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«Ogni individuo ha diritto, in posizione di piena uguaglianza, ad una equa e pubblica udienza davanti ad un tribunale indipendente e imparziale, al fine della determinazione dei suoi diritti e dei suoi doveri, nonché della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta».
Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo
AVVISO PUBBLICO
Se vi disturba l’idea che il sottoscritto ESPRIMA LIBERAMENTE le proprie opinioni, IRONIZZANDO su quanto non condivide e CRITICANDO (nel proprio spazio) manifestazioni di ignoranza, dogmatismo e intolleranza .. RICORDATEVI che non siamo a Cuba, che il muro di Berlino è “franato” da più di VENT’ANNI, che i comunisti che non sono ancora sepolti e putrefatti .. hanno fortunatamente un piede nella fossa .. e chiunque aspiri a DITTATURE comunque colorate e più o meno proletarie, ha in me un NEMICO giurato.
Tentativi maldestri di trascinarmi in volgari liti di pollaio, con l’intento di attribuirmi violazioni del buon gusto e dell’educazione, sono destinati a naufragare nella più assoluta indifferenza. Ciononostante mi ritengo LIBERO di segnalare violazioni delle regole della convivenza civile in ogni opportuna sede, QUINDI RASSEGNATEVI ALLA MIA PRESENZA QUI CON ANNESSI E CONNESSI.
P.S.
Eventualmente fatevi prescrivere un medicinale per i travasi di bile e i fastidi del basso intestino.
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Post n°341 pubblicato il 13 Gennaio 2011 da kiwai
Leggo nel bilancio della Regione Sicilia della giunta Lombardo (quel "laboratorio-ammucchiata di autonomisti, futuristi e PD) una notiziola che mi ha lasciato .. diciamo “un po’ perplesso”:
Assessorato alla Sanità fornitura di toner per le stampanti: € 53.000
Allora una riflessione sorge spontanea …
Posto che al dettaglio, cioè se vado a comprarla io, una cartuccia di toner “originale” (cioè della marca della stampante) costa mediamente intorno ai 30 euro iva compresa, con 53.000 euro si acquistano circa 1.766 cartucce di toner .. arrotondiamo a 1.700.-
Con una cartuccia di toner si producono circa 2500 copie in bianco-nero (si presuppone – e spera - che la stragrande maggioranza delle copie dell’Assessorato alla Sanità siano tali e non “fantasiosamente” colorate.
Se la matematica non è stata riscritta per legge della Regione Sicilia … 1.700 cartucce a 2.500 copie cadauna, danno la modesta cifra di 4.250.000 copie.
Considerando la straordinaria efficienza e abnegazione degli impiegati, 4.250.000 stampe equivalgono a 11.643 copie per ciascuno dei 365 giorni dell’anno di grazia (domeniche e festività comprese).
11.643 pagine equivalgono a 100 fascicoli di circa 120 pagine (formato A4) ciascuno .. ossia un libretto di medie dimensioni.
In pratica l’Assessorato alla Sanità della Regione Sicilia EDITA 100 libri al giorno ... 36.500 libri l’anno … mi chiedo ma la Mondadori quanti ne edita? P.S.
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CUBA LIBRE
QUANTO COSTA
LA LIBERTA'???
La morte di un prigioniero di
coscienza, una persona in
carcere per le sue idee, senza
aver commesso alcun reato.
Orlando Zapata Tamayo,
42 anni, fù arrestato durante
la primavera del 2003 e condannato
a tre anni di carcere.
Durante la prigionia a causa della
sua attività di dissidenza nel
carcere, gli furono aggiunti altri
anni di detenzione fino a un totale
di 30 anni di reclusione.
BASTA YA!
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ARTICOLO 19
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Doppio incarico per tutti La Sicilia spreca 44 milioni
I deputati dell’Assemblea regionale guadagnano quanto i senatori.
