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STRANO GIOCO

Post n°729 pubblicato il 15 Aprile 2012 da kiwai
 

 

Non avevo mai pensato al web come allo stadio di un campionato di calcio .. ma forse devo ricredermi.

 

In realtà qualche analogia è riscontrabile nella contrapposizione di talune “tifoserie” e nell’impostazione “agonistica” di certi blog a sfondo politico … anche se i contendenti smentiscono sdegnosamente, affermando ipocritamente di ignorare la controparte, mi sembra di poter affermare che sussiste un certo clima da derby stracittadino.

 

La cosa, ovviamente, mi diverte pur non riuscendo a farmi dimenticare che la politica dovrebbe essere una cosa seria e gestita con la forza delle idee e non dei muscoli .. ma tant’è.

 

Allora, coinvolto mio malgrado in questa “partita” e accusato di “entrate eccessivamente ironiche” e quindi “fallose” sugli avversari, mi sono chiesto se sia normale prendersela con l’arbitro ..

Sembrerebbe di si!

 

In perfetto stile Ultras certa tifoseria inveisce, sempre e comunque, contro l’arbitro che fischia un calcio di rigore, anche se il proprio beniamino ha operato ripetute entrate “a gamba tesa” (forse sarebbe meglio dire “a pugno chiuso”) .. ma fin qui è quasi normale…

 

Quello che trovo curioso è che questo “arbitro” (per definizione cornuto e venduto) mentre viene tacciato di vergognose parzialità e minacciato di deferimento alle autorità federali (polizia postale) viene anche sbeffeggiato quando consente il rientro in campo dei giocatori espulsi.

 

Il colmo del ridicolo poi si raggiunge quando si ipotizza lo schieramento di giocatori-arbitro (ovviamente nella squadra avversaria) o si pretende che un giocatore della propria parte abbia chiesto l’espulsione di un compagno …  qualcosa che nemmeno le più becere tifoserie oserebbero affermare.

 

Ma forse sono io che ignoro il funzionamento di questo “sport” .. io che ho scelto di praticare il volley, perché è l’unico gioco di squadra che non contempla il “contatto fisico” con l’avversario ..

 

Avevo sempre pensato che per giocare una qualsiasi partita, in qualunque sport, fosse necessario condividere almeno le regole del gioco .. e che in politica i punti si facessero con le idee e gli argomenti .. sembra non sia così.

 

In questo strano gioco parrebbe lecito minacciare “giri di chiglia” e “denunce”, taluni preferendo i  giornali, tal’altri direttamente i tribunali .. io mi limito a suggerire, per contenere gli effetti di crisi compulsive …  una più assidua frequentazione del cervello e, perché no, UN GIRO DI … SER.T.

 

 
 
 
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CUBA LIBRE

QUANTO COSTA
LA LIBERTA'???




La morte di un prigioniero di
coscienza, una persona in
carcere per le sue idee, senza
aver commesso alcun reato.
Orlando Zapata Tamayo,
42 anni, fù arrestato durante
la primavera del 2003 e condannato
a tre anni di carcere.
Durante la prigionia a causa della
sua attività di dissidenza nel
carcere, gli furono aggiunti altri
anni di detenzione fino a un totale
di 30 anni di reclusione.
BASTA YA!

 


 

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