sempre che le condizioni di Trezeguet, che ha saltato la prima di campionato per un problema al ginocchio, verranno considerate soddisfacenti. Il francese, che si allena regolarmente dall´inizio della settimana, testerà stamattina le sue condizioni, nella seduta di antivigilia a porte chiuse che servirà anche per misurare i progressi di Zanetti, leggermente più indietro nel recupero. Sicuro il rientro di Sissoko, squalificato a Firenze, e sicura l´assenza di Zebina, tormentato dai suoi mille guai fisici. Anche Marchionni è tornato a disposizione. Domani, intanto, verrà intitolato il campo 8 di Vinovo ad Alessio Ferramosca e Riccardo Neri, i due ragazzi della Berretti annegati nel laghetto di Vinovo. A loro è stato dedicato anche un mosaico, intitolato "I colori della primavera" e realizzato dall´artista Leonardo Pivi: verrà scoperto domani, quando comincerà il torneo "Ale&Ricky sempre nel cuore", cui parteciperanno le formazioni Giovanissimi di Juventus, Fiorentina, Parma, Torino, Atletico Mirafiori, SSD Calcio Castelfiorentino, CBS Scuola Calcio e US Vanchiglia. «Sono tutte iniziative», dice il presidente Giovanni Cobolli Gigli, «che testimoniano il ricordo indelebile dei nostri ragazzi che ci porteremo sempre nel cuore».
JUVE, QUANTA ABBONDANZA. E GIOVINCO SI PREOCCUPA - Gazzetta - I dubbi di Claudio Ranieri si chiamano abbondanza. Per la prima volta dall'inizio della stagione il tecnico ha a disposizione tutti i centrocampisti. L'unico ancora in forse è Marchionni, per il resto sono tutti recuperati.
11 ANTI UDINESE - Sulle fasce non ci dovrebbero essere cambiamenti (con Camoranesi a destra e Nedved a sinistra), ma al centro Ranieri sta già pensando al turnover. Zanetti ha recuperato dal guaio muscolare e oggi in allenamento ha forzato, a parte, simulando l'impegno di una partita. Scatti, allunghi e cambi di ritmo senza pallone, il test ha dato esiti positivi e contro l'Udinese Zanetti dovrebbe essere a disposizione. Ma stanno bene, anzi benissimo, anche gli altri. Poulsen è tornato dalla Nazionale alla grande, mettendo a segno il gol decisivo della Danimarca contro il Portogallo. Sissoko è in forma, e anche Marchisio ha dimostrato di essere pronto all'occorrenza. Ranieri può dunque scegliere e puntare sul turnover; contro l'Udinese con ogni probabilità dovrebbe giocare Poulsen, accanto a lui Sissoko favorito su Zanetti. In Champions con la Zenit spazio a Zanetti dal primo minuto, mentre accanto a lui giocherà il più in forma tra il danese ed il maliano, senza però dimenticare Marchisio.
GIOVINCO - La trattativa tra la Juventus e Sebastian Giovinco è in stand-by. I bianconeri offrono 500 mila euro per un anno, mentre l'Arsenal ha garantito un milioni per la stagione. Giovinco preferirebbe rimanere in Italia e sta valutando tutte le possibilità con il suo procuratore Pasqualin. Gli spazi alla Juve sono pochi vista l'abbondanza di attaccanti e l'attaccante tascabile vorrebbe avere più chances. Per questo motivo si potrebbe valutare la possibilità di un prestito a gennaio fino a fine stagione, per dar modo a Giovinco di giocare con continuità.