Come se non bastasse, 59 consiglieri su 90 hanno una seconda carica. di ALFREDO BARBA
La data da ricordare è il 30 dicembre 1965. In quel giorno i deputati dell’Assemblea regionale siciliana, il parlamento dell’isola, approvarono una legge che equiparava i loro stipendi a quelli dei senatori della Repubblica italiana. Significa che c’è di che gioire ad essere eletti: gli onorevoli siculi godono di indennità che non scendono mai sotto i 19-20mila euro lordi al mese. E questo è lo stipendio di base, al quale vanno sommati benefit, extra e introiti derivanti dai doppi incarichi. Alla fine, ogni mese i fortunati incassano circa 15mila euro netti al mese, mentre il presidente della Regione arriva a 20mila.
LA ZAVORRA I conti della serva sui costi dell’Ars li hanno fatti i cronisti palermitani di Repubblica Enrico Del Mercato ed Emanuele Lauria, nel bel libro La Zavorra. Sprechi e privilegi nello Stato libero di Sicilia (Laterza, pp. 158, euro 14). Tra stipendi e pensioni, i parlamentari siciliani costano 44milioni e Smila euro all’anno. Stiamo parlando di cifre che risultano ancora più spropositate se paragonate a quelle della Lombardia. Per l’anno 2010 Milano ha previsto 17 milioni e 462mila euro di spese correnti per indennità, rimborsi e diaria dei consiglieri regionali. Nel bilancio dell’Ars, come ben documentano Del Mercato e Lauria, ne erano previsti 22milioni e 350mila. La differenza nel numero di componenti delle relative assemblee, per di più, è minima. In Lombardia ci sono 80 consiglieri, in Sicilia 90. Soltanto che l’isola ha poco più di 5 milioni di abitanti, la Lombardia ne ha 9milioni e 800mila. Vuoi dire che in Sicilia c’è un deputato ogni 55.746 abitanti, in Lombardia uno ogni 118.440. In soldoni, vuoi dire che all’anno un consigliere dell’Ars grava sulle casse pubbliche per 496mila e 400 euro. Quasi mezzo milione di euro ogni dodici mesi per mantenere un politico locale. La Lombardia ne spende 304. 525. Tra stipendi e vitalizi, la Sicilia spreca 20 milioni e 300mila euro in più della Lombardia per finanziare il suo ceto politico.
Ma il fiore all’occhiello di Palermo e dintorni resta l’accumulo di incarichi e indennità extra. Nel maggio del 2008, 72 consiglieri su 90 godevano di una seconda carica (ora, fortunatamente, sono “soltanto” 59). Hanno diritto a soldi in più i nove membri del Consiglio di presidenza: il presidente piglia 7.700 euro al mese; i due vicepresidenti 5.149 euro; i tre questori 4.962 euro a testa; i tre segretari 3.318 euro. Come se i 19-20mila euro lordi mensili non fossero sufficienti… Se poi un deputato gode di un favore particolare da parte degli astri e finisce a far parte della Giunta regionale, si piglia 2600 euro netti in più ogni trenta giorni. Dirà il lettore sensibile alle ingiustizie: ma se uno fa l’assessore regionale senza essere anche deputato, è discriminato. Eh no, anche qui c’è la formuletta riequilibratrice: gli assessori che non fanno parte del Consiglio hanno diritto a ricevere lo stipendio da parlamentare. Geniale, no? Un presidente della Regione, invece, oltre allo stipendio da deputato, piglia 3200 euro al mese.
LE COMMISSIONI Poi, ci sono le commissioni. Nel 2008 erano dieci e ciascuna consentiva ai propri componenti di arrotandare la miserrima busta paga. Un presidente di commissione piglia 3.318 euro lordi mensili, i vicepresidenti (sono 23) arrivano a 829 euro ciascuno e i segretari (22) intascano 414 euro. Denari sudati, sudatissimi. La Commissione per riforma dello Statuto, per esempio, ha lavorato – tra il 2008 e il 2009 soltanto una manciata di ore. Sette e mezza in dodici mesi, per l’esattezza. Tanto che, scrivono Del Mercato e Lauria, «il lavoro prezioso dei suoi componenti, a partire dal presidente Aricò (…) è costato alle casse pubblica 5300 euro l’ora, lo stesso importo dell’indennità mensile di due metalmeccanici».
non oso pensare a quanto ammonta la spesa di toner per tutti gli uffici regionali.
Quasi, quasi, impianto una "fabbrichetta" di toner in Sicilia ..