ROSSO DI SERA
FARO' IL GIRO DELLE INNUMEREVOLI STANZE, E IN OGNUNA DI ESSE... APRIRO' UNA FINESTRA
BE YOURSELF
Perchè voler sembrare straordinari, quando si può essere se stessi?
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Con il piede straniero sopra il cuore,
fra i morti abbandonati nelle piazze
sull'erba dura di ghiaccio, al lamento
d'agnello dei fanciulli, all'urlo nero
della madre che andava incontro al figlio
crocifisso sul palo del telegrafo?
Alle fronde dei salici, per voto,
anche le nostre cetre erano appese,
oscillavano lievi al triste vento.
« Il piacere dell’amore virtuale | Stand-by » |
I sentieri del cambiamento
Ci sono giorni in cui posso respirare con poco, in cui far bastare, per non morire, solo qualche breve raggio di luce presa in prestito al futuro. Un viaggio periodico nell’ascetismo sentimentale.
Perché essere complicata è anche questo, è anche riuscire a liberarmi senza che il dolore mi possa schiantare dell’infinità di strati di cui i sentimenti avevano intessuto la mia anima, quando ciò si rende necessario. Gli eventi, le persone, gli interessi e gli stili di vita cambiano continuamente, e l’adeguarmi senza eccessivi traumi è diventato un obbligo costante. Togliere i rami secchi del vissuto, imparare a fare a meno di chi più non c’è per qualsivoglia ragione, e avere caro solo il prezioso distillato dell’esperienza. Togliere tutto, per purificarmi, per riconoscermi: ridendo e piangendo, nel medesimo istante. Svuotarmi, nella brezza della risalita. Per proteggermi dal dolore e dal morso dell’inquietudine. Per salvarmi dalla trappola dei sogni diventati ricordi. . Non è altrettanto facile ritrovare il battito del nucleo dell’anima, la sua splendida unicità, la sua cristallizzata indistruttibilità. Farne risplendere ed espandere l’essenza, per dare luce solo a ciò che ha valore e merita d'esser vissuto. Non è altrettanto facile ritrovare il modo di rivestire l’anima di nuovi splendori, anche se non manca la volontà di percorrere fino in fondo i sentieri del cambiamento. E c’è solo un’idea che può vincere sulle difficoltà: pensare con fiducia che c’è sempre un nuovo tempo e un nuovo sogno per riprendere il volo.
(Giulia_live)
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Cuore nuovo G. Lorca
Il mio cuore come una serpe
si è spogliato della sua pelle
e la tengo fra le mie dita
piena di ferite e di miele.
I pensieri annidati
nelle tue rughe, dove sono?
Dove le rose che profumavano
di Gesucristo e di Satana?
Povero involucro che opprimevi
la mia stella fantastica!
Grigia pergamena indolenzita
di ciò che volli e ora non amo più.
Ti appenderò ai muri
del mio museo sentimentale,
vicino ai gelidi e oscuri
gigli dormienti del mio male?
O ti metterò sopra I pini
-libro dolente del mio amore-
perché tu conosca I trilli
dell'usignolo all'alba?
Inviato da: cassetta2
il 11/09/2020 alle 10:42
Inviato da: passerosolitario1110
il 16/05/2018 alle 01:21
Inviato da: passerosolitario1110
il 16/05/2018 alle 01:21
Inviato da: giumadgl0
il 17/09/2017 alle 12:28
Inviato da: angelorosa2010
il 10/12/2015 alle 18:48