LA FORMICA ATOMICA CHIEDE GARANZIE - Proseguono i negoziati tra la Juventus e Sebastian Giovinco per il rinnovo del contratto del nazionale Under 21. Dopo che il suo agente, Andrea D'Amico, ha preso nota con freddezza della prima offerta formulata dal club bianconero -contratto da 500 mila euro fino al 2013-, le parti si sono date appuntamento a dopo la partita contro lo Zenit. Pare che, al di là delle cifre, il giocatore abbia avanzato precise garanzie sul suo impiego
JUVE, L'AGENTE DI GIOVINCO VA IN PRESSING - Corriere dello Sport - Andrea D'Amico, l'agente di Sebastian Giovinco, parlando ad Affari Italiani fa il punto della situazione sulla trattativa riguardante il prolungamento di contratto del suo assistito con la Juventus: «Giovinco è orgoglioso di essere alla Juve. Il giocatore spera soltanto che venga apprezzato quello che ha messo in mostra. La sua situazione è in evoluzione, stiamo parlando con la Juventus e avremo dei colloqui per la definizione del suo contratto. Quando leggo che Sebastian verrà parametrato agli altri giovani in circolazione, mi sembra un discorso che lascia il tempo che trova. Consideriamo che i suoi omologhi in Nazionale, Giuseppe Rossi e Mario Balotelli, hanno i contratti in linea con quello che è il mercato. Penso che debba essere così anche per Sebastian».
LUI ALLA SAMP? FANTASCIENZA - Il procuratore ha poi smentito un inserimento della 'Formica Atomica' nella presunta trattativa tra Juve e Samp per Cassano: «Che lui interessi ai migliori club europei non è un mistero, ha mostrato il suo talento e la sua grandezza in ogni match che ha fatto. Quello dell'Arsenal ( Wenger vuole Sebastian ) è un interessamento che a me personalmente non risulta, però il Times è una fonte autorevole. Si parla di una cessione alla Samp? Per ora- ha concluso- mi sembra assolutamente fantascienza».
L'AGENTE: "CASSANO-GIOVINCO, NIENTE SCAMBIO" - La Stampa - «La situazione contrattuale di Giovinco? È in evoluzione, stiamo parlando con la Juventus e avremo dei colloqui per la definizione del suo contratto». Lo rivela ad Affaritaliani.it Andrea D’Amico, agente Fifa e procuratore del fantasista bianconero. E sulla corte dell’Arsenal, di cui tanto si è parlato nei giorni scorsi oltremanica, spiega: «Che lui interessi ai migliori club europei non è un mistero, ha mostrato il suo talento e la sua grandezza in ogni match che ha fatto. Basta andare su... Youtube per rendersi del consenso di cui gode. Quello dei Gunners è un interessamento che a me personalmente non risulta, però il Times è una fonte autorevole...». In queste ore si è anche parlato di un possibile prestito di Giovinco alla Sampdoria. Il tutto nell’operazione che porterebbe Cassano alla Juventus... «Per ora mi sembra assolutamente fantascienza». Intanto D’Amico e la Juve continuano a lavorare per il rinnovo del contratto. «È sbagliato fare previsioni quando si fanno i contratti - spiega il procuratore di Giovinco -. Il giocatore è orgoglioso di essere alla Juve. Spera che venga apprezzato quello che ha messo in mostra. Quando leggo che Sebastian verrà parametrato agli altri giovani in circolazione... mi sembra un discorso che lascia il tempo che trova». «Si consideri - continua - che i suoi omologhi in Nazionale - Giuseppe Rossi e Mario Balotelli - hanno i contratti in linea con quello che è il mercato. Penso che debba essere così anche per Sebastian. Tutto questo in assoluta dialettica costruttiva con la Juve, con cui abbiamo sintonia e cordialità». Ma per trovare l’accordo si dovrà lavorare ancora e tanto. «Ci vediamo spesso, diciamo che non mettiamo i manifesti quando ci incontriamo...», taglia corto D’Amico.
CASSANO SMENTISCE PASSAGGIO ALLA JUVE - Ansa - Cassano smentisce le voci che parlano di un suo trasferimento alla Juventus, e lo fa a suo modo: 'Ora firmo altri 10 anni alla Samp'. Le voci di mercato che lo riguardavano sono state pubblicate oggi da un quotidiano sportivo, ma il talento di Bari vecchia non ha fatto attendere la sua risposta. Rivolgendosi al direttore sportivo della societa' blucerchiata, Salvatore Asmini, ha detto a voce alta: 'Direttore, ma non sanno che firmo per altri 10 anni?!? Cosi' non mi rompono piu'....'.
