ATTENZIONE
questo blog contiene testi e immagini riservati ad un pubblico
DEMOCRATICAMENTE ADULTO
se ne sconsiglia la visione a
dogmatici, intolleranti, jihadisti, grillofili e travaglini.
conoscere per decidere
responsabilizzare le persone attraverso la libera circolazione delle idee
e
l'accesso all'informazione e alla conoscenza.
.
contro l’uso strumentale o sproporzionato del potere giudiziario
«Ogni individuo ha diritto, in posizione di piena uguaglianza, ad una equa e pubblica udienza davanti ad un tribunale indipendente e imparziale, al fine della determinazione dei suoi diritti e dei suoi doveri, nonché della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta».
Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo
AVVISO PUBBLICO
Se vi disturba l’idea che il sottoscritto ESPRIMA LIBERAMENTE le proprie opinioni, IRONIZZANDO su quanto non condivide e CRITICANDO (nel proprio spazio) manifestazioni di ignoranza, dogmatismo e intolleranza .. RICORDATEVI che non siamo a Cuba, che il muro di Berlino è “franato” da più di VENT’ANNI, che i comunisti che non sono ancora sepolti e putrefatti .. hanno fortunatamente un piede nella fossa .. e chiunque aspiri a DITTATURE comunque colorate e più o meno proletarie, ha in me un NEMICO giurato.
Tentativi maldestri di trascinarmi in volgari liti di pollaio, con l’intento di attribuirmi violazioni del buon gusto e dell’educazione, sono destinati a naufragare nella più assoluta indifferenza. Ciononostante mi ritengo LIBERO di segnalare violazioni delle regole della convivenza civile in ogni opportuna sede, QUINDI RASSEGNATEVI ALLA MIA PRESENZA QUI CON ANNESSI E CONNESSI.
P.S.
Eventualmente fatevi prescrivere un medicinale per i travasi di bile e i fastidi del basso intestino.
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CRONACHE DEL DISASTRO
15.5.2012 - Spread a 450 (rendimento al 6%), Piazza affari perde il 2,5% , euro sotto 1,28 sul dollaro. Casini se la prende con le agenzie di rating per il declassamento delle banche e denuncia un “disegno criminale” … ma solo pochi mesi fa il problema era la “credibilità del governo”.
Monti, incapace di realizzare vere riforme e di tagliare la spesa, ormai punta tutte le sue carte sull’Europa per vedere di strappare un ammorbidimento del “fiscal compact”, tramite deroghe che permettano di scomputare dal rapporto deficit/Pil le spese per investimenti “produttivi”.
Se, come e quando succederà poco importa … intanto la recessione sta mordendo e buttando nel cesso le ottimistiche previsioni del governo. Le stime dell'Istat sul Pil nel I trimestre 2012, parlano chiaro: un impietoso -0,8% sul trimestre precedente e -1,3% rispetto al I trimestre 2011, in un solo trimestre abbiamo già perso più di quanto secondo la previsione dei “professori” avremmo dovuto perdere in tutto il 2012 (-1,2%). E devono ancora arrivare gli effetti recessivi dell'Imu e dell'aumento dell'Iva a ottobre.
E allora? Una risposta l’ho trovata in questo articolo di Davide Giacalone , di cui riporto sinteticamente uno stralcio:
“ Da destra a sinistra, da sopra a sotto il dimenarsi è inconcludente perché tutto interno ad un modello culturale sbagliato, quello secondo cui per rilanciare il mercato ci vuole più Stato.
La falsa soluzione, che vorrebbe chiudere con l’era del “liberismo selvaggio” (ma quando mai c’è stata?), per chiedere allo Stato di rimediare ai fallimenti del mercato, è una strada suicida, perché quello cui assistiamo è l’opposto: il fallimento dello Stato che tassa e spende.
Il governo, auspicabilmente politico e regolare, dovrebbe piantarla di pensare alla tassazione del patrimonio privato e dedicarsi alla dismissione di quello pubblico. Da lì verrebbero risorse aggiuntive, con le quali abbattere il debito e rilanciare gli investimenti pubblici nelle infrastrutture. Questa è l’unica strada per conciliare rigore e crescita, perché porta a minore spesa e minore prelievo fiscale.
Come capita a molti giochetti d’enigmistica, la soluzione non è difficile, quando poi è svelata a tutti pare ovvia, ma non ci si arriva perché si adotta un modello culturale, un modo di pensare sbagliato.
Non ci serve più crescita indotta da ulteriore dilagare della mano pubblica, ma più libertà portata da minore invasività statale; al tempo stesso ci servono più investimenti pubblici, ma non alimentati dal gettito fiscale, bensì dalla vendita di un immenso e improduttivo patrimonio pubblico. “
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QUANTO COSTA
LA LIBERTA'???
La morte di un prigioniero di
coscienza, una persona in
carcere per le sue idee, senza
aver commesso alcun reato.
Orlando Zapata Tamayo,
42 anni, fù arrestato durante
la primavera del 2003 e condannato
a tre anni di carcere.
Durante la prigionia a causa della
sua attività di dissidenza nel
carcere, gli furono aggiunti altri
anni di detenzione fino a un totale
di 30 anni di reclusione.
BASTA YA!
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ARTICOLO 19
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