ROSSO DI SERA
FARO' IL GIRO DELLE INNUMEREVOLI STANZE, E IN OGNUNA DI ESSE... APRIRO' UNA FINESTRA
BE YOURSELF
Perchè voler sembrare straordinari, quando si può essere se stessi?
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Con il piede straniero sopra il cuore,
fra i morti abbandonati nelle piazze
sull'erba dura di ghiaccio, al lamento
d'agnello dei fanciulli, all'urlo nero
della madre che andava incontro al figlio
crocifisso sul palo del telegrafo?
Alle fronde dei salici, per voto,
anche le nostre cetre erano appese,
oscillavano lievi al triste vento.
« Così, per caso | Con lui fu amore vero » |
Spontaneità e misura
Post n°1033 pubblicato il 05 Giugno 2013 da Giulia_live
Conobbi una persona, già molto tempo fa, e fra noi nacque un’amicizia. Con reciproco piacere ci frequentammo per mesi; io ero affascinata dalla sua cultura, dai suoi modi sicuri, dal suo piglio brillante, arguto, ironico, venato d’allegria. Con me ebbe sempre un atteggiamento corretto, controllato, mai fuori dai limiti di una squisita cortesia. Ma sotto questi suoi pregi si intravvedevano qualità ancor maggiori, come la profondità del pensiero, e un animo buono. Poi partì per un lungo viaggio, e ci perdemmo di vista… ora è tornato, e non è più quello di prima. L’esperienza di quel viaggio l’ha stremato, gli ha incupito i pensieri. Dopo che ci siamo rivisti ho tentato di far riemergere quella sua caratteristica esuberanza di vita, ho tentato di ripristinare quegli appuntamenti che mi erano rimasti così cari… e forse, in parte, sembra che in questo senso qualcosa si stia muovendo. Da parte sua, con fatica, forse; con stanchezza, forse; con un forte senso di disillusione, forse: questa è la mia impressione. E forse io stessa sto sbagliando, quando cerco di riportare questa persona alla sua originaria naturalezza e vitalità, che non era priva di speranza e di ottimismo. Se sbaglio, forse l’errore è nei miei suggerimenti che possono essere troppo velati; è nel frenare la mia spontaneità per timore d’essere troppo invadente. Certo ci vorrebbe, credo, qualcosa che possa scuoterlo dalla sua apatia. Mai come stavolta mi è stato così chiaro quanto - a volte - può rivelarsi difficile essere amici… no, mi correggo: non quant’è difficile esserlo: ma quant’è arduo poterlo esprimere, poterlo far diventare un valido sostegno tentando d'aprire, per farla defluire, un varco nel muro di una sofferenza.
(Giulia_live)
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Cuore nuovo G. Lorca
Il mio cuore come una serpe
si è spogliato della sua pelle
e la tengo fra le mie dita
piena di ferite e di miele.
I pensieri annidati
nelle tue rughe, dove sono?
Dove le rose che profumavano
di Gesucristo e di Satana?
Povero involucro che opprimevi
la mia stella fantastica!
Grigia pergamena indolenzita
di ciò che volli e ora non amo più.
Ti appenderò ai muri
del mio museo sentimentale,
vicino ai gelidi e oscuri
gigli dormienti del mio male?
O ti metterò sopra I pini
-libro dolente del mio amore-
perché tu conosca I trilli
dell'usignolo all'alba?
Inviato da: cassetta2
il 11/09/2020 alle 10:42
Inviato da: passerosolitario1110
il 16/05/2018 alle 01:21
Inviato da: passerosolitario1110
il 16/05/2018 alle 01:21
Inviato da: giumadgl0
il 17/09/2017 alle 12:28
Inviato da: angelorosa2010
il 10/12/2015 alle 18:48