MAROTTA: "CASSANO-JUVE? SMENTISCO ASSOLUTAMENTE" - novantesimo.it - Cassano sarà della Juve. Accordo raggiunto, a sentire le notizie emerse in giornata, ma tutt'altre dimensioni assume la notizia se guardata dalla prospettiva della Sampdoria. Per farlo Novantesimo.it ha contattato in esclusiva il direttore generale dei blucerchiati Beppe Marotta, che ha fatto il punto della situazione ai nostri microfoni non limitandosi all'affaire Cassano, ma spaziando per i vari argomenti di maggiore attualità che coinvolgono l'universo doriano e quello del nostro calcio.
La notizia del giorno, ovviamente, è quella del presunto accordo tra Juventus e Sampdoria per il trasferimento di Cassano in bianconero. Cosa c'è di vero?
"Fantacalcio... assolutamente. Non ci risulta il minimo contatto. Io dico la verità, la Sampdoria non ha mai parlato con la Juventus di questa situazione. E noi abbiamo un ruolo importante nella vicenda, mi sembra".
Un pensiero su Giovinco lo avete fatto?
"Giovinco interessa a molte squadre, è normale che un pensiero lo si fa, anche se non va dimenticato che il nostro è un settore giovanile prolifico di talenti".
FASCETTI: "CASSANO-JUVE: SI'!" - Tuttosport - Eugenio Fascetti è stato il primo allenatore di Antonio Cassano, ne conosce pregi e difetti.
«E’ un grande, un talento naturale ma, credetemi, il vero Cassano non l’avete ancora visto. Ha un grandissimo margine di miglioramento».
Addirittura?
«Può, per esempio, segnare molto di più. Se vuole, può fare un gol a partita. Solo che non è egoista. Lo deve diventare. E credo che Mazzarri stia lavorando proprio su questo aspetto».
Cassano in bianconero come lo vedrebbe?
«Dopo la Sampdoria per lui la Juve sarebbe il massimo: una grande società e una squadra che da sempre rappresenta il meglio del calcio mondiale. Mi permetto di dare un consiglio: se la Juve ci crede, gli dia fiducia senza metterlo in discussione. Mi spiego meglio: occorre farlo giocare e basta, se viene gestito con il bilancino del farmacista si smonta. Uno come lui merita di avere fiducia sempre e comunque. E può giocare in qualsiasi club del mondo».
Cassano si lascia andare ancora a qualche scena isterica di troppo. Anche con la Samp, in alcune circostanze, non si è smentito.
«Fa parte del suo carattere e non si può frenarlo. Migliorarlo sì, frenarlo no. Con il passare del tempo si è calmato e credo che stia raggiungendo la giusta mentalità. Detto questo, non bisogna dimenticare che è un puledro di razza e come tale va gestito».
Con lui la Samp dove può andare?
«Lontano. Quest’anno sarà un campionato bello, equilibrato ed esaltante. Inter e Roma un gradino più su, poi Milan, Juve e Fiorentina e poco dietro i blucerchiati, il Napoli e l’Udinese. Ci sarà da divertirsi. Con Cassano tra i grandi protagonisti».
DEL PIERO: "FATEMI GIOCARE" - Tuttosport - La delusione in azzurro di Alex Del Piero diventa furore per i prossmi impegni con la Juve: "Fatemi giocare". La grinta del capitano: "Io sto bene. Bello l'assist per De Rossi". E' pronto per l'Udinese e per la sfida di Champions che aspetta da due anni. Non era felice dopo la mezz'ora con la nazionale.
DEL PIERO TORNA IN CHAMPIONS: "JUVE ULTIMA TAPPA ITALIANA" - Gazzetta - La Juventus? “Se avessi firmato il rinnovo pensando soltanto ai soldi, non sarei rimasto. E in ogni caso, questa sarà la mia ultima squadra. In Italia, per lo meno”. Ranieri? “Non so se con il tempo gli ho fatto cambiare idea sul mio conto: so però che l’elenco di persone che ho fatto ricredere in questi anni è molto lungo”. Il momento più brutto di tutta la carriera? “L’infortunio di Udine nel 1998, ma anche quando, da ragazzino, ho lasciato casa per provare a diventare un calciatore. A 12 anni sarei potuto finire al Toro, ma non me la sentii di lasciare la famiglia, a Conegliano”.
