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TRIPLO SALTO CARPIATO ROVESCIATO

Post n°410 pubblicato il 26 Aprile 2011 da kiwai
 

 

Ma che "democratici" questi magistrati!!!!

Con la sentenza 15447/2011,

la Corte di Cassazione ha stabilito che i mass-media possono "attaccare" il potere giudiziario.

La sentenza della Corte di cassazione si affianca ad alcune recenti pronunce della Corte Europea dei Diritti dell'uomo, la quale ha definito i mass-media i "cani da guardia" della democrazia e delle istituzioni.

 

La Cassazione insiste sul fatto che "all'interno delle societa' democratiche deve riconoscersi alla stampa e mass media il ruolo di fori privilegiati per la divulgazione extra moenia dei temi agitati all'interno delle assemblee rappresentative e per il dibattito in genere su materie di pubblico interesse, compresi la giustizia e l'imparzialita' della magistratura".

"il ruolo fondamentale nel dibattito democratico svolto dalla libertà di stampa non consente di escludere che essa si esplichi in attacchi al potere giudiziario … essi costituiscono il mezzo principale diretto a garantire un controllo appropriato sul corretto operato dei giudici".

Anzi, "la critica e cronaca giornalistica volte a tenere o a ricondurre il giudice nell'alveo suo proprio vanno non solo giustificate ma propiziate".

 

Allora tutto bene? …  questo in teoria … ma la pratica?

 

L'occasione del pronunciamento della Corte è stato il ricorso proposto dall'ex parlamentare Tiziana Maiolo che, durante un comizio, aveva attaccato duramente la Procura di Palermo definendola una "associazione a delinquere di stampo mafioso".

Il ricorso della Maiolo è stato rigettato, in quanto, secondo la Corte, in questo caso non era possibile applicare "l'esercizio del diritto di critica" in quanto l'espressione utilizzata dall'ex parlamentare non puntava "affatto alla ricerca del consenso elettorale o all'ottenimento dell'appoggio degli elettori alla propria attivita' politica, ma si sostanziava molto piu' semplicemente in una aggressione all'altrui sfera morale".

 

Risultato:

il reato di diffamazione è caduto in prescrizione, ma è stato confermato il risarcimento del danno in favore di Caselli (all'epoca a capo della Procura di Palermo).-

 

C.ome V.olevasi D.imostrare

 
 
 
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CUBA LIBRE

QUANTO COSTA
LA LIBERTA'???




La morte di un prigioniero di
coscienza, una persona in
carcere per le sue idee, senza
aver commesso alcun reato.
Orlando Zapata Tamayo,
42 anni, fù arrestato durante
la primavera del 2003 e condannato
a tre anni di carcere.
Durante la prigionia a causa della
sua attività di dissidenza nel
carcere, gli furono aggiunti altri
anni di detenzione fino a un totale
di 30 anni di reclusione.
BASTA YA!

 


 

Dichiarazione Universale dei Diritti Umani  
ARTICOLO 19  
Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione; questo diritto include la libertà di sostenere opinioni senza condizionamenti e di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo ai confini.

 
 

 
 
 

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