Creato da kiwai il 24/12/2009

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BALZELLI E SERVI DELLA GLEBA

Post n°871 pubblicato il 03 Settembre 2012 da kiwai
 

 

Oggi, poiché il tenero “protettore” delle “vergini” scudocrociate mi rimprovera di fare solo sterili polemiche, vi propongo una riflessione ideologica ..

 

Forse avrete letto della decisione del Consiglio di Stato di sospendere l’Area C di Milano, voluta dall’amministrazione Pisapia, a seguito del ricorso presentato dai proprietari di un parcheggio sotterraneo pesantemente colpito dalla chiusura al traffico di quell’area.

 

Naturalmente sono immediatamente fioccate le “indignate proteste”:

“il bene del singolo non può prevalere su quello comune” …

“in democrazia  le decisioni vengono prese a maggioranza e gli interessi particolari devono essere messi da parte.” ecc ecc

 

In democrazia una maggioranza -in realtà una minoranza organizzata- prende il potere e decide delle sorti della colletività e ovviamente dei singoli individui.

E gli interessi dei singoli individui quasi sempre soccombono in nome del “Bene Comune”.

 

Nel caso specifico di Milano, 315.000 persone su un totale di 1.350.000 abitanti hanno votato per Pisapia & Co e questa minoranza ha dato il potere a pochi individui per decidere di un’area per il bene comune.

Il Bene Comune, come è evidente, è assai relativo.

Se al posto di Pisapia fosse salito al potere il proprietario di quel garage, il Bene Comune sarebbe stato certamente diverso.

 

ALT! Fermi tutti .. qui non si discute né di inquinamento, né validità della rappresentanza democratica, né dell’eterna battaglia tra l’individuo e la collettività .. qui osserviamo un’altra cosa:

la rete stradale, lungi dall’essere pubblica, è di fatto “proprietà” della giunta comunale che decide cosa farne (sia pure temporaneamente), fino a quando un altro “proprietario” non la prende in gestione.

 

Quindi possiamo dire che l’espressione “proprietà pubblica” è un ossimoro!

Cos’è un ossimoro?

è una figura retorica che consiste nell'accostamento di due termini di senso contrario o comunque in forte antitesi tra loro.

 

Non esistono le strade pubbliche, non esistono neppure le opere pubbliche.

 

Solo UN “proprietario” decide della loro sorte, se aprirle, chiuderle o modificarle.

Può addirittura metterci un pedaggio, oltre alle tasse che già vengono pagate forzatamente per guidare la propria auto nelle SUE strade.

E questo proprietario è tale in virtù del mandato ricevuto da poche persone.

 

Pensateci la prossima volta che qualcuno vi farà la solita osservazione secondo cui non si può fare a meno della “mano pubblica”…

Se vi chiederanno: ma chi costruirà le strade e come si può circolare in una città con strade private?

 

Quelle strade le ha costruite “un proprietario” con i vostri soldi .. circolate sulle “sue” strade, ogni giorno, e pagate un pedaggio salatissimo attraverso le tasse, anche se non avete l’auto, anche se non volete passare su quelle strade, senza scelta.

 

 
 
 
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CUBA LIBRE

QUANTO COSTA
LA LIBERTA'???




La morte di un prigioniero di
coscienza, una persona in
carcere per le sue idee, senza
aver commesso alcun reato.
Orlando Zapata Tamayo,
42 anni, fù arrestato durante
la primavera del 2003 e condannato
a tre anni di carcere.
Durante la prigionia a causa della
sua attività di dissidenza nel
carcere, gli furono aggiunti altri
anni di detenzione fino a un totale
di 30 anni di reclusione.
BASTA YA!

 


 

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