MERAVIGLIA UNITED - Due anni e 39 gol dopo l’ultima volta, mercoledì Alessandro Del Piero torna sul palcoscenico che meglio si addice alla sua classe, la Champions League. Per celebrare l’evento, Sportweek in edicola domani con la Gazzetta dello Sport dedica al capitano della Juventus l’intervista di copertina. Una chiacchierata in cui il fuoriclasse bianconero parla di coppa Campioni presente e passata (“L’avversario più forte? Il Real Madrid aveva più talento, ma il Manchester United è stata la squadra più organizzata che abbia mai affrontato”), del suo rapporto con la Nazionale (“Sbaglia chi dice che in azzurro renda meno che nella Juve: quando indossi la maglia dell’Italia, troppo spesso non c’è serenità di giudizio”), passando per l’Olimpiade e il basket americano di cui è appassionato, le presidenziali Usa (“Vi dico chi vince, non per chi voterei”) e la riforma della scuola (“Mi piace il ritorno del voto in condotta, meno quello del grembiule”).
PAROLE DOSATE - Confessa di essere stato un paio di volte sul punto di lasciare la Juventus (“ma si è trattato di tentazioni durate poco”), di essere stato cercato con insistenza da una non meglio precisata squadra e di non parlare troppo coi compagni più giovani: “Apro bocca quando serve. Poi, uno è libero di fare quello che vuole di ciò che dico: mandarlo a mente, oppure fingere di non aver sentito”.
FANCIULLINO - Dall’incidente al ginocchio di Udine si è ripreso non soltanto lavorando duro, “ma anche grazie alla lezione che ho ricevuto dalla morte di mio padre: la sua lotta contro la malattia mi ricordò che, nella vita, ci sono situazioni più dure da affrontare, rispetto a una partita di calcio. E che, a differenza dei problemi del pallone, non hanno soluzione positiva”. Infine, l'inevitabile domanda che va rivolta a un calciatore giunto sulla soglia dei 34 anni: hai deciso che cosa farai da grande? Risposta fulminante: “Voglio restare piccolo un altro po’”
L'ITALIA NON SEGNA, IL CT STRINGE PER AMAURI - Il Giorno - A Udine, Lippi si è preso altri tre punti e lo spettacolo lo ha lasciato al concerto di Vasco Rossi di stasera, annunciato dal maxi palco che ha fatto da sfondo alla partita con la Georgia. Il bicchiere mezzo pieno: subito le due vittorie che valgono il primo posto nel girone davanti all’inesauribile Trap nella sua ultima versione irlandese, il Di Natale di Cipro e il De Rossi di mercoledì sera, i ritrovati Gilardino e Legrottaglie, il secondo tempo promettente di Aquilani con la Georgia, le prodezze di Buffon a Cipro. Il bicchiere mezzo vuoto: i tre infortuni, da non dimenticare, i limiti evidenti nel gioco, il primo tempo da incubo della difesa a Cipro, le difficoltà nelle due partite di Zambrotta e Pirlo, una condizione di forma generale ancora estiva, come da facili previsioni, considerato come sia ormai ridotta, fra amichevoli ben retribuite e trasferte varie, la preparazione estiva, la crisi di gol e il malumore di Toni, che ora si sente anche accerchiato dalle critiche («Da quando gioco all’estero, ho tutti contro», il suo sfogo nel dopo partita a Udine). «Tattica, psicologia e soprattutto uno spogliatoio unito, in 35 anni di calcio ho capito che si vince solo con il gruppo, dove ognuno è disposto a sacrificarsi per gli altri, senza primedonne», tira la sua morale, dopo i primi due impegni ufficiali da quando è di nuovo ct, Lippi, e il piano di lavoro è lo stesso di quattro anni fa, con lo stesso obiettivo: «A un mondiale si deve andare per cercare di vincere, non per partecipare». Siamo solo all’inizio, non c’era da aspettarsi molto subito, certamente molto di più strada facendo, va da sé. Anche nel rinnovamento del gruppo. I giovani aiutano, ora può testimoniarlo anche Capello, rilanciato dai tre gol in Croazia di baby Walcott. Il baby azzurro, inteso come Balotelli, Lippi lo tiene ancora a freno, ma se il ragazzo dovesse continuare così, il suo momento potrebbe arrivare prima del previsto. Anche se in attacco c’è un’altra novità dietro l’angolo: Amauri. «E’ sicuramente un giocatore molto forte, gli ho detto che prima deve completare l’iter burocratico per la naturalizzazione, e poi sarà presa una decisione», l’apertura al brasiliano, dai microfoni di Sky, da parte di Lippi, che riparlerà di nazionale stasera alla Versiliana di Montecatini alle ore 21 al Caffé Gambrinus intervistato pubblicamente da Enzo Bucchioni vicedirettore del Quotidiano Nazionale. In lista d’attesa anche Montolivo e Giuseppe Rossi. E’ soprattutto in difesa, il reparto che lascia più preoccupazioni, che Lippi cerca alternative, anche se Chiellini e Gamberini, infortuni a parte, sono del gruppo. Appuntamento a ottobre, ora: l’11 in Bulgaria, il 16 con Montenegro.
