Creato da kiwai il 24/12/2009

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BLOCCO DI SISTEMA

Post n°861 pubblicato il 23 Agosto 2012 da kiwai
 

 

Le vacanze per me sono tempo libero, tempo da dedicare a visitare e conoscere luoghi di una memoria letteraria, di una natura da cartolina, di un’architettura dimenticata, ma anche tempo da dedicare a letture accantonate per impegni più pressanti … tra queste ho riscoperto vecchi appunti di un giovane professore  di Sociologia politica e dell’educazione: Alessandro Orsini.

 

Mi aveva colpito la sua definizione di “terrorista” (lui si riferisce ai brigatisti, ma io credo che possa applicarsi a una larga fascia di “rivoluzionari” di ogni colore):

 

«La mentalità è elementare, istintiva, brutale nella sua immediatezza»

«Una setta nella tradizione dello gnosticismo rivoluzionario, di cui possiedono tutte le caratteristiche: l’ossessione per la purezza personale; un catastrofismo radicale, secondo cui il mondo sarebbe immerso nel dolore e nella sofferenza; di conseguenza la concezione salvifica della rivoluzione come un’apocalisse che squarcia le tenebre e instaura una “società perfetta”; l’identificazione del nemico come il maligno, un mostro responsabile dell’infelicità umana e dunque da sterminare; infine la mentalità “a codice binario” che riduce tutti gli aspetti della realtà alla contrapposizione tra forze del Bene e forze del Male».

 

Sulla genesi del terrorismo esiste una teoria, la “teoria del blocco di sistema” elaborata da intellettuali organici al Pci, secondo la quale la nascita del terrorismo in Italia fu, principalmente, una conseguenza dell’esclusione del Pci dall’area di governo.

La teoria afferma che i giovani ricorrono alla violenza quando non possono cambiare la società attraverso il voto democratico. Non avendo altre possibilità per determinare il mutamento sociale, si ribellano e picchiano duro.

 

L’evidenza empirica dimostra che il terrorismo non attecchisce nei regimi totalitari − in cui il sistema è bloccato per davvero − mentre si sviluppa più facilmente nelle democrazie, dove il livello delle libertà individuali e di benessere è relativamente elevato.

 

L’evidenza storica ha dimostrato, con il ritorno delle Brigate rosse, l’uccisione di Massimo D’Antona nel 1999 e di Marco Biagi nel 2002, la totale infondatezza della teoria del blocco di sistema.

Le Brigate rosse tornavano a uccidere dopo che la Dc, il Pci e l’Urss avevano cessato di esistere da anni.

Per di più, D’Antona veniva ucciso quando il governo era guidato dall’ex comunista Massimo D’Alema, mentre il comunista Oliviero Diliberto era il Ministro di Grazia e Giustizia.

 

Uno sguardo non ideologico avrebbe colto facilmente che l’Italia degli anni Sessanta-Settanta non era affatto una società “bloccata”, bensì una società in continua trasformazione, con un elevato livello di benessere e una crescita progressiva delle libertà individuali.

Ma questo non poteva essere detto perché, nell’ideologia che dominava la scienza di molti storici, l’esclusione del Pci dal governo del Paese creava una società autoritaria, secondo l’idea riassunta da Pier Paolo Pasolini:

“il Pci è ..un Paese pulito in un Paese sporco, un Paese onesto in un Paese disonesto, un Paese intelligente in un Paese idiota, un Paese colto in un Paese ignorante”

 

Bene, questa teoria la ritroviamo identica nell’estrema sinistra contemporanea:

“Loro, (il Pd no, perché è troppo sputtanato) sono l’Italia pulita in un’Italia mafiosa, l’Italia onesta in un’Italia corrotta, l’Italia intelligente in un’Italia di teledipendenti, l’Italia informata (colta proprio non ce la faccio a scriverlo) in un’Italia di beoti”

Insomma, secondo loro, l’Italia di Berlusconi non è così diversa dall’Italia degli anni di piombo sotto il profilo della cultura, della società e della giustizia democratica ... una società fondamentalmente “bloccata”.

 

E allora ecco che in questi piccoli gruppi – chiamati da Orsini “sette rivoluzionarie” -  rinasce un tipo di ideologia basata sulla disumanizzazione del nemico politico che viene trasformato in un “non-uomo”, nel principale responsabile della catastrofe mondiale imminente (vera o presunta) … combatterne con ogni mezzo i demoniaci scopi e la complicità dei suoi decerebrati sostenitori, diventa una ineluttabile necessità ... l’ideologia si ammanta di pseudo-scienza.

