ring pong

Infine l'estate

Infine eccomi qui, di nuovo.

Davanti alla pagina bianca.

Davanti all'estate azzurrissima.

Davanti a un futuro con i giorni del calendario girati tutti al contrario, di modo che non si capisce niente, se son belli, brutti o così così.

Che poi, meglio non soffermarsi a ricordare, che se mi ci metto scivolo in una spirale di sabbia tipo quelle del vento del deserto, che mi ci sperdo, arrivo a sera e sono tutta intontita, e confondo chi c'è, chi c'è sempre stato, chi c'è da pochissimo ma pare ci sia da sempre, chi c'era e non c'è più (e non ci sarà più, mai mai MAI, e mi sento sgretolare dentro perchè non è possibile)

Meglio questo quindi: ripetere il francese, riprendere quelle quattro (anche meno) cose che avevo (!) imparato di tedesco, disegnare, e poi l'amata enigmistica, e  le mie foto, gli adorati fiori, le piccole cose belle che amo.