LIPPI, VOGLIA DI AMAURI: "TI ASPETTO" - La Stampa - Sta così bene l’attacco dell’Italia («Bastiamo io e Toni», ha detto Gilardino, un paio di giorni fa) che Marcello Lippi ha fatto una telefonata ad Amauri: «È sicuramente un giocatore molto forte - ha raccontato il ct azzurro a Sky Sport24 - ho parlato anche con lui e gli ho detto che per prima cosa dovrà completare l’iter burocratico per la naturalizzazione, che passa per quella della moglie. Poi sarà presa una decisione». Come dire: lo aspetto. Il primo passo è fatto, dopo l’apparente iniziale diffidenza del tecnico, davanti alla non chiarissima vocazione dell’attaccante, sempre in bilico fra la Nazionale brasiliana e gli azzurri. Anche se quel discorso mica è caduto, decisamente in linea con i criteri del ct, che sempre ha messo l’uomo, e la sua voglia, davanti al calciatore. Meglio sarebbe, allora, che il brasiliano della Juve, si decidesse. «Non mi piace un giocatore che balla per un mese fra una Nazionale e l’altra - disse Lippi a fine luglio - sembrerebbe, in ogni caso, una soluzione di ripiego. Vorrei una scelta decisa e forte, io non chiedo niente a nessuno. Se diventerà legalmente italiano, e sceglierà l’Italia, non mi dispiacerebbe». Non sarebbe male davvero, visto come stanno viaggiando le punte centrali azzurre, Toni in particolare. Forse per questo, in settimana, Gilardino aveva votato per il protezionismo: «Amauri? È bravo, ma non ci serve. Stiamo bene così, bastiamo io e Toni. Luca in crisi? Assolutamente no. E io mi sento finalmente rinato. Ho 26 anni, il futuro è mio». O di Amauri, che di anni ne ha 28, e che già si sta ritagliando uno spazio nell’attacco della Juve, che se l’è preso in estate per 22,8 milioni di euro. Resta la vicenda del passaporto italiano, un po’ meno immediato di quel che si racconta da tempo. «L’iter per la naturalizzazione di Amauri è in corso - ha detto ieri Mariano Grimaldi, procuratore del brasiliano - ma i tempi tecnici per completarla non dipendono da noi, ma dal ministero». Avviata da tempo, e prossima alla conclusione, invece, la trafila burocratica della moglie di Amauri, che è in attesa del passaporto italiano perché residente in Italia da oltre dieci anni. Una volta ottenuto, potrà diventare italiano anche l’attaccante, in virtù del matrimonio: ma, come minimo, non prima di sei-sette mesi. Amauri, dal 2009, avrebbe anche un’altra opzione: ottenere direttamente la cittadinanza per lo stesso motivo della moglie: in Italia, infatti, arrivò nel 2000, dopo aver partecipato al torneo giovanile di Viareggio. Non serve un iter complicato, al contrario, per valutare le qualità tecniche e il talento del brasiliano, o del futuro italiano. Gol a parte (15 l’anno scorso con il Palermo), Amauri ha dimostrato di saper lavorare forte per la squadra, alla Toni dei bei tempi, insomma, tenendo palla, offrendo sponde ai compagni e dando una robusta mano anche quando bisogna difendersi. Uno, parola di Ranieri e di tutti quelli che l’hanno allenato, che di mestiere fa la prima punta, ma che all’occorrenza può lavorare da seconda. Lo sa bene Vincenzo Iaquinta che, nonostante la concorrenza nella Juve e in Nazionale, ne consiglia caldamente l’utilizzo, al contrario di Gila: «Amauri è un ottimo giocatore, farebbe comodo anche qui in azzurro». Tanto poi, alla fine, deciderà Lippi: e una telefonata, l’ha già fatta.