 

In contrapposizione a tutto questo, Orsini, propone la “pedagogia della tolleranza”:

“Soltanto una società di uomini liberi, basata sul principo della sacralità della vita umana, in cui le idee eretiche godono del massimo rispetto, può dotarsi degli anticorpi per accorgersi se l’ideologia si sta ammantando di scienza. Nella mia concezione libertaria dell’etica scientifica, la vita non è sacra perché è un dono di Dio – un’idea che non tutti potrebbero condividere − ma perché è il presupposto necessario, ancorché insufficiente, affinché la libertà dell’uomo trovi forma e si esprima.”

 

Condivido, ma spesso mi chiedo se possa bastare …

 

" … quella «nobiltà umana» che è il retaggio della cultura e dell'ideologia borghese-umanistica. (...) questa ideologia si fonda sull'affermazione che l'uomo, e la vita dell'uomo, è il valore essenziale, anteponendo questa concezione alla distinzione fra le classi.

Ebbene, il limite di fondo di questo umanesimo che lo rende moralistico e strumentale invece che morale, è proprio nel suo riferirsi a un «uomo» che non esiste e che, come umanità emancipata e capace di realizzarsi, esisterà solo in una società senza classi.

Prima di allora (...) l'amore per la vita, il rispetto per la libertà e la dignità individuale, il desiderio di felicità, di sanità, di identificazione con gli altri e con la natura, hanno un senso solo se si riferiscono alla condizione di una classe - il proletariato".

Da «Lotta Continua», 20 maggio 1972.

 

Queste cose le scrivevano signori che si chiamano:

Sofri, Lerner, Deaglio, Mughini, Liguori, Ravera, Claudio Rinaldi, Erri de Luca, Boato, Manconi …

le scrive ancora qualche potenziale assassino nella nostra Community.

 

P.S.

I soliti idioti osserveranno che questa è la mia ennesima tirata anticomunista, NON E’ COSI’… è solo la constatazione e documentazione di due alternative e inconciliabili visioni della vita.

 

Commenti al Post:
lamiapelle
lamiapelle il 23/08/12 alle 22:24 via WEB
perfetti anche i paragoni che hai riportato sulle due alternative e inconciliabili visioni della vita. E’ un post completo. Complimenti kiw
 
 
kiwai
kiwai il 24/08/12 alle 09:04 via WEB
Si Piratona, posizioni inconciliabilmente alternative.
Quello che mi ha particolarmente colpito è la pressoché totale identità di “caratteristiche” tra i brigatisti e certi soggetti di questa Community:
il catastrofismo radicale e la concezione salvifica della rivoluzione per instaurare la “società perfetta” .. il “nemico” identificato come il “maligno”responsabile di tutti i mali … e la mentalità a “codice binario”che riduce tutto alla contrapposizione Male – Bene …
In queste posizioni c’è la sintesi del peggior integralismo fanatico con l’incapacità culturale di una contrapposizione dialettica … il presupposto di una regressione allo stadio animale.
 
THEA.SOLO.ARTE
THEA.SOLO.ARTE il 24/08/12 alle 14:55 via WEB
BUON DI' .. E' INIZIATA LA CAMPAGNA ELETTORALE? BUONE LE PAROLE DI PASOLINI , GRAZIE PER AVERLE RICORDATE ,E' UN PIACERE LEGGERLE . PER QUANTO RIGUARDA LE BR ...NON HO MAI CREDUTO A TUTTO QUELLO CHE SE' DETTO ....A PARITIRE DAL RAPIMENTO ED OMICIDIO - MORO- MA SIAMO SICURI CHE ERANO - ROSSE ? MORO LAVORAVA PER IL COMPROMESSO STORICO ASSIEME AL PCI DI BERLINGUER - SIAMO SICURI CHE ERANO ROSSE LE -BR- ?? IO NON SONO AFFATTO CONVINTA , NON VOGLIO APRIRE UN DIBATTITO, E' SOLO UNA MIA IMPRESSIONE .
 
 
kiwai
kiwai il 24/08/12 alle 20:18 via WEB
Buonasera a te, no, io non faccio campagne elettorali, come vedi non ho simboli di partito da promuovere o idoli da sbandierare .. nulla contro chi lo fa, se con argomenti seri e correttamente documentati.
Vedi, le parole di Pasolini le ho volute ricordare perché rappresentano una mentalità manichea (tutto il Bene da una parte, tutto il Male dall’altra) che proprio non appartiene alla mia cultura, ma che si presta ad interpretazioni dogmatiche e integraliste che sfociano facilmente nell’arbitrio e nella sopraffazione.
Quanto alle BR, credo proprio che sia quantomeno disperato il tentativo di contrabbandarle per “stragisti di Stato al servizio della reazione”.. forse sarebbe ora di smetterla con questi ingenui tentativi di stravolgere la realtà della storia .. le BR sono state e rappresentano tuttora l’aspetto più sanguinario e fascista della sinistra, la manifestazione estrema di una cultura dell’odio e dell’intolleranza che ha trovato e trova tuttora spazio nell’ideologia marxista-leninista.
Nulla vieta di avere chiavi di lettura della realtà diverse e contrapposte, nulla vieta di coltivare e promuovere ideali diversi di società, ma il metodo per il loro raggiungimento non può e non deve MAI passare attraverso la violenza e la sopraffazione, in quel caso l’avversario diventa nemico e si scatena la guerra …
in questi (deprecabili) casi non ho dubbi da che parte stare.
 
 
Quintana5
Quintana5 il 25/08/12 alle 08:42 via WEB
Questa favola delle BR "sedicenti rosse" gira dalla loro fondazione, quando il PCI ancora si rifiutava di guardare in faccia la realtà, ma poi venne l'omicidio di Guido Rossa, sindacalista della CGIL sepolto con "l'Unità" in tasca e assassinato per aver denunciato le infiltrazioni terroristiche in fabbrica, gli attentati ai magistrati di Magistratura Democratica e tanti altri; da allora il PCI andò allo scontro frontale con l'estrema sinistra (ricordi il caso Lama?) Inoltr i militanti presi o uccisi in scontri con le forze dell'Ordine avevano una comune origine: erano tutti provenienti dall'estrema sinistra. Questa favola che i terroristi non potevano essere di sinistra venne tirata fuori in occasione dell'assassinio vigliacco dei fratelli Mattei e quel guitto di Fo scrisse una bella lettera al "caro Lollo", uno degli assassini: la storia lo ha smentito e Lollo, latitante in Brasile, ha confessato ogni cosa, insieme ai complici. Da romana dovresti conoscere la storia di tanti ragazzi che in quell'epoca fecero scelte assassine: oggi si sono rifatti una vita, ma tante ne hanno distrutte. Parlando del caso Moro ricorderai che tutti i partecipanti alla strage ed al suo omicidio, che oggi si conoscono, sono persone provenienti da ambienti di estrema sinistra e che hanno raccontato tutto di quella vicenda, del perché fu scelto proprio lui, come fu pensato il suo rapimento, organizzato e portato a termine fino all'omicidio. Questo dice la storia, se poi vogliamo fargli dire altro occorre tirare fuori prove che reggano ad un esame critico, ma dopo 40 anni questa che si racconta è ancora una favola, non essendo ancora stata raccolta una prova del contrario e chiedersi ancora se le BR fossero davvero di sinistra mi sembra proprio una battaglia di retroguardia.
 
armanduk100
armanduk100 il 24/08/12 alle 16:05 via WEB
Mi pare che certa gente abbia bisogno comunque di una "religione" alla quale prestar fede senza se e senza ma. Ad esempio il figlio della lambada continua, nonostante tutto, ad idolatrare il suo totem, Di Pietro, anche se c'è abbondante materiale per sputtanarlo completamente. Mentre di qua si dibatte su chi possa rappresentare le nostre idee, con posizioni a volte diametralmente opposte, di là si nega l' evidenza. La religione era l' oppio dei popoli, questi l' hanno sostituita con credenze, misteri pagani, teorie complottarde, immagini salvifiche di rivoluzione. Sono solo dei poveri meschini, sono il nulla.....
 
 
kiwai
kiwai il 24/08/12 alle 20:58 via WEB
Non proprio Armando, se verifichi l’impressionante assonanza con la “riedizione aggiornata” delle parole di Pasolini:
“Loro, sono l’Italia pulita in un’Italia mafiosa, l’Italia onesta in un’Italia corrotta, l’Italia intelligente in un’Italia di teledipendenti, l’Italia informata in un’Italia di beoti”
ti accorgi di quanto pericoloso sia il loro tentativo di dimostrare che l’unica risposta ad una “situazione bloccata” sia la “loro rivoluzione”.
Il Genio della Lambada, come lo chiami tu, sa benissimo che Di Pietro è un “utile idiota” e se leggi bene tra le righe non è difficile capirlo … a loro in questo momento serve di unire tutto lo scontento possibile e seminare un senso di disperazione .. poi verrà il resto.
È la vecchia tecnica del “tanto peggio, tanto meglio!”
 
armanduk100
armanduk100 il 25/08/12 alle 08:14 via WEB
Non credo tu abbia del tutto ragione. Presupponi infatti che il genio sia titolare di un' intelligenza macchiavellica che non penso gli appartenga. Sono più portato a pensare che presti fede a prescindere, cancellando tutto ciò che potrebbe nuocere ai suoi dogmi.
 
cajen.l972
cajen.l972 il 25/08/12 alle 16:25 via WEB
Il solito minestrone di nozioni storiche importanti ma accostate da te in modo idiota per poi concludere con le solite offese. Di quello che hai scritto, anzi copiato, mancano almeno metà dei contenuti.