L'AGENTE DI AMAURI: "ITER DI NATURALIZZAZIONE GIA' AVVIATO" - Agr - La naturalizzazione di Amauri è in corso, ma i tempi tecnici per completarla non dipendono da noi". Vittorio Grimaldi, agente dell'attaccante italo-brasiliano Amauri, risponde così alle parole del ct azzurro Marcello Lippi che aveva dichiarato: "E' un ottimo giocatore, ma prima deve risolvere il problema-naturalizzazione". Grimaldi ha poi ringraziato Lippi per le parole di stima rivolte al giocatore della Juventus: "Attestati di stima da una persona blasonata e preparata come il ct - ha sottolineato - non possono che fargli piacere". 
NAPOLI, CURVE VUOTE CONTRO LA JUVE - Corriere dello Sport - Sono tre le partite che il Napoli dovrà giocare al San Paolo con le curve vuote, dopo la sentenza della Corte di Giustizia Federale: domenica contro la Fiorentina (seconda giornata), il 24 settembre contro il Palermo (quarta giornata), il 19 ottobre contro la Juventus (settima giornata). Curva A e Curva B riapriranno il 29 ottobre, turno infrasettimanale, contro la Reggina nella nona giornata di campionato.
NAPOLI-FIORENTINA - Il Napoli si riserva di mettere in vendita i biglietti per la gara di domenica prossima con la Fiorentina domani in tarda mattinata, dopo aver concordato le modalità con le Autorità preposte all'Ordine Pubblico. È quanto si è appreso da fonti della società.

ALE & RICKY SEMPRE NEL CUORE - juventus.com - Dopo il successo dell’anno scorso, tutta la Juventus è pronta a vivere la 2ª edizione di “Ale e Ricky sempre nel cuore”, il torneo giovanile organizzato per ricordare Alessio Ferramosca e Riccardo Neri. Rispetto al 2007, quest’ anno ci sarà una grande novità: tutte le gare verranno infatti disputate all’interno dello Juventus Center di Vinovo, nei giorni di sabato 13 e domenica 14 settembre. Non cambia invece l’età dei partecipanti, di scena andranno infatti le formazioni Giovanissimi di otto società. Oltre alla Juventus, campione uscente dopo il trionfo dei ragazzi di Maggiora, ci saranno il Torino, la Fiorentina, il Parma, l’Atletico Mirafiori, il Castelfiorentino, il Cbs e il Vanchiglia. Le partecipanti saranno suddivise in due gironi. Da una parte tutte le squadre professionistiche e dall’altra tutte le dilettantistiche. Al termine delle gare eliminatorie, le vincitrici dei due raggruppamenti si affronteranno nella finalissima. Due giorni per assistere a 14 sfide appassionanti, ma non solo: Sabato alle 13 ci saranno la cerimonia di intitolazione ad Alessio e Riccardo del campo 8, l’unico abitualmente aperto al pubblico dove si giocheranno tutte le gare del torneo, e la presentazione del mosaico commemorativo “I colori della primavera” dell’artista Leonardo Pivi. «L’intitolazione del campo e l’opera d’arte di Pivi - ha sottolineato il presidente della Juventus Giovanni Cobolli Gigli – testimoniano il ricordo indelebile dei nostri ragazzi che ci porteremo sempre nel cuore». Sabato sera si terrà un incontro sui valori dello sport al quale prenderanno parte Diego Confalonieri, bronzo nella scherma a squadre alle Olimpiadi di Pechino, e Ciro Ferrara. A seguire verranno premiati i Top Players, ovvero un giocatore per categoria del Settore Giovanile bianconero che nella stagione scorsa si è distinto per «lealtà e correttezza nei confronti dei compagni e dello staff e per fair play in campo». Durante il torneo saranno raccolti fondi per l’Associazione Riccardo Neri & Alessio Ferramosca, che si propone di aiutare i bambini che hanno gravi malattie e necessitano di cure o interventi costosi.

 
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