Vacca scrive che: “Un ruolo determinante, a mio avviso, giocò il blocco del sistema politico. Infatti, la doppia centralità della Dc al governo e del Pci all’opposizione non consentiva l’evoluzione del sistema politico verso l’alternanza”. Pesantissimo è il giudizio di Vacca sulle responsabilità politiche e morali della Dc nella storia del terrorismo italiano: “L’ininterrotto esercizio del potere e l’impossibilità dell’alternanza favorirono una contiguità della Dc con la destra eversiva e gli apparati del doppio Stato”

Pensi davvero che questo non sia un paese pulito in un paese sporco? Se non lo pensi allora sei il primo a credere nei disonesti per questo ti affanni a difendere sempre il peggio. Rappresenti il peggior elettore che l'urna possa avere, un elettore che conserva il marcio di questo paese.
 
 
kiwai
kiwai il 26/08/12 alle 07:59 via WEB
Capisco la tua adesione incondizionata alle “vaccate”, ma del presupposto “blocco di sistema” mi sembra proprio di averne parlato per primo .. se non capisci quello che leggi non posso farci nulla.
Quanto a pensare che solo “una parte” (quella che da sempre si autodichiara “moralmente superiore”) sia il Paese pulito e che tutti gli altri siano sporchi e corrotti, solo un idiota può crederlo … ma i fatti lo smentiscono clamorosamente.
 
   
caien1972
caien1972 il 28/08/12 alle 20:37 via WEB
Leggi meglio invece di lasciarti andare a battutine da quattro soldi
 
     
kiwai
kiwai il 29/08/12 alle 09:40 via WEB
Non vedo "battutine" ... forse chi deve leggere meglio prima di fare commenti, sei tu.
 
 
Quintana5
Quintana5 il 26/08/12 alle 16:03 via WEB
Le parole del direttore dell'Istituto Gramsci non sono propriamente cose da prendere per oro colato, non essendo né quelle di uno studioso del terrorismo, né quelle di una persona equidistante, ma è il frutto evidente di una visione ideologizzata: se il PCI è fuori dalle stanze del potere allora la società è marcia (tesi ripetutamente sostenuta da tanti esponenti del PCI). Innanzitutto la sua è una tesi senza alcuna prova se non quella dei giovani che non vedono speranze in un sistema bloccato (guarda caso la tesi dei terroristi e se ricalca quella sostenuta dai terroristi qualcosa che non va c'è); secondo non parla in alcun modo della contiguità di gran parte della sinistra con l'estremismo ed il terrorismo, che durò per parecchio, fino a che non ne fece le spese in prima persona e questa è omissionne grava a livello di analisi. Oltre a non avere basi, la tesi di Vacca può essere confutata senza eccessivi problemi: il terrorismo colpì anche la Germania, paese con un sistema assolutamente non bloccato, c'era alternanza stabile e la Francia; non colpì, ad esempio, la Germania dell'Est, paese il cui sistema era molto più bloccato di quello italiano. In altre parole il terrorismo non colpisce i regimi totalitari, ma quelli aperti e quindi la tesi di Vacca è in linea con il suo nome! Infine, per mettere una pietra tombale su questa tesi della società bloccata, basta pensare alla società italiana tra gli anni '60 e gli anni 80 e se qualcuno pensa che sia stata una società bloccata significa che davvero viveva dentro il suo guscio ideologoco, della consueta serie: "se i fatti sono contro la mia tesi, peggio per loro" o, per dirla con Pajetta "all'insulsa verità borghese preferisco la menzogna rivoluzionaria". No, proprio non ci siamo.
 
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QUANTO COSTA
LA LIBERTA'???




La morte di un prigioniero di
coscienza, una persona in
carcere per le sue idee, senza
aver commesso alcun reato.
Orlando Zapata Tamayo,
42 anni, fù arrestato durante
la primavera del 2003 e condannato
a tre anni di carcere.
Durante la prigionia a causa della
sua attività di dissidenza nel
carcere, gli furono aggiunti altri
anni di detenzione fino a un totale
di 30 anni di reclusione.
BASTA YA!

 


 

Dichiarazione Universale dei Diritti Umani  
ARTICOLO 19  
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